Capitolo 9: L ingresso sui mercati esteri e la produzione internazionale An Introduction to International Economics: New Perspectives on the World Economy
Obiettivo del capitolo Valutare le differenti forme di ingresso sui mercati esteri, individuando le diverse motivazioni dietro ciascuna di esse
Introduzione Le esportazioni sono solo uno dei modi in cui un impresa può internazionalizzarsi, cioè vendere all estero parte della sua produzione (foreign market entry) Le due altre modalità sono: 1. Contratti / Appalti 2. Investimenti Diretti Esteri (IDE o FDIs, Foreign Direct Investments) Contratti / Appalti e IDE rappresentano due modalità di produzione internazionale Tutte queste modalità sono descritte nella Tabella 9.1 od
Table 9.1: The Foreign Market Entry Menu Categoria Modalità Caratteristiche Domestica Nessuna Impresa puramente domescica (fornisce solo il mercato interno) Esportatrice Esportatrice indiretta Un altra impresa agisce come agente di vendita Esportatrice Esportatrice diretta L impresa compie le operazioni di esportazione al suo interno Contrattuale Cessione di Licenza L impresa cede a un impresa estera una licenza a usare il processo produttivo Contrattuale Franchising Licenza con un controllo maggiore per assicurare la coerenza delle operazioni tra i vari mercati Contrattuale Subappalto (Subcontracting) L impresa appalta a un impresa estera la produzione in conformità ad alcune specifiche Investimento Joint Venture (JV) L impresa crea una nuova impresa nel paese straniero, in comproprietà con un impresa di quel paese Investimento Investimento Fusioni e acquisizioni (Mergers and Acquisitions, M&A) Greenfield (investimento vergine) Acquisto di quote azionarie o dell intero capitale di un impresa estera già esistente Creazione di una nuova società/stabilimento
Modalità di internazionalizzazione Ciascuna modalità presenta differenti costi che l impresa deve sostenere Cercheremo di: Valutare i tre tipi di ingresso sul mercato estero Identificare le differenti motivazioni a sostegno della produzione industriale Esaminare la decisione relativa a quale strategia di ingresso adottare
Esportazioni Esistono sostanzialmente due modalità: Esportazione indiretta L impresa si affida ad un altra impresa come agente commerciale per completare la transazione commerciale Esportazione diretta L impresa effettua direttamente (al suo interno) la transazione commerciale L esportazione richiede costi di transazione relativi alla ricerca, al marketing, al finanziamento e alla logistica necessarie per vendere all estero. Tali costi aggiuntivi possono essere tali da limitare le attività di esportazione ad un insieme ristretto di aziende
Contratti Cessione di licenza L impresa consente all impresa estera licenziataria di usare (parte) del proprio processo produttivo (marchio, logo, brevetti, design etc.) nel mercato estero L impresa estera riconosce in cambio delle royalties Molto diffuso in campo manifatturiero / Accordi di cessione in licenza di tecnologie Franchising Come un accordo di licenza, ma l impresa nazionale esercita un maggiore grado di controllo sulla produzione ed il marketing per assicurare una congruenza tra differenti mercati esteri Diffuso nel settore dei servizi (e.g. Catene di ristorazione, Alberghi etc.) Sub-appalto L impresa nazionale sposta la produzione (o parte di essa) su mercati esteri, affidandola ad una impresa estera, regolando con un contratto la cessione della proprietà e le specifiche di produzione (materiali, qualità etc.) Diffuso nel settore elettronico, dell abbigliamento e farmaceutico
Investimenti Diretti Joint-Venture (JV) L impresa nazionale avvia un impresa sul mercato estero condividendone la proprietà con un impresa estera. Con questa modalità, l impresa nazionale acquisisce più facilmente familiarità con il mercato locale, le leggi ed i regolamenti locali Fusioni e acquisizioni (M&A) L impresa nazionale compra parte delle (fusione) o tutte le (acquisizione) azioni di una impresa che già opera sui mercati esteri Greenfield (Investimento vergine) L impresa nazionale direttamente stabilisce sul mercato estero una propria sussidiaria. E l opzione che richiede il maggiore impegno da parte dell impresa nazionale ma che consente anche il maggiore controllo sulla produzione estera
Motivazioni per la produzione Internazionale Accesso alle risorse Naturali (p.e. minerali) o umane (p.e. disponibilità di manodopera a basso costo) Sempre meno rilevante (Canada è destinatario di IDE nonostante i livelli salariali siano maggiori che negli USA) Accesso al mercato Per localizzarsi vicino a mercati in rapida crescita, oppure per adattare meglio la produzione ai bisogni locali o fornire prodotti intermedi ad altre imprese Ricerca di Efficienza Trarre benefici (legati alle economie di scala / di scopo / a livello di impresa) dalla comune governance di attività disperse in senso geografico Azione Strategica Parte di una strategia che serva a contrastare i propri concorrenti all interno di mercati di Kenneth oligopolio A. Reinert, Cambridge
Esempi di Azioni Strategiche Dunning and Lundan (2008): Acquistare o collaborare con un impresa per evitare che lo facciano dei propri concorrenti Fondersi con propri concorrenti per rafforzare le rispettive capacità Acquistare un gruppo di fornitori per accaparrarsi l intero mercato di una specifica materia prima Conquistare l accesso alla distribuzione per promuovere in modo più efficace il proprio prodotto Comprare un impresa che produce un insieme di prodotti / servizi complementari in modo da poter offrire ai propri clienti una gamma maggiormente diversificata della propria offerta Unire le forze con imprese locali con la speranza di posizionarsi più favorevolmente per acquisire commesse dai Governi locali
Scelta della modalità di ingresso, I Visione Economica L impresa sceglierà la modalità di ingresso che le consentirà di massimizzare il rendimento atteso dall investimento, per dato livello di rischio Non è chiaro quali siano i rischi associati alle differenti modalità di ingresso né come differiscano i rispettivi rendimenti Approccio sequenziale Si adottano le varie modalità, iniziando dalla più semplice e passando poi a quelle più complesse (Learning-by-doing) Non sempre seguito Approccio attività specifiche dell azienda Valorizzare risorse tangibili o intangibili dell azienda (p.e. brevetto, tecnologia, cultura aziendale etc.) che la rendano competitiva Un importante attività strategica è il capitale di conoscenza, che può anche essere incorporato nelle risorse umane L impresa però si espone al rischio che questo capitale di conoscenza possa essere appropriato dalla impresa straniera (rischio di disseminazione - come negli accordi di licenza)
Scelta della modalità di ingresso, II Volendo sintetizzare, i 3 fattori principali che influenzano la scelta della modalità di ingresso sono: Grado di controllo Livello di impegno delle risorse Grado di rischio di disseminazione
Table 9.2: Factors Influencing Choice of Foreign Market Entry Mode Mode Degree of Control Level of resource commitment Trade Low Low Low Contractual Low Low High Investment- Joint Venture Investment- M&A or greenfield Degree of dissemination risk Medium Medium Medium High High Low Source: Hill, Hwang and Kim (1990)
Scelta della modalità di ingresso, III Se la preoccupazione maggiore dell impresa fosse Il grado di controllo sui processi produttivi e di marketing L impresa dovrebbe effettuare un IDE creando una propria sussidiaria acquistandola (acquisizione) o creandola ex novo (greenfield) Limitare l impegno delle risorse a livelli bassi L impresa dovrebbe considerare l esportazione o le modalità di ingresso basate su contratti Mantenere basso il grado di rischio di disseminazione L impresa dovrebbe esportare o operare tramite una sussidiaria (IDE) Nella maggior parte delle situazioni, le imprese hanno più di una preoccupazione maggiore
La nascita delle Imprese Multinazionali, I Le prime imprese multinazionali fanno parte delle esperienze di colonizzazione avvenute nel XVI e XVII secolo (colonialismo mercantile) Esempi sono le compagnie commerciali di proprietà statale quali la Compagnie dell India Orientale, Britannica e Olandese, oppure la Compagnia Africana Reale A seguito della rivoluzione industriale del XIX secolo si afferma il capitalismo industriale Molte imprese britanniche si localizzano in India, Cina, America Latina e Sudafrica Soprattutto nel settore minerario, agricolo, finanziario e trasporto marittimo Il Giappone fu interessato da questo processo al termine della Restaurazione Meiji (1868 1912)
La nascita delle Imprese Multinazionali, II Nel XX secolo la produzione industriale ha sviluppato una maggiore intensità di capitale Assumono più importanza sia il ruolo delle linee di produzione (catene di montaggio) sia le economie di scala ad esse associate Il capitalismo industriale si sostanziò nel Fordismo (capitalismo manageriale) Il centro delle attività economiche innovative si sposta dall Europa agli USA La dimensione media di azienda aumenta Il successo di un impresa dipende sempre più dalla abilità di coordinare un insieme sempre maggiore di attività complementari
La nascita delle Imprese Multinazionali, III A seguito della grave depressione che emerse con la Grande Crisi di Wall Street (1928-29) e della Seconda Guerra mondiale gran parte delle attività economiche internazionali subirono un forte rallentamento La ricostruzione del Dopo-Guerra contribuì a rafforzare il ruolo delle imprese multinazionali USA Il vantaggio tecnologico delle imprese USA contribuì a sviluppare la teoria del ciclo-di-vita del prodotto (Vernon, 1966) Nelle prime fasi, la produzione è concentrata nel paese domestico per sfruttare la maggiore disponibilità di tecnologie produttive sofisticate Successivamente, la produzione può essere spostata su mercati esteri per trarre vantaggio da una più favorevole disponibilità di risorse produttive (forza lavoro a basso costo)
La nascita delle Imprese Multinazionali, IV Negli anni 70 si registrò la crescita della produzione industriale nei paesi di nuova industrializzazione (NICs Newly Industrialized Countries) dell Asia Orientale In particolare Giappone, Taiwan e Corea del Sud Questo periodo è noto come Post-Fordismo o Toyotismo L importanza delle economie di scala è sostituita dalla flessibilità quale elemento cruciale per la produzione industriale e dall uso delle tecnologie dell informazione e comunicazione (ICT Information and Communication Technology) per il controllo del processo produttivo La crescita della produzione industriale si accompagnò ad una crescita degli IDE da parte delle imprese multinazionali operanti nell Asia Orientale (Giappone, in particolare)
Table 9.3: Leading Sources of World FDI (percent of global, outward stocks) Source 1960 1980 1990 2000 2010 United States United Kingdom 47 43 24 22 24 18 16 13 15 8 Germany 1 8 8 9 7 France 6 4 6 7 7 Japan 1 4 11 5 4 China 0 0 0 0 1 Brazil 0 0 0 1 1 All Developing NA 3 8 14 15
Table 9.4: Leading Destinations of World FDI (percent of global, inward stocks) Destination 1980 1990 2000 2010 United States 16 20 22 18 United Kingdom 12 10 8 6 Germany 7 6 5 4 France 5 5 5 5 Japan 1 1 1 1 China 0 1 3 3 Brazil 3 2 2 2 All Developing 26 27 30 31
La nascita delle Imprese Multinazionali, V Considerando le prime 25 Imprese Multinazionali non-finanziarie in base alle loro attività estere Predominanza di imprese dell Europa Occidentale, USA e Giappone Prevalenza dei settori: apparati elettrici, telecomunicazioni, automobili, prodotti petroliferi, utilities Nella maggior parte dei casi, le case madri hanno un peso predominante nelle fasi produttive e nei processi di vendita Classifica in base al Transnationality Index dell UNCTAD (TNI) % attività estere sul totale % vendite estere sul totale % occupazione estera sul totale
Aspetti controversi Sebbene un impresa possa essere spinta all espansione sui mercati esteri non è detto che poi abbia necessariamente successo E necessario che abbia il controllo su di una risorsa scarsa che le attribuisca un vantaggio competitivo rispetto alle imprese estere (Cap. 10) Esistono posizioni critiche circa il grado di condizionamento che le imprese multinazionali esercitano sui paesi ospitanti, specie nel caso dei paesi in via di sviluppo (Cap. 22)
IDE e Vantaggi Comparati, I In che modo l esistenza degli IDE modifica il ragionamento fatto circa il ruolo dei vantaggi comparati e della disponibilità dei fattori di produzione o intensità d uso nei settori di produzione (Heckscher-Ohlin) per lo sviluppo dei flussi commerciali? Questo aspetto è considerato nella Fig. 9.1 I vantaggi comparati furono valutati considerando il prezzo relativo del riso rispetto alle motociclette (Pr/ Pm) nel Vietnam e in Giappone Poiché questo prezzo relativo era inferiore in V, allora il Vietnam ha un vantaggio comparato nella produzione di riso (il Giappone nella produzione di motociclette)
IDE e Vantaggi Comparati, II Supponiamo adesso che ci sia un flusso di IDE dal Giappone verso il Vietnam (per esempio, la chiusura di un impianto in Giappone ed apertura di un altro in Vietnam) Si modifica la disponibilità relativa dei fattori di Produzione: Il Vietnam aumenta la disponibilità di capitale; quella del Giappone si riduce Questi cambiamenti modificano le FPP dei due paesi
Figure 9.1: FDI and Comparative Advantage between Vietnam and Japan
IDE e Vantaggi Comparati, III La FPP del Vietnam si sposta più verso l asse verticale, cioè in modo da favorire la produzione capital intensive (motociclette) La FPP del Giappone si sposta più verso l asse orizzontale, cioè in modo da favorire la produzione labour intensive (riso) In condizioni di autarchia il prezzo relativo muta (linea tratteggiata): aumenta in Vietnam e si riduce in Giappone Questi cambiamenti riducono la forza dei vantaggi comparati Gli IDE possono essere considerati dei sostituti per i flussi commerciali Se però la tecnologia di produzione non è la stessa nei due paesi ( H.O.), gli IDE possono essere complementari ai flussi commerciali (e rafforzare i vantaggi comparati)