CORSO DI «MANAGEMENT DELLE AZIENDE E DEGLI EVENTI TURISTICI» LEZIONE 2 20.02.2019 Corso di LM in Progettazione e Management dei sistemi turistici e culturali Dott. Francesco Badia francesco.badia@uniba.it 2 Concetto di management Come soggetto: Persona (o il gruppo di persone) che svolge l attività direttiva di un azienda Il cervello Il fulcro dell attività direzionale La guida Figure di management da un punto di vista soggettivo possono essere il soggetto economico, l amministratore, il dirigente Come attività: Complesso delle azioni riguardanti: la formulazione e l esecuzione di decisioni in ambito gestionale ed organizzativo per il perseguimento delle finalità economiche e non-economiche dell azienda sia di lungo periodo (decisioni e finalità strategiche) sia di breve periodo (decisioni e finalità operative o gestionali) 1
Il management come soggetto: il «soggetto economico» Un primo approccio al concetto di manager management si può avere considerando la nozione di «soggetto economico» Il soggetto economico è il soggetto per conto del quale l attività aziendale si svolge Per alcuni autori coincide con la proprietà Per altri con il management più la proprietà Per altri ancora con il management, la proprietà e i lavoratori Sul soggetto economico grava la responsabilità del successo o dell insuccesso dell azienda È il soggetto a cui compete il compenso economico derivante dall attività aziendale, in funzione della sua capacità di ottenere risultati positivi 3 4 Prerogative del soggetto economico Fissare gli obiettivi, le strategie e le politiche aziendali di natura economica Scegliere i soggetti che contribuiranno alla vita economica dell azienda (fornitori di capitale, fornitori di lavoro, fornitori di beni, clienti, partner commerciali, ) Progettare e mettere in atto le strutture di governo e di controllo dell azienda, elemento che di norma coincide con la scelta della configurazione giuridica dell azienda (impresa o società, tipologia di società, ) Sorvegliare il funzionamento dell azienda, verificare i risultati e compiere i necessari interventi correttivi Si tratta di quelli che abbiamo già definito come elementi di valenza «strategica» 2
5 Il soggetto giuridico Il concetto di soggetto economico è spesso contrapposto a quello di «soggetto giuridico» Il soggetto giuridico è il soggetto titolare dei diritti e delle obbligazioni derivanti dallo svolgimento dell attività aziendale per via della legge È quindi il soggetto che la legge individua come figura di riferimento per stipulare contratti e formalizzare da un punto di vista giuridico le operazioni aziendali Anche una persona giuridica può essere soggetto giuridico Anche in questo caso, è necessario individuare però una persona fisica che si faccia carico delle obbligazioni aziendali in rappresentanza della persona giuridica (concetto di rappresentante legale) Nel caso in cui il soggetto giuridico sia già una persona fisica, vi è evidentemente coincidenza con il rappresentante legale La distinzione fra soggetto economico e giuridico assume importanza sia per i profili riguardanti le aziende, sia per gli eventi Il management come soggetto: l amministratore Importante figura dal punto di vista operativo A lui viene affidata la realizzazione tecnica ed economica delle operazioni d azienda Formula giudizi di convenienza sui principali ambiti della vita aziendale (espansione o riduzione delle attività, svolgere o non svolgere una determinata operazione) Può esservi confusione / sovrapposizione con il soggetto economico, a seconda della definizione che si ritiene più idonea per il concetto di soggetto economico Il ruolo dell amministratore emerge come elemento «pratico» di supporto al soggetto economico per poter prendere le decisioni 6 3
7 Il Consiglio di Amministrazione (CdA) Le aziende possono avere un amministratore soltanto (amministratore unico) o (soprattutto quelle di una certa dimensione) più amministratori L organo che riunisce gli amministratori si chiama Consiglio di Amministrazione A capo del CdA vi è di norma un Presidente Nei consigli composti da molti amministratori, è possibile trovare a volte un «Comitato esecutivo» di cui fanno parte gli amministratori con maggiori responsabilità Di norma le responsabilità sono assegnate tramite specifiche deleghe dal CdA ai suoi componenti: spesso è perciò presente un Amministratore Delegato (AD) che è il soggetto che spesso ricopre il ruolo esecutivo principale in seno al CdA Lo statuto societario regola i rapporti fra Presidente, AD (che possono anche coincidere) e Consiglio 8 Il management come soggetto: il dirigente Figura di alto livello che dovrebbe però attenersi agli indirizzi del soggetto economico, tradotti in comportamenti da porre in essere da parte dell amministratore Rientrano nei dirigenti tutte le principali figure direzionali Possono crearsi situazioni di conflitto di interesse fra dirigenza, amministratori e soggetto economico La dottrina evoca qui la teoria dell agenzia È importante il quadro di definizione degli obiettivi assegnati alla dirigenza La figura di dirigente più alto è quella del Direttore Generale (DG) È possibile che un dirigente sieda nel CdA, anche se non è prassi comune 4
9 La teoria dell agenzia La teoria dell agenzia o anche dei «costi d agenzia» agency (cost) theory è una teoria che ha ragionato sui rapporti fra proprietà e management utilizzando come approssimazione il rapporto tipico del contratto d agenzia Nel contratto di agenzia il mandante individua un soggetto (l agente) a cui affidare determinati compiti da svolgere per suo conto delegandolo anche nelle scelte da compiere Nell azienda, il proprietario è il principale, il manager è l agente Il problema che emerge in questa teoria è che, come nel contratto di agenzia, la massimizzazione degli interessi dell agente può non coincidere sempre con quella del mandante: si crea dunque un conflitto di interessi che di norma l agente (il manager) tenderà a risolvere a proprio favore Esempi: prevalenza di un orizzonte di breve periodo (riduzione degli investimenti in ricerca) anziché di quelli di lungo periodo; passaggio di informazioni riservate a soggetti che possono favorire la posizione di un manager a discapito di quella dell azienda; realizzazione di un sistema premiante (che paga il proprietario ma che controlla il manager) non meritocratico o falsato, 10 Le funzioni del management (Henri Fayol, 1916) Secondo Henri Fayol, imprenditore e studioso francese, uno di coloro che è ritenuto fra i «fondatori» delle scienze manageriali e organizzative, il management può essere scomposto in cinque funzioni (approccio funzionale): Pianificazione, azione con cui si predispongono i piani d azione volti a predisporre l organizzazione in vista delle attività da svolgere Organizzazione, intesa nell accezione di concreta predisposizione delle risorse tecniche e umane ai fini dell azione Comando - Guida, da considerarsi come quell attività che consente l effettivo svolgimento delle azioni e dei processi organizzativi predisposti Coordinamento, considerato come l insieme di azioni volte ad rendere possibile l armonizzazione dei vari contributi forniti dai diversi componenti dell'organizzazione Controllo, attività che consiste nella verifica del corretto svolgimento delle azioni secondo quanto identificato nella fase di pianificazione 5
Le funzioni del management (visione completa) AREA STRATEGICA AREA DIREZIONALE / GESTIONALE Pianificazione Programmazione ORGANIZZAZIONE 11 AREA OPERATIVA GESTIONE Controllo di gestione Controllo strategico 12 Pianificazione e programmazione Sono le attività mediante le quali si definiscono gli obiettivi generali e particolari del sistema aziendale La teoria oggi individua due attività distinte per la statuizione degli obiettivi di lungo termine («strategici») e di breve termine («gestionali») La prima è di norma definita «pianificazione» La seconda è di norme definita «programmazione» Tale distinzione, presente con forza nel linguaggio aziendale italiano, tende un po a perdersi in inglese, dove è ricorrente il termine «planning» mentre è poco diffuso quello «programming» La definizione degli obiettivi può essere suddivisa nelle seguenti fasi: Indagine prospettiva: pianificazione vera e propria; studio preliminare delle condizioni operative del sistema economico generale di riferimento Pianificazione strategica: si mettono a punto le strategie in grado di portare avanti il piano precedentemente delineato Pianificazione operativa (programmazione): si passa alla definizione dell ipotesi di lavoro, dal «cosa» al «come»; elemento chiave di questa fase è il budget, basato sugli standard 6
13 Organizzazione L accezione con cui si usa oggi questo termine è di natura più ampia rispetto a quella presente in Fayol Si tende a vedere nell organizzazione il complesso delle scelte che hanno una valenza organizzativa e che dunque impattano su: Struttura organizzativa Risorse umane Sistemi decisionali Processi organizzativi Spazi a disposizione (logistica) Sistema di relazioni interne ed esterne L anno passato abbiamo già discusso, a questo proposito, le diverse scelte organizzative (a valenza interna ed esterna) 14 Gestione Nell ottica della definizione del management, in ampliamento a quanto già visto lo scorso anno sulle «scelte gestionali», il concetto di gestione può trovarsi nella seguente classificazione delle operazioni di gestione: Gestione caratteristica (propria o tipica): identifica l insieme delle operazioni che definiscono la funzione produttivo-tecnica dell azienda Gestione patrimoniale (accessoria): riferita all eventuale produzione di redditi addizionali, legati alla gestione delle risorse aziendali (capitali o beni) non utilizzate nel processo caratteristico Gestione finanziaria: comprende le operazioni relative ad acquisizione, rimborso e rimunerazione dei debiti di finanziamento e del capitale di rischio Gestione tributaria: riguarda la definizione delle tasse e delle imposte da pagare da parte dell azienda; può comprendere anche le scelte e le strategie volte ad un utilizzo delle normative fiscali volte ad una riduzione del carico fiscale complessivo dell azienda 7
15 Il concetto di controllo La parola controllo può trarre in inganno In francese si ha la parola contrôle È più vicina all accezione semantica italiana, che trae origine dal francese: un controllo ispettivo, di verifica, ex post; è anche quella che appare presente nella classificazione di Fayol (che infatti è francese) In inglese si ha il termine control Vuole esprimere un controllo inteso come guida, supporto, che si sviluppa in maniera costante; è l accezione che è stata introdotta da Anthony (US, Harvard, negli anni Sessanta) Il controllo (strategico, di gestione) del management va inteso come il control inglese Spesso, anche a livello di management aziendale, una non piena comprensione di questo concetto basilare può creare problematiche sul funzionamento dei sistemi di controllo e sulla loro efficacia applicativa 16 Verso un ottica di sistema In questo senso il controllo è strettamente legato alla pianificazione e programmazione: Anthony definì i planning and control systems ; in Italia oggi la terminologia più adottata è quella di sistemi di pianificazione, programmazione e controllo Le tre componenti del sistema sono pertanto da intendersi: Non in maniera separata (seppur distinte logicamente) ma come un tutt uno, nell ambito di un processo unitario Operanti pertanto in maniera (a volte) concomitante fra loro da un punto di vista temporale Mantenendo la distinzione su cui ci si è già soffermati fra pianificazione e programmazione (ottica di lungo vs. di breve periodo) 8
17 I sistemi di pianificazione, programmazione e controllo Sono uno degli elementi fondamentali delle operazioni legate alla rilevazione aziendale (uno dei tre pilastri dell economia aziendale) Si pongono lo scopo di orientare l attività verso il perseguimento degli obiettivi di breve (programmazione e controllo di gestione) e lungo periodo (pianificazione e controllo strategico) A loro volta, l attività gestionale e quella strategica sono legate, in quanto i risultati della prima possono influenzare la pianificazione della seconda e gli obiettivi della seconda sono alla base delle scelte della prima 18 Caratteristiche del sistema Elementi cruciali del sistema di pianificazione, programmazione e controllo sono: Le dinamiche di feed-back, quelle per cui i risultati ottenuti vengono posti in confronto con gli obiettivi prestabiliti (analisi degli scostamenti) valutando in questo modo il successo o l insuccesso delle politiche aziendali e delle loro concretizzazioni operative Le dinamiche di feed-forward, quelle per cui alla luce degli scostamenti rilevati si applicano dei correttivi sia sulla concreta operatività aziendale, sia sulle future fasi di pianificazione e programmazione, ma anche sugli obiettivi già delineati e in corso di realizzazione, se necessario 9