anno scolastico 2011/2012 1
PROGETTAZIONE DI PERCORSI operativi attenta non solo ad esigenze di adattamento del bambino all ambiente scolastico, ma che risponda a bisogni profondi relativi a vissuti che la scuola attiva a processi di distacco dalle figure parentali, a principi educativi che orientano la scuola dell infanzia come l idea di bambino attivo e competente, capace di partecipare in prima persona alla costruzione della propria crescita affettiva, sociale, cognitiva. ASCOLTO inteso come atteggiamento di completa disponibilità dell educatore ad accettare le idee, i sentimenti e i bisogni del bambino avviando una relazione di reciprocità ed empatia DIALOGO tra tutti gli interlocutori coinvolti in questo processo di accoglienza e di integrazione del bambino nella realtà della scuola che si realizza attraverso la capacità di comunicare e coinvolgere la famiglia, le diverse istituzioni scolastiche e non E le agenzie del territorio, nel processo formativo che la scuola propone SCELTA DI STRATEGIE adeguate all idea chiave dell accoglienza che permettono di mediare e facilitare le esperienze con gli altri e con la realtà; l incoraggiamento che dà al bambino fiducia nelle proprie possibilità, promuovendo l autostima e la capacità di collaborare 2
PREMESSA La fase iniziale dell anno scolastico è dedicata al tema dell accoglienza, fase particolarmente importante che contempla l elaborazione di un progetto atto a rendere più sereno e appagante l ingresso delle bambine e dei bambini alla scuola dell infanzia. I primi giorni di frequenza costituiscono una tappa molto importante e delicata sia per i bambini più piccoli che per la prima volta prendono contatto con un ambiente nuovo, sia per coloro che hanno già frequentato la Scuola dell Infanzia. Accogliere i bambini non vuol dire, semplicemente, farli entrare nell edificio scolastico e decidere in quale sezione staranno e quali spazi avranno a disposizione. Nel corso di questi ultimi anni si è diffusa l idea di identificare la prima fase dell anno scolastico con una parola chiave, accoglienza, che caratterizza e specifica il vissuto degli adulti e dei bambini nella Scuola dell Infanzia. Il concetto di accoglienza deriva da contributi offerti dalla ricerca psicopedagogia e dall esperienza che si è, via via, consolidata nelle scuole. Dal punto di vista del bambino, accogliere i propri simili significa scatenare un processo che richiede capacità comunicative e relazionali, consapevolezze di sé, autonomia di giudizio; ecco perché ad accogliere si educa e per accogliere si progettano modalità e strutture organizzative. Inoltre, il processo di accoglienza deve essere preparato con sensibilità e con la collaborazione dei genitori, per consentire un ambientamento positivo dei bambini alla nuova situazione e per favorire quelle pratiche di connessione tra le famiglie e l istituzione scolastica, che rappresentano un aspetto importante di un progetto educativo. 3
Nelle prime due settimane è necessaria la presenza di tutto il personale scolastico, non solo per dare il messaggio che la scuola è una comunità coesa che si apre all accoglienza dei nuovi bambini e che dà grande valore alla partecipazione delle famiglie ma anche per permettere di creare, in maniera serena, un ponte significativo fra il bambino, il suo mondo interiore e la realtà della scuola. FINALITA : Favorire l inserimento dei bambini e delle bambine nel nuovo ambiente con atteggiamento positivo Superare serenamente il distacco dalla famiglia OBIETTIVI: TEMPI: Accrescere l identità personale Acquisire la capacità di muoversi nel nuovo ambiente Stabilire relazioni positive con adulti e compagni Scoprire e condividere le regole e i modi per stare insieme Agevolare il distacco dalla famiglia gradualmente I primi due giorni di scuola sono riservati all accoglienza dei mezzani e dei grandi. Le due prime settimane l orario degli alunni sarà solo ridotto ( uscita 13:25 nella prima settimana, uscita 14:30 nella seconda settimana) per permettere la compresenza delle due insegnanti. SPAZI: Gli ambienti della scuola, salone e sezioni, saranno allestiti in maniera accogliente, gioiosa, rassicurante e confortevole, soprattutto per i più piccoli che dovranno essere aiutati a superare possibili ansie di fronte alla nuova realtà. 4
CONTENUTI: Attività di socializzazione Giochi di conoscenza Attività grafico-pittorico e manipolativa Racconti e canti In tutte le attività i bambini di 4 e 5 anni rappresenteranno validi riferimenti per costruire momenti legati all accoglienza e per la realizzazione della festa finale. PERSONE COINVOLTE: Durante questo periodo, le insegnanti di sezione, oltre a lavorare in compresenza, faranno a turno attività di osservazione diretta per rilevare notizie sul bambino e si avvarranno dell uso di schede personali da far compilare ai genitori e commentare insieme. Questo periodo consentirà la conoscenza reciproca tra bambini e adulti, tra docenti, genitori e personale ausiliario operante nella scuola. Sentite le richieste dei genitori e le esigenze pedagogiche didattiche espresse dalle docenti della Scuola dell Infanzia, per l anno scolastico 2011/2012 il progetto accoglienza rispetterà i seguenti orari: ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA PRIMA SETTIMANA 1 e2 giorno Solo per i bambini di 4 e 5 anni Durata della permanenza a scuola : alle 13:25 3 giorno 5
4 giorno alle 13:25 Inserimento continuativo dei bambini di 3 anni a piccoli gruppi: dalle 10:00 alle 13:25 Inserimento continuativo dei bambini di 3 anni a piccoli gruppi dalle 10:00 5 giorno alle 13:30 Inserimento continuativo dei bambini di 3 anni a piccoli gruppi dalle 10:00 SECONDA SETTIMANA 6
alle 14:30 Tutti i bambini di tre anni: dalle 10:00 TERZA SETTIMANA alle 16:00 Tutti i bambini di tre anni: A partire dalla QUARTA SETTIMANA: Si inizierà l inserimento graduale al pranzo ( con uscita alle ore 13:25) e, in seguito, al pomeriggio, ( con uscita alle ore 16:00) nel rispetto dei tempi di adattamento dei bambini. FESTA FINALE DELL ACCOGLIENZA Alla fine della seconda settimana, ci sarà un incontro festoso che coinvolgerà tutti ( bambini, genitori, insegnanti e personale ausiliario) che non significherà la fine dell accoglienza bensì, il superamento di una prima e delicata tappa di quello che possiamo chiamare METODO CHE ACCOGLIE. 7
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