IL SISTEMA SOCIO-SANITARIO MARCHE. La buona sanità si costruisce insieme

Documenti analoghi
FESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti. Nicola Pinelli Direttore FIASO

Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva. Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2

Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero

L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE

TERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.

Nuove strutture di cure intermedie e riorganizzazione dei posti letto di temporaneità

Razionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Salute e Servizi Sociali Programmazione, Controllo Direzionale e Politiche del Farmaco - Settore

SOSTENIBILITA E VERA INNOVAZIONE: QUALI SISTEMI DI GOVERNANCE?

ESPERIENZE DEI PIANI DI RIENTRO REGIONALI FULVIO MOIRANO

Lo sviluppo delle RETI ASSISTENZIALI Uno Strumento Per La Riqualificazione Sostenibile Dei Servizi Sanitari Regionali

CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE (COT):

PIANO STRATEGICO E ATTUATIVO LOCALE

MODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO

I problemi del SSN. Sottofinanziamento del sistema seppur con sistema in equilibrio

GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014

DIMISSIONI PROTETTE E CONTINUITA DELLE CURE NEL PAZIENTE GERIATRICO DEL TERZO MILLENNIO

IL NUOVO OSPEDALE UNICO DELL AZIENDA SANITARIA LOCALE VCO. 2 dicembre 2016

CENTRI DI ASSISTENZA PRIMARIA, PARTE DA ARONA IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE

Sonia Ribera Segreteria FP Medici Cgil

«Attuazione Piano Nazionale delle Cronicita»

Linee Guida del Progetto di Legge del Partito Democratico

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera

La gestione del paziente complesso nel territorio:

Le lezioni apprese e la metodologia ex-ante per la programmazione

Integrazione fra indagine Multiscopo ISTAT e patrimonio del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS)

Introduzione La proposta Agenas alle regioni in piano di rientro

Relazione Socio Sanitaria 2015 (dati ) Presentazione alla Quinta Commissione Consiliare. Palazzo Ferro Fini Martedì 22 settembre 2015

Proposta della Fimmg E.R. per la gestione della cronicità nella Regione Emilia Romagna

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

I Servizi Sanitari Regionali del nord-est

Rete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie

L assistenza sanitaria: le case di cura private e le farmacie pubbliche

COSTITUZIONE DI UN COMITATO SCIENTIFICO E DI UN COMITATO TECNICO (10 U.O./ASL)

PERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, Ottobre 2011

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli

Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte

L appropriatezza dei servizi sanitari e l opzione per la non autosufficienza di fronte ai tagli di risorse finanziarie

Il problema delle risorse ed il ruolo della regione.

Evoluzione del sistema sociosanitario

Il ruolo dell assistenza primaria nella gestione della fragilità

IL CITTADINO, L ACCESSIBILITÀ, L INTEGRAZIONE E LA SOSTENIBILITÀ

XXXI SEMINARIO DEI LAGHI Ottobre 2010 PERCORSI PREFERENZIALI PER PERSONE ANZIANE FRAGILI TRA TERRITORIO E OSPEDALE: UN ESPERIENZA GENOVESE

Le case della salute

Rete Emergenza. Il paziente giusto all ospedale giusto nel tempo giusto

CURE PRIMARIE: SALUTE IN RETE SUL TERRITORIO. Dott. Guido Lucchini Esecutivo Ceformed UTAP AVIANO-ASS6 FVG

AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL)

Legge di evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo

G. Noto Direttore Sanitario ASP- Az.da Sanitaria Provinciale - PALERMO

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

I livelli Essenziali di Assistenza e le attività di controllo

Interventi strutturali negli. favorire la riorganizzazione per intensità di cura Dott. Silvano Nola

VI Sessione Sindromi coronariche acute Convention delle UTIC. Archivio STEMI in Lombardia: dove stiamo andando Maurizio Bersani

La centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale. D.ssa Daniela Sgroi

La programmazione delle Case della Salute nella Regione Emilia Romagna

Le Case delle Salute in Emilia-Romagna: COSA SONO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE

Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto

I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione

CRESCERE e MIGLIORARE insieme

Il paziente fragile tra ospedale e territorio: un'esperienza

Tra ospedale e territorio: ruolo delle cure intermedie

Le Case della Salute. Seminario Regionale. cosa abbiamo attivato nel le azioni da mettere in campo nel Clara Curcetti.

LA GOVERNANCE DELL INNOVAZIONE NELLA GESTIONE DELL EPATITE C. ANCONA 12 APRILE 2017 Palazzo Li Madou

UNIVERSALISMO, ASSISTENZA SANITARIA E STATO SOCIALE


PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

«Integrare i servizi fa bene alla salute» Ospedale e Territorio: le linee di sviluppo della sanità veneta»

QUALITÁ E APPROPRIATEZZA DELLE PRESTAZIONI OSPEDALIERE

Nuove professioni e nuovi modelli di assistenza e cura

CONVEGNO. Dott. Claudio Pilerci. Venezia 27 novembre Direzione Servizi Sanitari

I dati del XVI rapporto PiT Salute

IL SISTEMA SANITARIO TRA SOSTENIBILITÀ ED ESPERIENZE IN ATTO GIOVANNI DAVERIO DIRETTORE GENERALE WELFARE REGIONE LOMBARDIA

LONG-TERM CARE TWO Edizione 2017 degli Stati Generali dell Assistenza a lungo termine

Le cure primarie tra ACN, indicatori di performance e bisogni dei cittadini. Lucia Borsellino - AGENAS

Progetti Obiettivo di Piano Sanitario Nazionale Accordo Stato Regione del 26/10/2017 CSR/181

CORE Cure Primarie H24 Progetto e metodologia per il riordino dell assistenza territoriale

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?

Finalità. Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia Riva Nazario Sauro Trieste I

Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate PROGETTO PER SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELL AREA EMERGENZA URGENZA DEL P.O. CARATE BRIANZA

Integrazione Ospedale-Territorio:

INAUGURAZIONE del Corpo C

Regione Puglia. Le reti di assistenza. Alcuni elementi per la progettazione della rete ospedaliera. Ragnar Gullstrand settembre 2013

STATO DELL ARTE RIFORMA n. 23/2015 Direttore Generale Welfare Dr. Giovanni Daverio

L Azienda Ospedaliera a gestione diretta. L esperienza dell A.O. S. Camillo - Roma

COSA E COME COMUNICA IL SSN

RIDEFINIZIONE DEL RUOLO DELLA RETE OSPEDALIERA INTEGRATA

Un mondo: l Ospedalel

DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE

Azienda ULSS 9 - Scaligera

Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA SERVIZIO SANITARIO REGIONALE PROGRAMMAZIONE ANNO a) PROCEDURA E PARTE FORMALE. b) SINTESI DEI CONTENUTI

La cultura e l evoluzione dell'organizzazione dei servizi territoriali nell esperienza del LABORATORIO Governo del Territorio

CHIAVI DI LETTURA DEL CONTESTO 14 ottobre pagina 1

L assetto istituzionale Dott. Giuseppe Tonutti Area Servizi Assistenza Ospedaliera Direzione Centrale Salute, Politiche Sociali e Disabilità

REGIONE PIEMONTE - BOLLETTINO UFFICIALE N. 51 DEL 23/12/10

Il PDTA come strumento della gestione della BPCO. Il punto di vista del Direttore del Distretto. Napoli Maggio 2016 Dott Vito Cilla

PERCORSI DI PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI NELLE CASE DELLA SALUTE PIEMONTESI

Transcript:

IL SISTEMA SOCIO-SANITARIO MARCHE - La buona sanità si costruisce insieme Intervento del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca Conferenza Regionale - Ancona 27 Aprile 2013

I RISULTATI RAGGIUNTI

LA SANITÀ DELLE MARCHE: QUALITA ED EFFICIENZA La sanità marchigiana si è distinta per un percorso «virtuoso» di crescita della qualità dei servizi e di rispetto dei vincoli di bilancio. Nei benchmarking a livello nazionale, Nei benchmarking a livello nazionale, la Regione Marche si colloca ai primissimi posti sia nelle certificazioni degli organi istituzionali e di ricerca che testimoniano la qualità e l efficacia assistenziale dei servizi socio-sanitari, sia in termini economici avendo garantito il pareggio di bilancio, mettendo i cittadini al riparo da ulteriori inasprimenti fiscali.

LA SANITÀ DELLE MARCHE: GARANZIA DEI LEA Valutazione dei LEA Certificazione 2012 LEA anno 2010

QUALITA DEI SERVIZI SANITARI DELLE MARCHE Spesa sanitaria pubblica e condizioni di salute - Efficienza - Efficacia + + Fonte: Panorama della Sanità, n. 38 ottobre 2011

LA SANITÀ DELLE MARCHE: EQUILIBRIO DI BILANCIO Risultati economici di competenza In milioni di 20 0 1,2 4,5 0,6 0 0 23,9-20 -40-60 -80-100 -120-140 -160-158,9-149,9 2001 2004 2007 2008 2009 2010 2011 risultato di esercizio complessivo degli enti del SSR

SANITA : TEMPI DI PAGAMENTO DEI FORNITORI Tempi medi in giorni Fonte: Confartigianato - 7 gennaio 2013 su dati Corte dei Conti

IL NUOVO SCENARIO: LA CRESCITA DELLA VITA ATTESA IL DEFINANZIAMENTO NAZIONALE

OPPORTUNITA E RISCHI: CRESCITA DELLA VITA ATTESA Marche al 1 posto per speranza di vita in Europa insieme all Ile de France e la Comunidad de Madrid. Marche tra le Regioni più longeve al mondo.

OPPORTUNITA E RISCHI: LA DEOSPEDALIZZAZIONE Si riducono i ricoveri ospedalieri, in linea con gli standard nazionali. Anno 2010 Cresce la necessità di servizi e dotazioni per accompagnare la longevità. Tasso di ospedalizzazione

MANOVRE NAZIONALI 2011-2013: IL PARADIGMA CAMBIA Manovre nazionali di consolidamento della finanza pubblica: DL 98/2011; DL 138/2011; DL 183/2011; DL 201/2011; DL 95/2012; Legge di stabilità 2013. Cambia il paradigma di riferimento del sistema sanitario nazionale: DA UN QUADRO DI RISORSE CRESCENTI ORA AFFRONTIAMO UNO SCENARIO DI RISORSE NAZIONALI CALANTI IN TERMINI REALI CIO VALE ANCHE NELLE MARCHE

IL CONTESTO FINANZIARIO DELLA SANITA NAZIONALE Trend decrescente di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale 110 24 105 100 95 100,572 103,321 105,398 106,632 22 20 18 Miliardi di Euro 90 85 80 75 70 88,195 91,173 96,040 16 14 12 10 8 Valori percentuali 65 60 55 50 7,5 5,3 4,7 3,4 2,7 2,0 1,2 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 6 4 2 0 Trend finanziamento SSN Variazione % rispetto anno precedente

IL CONTESTO FINANZIARIO DELLA SANITÀ NAZIONALE PIL e rapporto tra spesa sanitaria pubblica e PIL (1990-2011) Fonte: Rapporto OASI 2012

TAGLI NAZIONALI 2012-2015 PER LA SANITA MARCHE I tagli per la Regione Marche delle manovre nazionali nel periodo 2012-2015 (valori in milioni di Euro) 2012 2013 2014 2015 Tagli nazionali: -100-188 -279-282

L AZZERAMENTO DEL FONDO NAZIONALE PER IL SOCIALE Trend del FNPS (Fondo Nazionale per le Politiche Sociali) trasferito alla Regione Marche (valori in milioni di Euro) 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Fondo Nazionale Politiche Sociali: 20,7 19,3 17,5 13,8 10,0 4,7 0,2

I RISCHI PER LA SANITA DELLE MARCHE L aggravamento dei costi ed il pesante taglio delle risorse nazionali, in assenza di riforme strutturali, creano le condizioni per il commissariamento anche per una Regione «virtuosa» come le Marche, che si è distinta in questi anni per qualità dei servizi e rispetto dei vincoli di spesa. Il commissariamento comporta: perdita di autonomia e di equità, producendo inasprimenti fiscali automatici per cittadini (IRPEF) e imprese (IRAP); riduzione degli interventi regionali per cittadini, famiglie e imprese oltre a tagli di servizi e personale (blocco automatico del turnover, blocco delle spese non obbligatorie). Appesantimento della crisi economica e sociale.

LA STRATEGIA DELLA RIFORMA

RIFORMA SOCIO-SANITARIA REGIONALE: LA STRATEGIA Con la riforma regionale il sistema sanitario cresce su tre livelli per garantire: coerenza tra natura di bisogni/servizi, appropriatezza, diffusione e qualità dei servizi, eliminazione di costi impropri burocratici animati dai localismi, tutela reale e qualificata del diritto alla salute dei cittadini in tutti i territori delle Marche. Alta specializzazione Centro trapianti Alta specialità Network ospedaliero di integrazione clinica per le acuzie Discipline specialistiche mediche e chirurgiche Punti nascita, ortopedia e traumatologia Medicina generale, Chirurgia generale Network territoriale socio-sanitario per le post-acuzie, fragilità Post-acuzie Cure intermedie Specialistica

RIFORMA SOCIO-SANITARIA REGIONALE: LA STRATEGIA Alta specializzazione Presidio II Livello Nodo Regionale Network ospedaliero di integrazione clinica per le acuzie Network territoriale socio-sanitario per le post-acuzie, fragilità DEA di 2 livello Presidio I Livello DEA di 1 livello Punto di Primo Intervento Potes Casa della Salute Hospice RSA L integrazione in rete del SSR è costruita tenendo conto del livello di complessità dell assistenza e del grado di diffusionee di capillaritàdelle strutture di erogazione. Continuità assistenziale MMG / PLS Specialistica ambulatoriale ADI RP Centro diurno

LE OPPORTUNITA PER LA SANITA DELLE MARCHE La Regione Marche ha delineato un percorso di evoluzione e sviluppo del sistema sanitario regionale secondo specifiche linee di indirizzo strategico. Le situazioni di rischio devono trasformarsi in opportunità: realizzazione degli investimenti con una forte componente di innovazione tecnologica diffusione dei servizi con la riqualificazione delle piccole strutture e dei trasporti organizzazioni a rete con la differenziazione e la specializzazione delle competenze e delle attività Attuazione della Riforma socio-sanitaria regionale.

ACCOMPAGNARE LA CRESCITA DELLA LONGEVITA La riforma sanitaria regionale prevede la crescita dei posti letto di lungodegenza e riabilitazione: da 0,6 per mille abitanti a 0,75 per mille abitanti +244 posti letto di LD/RIABILITAZIONE. COSTO PER IL SSN: giovane di 20 anni 600 Euro/anno anziano >65 anni 5.000 Euro/anno

POLITICHE SOCIALI LOCALI CON I FONDI REGIONALI La Regione compensa interamente con fondi propri l azzeramento dei trasferimenti nazionali per le politiche sociali, consentendo l invarianza delle risorse a disposizione degli Enti locali per le politiche di welfare a sostegno delle fragilità sociali: scelta di equità e coesione che aumenta i vincoli finanziari.

I PRINCIPALI PROGETTI REGIONALI DELLA RIFORMA

RIFORMA SOCIO-SANITARIA REGIONALE: I PROGETTI POTENZIAMENTO DELLA RETE DI EMERGENZA E SOCCORSO. ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE IN RETE (NETWORK). RIORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA DI POSTI LETTO E RETI CLINICHE. EFFICIENTAMENTO DEI FATTORI DI PRODUZIONE (CENTRALE UNICA ACQUISTI, FARMACI, BENI E SERVIZI, DISPOSITIVI MEDICI, PRIVATI, ECC.).

MANOVRE INTEGRATE: RETE EMERGENZA E URGENZA PIU SERVIZI E MEZZI A DISPOSIZIONE Si ampliano i servizi in rete di emergenza territoriale, con un nuovo sistema di trasporti sanitari per portare il paziente nella sede giusta e nel tempo giusto. MEZZI EQUIPAGGIO STANDARD RIFORMA Elisoccorso MSA (mezzo soccorso avanzato) MSI (mezzo socc. Infermieristico) MSB (mezzo soccorso base) Rianimatore + infermiere + pilota + tecnico volo Medico 118 + infermiere + autista soccorritore 1 / 2 2 26,1 / 29,6 32,5 Infermiere + autista soccorritore 0 15 Autista + soccorritore 44,4 62 TOTALE 71,5 / 76 94,5

MANOVRE INTEGRATE: RETE EMERGENZA E URGENZA Obiettivi principali: fornire la risposta più appropriata e tempestiva in loco, garantire il supporto delle funzioni vitali, identificare in breve tempo i bisogni diagnostici e terapeutici, trasportare in sicurezza il paziente nella struttura più idonea.

MANOVRE INTEGRATE: DALL OSPEDALE AL TERRITORIO Il bisogno di salute del cittadino richiede risposte che sempre di più spostino l assistenza dall ospedaleal territorio, al fine di favorire i soggetti fragili e in particolare gli anziani. L obiettivo è di offrire risposte adeguate ai bisogni di salute conseguenti all aumento delle patologie cronicodegenerative e di quelle a rilevanza socio-sanitaria. Lo sviluppo di strutture adeguate, non ospedaliere, riconducibili alla tipologia della Casa della Salute, è indispensabile per offrire ai cittadini un punto di riferimento certo, vicino a casa, in cui possano trovare una risposta per attività di carattere ambulatoriale, specialistico e di prevenzione, fino a forme di ricovero residenziale.

MANOVRE INTEGRATE: LA CASA DELLA SALUTE La Casa della Salute, nodo dellecure intermedie,si configura come un nodo organizzativo autonomo, con vari livelli di complessità organizzativa, all interno di una rete integrata di servizi, con relazioni cliniche e organizzative strutturate che mettono in relazione l assistenza primaria con gli altri nodi della rete (assistenza specialistica, ospedaliera, sanità pubblica, salute mentale, ecc.). Nella Casa della Salute il sistema integrato di servizi si prende cura delle persone fin dal momento dell accesso attraverso: l accoglienza dei cittadini, la collaborazione tra i professionisti, la condivisione dei percorsi assistenziali, l autonomia e la responsabilità professionale, la valorizzazione delle competenze.

MANOVRE INTEGRATE: LA CASA DELLA SALUTE Le Case della Salute possono tra loro differenziarsi in ragione della localizzazione territoriale e delle specifiche esigenze della popolazione residente. Nella sua formulazione organizzativa minima, la Casa della Salute deve rappresentare il fulcro territoriale della medicina di assistenza primaria (MMG, CA e PLS) e dell erogazione di prestazioni infermieristiche e specialistiche per gli ambiti di maggiore prevalenza epidemiologica, al fine di implementare percorsi clinici integrati per le patologie di maggior impatto. Possono essere presenti funzioni con la copertura continuativa del servizio delle cure primarie, un maggiore sviluppo dei servizi diagnostici terapeutici, l integrazione con i servizi sociali per la presa in carico globale, servizi di prevenzione (Vaccinazioni, Certificazioni), fino alla completa integrazione socio-sanitaria (presenza UVI). Le situazioni di emergenza devono essere garantite dal sistema di emergenza territoriale, con la tipologia di mezzi adeguata (MSA, MSI, MSB).

MANOVRE INTEGRATE: LA CASA DELLA SALUTE Le Case della Salute possono tra loro differenziarsi in ragione della complessità organizzativa ed assistenziale presente nella singola struttura. Al crescere della complessità assistenziale è prevista la presenza di almeno un modulo di degenza residenziale a ciclo continuativo a finalizzazione sanitaria o socio-sanitaria, con la possibilità di prevedere la presenza di attività di Primo Intervento. Sono previsti posti letto di cure intermedie con la possibilità di trattare, da parte di MMG, pazienti con patologie ad andamento cronico, con episodi di riacutizzazione, non gestibili a domicilio (scompenso cardiaco, BPCO, diabete, asma). Al livello più alto di complessità assistenziale, è possibile prevedere l integrazione delle funzioni territoriali con funzioni di tipo ospedaliero basilari, quali la lungodegenza ed eventualmente il day hospital / day surgery.

RICONVERSIONE DELLE PICCOLE STRUTTURE La realizzazione delle Case della salute facilita lo spostamento dell assistenza dall ospedale al territorio. L individuazione di diversi possibili modelli di Case della Salute consente di adeguare alle esigenze dello specifico territorio la tipologia di Casa della salute che meglio risponde ai bisogni della popolazione. La disponibilità di strutture da riconvertire verso queste funzioni costituisce una opportunità di fondamentale importanza, per valorizzare competenze professionali e attrezzature esistenti, già punto di riferimento per i residenti.

I PICCOLI OSPEDALI NELLE MARCHE 1998 Legge regionale n.34 «Piano Sanitario Regionale 1998-2000»: 18 strutture 2005 Delibera amm.va n.163 «Piano Sanitario Regionale 2003-2006»: 15 strutture 2009 Delibera Giunta Regionale n.77: 15 strutture 2011 Delibera amministrativa n.38 (Piano Socio-Sanitario 2012-2014): 15 strutture

MARCHE: RETE OSPEDALIERA TROPPO FRAMMENTATA

MARCHE: RETE OSPEDALIERA TROPPO FRAMMENTATA Dimensione media degli istituti di ricovero per regione (Graduatoria decrescente) Fonte: Ministero della salute anno 2009

MANOVRE INTEGRATE: RETE OSPEDALIERA E RETI CLINICHE La presenza di una rete di emergenza diffusa sul territorio, in grado di garantire soccorsi avanzati, medi e di base attraverso il potenziamento dei mezzi a disposizione consente di superare la frammentazione delle strutture ospedaliere. - La nuova organizzazione - Rete di strutture e servizi differenziati per intensità di cure fornite: acuzie, postacuzie, riabilitazione, domicilio.

MANOVRE INTEGRATE: LE RETI CLINICHE L identificazione delle strutture più adeguate per il trattamento dei pazienti deve avvenire con la ridefinizione dei percorsi diagnostico terapeutici all interno delle reti cliniche: Intensità di cura e assistenza Appropriatezza Integrazione delle competenze Differenziazione e specializzazione. Individuazione Standard di Riferimento dei Nodi di Rete Clinici Requisiti strutturali (tipologie di edifici, distribuzione interna, etc.) Requisiti tecnologici (tipologie di attrezzature, impiantistica, etc.) Requisiti organizzativi (dipartimenti, strutture complesse e semplici, personale di assistenza, etc.) Standard professionali (linee guida, PDT, etc.) Indicatori di performance (volumi di attività, complessità, esiti, etc.