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UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE ESAME DI MECCANICA PRIMA PARTE VERSIONE A Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica 10 Giugno 2019 Esercizio 1 Per potenziare i muscoli dorsali, l atleta in figura esegue dei pull down: ciò consiste nel ruotare in senso orario le raccia mantenute distese, spingendo il manurio in asso/avanti, causando quindi la salita della slitta lungo il piano inclinato della macchina. Il cavo che collega slitta e manurio è flessiile e inestensiile, ha massa trascuraile, e non striscia rispetto alla puleggia su cui si avvolge (quest ultima ruota attorno ad una cerniera fissa). 1. Disegnare un meccanismo a 1 g.d.l. costituito da corpi rigidi (e cavo flessiile) che sia cinematicamente equivalente al caso reale. Nella configurazione in figura (in cui il tratto superiore del cavo è orizzontale), considerando noti la lunghezza delle raccia l, l angolo α, il raggio r della puleggia, l angolo formato dalle raccia rispetto ad un asse orizzontale e la loro velocità angolare cost. (oraria): 2. Determinare velocità della slitta e velocità angolare della puleggia. 3. Determinare accelerazione della slitta e accelerazione angolare della puleggia. [Suggerimento risolutivo: dal momento che il cavo è teso e inestensiile, ad ogni istante di tempo la componente di velocità (e di accelerazione) di ciascun suo punto parallela all asse del cavo deve essere la stessa.] Esercizio 2 Si consideri la configurazione in figura (Es. 1) come configurazione di equilirio statico. Sono disponiili i seguenti dati: massa atleta+slitta m = 100 kg; l = 60 cm; α = 15 ; r = 8 cm; 30 ; vincoli lisci. 1. Determinare la tensione nel cavo e la forza reattiva scamiata tra telaio e slitta. 2. Determinare la coppia netta che deve essere esercitata dai muscoli in corrispondenza delle articolazioni delle spalle per garantire equilirio statico. 3. Determinare la reazione scamiata tra telaio e puleggia. Esercizio 3 Del disco forato omogeneo rappresentato in figura sono noti la massa m ed i raggi r i e r e. Determinare il momento d inerzia rispetto all asse ortogonale al piano del foglio e passante per il punto A.

UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE ESAME DI MECCANICA PRIMA PARTE VERSIONE B Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica 10 Giugno 2019 Esercizio 1 Per potenziare i muscoli dorsali, l atleta in figura esegue dei pull down: ciò consiste nel ruotare in senso antiorario le raccia mantenute distese, spingendo il manurio in asso/avanti, causando quindi la salita della slitta lungo il piano inclinato della macchina. Il cavo che collega slitta e manurio è flessiile e inestensiile, ha massa trascuraile, e non striscia rispetto alla carrucola su cui si avvolge (quest ultima ruota attorno ad una cerniera fissa). 1. Disegnare un meccanismo a 1 g.d.l. costituito da corpi rigidi (e cavo flessiile) che sia cinematicamente equivalente al caso reale. Nella configurazione in figura (in cui il tratto superiore del cavo è orizzontale), considerando noti la lunghezza delle raccia l, l angolo β = γ, il raggio r della puleggia, l angolo formato dalle raccia rispetto ad un asse orizzontale e la loro velocità angolare cost. (antioraria): 2. Determinare velocità della slitta e velocità angolare della puleggia. 3. Determinare accelerazione della slitta e accelerazione angolare della puleggia. [Suggerimento risolutivo: dal momento che il cavo è teso e inestensiile, ad ogni istante di tempo la componente di velocità (e di accelerazione) di ciascun suo punto parallela all asse del cavo deve essere la stessa.] Esercizio 2 Si consideri la configurazione in figura (Es. 1) come configurazione di equilirio statico. Sono disponiili i seguenti dati: massa atleta+slitta m = 90 kg; l = 50 cm; β = γ = 20 ; r = 7 cm; 45 ; vincoli lisci. 1. Determinare la tensione nel cavo e la forza reattiva scamiata tra telaio e slitta. 2. Determinare la coppia netta che deve essere esercitata dai muscoli in corrispondenza delle articolazioni delle spalle per garantire equilirio statico. 3. Determinare la reazione scamiata tra telaio e puleggia. Esercizio 3 Del disco forato omogeneo rappresentato in figura sono noti la massa m ed i raggi r i e r e. Determinare il momento d inerzia rispetto all asse ortogonale al piano del foglio e passante per il punto O.

UNIVERSITÀ DI PISA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE 10 Giugno 2019 ESAME DI MECCANICA PRIMA PARTE DI INTERO Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica Esercizio 1 Per potenziare i muscoli dorsali, l atleta in figura esegue dei pull down: ciò consiste nel ruotare in senso antiorario le raccia mantenute distese, spingendo il manurio in asso/avanti, causando quindi la salita della slitta lungo il piano inclinato della macchina. Il cavo che collega slitta e manurio è flessiile e inestensiile, ha massa trascuraile, e non striscia rispetto alla carrucola su cui si avvolge (quest ultima ruota attorno ad una cerniera fissa). 1. Disegnare un meccanismo a 1 g.d.l. costituito da corpi rigidi (e cavo flessiile) che sia cinematicamente equivalente al caso reale. Nella configurazione in figura (in cui il tratto superiore del cavo è orizzontale), considerando noti la lunghezza delle raccia l, l angolo β = γ, il raggio r della puleggia, l angolo formato dalle raccia rispetto ad un asse orizzontale e la loro velocità angolare cost. (antioraria): 2. Determinare velocità della slitta e velocità angolare della puleggia. 3. Determinare accelerazione della slitta e accelerazione angolare della puleggia. [Suggerimento risolutivo: dal momento che il cavo è teso e inestensiile, ad ogni istante di tempo la componente di velocità (e di accelerazione) di ciascun suo punto parallela all asse del cavo deve essere la stessa.] Esercizio 2 Si consideri la configurazione in figura (Es. 1) come configurazione di equilirio statico. Sono disponiili i seguenti dati: massa atleta+slitta m = 90 kg; l = 50 cm; β = γ = 20 ; r = 7 cm; 45 ; vincoli lisci. 1. Determinare la tensione nel cavo e la forza reattiva scamiata tra telaio e slitta. 2. Determinare la coppia netta che deve essere esercitata dai muscoli in corrispondenza delle articolazioni delle spalle per garantire equilirio statico. 3. Determinare la reazione scamiata tra telaio e puleggia.