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Analisi Numerica Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2006/2007 Integrazione 1

Integrazione Problema: approssimare integrali definiti del tipo: a f(x)dx, Scegliamo n + 1 punti nell intervallo [a, b] in modo tale che risulti x 0 < x 1 <... < x n. Consideriamo il polinomio interpolatore di Lagrange nei punti x i per approssimare la f: f(x) = n i=0 f(x i )l i (x) + R n (x) dove R n (x) è l errore commesso nell interpolazione e {l i (x)} n i=0 determinano la base di Lagrange. Sostituendo in si ha: f(x)dx = a a = n i=0 f(x i ) = n i=0 n i=0 f(x i )l i (x) + R n (x) dx a l i(x)dx + A i f(x i ) + E n (f), a R n(x)dx 2

A i = l i(x)dx, per i = 0, 1,..., n. a I punti x i sono i nodi della formula. Il termine E n (f) è detto errore della formula di integrazione. Una formula è detta di grado d se risulta esatta per tutti i polinomi di grado minore od uguale a d, cioè se E n (f) = 0 f P d. Una prima distinzione tra le varie formule riguarda la scelta dei nodi x i. Essi possono essere fissati a priori oppure essere scelti in maniera da minimizzare l errore E n (f). In ogni caso è comunque possibile costruire, utilizzando n + 1 nodi, formule di grado n. 3

Teorema. Dati n+1 punti distinti {x i } n i=0, è possibile determinare i coefficienti A i, per i = 0, 1,..., n, in modo tale che E n (f) = 0 per tutti i polinomi f di grado minore od uguale a n. Dimostrazione. Sappiamo che l errore R n (x) è dato da: R n (x) = (x x 0 )... (x x n )f[x 0, x 1,..., x n, x]. Se f è un polinomio di grado minore od uguale a n, allora f[x 0,..., x n, x] = 0. Quindi E n (f) = 0 e la formula di quadratura risulta esatta. I coefficienti A i sono univocamente determinati da A i = a l i(x)dx, per i = 0, 1,..., n. 4

Formule di Newton-Cotes Queste formule si ottengono scegliendo i nodi equidistanti, cioè: x i = a + (i 1)h per i = 0, 2,..., n, con h = b a n. Per calcolare gli A i dobbiamo valutare gli integrali che dipendono dal numero di nodi n+ 1. Le formule di Newton-Cotes più usate si ottengono ponendo n = 1 ed n = 2. 5

Formula dei trapezi (n = 1). In questo caso h = b a e quindi x 0 = a e x 1 = b. Essendo si ha: l 0 (x) = x b a b, l 1(x) = x a b a l 0(x)dx = l 1(x)dx = b a a a 2 e quindi: f(x)dx = b a a 2 [f(a) + f(b)] + E 1(f). Si può dimostrare che se f C 2 [a, b] allora E 2 (f) = h3 12 f (ξ), dove ξ [a, b]. 6

Formula di Simpson (n = 3). In questo caso h = b a 2 e quindi x 0 e x 2 coincidono con gli estremi dell intervallo mentre x 1 è il punto medio. Si ha che l 0(x)dx = a da cui: a f(x)dx = h 3 a l 2(x)dx = h 3 [ f(a) + 4f e ( a + b 2 ) a l 1(x)dx = 4 3 h, ] + f(b) +E 3 (f). Si può dimostrare che se f C 4 [a, b], allora: E 3 (f) = h5 90 f IV (ξ) dove ξ [a, b]. Questa formula è quindi precisa anche per polinomi di grado 3. 7

Utilizzando le formula dei Trapezi e di Simpson, determiniamo un approssimazione per il seguente integrale: I = 12 0 [ e x sin(x) + 2x + 6 ] dx. Indichiamo con I 1 l integrale ottenuto dalla formula dei Trapezi e con I 2 quello ottenuto dalla formula di Simpson. Poichè f(a) = 6, f(b) = 12.858 e f ( ) a+b 2 = 14.764 si ha: I 1 = 113.15, e I 2 = 155.82, mentre I = 188.35. I 1 è l area del trapezio di vertici (a, 0), (a, f(a)), (b, 0) e (b, f(b)). Poichè invece la formula di Simpson calcola esattamente l integrale di polinomi di grado due, I 2 risulta essere l area nell intervallo [a, b] definita dalla parabola passante per (a, f(a)), ( a+b 2, f ( )) a+b 2, e (b, f(b)). 8

Formule composte Le formule precedenti usano un unico polinomio interpolatore su tutto l intervallo [a, b]. Ciò presenta talvolta degli inconvenienti dovuti essenzialmente al fatto che per n grande il polinomio può presentare delle oscillazioni. Inoltre la formula diventa costosa. Le formule composte sono ottenute dividendo l intervallo [a, b] in un certo numero N di sottointervalli uguali, ed applicando in ognuno di questi una formula di quadratura di grado basso. Fissato h = b a N, e x i = a + ih, per i = 0, 1,..., N, si ha: N 1 f(x)dx = a i=0 xi+1 x i f(x)dx, 9

se nel sottointervallo [x i, x i+1 ] si usa la formula dei trapezi, si ha: f(x)dx = a N 1 x = i+1 x ( i f(xi ) + f(x i+1 ) ) + E(f) 2 i=0 = b a 2N f(a) + 2 N 1 i=1 f(x i ) + f(b) + E(f). Nel caso in cui f (x) sia continua in [a, b], si ottiene: E(f) = (b a)3 12N 2 f (ξ), ξ [a, b].

Se nel sottointervallo [x i, x i+1 ] si usa la formula di Simpson si ottiene, nel caso in cui f (IV ) (x) sia continua in [a, b], f(x)dx = a = b a 6N N 1 ( i=0 f(x i ) + 4f = b a 6N (f(a) + 2 N 1 i=1 ( xi + x i+1 f(x i ) + f(b) + 4 (b a)5 180N 4 f (IV ) (ξ). 2 N 1 i=0 ) f + f(x i+1 ) ( xi + x i+1 2 ) ) + E(f) 10

Esempio Risolviamo il problema precedente suddividendo l intervallo [0, 12] in N sottointervalli di ampiezza uguale. Utilizzando la formula dei Trapezi e la formula di Simpson: N Trapezi N Simpson 10 191.86 5 187.82 20 189.13 10 188.34 30 188.69 15 188.35 40 188.54 20 188.35 Convenendo di considerare come costo del metodo il numero di valutazioni della funzione, il confronto tra i due metodi deve essere fatto a parità di costo. Se N è il numero di sottointervalli, il costo del metodo di Simpson è 2N 1, mentre quello dei trapezi è N + 1. Quindi si devono confrontare formule in cui N usato dalla formula dei Trapezi sia il doppio del corrispondente valore usato dalla formula di Simpson. 11

Esercizio Calcolare i seguenti integrali con il metodo dei Trapezi e quello di Simpson: 1 0 1 x 2 dx, π 0 sin(x)dx. Il primo integrale calcola l area del semicerchio di centro 0 e raggio 1 che è uguale a π 2. 12

Le funzioni quad e quad8 calcolano l integrale definito di una funzione f all interno di un fissato intervallo. Accettano come dati in input: funz a b tol stringa contenente il nome del file in cui inserire la funzione integranda estremo sinistro dell intervallo estremo destro dell intervallo tolleranza dell errore desiderata. Il parametro di tolleranza tol ha come valore di default 10 3 e quindi può essere omesso. Hnnoa come dato di output: q integrale della funzione f. Nel caso la funzione quad o quad8 non riescano a calcolare il valore dell integrale con la precisione desiderata, verrà posto q =. Vengono richiamate mediante: q = quad( funz, a, b, tol) q = quad( funz, a, b, tol) 13

Stime dell errore Sia I N l integrale approssimato utilizzando la formula dei Trapezi composta utilizzando N sottointervalli, h N = (b a)/n e sia I 2N l integrale approssimato utilizzando 2N sottointervalli, h 2N = (b a)/n = h N /2. Allora posto si ha I = a f(x)dx e I I N = h2 N 12 (b a)f (ξ N ) I I 2N = h2 2N 12 (b a)f (ξ 2N ) = h2 N 4 12 (b a)f (ξ 2N ) 14

Se f (x) è quasi costante in [a, b] allora f (ξ N ) f (ξ 2N ) e quindi I I N I I 2N 4 I I N 4 I 2N = I 2N + 1 3 3 (I 2N I N ) Utilizzando le approssimazioni I N e I 2N otteniamo una stima dell errore, che può essere utilizzata per verificare se abbiamo calcolato l integrale con la precisione desiderata. 15

Formule Adattative La funzione di cui vogliamo calcolare l integrale può avere comportamenti diversi all interno dell intervallo [a, b], ma se utilizziamo le formule composte il numero di suddicisioni dipende dall intervallo in cui la funzione varia rapidamente. Un algoritmo efficiente si basa sull adattare le formule utilizzate alla funzione. a) Applichiamo una formula di quadratura per calcolare l integrale su tutto l intervallo [a, b], se l errore stimato è inferiore alla tolleranza richiesta τ l algoritmo termina. b) Se l errore stimato è maggiore della tolleranza τ l intervallo viene diviso in due parti uguali su cui si applica il procedimento descritto in a), utilizzando come tolleranza τ/2. 16

Condizionamento Problema I = f(x)dx a perturbiamo la funzione e calcoliamo l integrale sui dati perturbati quindi e I + δi = δi = a (f(x) + δf(x))dx a δf(x)dx δi (b a) δf Se calcoliamo l errore relativo δi I (b a) f I a δf(x) dx δf f 17