Logistica collaborativa: RFID per la distribuzione farmaceutica SIMCO SRL Via Durando Milano tel fax

Documenti analoghi
Nell ambito del Consorzio

Progetto DAFNE RFid 2. Project Leader: Dr. Ing. Stefano Novaresi Vice-Presidente Consorzio DAFNE

Il Consorzio Dafne. e la Logistica Collaborativa

Normalizzazione Flussi e Canali. Identificazione Elementi Fisici

IL CONSORZIO DAFNE: Progetti e Sviluppi

Corso di Analisi e Contabilità dei Costi

Consorzio DAFNE. Progetto Ospedali.

Interazione tra processi clinici e processi logistici nell ospedale problemi e tecnologie

L'EFFICIENZA DELL'INTEGRAZIONE NEL MATERIALE

POLIBA Ilaria Giannoccaro

Il B2b e l innovazione tecnologica nel rapporto fra le imprese e il sistema bancario

Unità 2 Trasporti interni

Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità

DEFINIZIONI FONDAMENTALI

Sistema Completo per la Tracciabilità del Flusso Biancheria Piana e Confezionata con tag RFID UHF per Lavanderie Industriali

Unità 2 Trasporti interni

Professionisti dell automazione dei processi di movimentazione SOLUZIONI INTEGRATE PER LA LOGISTICA DI MAGAZZINO

Progetto dematerializzazione Doc. di Trasporto MDD Conad. Rimini, 17 Giugno 2016

Dcare. Tecnologia RFID per il Sistema Sanitario.

PROCESSO PER LA GESTIONE DELL INTEGRAZIONE FRA IL SW AMMINISTRATIVO (NFS) E IL SW LOGISTICO (WMS)

Impianti Industriali. Magazzini. Picking. Introduzione Picking manuale Picking automatizzato Conclusioni Politecnico di Torino 1

ACG EXPRESS Area Logistica

REGIONE LAZIO AZIENDA UNITÀ SANITARIA LOCALE RIETI Direttore UOC Farmacia Ospedaliera e Territoriale Dott.ssa E. Giordani

Integrazione prodotti di logistica esterni all ERP

Dove nasce il termine logistica?

Textile Leader riconosciuto a livello europeo nel settore dei tessuti stampati con 50 milioni di metri stampati all anno

LA FATTURAZIONE ELETTRONICA Fare sistema: la collaborazione tra imprese. Il progetto DAFNE. Dr. Ing. Stefano Novaresi

Logistica, professionalità ed attenzione all ambiente

Supplier Collaboration: L importanza di essere un «corpo unico» con i fornitori. 6 settembre 2018 Andrea Tinti

Flusso operativo per l azienda di IV gamma

La Supply Chain del terzo Millennio tra e-commerce ed omnichannel

Milano

AREE FUNZIONALI DI UN MAGAZZINO

La Fatturazione elettronica

Supplier Collaboration: L importanza di essere un «corpo unico» con i fornitori. 27 giugno 2018 Andrea Tinti

ESTAV Sud-Est. Firenze, 25 Settembre Silvano Ripaccioli Dir. ICT

SOLUZIONE SOFTWARE PER LA GESTIONE LOGISTICA CON I GESTIONALI ZUCCHETTI SCHEDA PRODOTTO

La digitalizzazione della relazione col Retail il punto di vista di un grande gruppo industriale. 17 giugno 2016 Monica Benedetti DANONE

Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto. Governo del Farmaco. Dr. Antonio Compostella Direttore Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto

La gestione del magazzino per l e-commerce

Rintracciabilità e Gestione delle Informazioni

Consapevole dei rischi di un magazzino poco organizzato?

Procedura Mappatura degli applicativi IT CONTENUTI DELLA PROCEDURA

Università di Bergamo Facoltà di Ingegneria Applicazioni Internet B Paolo Salvaneschi A5_1 V1.3 Applicazioni B2B

Il Magazzino Farmaceutico AVEN

Ministero della Salute. Agenzia Italiana del Farmaco

: Industrial Automation Forum 2008 Giovedì 30 ottobre Tracciabilità alimentare tramite tecnologia RFID

Gestione delle cauzioni in RFId

24. Allegato al Capitolato di fornitura b&m Italia

LA NOSTRA STORIA, LE NOSTRE COMPETENZE

ERP. Logistica. Produzione. Acquisti. Vendite. Amministrazione. Archivio 2

SUPPLIER COLLABORATION: L IMPORTANZA DI ESSERE UN CORPO UNICO CON I FORNITORI. Mestre, 27 Settembre 2018

IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO

Modelli logistici e scelte di outsourcing nel pharma: i risultati della ricerca

RFID: LA PROGETTAZIONE. Mizar Consulting S.r.l. 01/13

La Fatturazione Elettronica B2B

Presentazione Replica Sistemi. Come Codisan ha recuperato efficienza e costi nel proprio magazzino affidandosi a Replica Sistemi

Semplice restyling o cambiamento profondo?

CORSO BASE DI LOGISTICA FARMACEUTICA

Generalità dei Sistemi Logistici - contenuti di base -

LA GESTIONE DEL CICLO PASSIVO IN OUTSOURCING

SUPPLY CHAIN PHARMA. Applicazioni e sviluppi ulteriori: verso un progetto di Logistica Collaborativa. Vaghi Mocchetti- Benucci

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Dematerializzazione come modello: tecnologia, organizzazione, business

L eccellenza al servizio della sanità.

Corso di Modelli e Algoritmi della Logistica

CEVA Logistics Italia

LA COLLABORAZIONE DI FILIERA: dai BIT ai PALLET

Il MES per l Industria 4.0

a single electronic language for the fashion supply-chain LISA spa: integrazione dei fornitori nella filiera del tessuto stampato

Un applicazione del RiskManagement nella scelta dei beni sanitari

LA DIGITALIZZAZIONE DELL AZIENDA. Davide Vierzi

Blocco AA999 RELAZIONE ILLUSTRATIVA DI PROGETTO

Standard GS1 per la tracciabilità alimentare

IL RUOLO STRATEGICO DEI FORNITORI NELL'OTTIMIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE E DEL MAGAZZINO: L'IMPORTANZA DI INTEGRARLI TUTTI IN MODO EFFICACE Milano, 12

Le utilities e le opportunità delle nuove tecnologie mobile

MAPPA DEL PROCESSO BUDGET PIANIFICAZIONE FATTURE ACQUISTO E VENDITA DATI SUI PROCESSI PRODUTTIVI DATI DELLA COSTI STANDARD PROGRAMMAZIONE

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

SVILUPPO DI UN NUOVO PRODOTTO IL CASO CTI

INTERNAL AUDIT: La realtà FIAT. FIATREVI s.c.r.l.

GESTIONE DISTRIBUZIONE PER CATENA DI PUNTI RISTORO. Brainstorming NOTE

Fatturazione elettronica B2B. or not to be? N. Viganò Business Development Manager A Soluzioni Srl

la soluzione di ITD s.r.l. per L OFFICINA MECCANICA

ERP SOLUTION GEST CONTROLLO SYNC GESTIONE MAGAZZINO INNOVATION

Rilevazione sull organizzazione e la gestione del processo di logistica nelle Aziende Sanitarie Pubbliche

22 Aprile 2009

Parmalat Italia incontro in Gaiotto 29 giugno 2016

CHI SIAMO. Indicom Group Via Carnevali 39, Milano - Tel

L INNOVAZIONE NELLA LOGISTICA FARMACEUTICA COMPANY PROFILE

UN CASO DI COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO

Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto

CATALOGO corsi di formazione Art. 5 Legge 196/97. ADDETTI ALLA LOGISTICA DI MAGAZZINO - 80 ore

ANALISI, AUTOMAZIONE E CERTIFICAZIONE DEL PROCESSO GALVANICO MEDIANTE IMPIEGO DI TECNOLOGIE ICT AACPG

Come i soggetti privati possono essere di aiuto alle aziende sanitarie

CICLO OPERATIVO PRODUZIONE CONSERVE E MARMELLATE

BPR Business Process Reengineering

ASL1 Avezzano-Sulmona-L Aquila

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

Il Gruppo Lombardini:

Transcript:

MIGLIORARE L EFFICIENZA NELLA DISTRIBUZIONE ATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE DI FILIERA Lo scorso 14 Ottobre 2009 si è tunto a Milano il convegno dal titolo : Migliorare l efficienza nella distribuzione farmaceutica: la dematerializzazione dei documenti e la collaborazione di filiera. Abbiamo approfondito il tema della logistica collaborativa con Stefano Novaresi, direttore Centrale Operations e membro del Management Board del Gruppo Comifar-Phoenix. Logistica collaborativa RFID per la distribuzione farmaceutica Nell ambito del Consorzio DAFNE, la comunità B2B del settore farmaceutico, una delle più importanti in Italia, si è svolto un progetto di applicazione di tecnologie RFID al settore della distribuzione farmaceutica. Negli ultimi anni, infatti, il Consorzio si è impegnato anche nella sperimentazione di nuove tecnologie al fine di mettere a disposizione dei propri associati evidenze concrete e pratiche dell utilità di integrarsi lungo la filiera. Gli attori coinvolti nella sperimentazione sono di primissimo livello e fra questi è possibile annoverare: il centro di ricerca RFId Solution Center, creato dal Politecnico di Milano, HP e Intel per favorire la ricerca, lo sviluppo e l applicazione delle tecnologie RFID, avvalendosi della capacità di creazione e gestione dell innovazione della School of Management e del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano e della leadership tecnologica di HP e Intel; il Gruppo Comifar (con particolare riferimento all unità distributiva di Novate Milanese), che con 31 magazzini, oltre 2.000 dipendenti e un fatturato di circa 3 miliardi di euro è il leader della distribuzione farmaceutica italiana; Neologistica, operatore del deposito e distribuzione merci con una specializzazione nella gestione della logistica distributiva del settore farmaceutico. GLI OBIETTIVI La sperimentazione svolta non è il primo progetto di ricerca applicata sulla tecnologia RFID svolta dal Consorzio DAFNE, ma la principale differenza tra quest ultima ed i precedenti è legata alla sua estensione. Il test ha infatti valutato la possibilità di impiegare tag RFID (in tecnologia UHF) per l identificazione automatica dei pallet e dei colli (originali e misti), escludendo quindi applicazioni a livello di singola confezione di vendita, proprio per offrire sufficienti garanzie di applicabilità alla realtà operativa. Logistica collaborativa: RFID per la distribuzione farmaceutica

In questa sperimentazione si è voluto verificare concretamente la possibilità di realizzare uno stretto collegamento tra due soggetti della filiera farmaceutica cruciali dal punto di vista logistico/distributivo, coerentemente alla missione del Consorzio DAFNE che è quella di promuovere l integrazione fra i diversi attori della stessa. Si è voluto in particolare seguire il suggerimento espresso dell Osservatorio B2b della School of Management del Politecnico di Milano in termini di auspicabile crescita della collaborazione di filiera. Il settore farmaceutico occupa infatti la prima posizione per percentuale di transazioni (è secondo solo all automotive in termini di valore transato), ma l utilizzo di strumenti telematici sarebbe limitato alle mere fasi esecutive (ordine, conferma d ordine, e rari casi di invio telematico di fattura) e non a quelle altre attività qualificabili come maggiormente collaborative. In questo senso, questa sperimentazione sulle tecnologie RFID rappresenta una declinazione tecnologica di un più ampio progetto strategico che il Consorzio DAFNE porta avanti con il nome di Logistica Collaborativa. LA LOGISTICA COLLABORATIVA La considerazione fondamentale alla base di questo test è che alcune informazioni già presenti sui documenti di spedizione o impresse direttamente sulle merci vengono normalmente ricevute dal destinatario: in forma destrutturata e quindi di difficile acquisizione (si pensi ad esempio al lotto e alla data di scadenza stampate direttamente sulla confezione; contestualmente alla ricezione della merce e quindi in tempi non sempre tali da garantire la massima efficacia del processo (si pensi in questo caso al numero di pezzi, consegnati per ogni riga d ordine, riportato in bolla). Queste informazioni sono tuttavia già presenti nel sistema informativo del soggetto che organizza la spedizione e se fossero esportate e trasmesse al destinatario della merce, genererebbero un indubbio beneficio per lo stesso. Nell ambito del progetto di logistica collaborativa del Consorzio DAFNE la trasmissione di documenti in formato elettronico è finalizzata proprio alla condivisione di questi elementi informativi prima del manifestarsi della presenza fisica della merce e della sua ispezione da parte del destinatario. Ora, il fatto di avere a disposizione alcuni giorni prima un informazione che diventa via via più precisa (dal momento che chiaramente il livello di accuratezza delle informazioni contenute nella prebolla non è quello del DDT, che a sua volta non è quello della merce fisica), genera un beneficio informativo di notevole valenza per il grossista.

Infatti, il sistema informativo del grossista elabora periodicamente il fabbisogno di merce e sulla base di queste stime propone ordini di rifornimento ai fornitori, ma non è detto che questi ultimi siano in grado di evadere esattamente le richieste. Ora, in una realtà come quella della distribuzione farmaceutica, dove i cicli di riordino sono settimanali, sapere con largo anticipo (dal momento che tra l emissione del DDT e la consegna intercorrono anche più giorni, viste le caratteristiche morfologiche del nostro Paese) quale merce verrà consegnata o meno è di vitale importanza per mettere in atto meccanismi decisionali e tattiche di riapprovvigionamento alternative (come ad esempio il rifornimento da magazzini periferici della stessa rete distributiva). Pertanto, quello che accade quotidianamente alle farmacie, che ottengono nel giro di pochi secondi l informazione circa il contenuto delle consegne che riceveranno con l evidenza dei prodotti mancanti, potrebbe essere esteso anche a monte della filiera. A sua volta, il destinatario potrebbe mettere a disposizione del mittente informazioni di feedback sui tempi e sulle condizioni dell avvenuta consegna (inoltre questo stesso schema di riferimento potrebbe pensarsi applicato all anello di congiunzione tra gli stabilimenti farmaceutici produttivi e i depositari al fine di aiutare questi ultimi nella gestione ottimizzata dei flussi in ingresso). È parso quindi naturale che il progetto di sperimentazione della tecnologia RFID sui flussi fisici e informativi tra Comifar e Neologistica utilizzasse i protocolli già previsti negli standard di DAFNE e molti dei quali facenti parte del documento bolla. I RISULTATI DELLA SPERIMENTAZIONE La sperimentazione non è stata effettuata creando scenari artificiali, ma le tecnologie RFID sono state letteralmente sovrapposte ai processi operativi già in essere. Più precisamente, Neologistica ha semplicemente applicato all etichetta barcode segnacollo già in essere (studiata e migliorata nel tempo per trovare la soluzione che rappresenti il miglior connubio tra contenuto informativo e praticità) un tag sul cui microchip è stata registrata la stessa informazione già presente nel codice a barre (attraverso un particolare strumento di lettura). Questa informazione è costituita da un elemento radice al quale sono stati collegati i diversi flussi informativi condivisi con Neologistica: il contenuto del collo, il numero di lotto di ciascun prodotto, la relativa scadenza, Una volta taggati i colli, sono stati allestiti i pallet, filmati e caricati sull automezzo per essere trasportati all unità distributiva Comifar di Novate Milanese. Qui il pallet è stato semplicemente trasportato con un traspallet manuale, piuttosto che con un carrello elevatore, attraverso un infrastruttura di lettura costituita da un varco di luce pari a circa 2 m, posizionato in corrispondenza delle baie di carico-scarico merci del magazzino. Il processo tradizionale avrebbe invece richiesto la lettura ottica dei colli, oppure, nei casi peggiori, la loro ventilazione laddove la conformazione del bancale non ne avesse permesso la conta.

Sono stati presi in esame più di 1.300 colli, contenenti prodotti di una vasta gamma di forme terapeutiche, con la seguente distribuzione fra le diverse tipologie di confezionamento: 70% blister ottenuti dall abbinamento di una superficie plastica e di un foglio di alluminio, pertanto non facilmente permeabili alle onde elettromagnetiche; 12% prodotti liquidi contenuti in flaconi, pertanto notoriamente molto problematici nell interazione con campi elettromagnetici. Per la quota restante: creme contenute in tubetti, quindi con problematiche legate alla forma liquida, al contenuto di grassi, nonché al materiale dell imballo primario (talvolta alluminio); gel con una componente liquida rilevante; spray contenuti in bombolette metalliche; confezioni contenenti aghi (ad esempio confezioni con il principio attivo in una siringa monodose). Contrariamente alle aspettative, sono state ottenute percentuali di lettura pari al 100% in oltre l 80% dei pallet testati nelle 4 giornate di sperimentazione, distribuite su altrettante settimane. Nei rimanenti casi l accuratezza di lettura ha raggiunto valori prossimi al 95% dei colli, con problematiche riferibili a poche e specifiche referenze. In conclusione, il processo di ricevimento delle merci è stato notevolmente fluidificato, essendo riusciti: a leggere la gran parte dei colli al passaggio del varco di accettazione; a utilizzare l elemento informativo radice associato al collo nell ambito del flusso informativo inviato dal depositario derivando da esso le informazioni di contenuto del collo stesso. Per troppe volte gli approcci a questa tecnologia sono stati di tipo assolutista, ovvero, risolvono qualsiasi tipo di problema, oppure non servono a nulla. In realtà, se non si affrontano le sperimentazioni tecnologiche anche con un occhio gestionale, avendo cioè ben chiari i processi che queste tecnologie devono supportare, si rischia di adottare un approccio all utilizzo delle tecnologie fine a se stesso. Pertanto, alla luce di queste considerazioni, il risultato di una sperimentazione tecnologica potrebbe essere soddisfacente anche se relativo solo a una parte del flusso, se fossero possibili importanti miglioramenti nei relativi processi. Nella fattispecie, a fronte di un tempo medio necessario per leggere un pallet di circa 10 secondi sia per gli attraversamenti con transpallet che con muletto, i risultati emersi dalla sperimentazione hanno evidenziato (smentendo alcune leggende ): una percentuale di lettura pari al 100% per i farmaci in compresse; che il fattore più critico per la lettura è rappresentato dalla posizione del tag in corrispondenza di alcuni prodotti liquidi; problemi di lettura delle confezioni che hanno un imballo primario metallico;

un elevata densità delle confezioni all interno del collo e quindi del pallet ha generato un effetto schermo nei confronti delle onde elettromagnetiche, come se queste avessero bisogno di un certo spazio per penetrare all interno dell imballo ed eccitare i tag passivi a riflettere la loro risposta; l inesistenza di presunte difficoltà di lettura legate all eccessiva altezza dei pallet, dal momento che sono stati letti senza alcun problema colli su pallet alti anche 1,9 m; l altezza del pallet da terra al momento del passaggio attraverso il varco di lettura rappresenta un elemento rilevante per contenere la riflessione delle onde elettromagnetiche causata dal pavimento, tanto che anche utilizzando un muletto al posto del transpallet non solo non sono peggiorate le prestazioni, ma sono addirittura migliorate; i criteri di composizione del pallet e quindi il posizionamento dei tag sui colli può essere un rilevante elemento di interferenza. Potrebbe emergere l obiezione che per configurare i pallet ci sia bisogno di un ingegnere gestionale. In effetti, esistono ambiti nei quali i pallet vengono allestiti da dispositivi automatici (ad esempio robot antropomorfi), per i quali l intelligenza che ne definisce le regole di movimentazione non è banale. Queste considerazioni fanno riflettere sul fatto che alcuni processi, oggi magari poco considerati nel settore farmaceutico, possano assumere una maggiore rilevanza alla luce di questa innovazione tecnologica e richiedere quindi una reingegnerizzazione per i benefici che deriverebbero dal renderne automatiche alcune fasi. Seguendo queste considerazioni è quindi opportuno parlare di processi Rfid compliant. I BENEFICI ATTESI I risultati della sperimentazione sono un forte stimolo nella direzione di una maggiore integrazione tra gli attori della filiera del farmaco. Questo processo di integrazione consentirebbe un miglior livello di servizio a tutta la filiera a fronte di scorte distribuite più contenute grazie a flussi più tesi (si pensi al drastico contenimento dei tempi di ingresso delle merci a magazzino - dock to stock) e alla disponibilità di informazioni preventive sulle quantità in arrivo per ogni singolo prodotto, con la possibilità di ordinare tempestivamente eventuali articoli in sottoscorta. A questo proposito, la notifica del ricevimento merci gestita all interno del circuito DAFNE rappresenta un ulteriore elemento in questa direzione, puntando al contenimento dei tempi di approvvigionamento o quanto meno della loro variabilità. Nella gran parte dei casi, infatti, la logistica delle aziende farmaceutiche è affidata in outsourcing ai depositari, che a loro volta si avvalgono di trasportatori per assicurare la consegna della merce ai distributori a valle della filiera. I contratti di outsourcing sono basati su service level agreement, la cui misurazione è oggi legata a elementi come la timbratura della bolla, che ad esempio non tiene conto dell orario di consegna (è cosa diversa arrivare presso il distributore di prima mattina, piuttosto che nel tardo pomeriggio). La notifica di ricevimento merci DAFNE presenta invece sia elementi quantitativi (orario), che qualitativi relativi alla conformità della consegna e inoltre rappresenta un dato molto più affidabile.

Non è difficile a questo punto immaginare quali possano essere gli impatti sulla rintracciabilità dei prodotti farmaceutici legati alla possibilità di importazione automatica a sistema del numero di lotto e della data di scadenza sia sul controllo di queste informazioni per la migliore gestione a magazzino della vita utile dei prodotti, sia per una gestione più efficace e tempestiva delle procedure di richiamo urgente dal mercato. Nella sperimentazione è stato utilizzato il tag Alien Squiggle ALN-9540, il cui costo è pari a: 30 centesimi al tag per una fornitura fino a 1.000 pezzi; 15 centesimi, da 1.000 a 1 milione di tag; 6/7 centesimi al tag oltre il milione di pezzi. Ora, se si considera che il valore di un collo, al costo, è mediamente pari a circa 500 euro (calcolato sui primi 50 fornitori di prodotti farmaceutici) e che il valore medio dei colli inviati da Neologistica nel corso della sperimentazione è stato di circa 900 euro, si comprende bene come l incidenza dei costi variabili connessi a questa tecnologia sia assolutamente trascurabile. Le considerazioni non cambiano anche considerando i costi fissi delle infrastrutture di lettura, hardware e software, che farebbero riferimento a un orizzonte temporale di utilizzo di medio periodo (l obsolescenza sarebbe peraltro dettata più dal progredire della tecnologia che non dall usura delle attrezzature). Per la valutazione dei possibili benefici è stato quindi utilizzato un modello basato sui principi dell activity based costing, per cui ad ogni attività, suddivisa in fasi, è stato associato il costo legato al tempo e alle risorse assorbite, nonché i benefici in termini di abbattimento degli stessi grazie all utilizzo della tecnologia RFID. Le attività prese in esame sono state: ricezione e scarico degli automezzi, apertura della bolla di entrata merci, conta fisica dei colli, spunta fisica della merce, chiusura della bolla e gestione delle anomalie. I maggiori benefici sono stati registrati nella fase di conta dei colli e ancor più in quella di spunta, grazie all utilizzo del tracciato informativo (di cui si è parlato precedentemente) che ha consentito, da un lato l importazione a sistema delle quantità attese per articolo, e dall altro di evidenziare le anomalie oggi rilevate attraverso il confronto tra fisico e quanto contabilizzato al momento dell apertura della bolla. Il risultato è stato sostanzialmente la spunta della merce effettuata in tempo reale con una riduzione dei tempi (e dei relativi costi) complessivi di conteggio e accettazione merce superiore al 90%, senza alcun intervento sul packaging o sul processo organizzativo. Ringraziamenti Comifar: Filippo Giannico, Alberto Cucciati, Davide Masciandaro, Marta Giussani, Federico Pasquali. Neologistica: Federico Terraneo, Elena Campadelli, Filippo Ferrari. Politecnico di Milano e RFID solution center: Alessandro Perego, Giovanni Miragliotta