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ISTITUTO D ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE G. TOMMASO GIORDANI INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO PIANO DI LAVORO redatto secondo le indicazioni contenute nel Piano dell Offerta formativa DISCIPLINE DI INSEGNAMENTO SCIENZA DELLA TERRA, CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA CLASSE V SEZIONE A ANNO SCOLASTICO 2017/2018 1

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA PROFILO GENERALE DELLA CLASSE La classe è formata da alunni di diversa estrazione socio-culturale. Le conoscenze e le abilità cognitive sono sufficienti. I comportamenti nel gruppo classe possono ritenersi corretti. L interesse e la motivazione per la disciplina sono sufficienti. Gli argomenti dei colloqui sono stati predisposti per l osservazione del comportamento-interesseimpegno-partecipazione-comprensione-applicazione-comunicazione-produzione-metodo di studio. Il livello di partenza rilevato è stato confrontato con quello delle altre discipline ed opportunamente raccordato è stato riportato nella programmazione del Consiglio di classe. I componenti della classe sono tutti alunni delle classi tenute negli anni precedenti per cui molte delle loro caratteristiche sono già note. FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI: griglie, questionari conoscitivi, test socio-metrici (se sì, specificare quali) Le caratteristiche degli alunni sono già note dal primo anno. X tecniche di osservazione X colloqui con gli alunni X colloqui con le famiglie colloqui con gli insegnanti della scuola secondaria di I grado LIVELLI DI PROFITTO LIVELLO BASSO (voti inferiori alla sufficienza) LIVELLO MEDIO (voti 6-7) LIVELLO ALTO (voti 8-9-10) N. Alunni 6 N. Alunni 7 N. Alunni 2 ASSE CULTURALE C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 L1 L2 ASSE TECNOLOGICO-SCIENTIFICO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e consapevole Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire e interpretare l informazione COMPETENZE ASSE DEI LINGUAGGI Padronanza della lingua italiana. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti. 2

L3 L4 L5 L6 L7 M1 M2 M3 M4 S1 S2 S3 G1 G2 G3 Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi. Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. Utilizzare e produrre testi multimediali. COMPETENZE ASSE MATEMATICO Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica. Confrontare e analizzare le figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo Informatico. COMPETENZE ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. RIFERIMENTO Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall esperienza. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate. COMPETENZE ASSE STORICO-SOCIALE Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. Collocare l esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell ambiente. Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. ARTICOLAZIONE MODULARE E TEMPI Per la scelta dei contenuti e la loro sequenza si terrà conto degli interessi degli studenti (componente essenziale della motivazione all'apprendimento) nel rispetto degli argomenti indicati dai Programmi Ministeriali. Numero tre ore settimanali, corrispondenti a 99 ore annuali di lezioni. Prevedendo due verifiche orali per ogni alunno e per quadrimestre (20 minuti), le ore effettive di spiegazione ed esercitazioni di riducono a circa 87. A tale monte ore bisognerà detrarre quelle dovute ad altre attività (alternanza scuola lavoro-pausa didattica) per cui si riducono a circa 80. 3

SCANSIONE DEI CONTENUTI DEL PROGRAMMA PRIMO QUADRIMESTRE (13/9/2017 al 27/1/2018) MODULO 1: CHIMICA ORGANICA 1 a Unità didattica Obiettivo didattico generale (O.D.G.): Gli idrocarburi 14/1-14/2-14/3-14/4: motivare le particolarità del carbonio e dei composti organici, sapendo sia evidenziare e differenze con i composti organici, sia applicare e conoscenze e le abilità già sviluppate a proposito di questi ultimi, come la correlazione tra tipo di legame e geometria extra proprietà fisiche e comportamento delle particelle 14/5: aver familiarità con le modalità di rappresentazione dei composti organici e saper correlare formule tipo di idrocarburo, formule e nomi IUPAC, con riguardo alle isomerie strutturale e geometrica CAPITOLO 14/D PARAGRAFI 14/1 La Chimica organica e i composti organici 14/2 Gli idrocarburi saturi: gli alcani e cicloalcani CONOSCENZE Spiegare la differenza fra chimica organica e chimica inorganica descrivere la geometria dei legami singoli, doppi e tripli Spiegare cosa sono gli isomeri in generale e gli isomeri geometrici gli idrocarburi saturi formula molecolare, formula di struttura, formula condensata, scheletro molecolare gli alcani e le loro proprietà fisiche i cicloalcani ABILITÀ distinguere dalla formula i composti organici e inorganici riconoscere due isomeri di struttura utilizzare vari tipi di formule per i composti organici riconoscere le formule degli idrocarburi e degli alcani distinguere dalla formula molecolare alcani lineari e ciclici 14/3 La nomenclatura IUPAC di alcani e cicloalcani 14/4 Gli idrocarburi insaturi i nomi degli alcani lineari e dei gruppi alchilici regole della nomenclatura IUPAC di alcani, cicloalcani e alogenuri alchilici gli alcheni gli alchini isomeria geometrica gli idrocarburi aromatici proprietà fisiche degli idrocarburi insaturi utilizzare la nomenclatura IUPAC degli alcani e degli alogenuri alchilici utilizzare la nomenclatura IUPAC di alcheni, alchini e idrocarburi aromatici riconoscere le formule dei vari tipi di idrocarburi riconoscere due isomeri geometrici 14/5 Fonti e reazioni degli idrocarburi fonti e metodi di preparazione degli idrocarburi principali reazioni degli idrocarburi scrivere le equazioni di reazioni di preparazione di alcani, alcheni e alchini scrivere o completare equazioni di: combustione di idrocarburi; alogenazione di alcani, alcheni e aromatici; idrogenazione di idrocarburi insaturi saper spiegare le fasi delle reazioni motivando i vari passaggi 4

2 a Unità didattica Obiettivo didattico generale (O.D.G.): Gruppi funzionali e polimeri 15/1-15/2-15/3-15/4: classificare i composti organici sulla base dei gruppi funzionali presenti, sapendo utilizzare nomenclatura IUPAC e tradizionale per i composti più diffusi sapendo paragonare le proprietà fisiche mediante l'applicazione delle conoscenze sulle forze intermolecolari 15/1-15/2-15/3-15/4: conoscere le principali preparazioni e reazioni di ogni classe di composti organici, saper classificare e completare equazioni i semplici reazioni organiche 15/5: riconoscere un polimero dalla formula e individuare in casi semplici ì monomeri che lo compongono e il tipo di polimerizzazione da cui deriva; conoscere i campi di impiego e le proprietà dì alcuni polimeri ed essere in grado di effettuare correlazioni tra caratteristiche tecnologiche e struttura molecolare CAPITOLO 15/D PARAGRAFI 15/1 Gruppi funzionali con legami semplici tra carbonio e ossigeno CONOSCENZE che cos'è un gruppo funzionale geometria dei legami semplici e multipli di ossigeno e azoto alcoli, fenoli ed eteri: gruppi funzionali e nomenclatura fonti e preparazioni di alcoli, fenoli ed eteri proprietà fisiche e reazioni di alcoli, fenoli ed eteri ABILITÀ riconoscere i gruppi funzionali di alcoli, fenoli ed eteri utilizzare la nomenclatura IUPAC di alcoli, fenoli ed eteri scrivere le equazioni di reazioni di preparazione di alcoli ed eteri da alcoli saper spiegare le fasi delle reazioni motivando i vari passaggi 15/2 Aldeidi e Chetoni aldeidi e chetoni: gruppi funzionali e nomenclatura preparazioni di aldeidi e chetoni reazioni di idrogenazione e di ossidazione di aldeidi e chetoni aldeidi e chetoni più comuni riconoscere i gruppi funzionali di aldeidi e chetoni utilizzare la nomenclatura IUPAC di aldeidi e chetoni scrivere le equazioni di reazioni di preparazione di aldeidi e chetoni scrivere i prodotti di idrogenazione e ossidazione di aldeidi e chetoni saper spiegare le fasi delle reazioni motivando i vari passaggi 15/3 Acidi carbossilici ed Esteri acidi carbossilici ed esteri: gruppi funzionali, nomenclatura e proprietà fisiche preparazioni di acidi carbossilici reazioni degli acidi carbossilici: dissociazione acida, neutralizzazione, reazione con metalli, esterificazione, formazione di ammidi acidi carbossilici più comuni riconoscere ì gruppi funzionali di acidi carbossilici ed esteri utilizzare la nomenclatura IUPAC di acidi carbossilici ed esteri scrivere l'aldeide da cui proviene un dato acido carbossilico per ossidazione completare equazioni delle reazioni degli acidi carbossilici (dissociazione acida, neutralizzazione, esterificazione, formazione di ammidi) saper spiegare le fasi delle reazioni motivando i vari passaggi 15/4 Composti azotati e sommario dei gruppi funzionali ammine: gruppo funzionale, ammine primarie secondarie e terziarie e nomenclatura di base ammidi: gruppo funzionale e presenza del legame peptidico amminoacidi: gruppo funzionale e legame peptidico tra due amminoacidi sommario della classificazione dei composti organici riconoscere i gruppi funzionali di ammine, ammidi e amminoacidi e il legame peptidico classificare le ammine in primarie, secondarie e terziarie individuare l'acido carbossilico e il composto azotato da cui proviene una data ammide classificare i composti organici contenenti atomi di C, H, O, N saper spiegare le fasi delle reazioni motivando i vari passaggi 15/5 I polimeri monomeri e polimeri reazioni di polimerizzazione di addizione e di condensazione polimeri termoplastici e termoindurenti scrivere la formula dì semplici polimeri partendo da quella dei monomeri e viceversa saper spiegare le fasi delle reazioni motivando i vari passaggi 5

CAPITOLO 15/D PARAGRAFI CONOSCENZE ABILITÀ principali caratteristiche delle materie plastiche 3 a Unità didattica Obiettivo didattico generale (O.D.G.): Struttura e reattività dei composti organici 16/1: saper utilizzare gli orbitali per spiegare le geometrie delle molecole organiche e la stabilizzazione derivante dalla delocalizzazione 16/1: conoscere le specie organiche reattive e i processi da cui si formano e saperne interpretare la stabilità sulla base degli effetti induttivi e di delocalizzazione dei sostituenti presenti al loro interno; 16/1: individuare la presenza di siti reattivi all'interno delle specie chimiche e ipotizzare il comportamento che possono avere nelle reazioni 16/3: tra rotazione osservata e rotazione specifica conoscere e applicare i principi della reattività organica, sapendo individuare, per qualche tipo di reazione, le molecole reattive e i loro siti di attacco, prevedendo i prodotti e i meccanismi e sapendo illustrare questi ultimi mediante i diagrammi di reazione e i concetti di stato di transizione e di intermedio di reazione CAPITOLO 16/D PARAGRAFI 16/1 La chimica delle molecole organiche CONOSCENZE gli orbitali ibridi del carbonio nei legami semplici doppi e tripli la delocalizzazione nel benzene e l'aromaticità formule limite di risonanza doppi legami coniugati radicali, carbocationi e carboanioni gruppi elettron-donatori ed elettonattrattori elettrofili e nucleofili ABILITÀ scrivere le formule limite di risonanza e collegarle attraverso le frecce curve ordinare i carbocationi secondo la loro stabilità riconoscere radicali, carbocationi e carboanioni riconoscere elettrofili e nucleofili 16/3 Le reazioni dei composti organici reazioni di addizione, sostituzione ed eliminazione stato di transizione e diagrammi di reazione intermedio di reazione addizione elettrofila agli alcheni: prodotti, regola di Markovnikov e meccanismo sostituzione elettrofila aromatica: prodotti e meccanismo sostituzione nucleofila alchilica.: prodotti e meccanismi SN1 e SN2 riconoscere le reazioni di addizione, eliminazione, sostituzione interpretare i diagrammi di reazione prevedere il prodotto dell'addizione elettrofila a un alchene completare una reazione di sostituzione elettrofila aromatica completare reazioni di sostituzione nucleofila e stabilirne il meccanismo 6

MODULO 2: BIOCHIMICA 4 a Unità didattica CHIMICA Obiettivo didattico generale (O.D.G.): Le biomolecole 17/1-17/2-17/3-17/4-17/5: conoscere le caratteristiche principali delle biomolecole ed essere in grado di riconoscerle, classificarle e distinguerle, sapendo spiegare quali monomeri costruiscono proteine, carboidrati e acidi nucleici e come questi monomeri si uniscono tra loro, dando origine alla struttura finale; 17/1-17/2-17/3-17/4-17/5: collegare le conoscenze sulla struttura delle biomolecole al loro comportamento CAPITOLO 17/D PARAGRAFI 17/1 La sequenza degli amminoacidi 17/2 La struttura delle proteine e gli enzimi CONOSCENZE gli amminoacidi presenti nelle proteine legame peptidico e struttura primaria delle proteine le strutture secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine gli enzimi e il loro funzionamento ABILITÀ utilizzare le abbreviazioni per indicare le sequenze di amminoacidi riconoscere le proteine distinguere struttura primaria, secondaria e terziaria delle proteine 17/3 I carboidrati i carboidrati monosaccaridi, disaccaridi e polisaccaridi distinguere tra mono-, di- e polisaccaridi riconoscere dalla struttura i principali carboidrati 17/4 I lipidi i lipidi grassi e oli i fosfolipidi le cere gli steroidi riconoscere i lipidi distinguere le varie classi di e i grassi dagli oli 17/5 Gli acidi nucleici i nucleotidi e gli acidi nucleici i filamenti complementari e la doppia elica la duplicazione del DNA riconoscere gli acidi nucleici scrivere sequenze complementari collegare basi azotate a DNA e RNA 7

SECONDO QUADRIMESTRE (29/1/2018 al 12/6/2018) SCIENZA DELLA TERRA MODULO I: I MATERIALI DELLA LITOSFERA 1 a Unità Didattica Obiettivo Didattico Generale (O.D.G.): I minerali Conoscenze Le proprietà dei minerali I principali gruppi di minerali Il ciclo litogenetico Abilità Distinguere i diversi minerali in base alle loro caratteristiche chimico-fisiche 1. Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi 2. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni 3. Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà 7. Comunicare nella propria lingua e nelle lingue straniere, utilizzando un lessico specifico Contenuti Capitolo 6: I minerali. MODULO II: Dinamica interna della Terra 2 a Unità Didattica O.D.G.: La struttura interna e le caratteristiche fisiche della Terra Conoscenze La struttura interna della Terra Il meccanismo di espansione dei fondi oceanici Le caratteristiche delle placche litosferiche 8

I tipi di margini tra placche litosferiche e i movimenti delle placche a essi associati Come si origina una catena montuosa Le modalità di propagazione del calore all interno della Terra Le probabili cause del movimento delle placche Abilità Calcolare la velocità di separazione di due continenti conoscendo l età delle rocce del fondo oceanico per le quali è nota la distanza da una dorsale Distinguere faglie dirette e faglie inverse Riconoscere sulla carta geografica le diverse zone strutturali della Terra 1. Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi 2. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni 4. Collocare le scoperte scientifiche nella loro dimensione storica 7. Comunicare nella propria lingua e nelle lingue straniere, utilizzando un lessico specifico Contenuti Capitolo 11 Come si studia l interno della Terra, Le superfici di discontinuità, Il modello della struttura interna della Terra, Il calore interno della Terra, Il campo magnetico terrestre, La teoria della deriva dei continenti, La teoria dell espansione dei fondali oceanici, La teoria della tettonica delle zolle, I margini divergenti, I margini convergenti, I margini conservativi, Il motore della tettonica delle zolle, Tettonica delle zolle e attività endogena, L orogenesi: come si formano le catene montuose, Le principali strutture della costa continentale. 3 a Unità Didattica O.D.G.: I fenomeni vulcanici Conoscenze Che cosa sono i fenomeni vulcanici Quali sono i prodotti dell attività vulcanica I diversi tipi di eruzioni vulcaniche e la forma dei vulcani a esse associati La distribuzione dei vulcani sulla superficie terrestre Abilità Distinguere un vulcano centrale da uno lineare Riconoscere un vulcano a scudo, un vulcano-strato, un cono di scorie Leggere la carta che riporta la distribuzione dei vulcani attivi sulla superficie terrestre 1. Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi 2. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni 3. Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà 7. Comunicare nella propria lingua e nelle lingue straniere, utilizzando un lessico specifico Contenuti Capitolo 9 Vulcani e Plutoni, I corpi magmatici intrusivi, I Vulcani e i prodotti della loro attività, La struttura dei vulcani centrali, Le diverse modalità di eruzione, Il vulcanesimo secondario, La geografia dei 9

vulcani, Attività vulcanica in Italia, Il pericolo e il rischio vulcanico. 4 a Unità Didattica O.D.G.: I fenomeni sismici Conoscenze Il meccanismo all origine dei terremoti I tipi di onde sismiche e il sismografo La magnitudo La scala Richter L intensità di un terremoto La scala MCS I possibili interventi di difesa dai terremoti La distribuzione degli ipocentri dei terremoti sulla superficie terrestre Abilità Determinare la posizione dell epicentro di un terremoto dai sismogrammi di tre stazioni sismiche Determinare la magnitudo di un sisma da un sismogramma usando la scala Richter Interpretare la carta della distribuzione dei terremoti 1. Saper osservare e analizzare fenomeni naturali complessi 2. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare i fenomeni 3. Utilizzare le metodologie acquisite per porsi con atteggiamento scientifico di fronte alla realtà 5. Analizzare le relazioni tra l ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le ricadute future 6. Partecipare in modo costruttivo alla vita sociale Contenuti Capitolo 10 I terremoti, La teoria del rimbalzo elastico, Le onde sismiche, Il rilevamento delle onde sismiche: sismografi e sismogrammi, Intensità e magnitudo dei terremoti, La prevenzione antisismica. Libri di testo: Scienze della Terra Autore: Cristina Pignocchino Fleyles Titolo: TERRA! Editore: SEI Libri di testo: Chimica Autore: Cracolice - Peters Titolo: CHIMICA Tutto si trasforma Editore: Pearson Linx 10

PROGETTI UdA TITOLO PROGETTO E PERIODO DISCIPLINE COINVOLTE ATTIVITA PREVISTE ====== ====== ====== METODOLOGIE X Lezione frontale X Lezione dialogata X Ricerca individuale e/o di gruppo Attività laboratoriali X Tutoraggio Cooperative learning X Conversazione e discussione X Problem solving Lavoro individualizzato X Correzione individuale X Schematizzazioni e mappe concettuali STRUMENTI/SPAZI DIDATTICI X Libro/i di testo X LIM X Proiettore X Dispense o materiali prodotti dal docente Sussidi multimediali X Testi di consultazione Laboratori Palestra Altro MODALITA DI RECUPERO X Riproposizione dei contenuti in forma diversificata X Attività guidate a crescente livello di difficoltà X Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro X Attività per gruppi di livello differenziato Sportello didattico IDEI X Altro: potenziamento MODALITA DI VALUTAZIONE Tipologie di verifiche utilizzate a scopo: formativo o diagnostico STRUTTURAZIONE DELLE VERIFICHE Domande informali durante la lezione X Produzione scritta X Controllo del lavoro domestico X Interventi in fase di confronto e X discussione Test di comprensione Lavori di ricerca e approfondimento X Esercizi orali e scritti svolti a casa e/o in classe X Altro 11

sommativo STRUTTURAZIONE DELLE VERIFICHE Interrogazioni/colloqui X Testing diffuso Test/prove strutturate Questionari Esercizi e prove semi strutturate Versione dal greco/latino in italiano Relazioni/ricerche X Produzione elaborati su supporto multimediale Comprensione/analisi testuale scritta X Temi X Saggi brevi/articoli di giornali Risoluzione di problemi X Altre prove di scrittura documentata Compiti di realtà Prove pratiche Test motori Altro Scansione temporale delle verifiche Nel I e nel II quadrimestre saranno effettuate almeno UNA prova scritta e due prove valide per l orale, di diversa tipologia. In merito ai tempi di svolgimento delle singole prove, essi varieranno a seconda della lunghezza e della complessità delle verifiche proposte. VALUTAZIONE L attribuzione dei voti è effettuata utilizzando la tabella di corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità contenuta nel POF e allegata alla Progettazione delle Attività Educative e Didattiche di Classe. Si allegano le griglie di valutazione, concordate in sede di Dipartimento. Per le prove strutturate e semi strutturate si fornirà di volta in volta la griglia di correzione che sarà allegata ai compiti svolti. MODALITA DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE o Ricevimento settimanale su richiesta delle famiglie e con appuntamento. o Comunicazioni scritte. o Convocazione straordinaria dei genitori per colloqui individuali. o Comunicazioni telefoniche. Monte Sant Angelo novembre 2017 L INSEGNANTE prof. Tommaso Piemontese 12