DEFICIT D ATTENZIONE E IPERATTIVITA ADHD o DDA/I
*COSA E? *Disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria *Ha un esordio precoce *È più frequente nei maschi che nelle femmine.
*EFFETTI... * Difficoltà relazionali * Difficoltà scolastiche * Disturbi del comportamento * Bassa autostima
*CARATTERISTICHE: * Agitazione motoria quasi permanente, ma incongrua e afinalistica; * Attrazione per un infinità di stimoli; * Sempre occupato in qualche attività, ma raramente la conclude a causa della distrazione.
*QUALI SONO LE CAUSE?
*LE STATISTICHE DICONO CHE 5% Cause Ereditarie 20% 75% Cause Ambientali Altro
*LA COMPONENTE INNATA GENETICA Disturbo ereditario causato da alcuni geni (familiarità) NEURO- ANATOMICA Anomalie strutturali e funzionali in alcune aree cerebrali (corteccia prefrontale, sistema limbico, gangli della base, cervelletto) NEURO- CHIMICA Livelli più bassi di dopamina e noradrenalina NEURO- FISIOLOGICA L EEG appare come quello di bambini con età inferiore, a causa dell alterazione del sistema noradrenergico e di quello attentivo posteriore
*LA COMPONENTE AMBIENTALE PERIODO PRENATALE L esposizione intrauterina a sostanze esogene (fumo di sigaretta, piombo, droghe o alcool) Ritardo nella crescita intrauterina PERIODO PERINATALE Asfissia durante il parto Peso alla nascita inferiore alla norma PERIODO POSTNATALE Grave instabilità familiare e conflitti tra i genitori Genitori con Patologia Psichiatrica Inadeguatezza delle capacità educative Relazioni negative genitore-figlio
*COME SI MANIFESTA? DISATTENZIONE IPERATTIVITA IMPULSIVITA
*DISATTENZIONE * E facilmente distratto da stimoli esterni; * Dimentica le cose; * Perde gli oggetti; * Ha difficoltà a concentrarsi su una cosa e spesso passa da un attività all altra;
* Sogna ad occhi aperti ed entra facilmente in confusione; * Sembra che non ascolti quando gli si parla direttamente; * Spesso evita, non ama o non vuole dedicarsi alle attività che richiedono uno sforzo mentale intenso e prolungato (come i compiti a casa o le attività scolastiche)
*IPERATTIVITA * Non sta mai fermo tanto da sembrare animato da un motorino inesauribile ; * Spesso muove con irrequietezza le mani e i piedi o si dimena sulla sedia; * Si alza in classe o in altre situazioni dove ci si aspetta che rimanga seduto; * Parla eccessivamente; * Non riesce a svolgere un compito in silenzio e tranquillo.
*IMPULSIVITA *Spara la risposta prima che la domanda sia conclusa; *Ha difficoltà ad aspettare il proprio turno; *Interrompe gli altri o è invadente; *E molto impaziente; *Agisce senza riflettere sulle possibili conseguenze per sé o per gli altri.
*TRE FORME INATTENTIVA IPERATTIVA/IMPULSIVA COMBINATA
*ALTRE MANIFESTAZIONI *Disturbo della condotta *Disturbo oppositivo provocatorio *Disturbi dello sviluppo motorio *Disturbi a livello emotivo *Difficoltà nel contesto scolastico *Difficoltà nell esecuzione di compiti
*MANIFESTAZIONI IN ETA PRECOCE *Iperattività *Scarso controllo degli impulsi *Nel periodo prescolare è molto difficile identificare il disturbo. *Nella scuola primaria, invece, i bambini sono tenuti ad autoregolare il proprio comportamento modulando l attività motoria e controllando i propri impulsi.
*QUATTRO TIPOLOGIE Tipo I dell Oppositività Emergente; Tipo II dell Insorgenza Tardiva di Dda/i; Tipo III del Dda/i Limitato al Periodo Prescolare; Tipo IV dell Insorgenza Precoce e Cronica di Dda/i.
*Tipo I: Oppositività Emergente Bassi livelli di iperattività Bassa tolleranza dell ambiente familiare rapporto conflittuale con i genitori, se adottano uno stile educativo coercitivo OPPOSITIVITA
*Tipo II: Insorgenza Tardiva Moderata iperattività prescolare gestita positivamente dal contesto educativo-familiare Scarsa capacità di autoregolazione Difficoltà ad adattarsi alle richieste del sistema scolastico
* Tipo III: Limitato al periodo prescolare Elevati livelli di iperattività Le caratteristiche positive del contesto educativo-familiare agiscono come fattori protettivi per l insorgenza di comportamenti oppositivi o antisociali.
*Tipo IV: Insorgenza Precoce e Cronica Elevati livelli di iperattività Temperamento oppositivo Maggiore probabilità che il disturbo si cronicizzi, causando interazioni disturbate nell adulto-bambino.
*Studi recenti ci confermano che le manifestazioni in età precoce del Dda/i tendono a essere stabili e a essere associate a esiti evolutivi negativi in adolescenza.
*DIAGNOSI Il DSM IV fornisce criteri precisi per la diagnosi di ADHD, poiché devono essere presenti sei (o più) sintomi di disattenzione/iperattività-impulsività, che persistono da almeno sei mesi con un intensità che provoca disadattamento e che contrasta con il livello di sviluppo. La diagnosi deve essere GLOBALE.
*FONTI Osservazione diretta Rilevazione dei dati. Interviste ai genitori o al bambino; informazioni sulle manifestazioni del disturbo e sul funzionamento sociale; ricostruire sintomi psichiatrici; indicazioni sulla qualità di adattamento. Questionari ai genitori o agli insegnanti; monitorare; valutare la risposta ai trattamenti. Test neuro-psicologici definizione delle componenti cognitive alterate; test per la capacità di inibizione e di controllo dell impulsività; prove standardizzate per lo stato degli apprendimenti.
*INTERVENTI IN CLASSE *Ambiente ben strutturato; *Attività programmate e di routine; *Posizionare il bambino in un punto nevralgico della classe e affiancarlo a un compagno sensibile e partecipe alle attività. *Definire con chiarezza i tempi di consegna delle attività; *Dispensare rinforzi positivi.
*ATTIVITA DIDATTICHE * Diversificare i compiti in modo da suscitarne l interesse; * Attuare una Didattica Personalizzata; * Incrementare gradualmente le difficoltà; * Fornire consegne semplici e brevi e accertarsi che siano state comprese;
*Enfatizzare i lati positivi del comportamento (l affettuosità, la creatività etc.) eludendo i lati deboli; *Favorire procedure di autocontrollo del proprio livello attentivo (toccando il suo banco, facendo pause prolungate durante la consegna delle attività etc.).
*5 REGOLE PER GENITORI E INSEGNANTI * Dare regole chiare, coincise e poco numerose; * Suddividere il compito in piccoli step; * Dare un feedback immediato sul comportamento; * Prediligere strategie positive; * Chiamare il bambino per nome se occorre premiarlo o punirlo.
*IL PARENT TRAINING I GENITORI: *ristrutturano cognitivamente il loro ruolo; *identificano e modificano eventuali strategie educative non idonee; *incoraggiano comportamenti prosociali attraverso lodi, attenzioni e ricompense; *scoraggiano i comportamenti indesiderati tramite l ignorare pianificato, la diminuzione dei privilegi o delle ricompense, l interruzione di ogni rinforzo positivo (time-out).
*TERAPIA COGNITIVA SOGGETTI INTERESSATI Bambini con deficit di attenzione e iperattività INTERVENTI RIABILITATIVI Auto-verbalizzazione Problem-solving Relazionare risposte e conseguenze STRATEGIE Studiare i processi di pensiero prima della risposta
*TRATTAMENTO FARMACOLOGICO SOGGETTI INTERESSATI Bambini con carenze nella capacità attentiva, nel problem-solving e nell autovalutazione. SOSTANZE UTILIZZATE METILFENIDATO ATOMOXETINA EFFETTI A BREVE TERMINE: Positivi dal punto di vista cognitivo e comportamentale A LUNGO TERMINE: Negativi dal punto di vista sociale e psicologico
*NELLE FASI DELLA CRESCITA *INFANZIA E PREADOLESCENZA Difficoltà in: Rispetto delle regole Esecuzione dei compiti Relazione con i pari
*ADOLESCENZA L iperattività diminuisce, ma aumentano i disturbi associati e la loro entità: Condotte antisociali Ansia Depressione Condotte pericolose
*ETÀ ADULTA: Diagnosi con DSM-IV: * Identificazione * Pervasività dei comportamenti * Cronicità DISORGANIZZAZIONE Legata a: *Deficit d attenzione *Deficit d apprendimento *Deficit della funzionalità esecutiva
*REALIZZATO DA: Alongi Letizia Bongiorno Valeria Bonura Rosalinda Cannatella Federica D Angelo Roberta Lanzarone Giovanna Marguglio Sara Messina Teresa Titone Antonella