Vantaggi e rischi della vaccinazione contro il virus pandemico dell influenza AH1N1



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Vantaggi e rischi della vaccinazione contro il virus pandemico dell influenza AH1N1 Carlo Manfredi Medico di Medicina Generale, Massa Asl 1 Regione Toscana Sintesi Ogni anno si verificano da 20.000 a 30.000 casi mortali dovuti all influenza alcuni dei quali potrebbero essere prevenuti grazie alla vaccinazione antinfluenzale; l incidenza dei decessi causati dall influenza è nettamente superiore al rischio di nuovi casi di complicanze neurologiche gravi da vaccinazione che si stima in un caso in più di quanti ne occorrono normalmente nella popolazione per ogni milione di persone vaccinate; gli anticorpi anti-ganglioside possono essere assenti nella GBS associata alla influenza A; non esistono prove che i vaccini con associato adiuvante contenente squalene presentino un rischio maggiore di incorrere in malattie a carattere autoimmunitario; il vaccino per l'influenza A (H1N1) 2009 adiuvato con MF59 genera una risposta anticorpale "protettiva" entro 14 giorni dalla somministrazione anche di una singola dose; il vaccino per l'influenza stagionale non protegge contro il virus influenza A H1N1; non è stata dimostrata alcuna relazione fra vaccini contenenti il conservante tiomersale e disturbi dello sviluppo neurologico, autismo compreso. Il medico di medicina generale, per contenere la pandemia influenzale da virus A (H1N1), deve individuare e vaccinare i soggetti per i quali, secondo le direttive delle autorità sanitarie, è indicata l immunizzazione. Lo scopo è quello di raggiungere i tre seguenti obiettivi prioritari: 1) Proteggere l integrità del sistema sanitario e delle infrastrutture del Paese; 2) Ridurre la morbosità e la mortalità; 3) Ridurre la trasmissione del virus pandemico nella collettività. Fra i motivi che rendono perplessi molti medici di medicina generale e pediatri di libera scelta sull opportunità della vaccinazione, meritano di essere considerati: 1) il timore di reazioni avverse di tipo neurologico e segnatamente della sindrome di Guillain- Barré (GBS); 2) la presenza dell adiuvante MF 59 a base di miscela acqua olio contenete squalene; 3) la sperimentazione disponibile; 4) la presenza nel flacone multi dose del vaccino del conservante tiomersale. 1) complicanze neurologiche e sindrome di Guillain-Barré L influenza suina aumenta il rischio di complicanze neurologiche (convulsioni ed encefalopatie) nei bambini e la mortalità nei bambini e nei giovani adulti affetti da patologie neurologiche. 1 La GBS è una poliradicoloneuropatia infiammatoria acuta che compare, nel 2/3 dei casi, da 5 giorni a 3 settimane dopo un infezione acuta prevalentemente gastroenterica o respiratoria. Quando è possibile individuare l agente patogeno, il Campylobacter jejuni è il responsabile nel 30% dei casi, seguito dal citomegalovirus, dal virus di Epstein Barr, dal Mycoplasma pneumoniae o da altri agenti virali, compreso il virus dell influenza. 1 L incidenza in Europa della GBS nella popolazione generale è pari a 1,2 1,9 casi per 100.000 persone per anno indipendentemente dalle vaccinazioni. La distribuzione per classi di età per 100.000 persone per anno è la seguente: a) meno di 1 caso fra i soggetti di età inferiore a 30 anni; b) 2,5 casi nelle femmine fra 75 e 84 anni; 1

c) 4 casi fra i maschi di età compresa fra 65 e 74 anni 2,3. Ogni 100.000 soggetti sottoposti a una vaccinazione qualsiasi, antinfluenzale o meno, l incidenza di GBS che si registra entro sei settimane è compresa fra 0,07 e 0,46. 2 Da notare che la popolazione più esposta a questo rischio è quella anziana che non è interessata dalla vaccinazione antipandemica A(H1N1). Il sospetto che la vaccinazione antinfluenzale contro il virus suino possa fungere da elemento scatenante della GBS fa riferimento alla vaccinazione di massa con un vaccino contenente il virus dell influenza A(H1N1)/New Jersey/1976 ( swine flu virus) che fu effettuata nel 1976 negli USA. La campagna fu sospesa dopo 10 settimane e 45 milioni di soggetti vaccinati a causa del riscontro di 532 nuovi casi di GBS. L incidenza di questa sindrome fu di 1 caso per 100.000 vaccinati, con un picco del rischio nella seconda e terza settimana dopo la vaccinazione specialmente fra i soggetti di età 25 anni. 4,5 Tuttavia, i vaccini contenenti swine flu preparati in Inghilterra 6 e nei Paesi Bassi non comportarono alcun incremento del rischio di GBS e una più accurata analisi rilevò che circa il 39% dei casi segnalati non erano identificabili come tali sulla base dei criteri clinici previsti dalla definizione standard di GBS e pertanto una precisa relazione causa effetto poteva essere esclusa. 7 Pertanto, pur essendo stato riscontrato piccolo aumento del rapporto di rischio, la relazione fra la vaccinazione antinfluenzale e l insorgenza di nuovi casi di GBS poteva essere stimata fra 1 e 2 casi per milione di persone vaccinate per anno. Anche nel periodo compreso fra il 1990 e il 2003 il numero di casi di GBS correlabile con il vaccino antinfluenzale è stato di 1 o 2 casi in eccesso ogni milione di vaccinati per anno. 8 Da notare che i vaccini preparati nel 1976 erano a virus intero e pertanto includevano altre componenti cellulari non necessarie a innescare il processo di immunizzazione e potenzialmente a rischio di reazioni avverse. I vaccini attuali, compreso quello anti influenza da virus A (H1N1), contengono solo frammenti virali proteici dotati di immunogenicità. Non è noto se questa differenza possa avere una relazione con lo sviluppo della GBS, è certo tuttavia che i vaccini a sub unità sono meno reattogeni. 1 Uno studio che ha analizzato gli archivi elettronici dei medici di famiglia inglesi nel periodo dal 1990 al 2005, non ha riscontrato alcuna associazione fra la vaccinazione antinfluenzale e la compara di GBS. 9 Anzi, ha messo in evidenza un incremento del rischio di GBS nei 30 giorni successivi alle forme simili all influenza cioè con le comuni malattie virali da raffreddamento che si verificano più volte nel corso della stagione invernale. Queste osservazioni confermano che spesso la GBS è preceduta da un infezione respiratoria e che la vaccinazione antinfluenzale, piuttosto che rappresentare un fattore di rischio per la comparsa di GBS, può svolgere un ruolo protettivo contro la sua insorgenza. 9 Ogni anno si verificano da 20.000 a 30.000 casi mortali dovuti all influenza alcuni dei quali potrebbero essere prevenuti grazie alla vaccinazione antinfluenzale. L incidenza dei decessi causati dall influenza è nettamente superiore al rischio di nuovi casi di GBS indotta dalla vaccinazione. Per questo motivo le autorità sanitarie si attendono che la campagna vaccinale del 2009 contro il virus influenza A (H1N1) comporterà un rischio di GBS analogo a quello riscontrato nelle campagne vaccinali per l epidemia stagionale: un caso in più per un milione di persone vaccinate. 10 La GBS è probabilmente derivata dal fatto che antigeni lipooligosaccaridi presenti nella parete cellulare di alcuni microrganismi presentano analogie strutturali con antigeni appartenenti all assolemma o alle cellule di Schwann dei nervi periferici (fenomeno di mimetismo molecolare ). Pertanto la risposta immunitaria scatenata dall infezione verso antigeni degli agenti infettivi comporta la produzione di anticorpi che, a causa della somiglianza con i determinanti antigenici dell agente infettivo, sarebbero in grado di interagire con le strutture dei nervi periferici. Le varianti assonali della GBS sono causate da anticorpi contro i gangliosidi (glicosfingolipidi complessi contenenti uno o più residui di acido sialico) presenti nell assolemma. Il vaccino antinfluenzale 2

potrebbe indurre una reazione simile in soggetti suscettibili ma gli anticorpi anti-ganglioside possono in realtà essere assenti nella GBS associata alla influenza A. 11 Un ipotesi alternativa è rappresentata dal fatto che i vaccini antinfluenzali potrebbero contenere degli antigeni del Campylobacter derivati dalle uova di pollo impiegate per la loro preparazione infettata da questo batterio che è difficilmente eradicabile. 7 Lo squalene, vedi oltre, non può indurre la produzione di anticorpi contro i gangliosidi, pertanto non c entra nulla con questa sindrome. Il prodotto a base di gangliosidi Cronassial ritirato dal commercio perché ritenuto responsabile di gravi quadri di GBS non presenta alcuna relazione con lo squalene che non è ad esso chimicamente correlato. Il rischio di recidiva di GBS da vaccinazione antinfluenzale in soggetti con anamnesi positiva per questa sindrome è molto basso, tuttavia essa deve essere evitata entro 6 settimane dall esordio della sindrome o qualora essa sia stata da essa precipitata. 12 2) La presenza dell adiuvante MF59 L adiuvante è rappresentato da una sostanza che: a) potenzia la risposta immunitaria; b) permette di utilizzare un quantitativo ridotto di antigene, perciò consente di fabbricare un numero maggiore di vaccini; c) promuove risposte anche di protezione crociata verso le modificazioni antigeniche (drift) del virus. L adiuvante contenuto nel vaccino contro il virus dell influenza A (H1N1) (Focetria ) è costituito da una miscela di olio in acqua denominata MF59 contenente squalene già usata dal 1997 e presente in molti altri vaccini, fra i quali anche quello contro i virus dell influenza stagionale (Fluad ). Milioni di persone sono state vaccinate con vaccini contenenti l adiuvante MF59 che ha già dimostrato la sua immunogenicità sia quando è stato combinato con ceppi di virus dell influenza stagionale che con alcuni ceppi di virus dell aviaria. Non vi sono a tutt oggi evidenze scientifiche che provino l insorgenza di malattie a carattere immunitario in soggetti che hanno fatto uso di vaccini con qualsiasi tipo di adiuvante, squalene compreso. 10 Lo squalene, estratto dall olio di fegato di squalo, è una sostanza presente in natura, contenuto in molti alimenti è usato nella sintesi del colesterolo dalle cellule del fegato. La sindrome del Golfo insorta tra i veterani di guerra USA è stata messa in relazione alle alterazioni immunitarie indotte dalla produzione di anticorpi contro lo squalene presente, si suppone, nel vaccino anti-antrace. 13 Studi successivi hanno messo in dubbio che nella genesi multifattoriale di questa sindrome siano implicati meccanismi autoimmunitari ed è stata esclusa la correlazione causale tra anticorpi anti-squalene e la comparsa della sindrome del Golfo. 14 3) La sperimentazione disponibile I vaccini pandemici sono stati sviluppati impiegando come prototipo un vaccino preparato prima della pandemia da influenza A (H1N1) contro il ceppo virale influenzale A (H5N1) che si è dimostrato efficace e sicuro in studi che hanno arruolato circa 12.000 persone. Questa procedura ha permesso di avviare più tempestivamente la produzione del vaccino adottando la stessa sequenza produttiva, salvo la sostituzione dell antigene, che è peraltro simile a quella del vaccino stagionale. 10 I primi dati relativi al vaccino pandemico, in attesa dei risultati degli ulteriori studi in corso, sembrano indicare che esso è dotato di un buon livello di efficacia e di sicurezza. Per quanto riguarda l'uso nelle donne in gravidanza mancano relativi al vaccino pandemico adiuvato mentre quello stagionale non adiuvato è impiegato da anni senza problemi riguardanti efficacia e tollerabilità. Il vaccino monovalente per l'influenza A (H1N1) 2009 disponibile in Italia (Focetria ) contiene 7,5 microgrammi di antigene virale e l adiuvante MF59. I vaccini non adiuvati 3

contengono il doppio di materiale antigenico (15 microgrammi). Studi preliminari 15,16 indicano che Focetria genera una risposta anticorpale verosimilmente "protettiva" nella maggior parte dei soggetti vaccinati entro 14 giorni dalla somministrazione anche di una singola dose. Se questo dato sarà confermato, permetterà di procedere alla somministrazione di una singola dose di vaccino favorendo così l immunizzazione in tempo utile di un maggior numero di persone. Le reazioni avverse del vaccino adiuvato, più frequenti e più intense rispetto ai preparati non adiuvati, sono rappresentate da dolore e dolorabilità nel sito di iniezione, mialgie e reazione febbrile, raramente oltre 38 C. I soggetti vaccinati con il vaccino per l'influenza stagionale non hanno titoli anticorpali reattivi con il virus influenza A H1N1. 17 Pertanto il vaccino stagionale non è efficace contro la nuova influenza. E bene dunque che le persone che rientrano nelle categorie di rischio previste si sottopongano ad entrambe le vaccinazioni. I vaccini antinfluenzali stagionali non adiuvati presentano un efficacia bassa nei bambini 18 mentre il vaccino adiuvato con MF59 ha dimostrato in uno studio che ha arruolato bambini di età compresa fra 6 e 36 mesi di età di indurre un immunità a titoli più elevati e più duratura. 19 Questo studio estende la possibilità di impiego di Focetria a tutte le fasce di età interessate dalla campagna vaccinale, sebbene i dati relativi all impiego nella fascia di età compresa fra i 6 e i 3 anni e nelle donne in gravidanza siano complessivamente scarsi. Nella gestante sarebbe preferibile il non adiuvato, ma, in presenza del virus nell ambiente, Focetria garantisce una immunizzazione più veloce. Va infine ricordato che i vaccini antinfluenzali, a causa della variabilità individuale, sono inefficaci nel 10 15% dei casi. 4) Presenza del conservante Tiomersale nei flaconi multi dose di vaccino Il thimerosal o tiomersale, un composto ad attività antibatterica ed antifungina contenente mercurio, è stato adottato fin dal 1930 come conservante nella preparazione di vaccino per garantire la sterilità del prodotto. Il tiomersale è presente nei flaconi di vaccino multi dose di Focetria, ma non nelle preparazioni in monodose in siringa preriempita. Il tiomersale, una volta assorbito, libera etilmercurio che, a differenza del metil mercurio, è eliminato più rapidamente e non tende ad accumularsi nell'organismo umano. La quantità di tiomersale presente nei vaccini è molto al di sotto dei limiti considerati pericolosi, è pertanto estremamente improbabile che si manifestino segni di neurotossicità legati esclusivamente alla vaccinazione. 10,20 La quantità che può essere somministrata ad una persona con una dose del flacone multi dose è inferiore a quella giornaliera consentita ed è molto meno di quella contenuta in una porzione di tonno! Numerosi studi che hanno valutato la sicurezza dei vaccini contenenti tiomersale hanno escluso possa causare una a tossicità a carico del Sistema Nervoso Centrale e dello sviluppo neuropsichico, compreso l autismo. 21,22 I vaccini contenenti tiomersale non hanno fatto riscontrare alcuna reazione avversa attribuibile al mercurio anche nei neonati, che sono i soggetti a rischio maggiore per il basso peso corporeo e per la maggiore sensibilità del loro sistema nervoso centrale ancora in via di sviluppo, e fra i bambini nati da madre vaccinata durante la gravidanza. 20 Non esiste pertanto alcuna prova che il tiomersale contenuto nei vaccini, inclusi quelli antinfluenzali, possa causare reazioni avverse diverse da quelle che si presentano occasionalmente a causa di ipersensibilità verso questo componente. I benefici della vaccinazione antinfluenzale dei gruppi a rischio, compresi bambini e donne incinte, è superiore al rischio teorico derivante dall esposizione al tiomersale. 20 L agenzia regolatrice europea (EMEA) nel 2004, pur pronunciandosi a favore dello sviluppo di vaccini privi di questo conservante, ne ha previsto la presenza nelle formulazioni multi dose per la sua sostanziale sicurezza. Sembra tuttavia appurato che il vaccino disponibile per queste classi di rischio sarà del tipo a siringa preriempita in monodose e quindi esente da mercurio! Conclusioni 4

La previsione della efficacia nella popolazione reale del vaccino anti virus influenzale A (H1N1) si basa su studi che hanno valutato la capacità di indurre la produzione di titoli anticorpali ritenuti protettivi su popolazioni ristrette di soggetti sani. Questo risultato viene estrapolato a tutti gli altri soggetti per i quali è indicata la vaccinazione, compresi i bambini, gli adulti ad alto rischio, i portatori di un sistema immunitario deficitario e le donne in gravidanza. Tuttavia i dati sull impiego del vaccino adiuvato nei bambini molto piccoli e nella donna gravida sono scarsi. La contemporanea disponibilità di una quota di vaccino senza adiuvante avrebbe permesso di articolare meglio l offerta vaccinale consentendo una maggiore adesione alla campagna da parte dei medici e dei cittadini. Sebbene sia particolarmente rassicurante il fatto che il procedimento produttivo del vaccino antipandemico sia identico a quello seguito per il vaccino stagionale la cui sicurezza è stata ampiamente dimostrata dall impiego nelle campagne di vaccinazione che si sono succedute negli anni, gli studi fino ad ora conclusi non possono aver messo in evidenza gli eventuali effetti avversi meno frequenti e imprevedibili. E bene rimarcare che, quando si ha a che fare con un vaccino nuovo, è indispensabile che tutti i medici collaborino attivamente al piano di segnalazione delle reazioni avverse. Bibliografia 1) Shaw G. All Neurologists Needed for Surveillance. Neurology Today 2009 9:14-15 Online publication date: 1-Nov-2009. 2) Hughes RA, Cornblath DR. Guillain-Barré syndrome. Lancet 2005;366:1653-66 3) Juurlink DN, Stukel TA et al. Guillain-Barré syndrome after influenza vaccination in adults: a population-based study. Arch Intern Med 2006;166:2217-21. 4) Langmuir AD, Bregman DJ et al. An epidemiologic and clinical evaluation of GBS reported in association with administration of swine influenza vaccines. Am J Epidemiol 1984; 119: 841-879. 5) Hurwitz ES, Schonberger LB et al. Guillain-Barre syndrome and the 1978--1979 influenza vaccine. N Engl J Med 1981;304:1557--61. 6) Hughes RA, Charlon J et al No association between Immunization and Guillain-Barré syndrome in the United Kingdom, 1992 to 2000 Arch Intern Med 2006; 166:1301-1304 7) Marwick C. Possible link between flu jab and Guillain-Barré syndrome under investigation. BMJ 2003;326:620 8) Lasky T, Terracciano GJ et al. The Guillain-Barré syndrome and the 1992 1993 and 1993 1994 influenza vaccines. N Engl J Med 1998; 339:1797-1802. 9) Stowe J, Andrews N et al. Investigation of the Temporal Association of Guillain-Barré Syndrome With Influenza Vaccine and Influenzalike Illness Using the United Kingdom General Practice Research Database. Am J Epidemiol. 2009;169:382-388. 10) Prevention and Control of Seasonal Influenza with Vaccines Recommendations of the Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP), 2009 MMWR July 24, 2009 / 58(Early Release);1-52 11) Orlikowski D, Porcher R et al Guillain-Barré syndrome and influenza virus infection Clinical Infectious Diseases 2009; 48:48-56 12) Price LC Should I have an H1N1 flu vaccination after Guillain-Barré syndrome? BMJ 2009;339:b3577 13) Everson MP, Shi K et al Immunological responses are not abnormal in symptomatic Gulf War veterans. Ann N Y Acad Sci 2002 Jun;966:327-42. 14) Phillips CJ, Matyas GR et al Antibodies to squalene in US Navy Persian Gulf War veterans with chronic multisymptom illness. Vaccine. 2009 Jun 12;27(29):3921-6. 15) Greenberg ME, Lai MH et al. Response after one dose of a monovalent influenza A (H1N1) 2009 vaccine: preliminary report. N Engl J Med 2009 Sep 10 5

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