IL COUNSELING Dr.ssa Simona Bernardini Psicologa clinica Psicoterapeuta CBT simona_bernadini@libero.it Il counseling si connota sempre come aiuto psicologico E un processo di interazione attiva e bidirezionale tra due persone: il cliente e il counselor. Quest ultimo si pone la finalità di facilitare l autopercezione l autodeterminazione e l autocontrollo del cliente al fine di facilitare la gestione della situazione problema. Spesso chi chiede aiuto è incapace di gestire situazioni della vita in parte oggettivamente complicate. La difficoltà nasce per effetto dell interazione fra fattori personali interni (incapacità all azione) e fattori di vita esterni (life stress). L obiettivo principale del counselling è quello di sviluppare l autonomia e l indipendenza del cliente. Il counselor aiuterà il clientene a riconoscere la situazione problema e a individuare strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi per raggiungere un cambiamento positivo. C.Rogers ha esteso questo aiuto fino alla terapia, rivoluzionando l impostazione allora dominante nelle routine psicoterapiche. Occorre fare una precisa distinzione fra psicoterapia e counseling. La psicoterapia: indaga le aree deficitarie della personalità e si pone come obiettivo la presa in carico del paziente come cura di disfunzioni o patologie di personalità L individuo è portatore non di un problema ma di un disturbo. Il counseling (logopedico):non è una psicoterapia ma adotta tecniche mutuate dalla psicoterapia al fine di facilitare una migliore comprensione delle richieste e delle aspettative del cliente ottimizzando i tempi valutativi e terapeutici. ELENCO DELE QUALITA NECESSARIE PER ATTUARE UN COUNSELING EFFICACE Interesse per l altro Empatia Rispetto della diversità altrui Atteggiamento non giudicante Genuinità ed onestà nelle relazioni interpersonali Assertività Stabilità emozionale Riconoscimento dei propri limiti e delle proprie risorse Saper osservare e ascoltare Creatività e flessibilità di pensiero Senso dell umorismo Competenza professionale ABILITA USATE NEL COUNSELING Saper aprire e chiudere un colloquio Stabilire con il cliente un rapporto di fiducia Dare una struttura e un ritmo alla seduta Osservare la comunicazione verbale e non verbale
Attuare un ascolto attivo, dinamico intra ed interpersonale Saper tollerare il silenzio e il pianto del cliente Saper dare feedback Saper elicitare le emozioni del cliente e favorirne il riconoscimento Facilitare l individuazione degli obiettivi Creare con il cliente le strategie per raggiungerli Programmare gli homework IL COLLOQUIO DI AIUTO Ha per obiettivo l esatta comprensione di quello che avviene nell altro e aiutare il cliente a mettere a foco la situazione problema e ad attuare un processo di cambiamento Il colloquio d aiuto non è Una conversazione Una discussione Un intervista Un interrogatorio Un sermone Una confessione Non mira ad una diagnosi La comunicazione tra cliente e counselor Il focus della comunicazione è sul cliente I clienti sono spesso preoccupati da problemi personali paure ansie Il counselor ascolta è li per aiutare il cliente Il cliente deve ricevere la prova tangibile dell ascolto e dell interesse del counselor Non vi è un equa condivisione degli scambi Il cliente è autorizzato a procedere secondo i propri tempi L attenzione e focalizzata sulla comunicazione verbale e non verbale Il cliente non deve preoccuparsi ne sentirsi responsabile del counselor
Nel colloquio con il cliente sarà utile porre domande finalizzate a: Creare una relazione (domande di autoapertura) Ricostruire il percorso di vita del cliente Raccogliere informazioni specifiche (domande chiuse) - Sondare con domande aperte la motivazione (egodistonica\ egosintonica) la consapevolezza del disturbo (alta \ bassa) le aspettative (realistiche \ irrealistiche) IL MODELLO DI R.CARKHUFF Questo modello unisce l approccio umanista di Rogers al comportamentismo di Eysenck crea un Action Oriented Approach: un approccio proattivo di counselling che pur fondandosi sulla non direttività si proietta verso il comportamento e l azione. Mutua da Rogers la comprensione empatica, la non direttività e l accettazione incondizionata Innovazioni del modello operativo della relazione di aiuto sono il confronto e l immediatezza, il definire gli obiettivi e operativamente stabilire comportamenti quantificabili e misurabili che permettano al cliente di raggiungere le mete prefissate Caratteristiche del modello 1. E un modello bipolare Coinvolge contemporaneamente le dinamiche dei Processi Intrapersonali (ciò che succede all interno della persona a mano a mano che l aiuto si realizza) e dei Processi Interpersonale (abilità e competenze del counselor) 2. E un modello Sequenziale di abilità e sotto abilità più specifiche 3. E un modello bifasico: a) Fase discendente b) Fase ascendente a) (mutuata da Rogers) tecniche del rispondere (contenuti, sentimenti, significato) e personalizzare (trasformare i problemi in obiettivi) b) (mutuata dalla behaviour modification) (parte innovativa) tecnica dell iniziare (definizione degli obiettivi da raggiungere messa a punto di compiti e passi specifici per il loro raggiungimento, fissare precise scadenze temporali stabilire i rinforzi) 4. E un modello sincretico Processo di aiuto Necessita di almeno due figure: colui che chiede aiuto (cliente) e colui che dà aiuto (counselor) L aiuto si realizza quando vi è una interazione di risposta o di iniziativa che porta al benessere \ crescita del cliente che trova in maniera autonoma la forza di modificare i propri pensieri disfunzionali e comportamenti maladattivi. Relazione di aiuto L efficacia di una relazione di aiuto si può ricondurre a tre fattori: RISPONDERE (empatia sensibilità rispetto) facilita l esplorazione da parte del cliente del proprio problema e dei vissuti emotivi e facilita l insight PERSONALIZZARE le esperienze del cliente per aiutare l autocomprensione. INIZIARE (concretezza specificità) il counselor rileva le contraddizioni si sintonizza sul proprio cliente promuove il cambiamento
Questi tre fattori sono simultanei nel processo di aiuto e facilitano il passaggio dall autoesplorazione all insight e all azione COUNSELOR Prestare attenzione Rispondere Personalizzare Iniziare Ascoltare Contenuti trasformare sviluppare Osservare Sentimenti problemi in obiettivi programma Attenzione fisica Significati CLIENTE COINVOLGIMENTO ESPLORAZIONE COMPRENSIONE AZIONE dell esperienza degli obiettivi definire gli obiettivi Sviluppare strategie Attuare il cambiamento FEEDBACK ccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccc cccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccccc PRESTARE ATTENZIONE IL COUNSELOR DEVE Liberarsi la mente per essere nell Ic et Nunc con il paziente e prepararsi alla reazione di aiuto Rivedere le informazioni e gli obiettivi del colloquio Prestare attenzione alla persona: Contatto oculare Mettersi di fronte Vicinanza prossemica Osservare il comportamento verbale e non verbale l aspetto esteriore e il comportamento Trarre inferenze dalle osservazioni e rilevare le incongruenze Osservare se stesso Ascoltare ciò che il paziente dice e come lo dice sospendendo il giudizio e concentrandosi sulla persona RISPONDERE Per poter rispondere è necessario prestare attenzione osservare ed ascoltare l interlocutore RISPONDERE AL CONTENUTO Parafrasando\riformulando quanto detto dal cliente...mi stai dicendo che.. In altre parole.. RISPONDERE AL SENTIMENTO
E l abilità più saliente del processo di aiuto poiché il sentimento riflette e rileva lo stato emotivo del cliente Come mi sentirei io al suo posto? Ti senti Quando sei.ti senti RISPONDERE AL SIGNIFICATO Il contenuto viene espresso per dar significato all emozione Sei perchè (sei felice perché hai vinto) PERSONALIZZARE Dimensione critica del cambiamento. Processo che sottolinea l importanza d interiorizzare la responsabilità che il cliente ha verso l attuazione delle strategie finalizzate ad un cambiamento Attraverso il riconoscimento della situazione problema dei sentimenti esperiti e l individuazione degli obiettivi il cliente si prepara ad affrontare il cambiamento, ad Iniziare la definizione delle strategie per raggiungere gli obiettivi Ti senti.perchè (ti senti triste perché ti ha lasciata) Ti senti.perchè ma (ti senti triste perché vorresti stare ancora con lui ma sai che non è possibile) INIZIARE Questa fase inizia con la definizione dell obiettivo da perseguire Domanda chiave: Come farai a sapere che hai raggiunto il tuo obiettivo? Definire gli standard comportamentali osservabili e misurabili Elaborare un programma Fissare i sottopassi i passi intermedi e il passo iniziale Definire gli homework Fissare le scadenze Individuare i rinforzatori Il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal cliente permette allo steso di avere un feedback positivo circa le capacità apprese per apportare il cambiamento ed auto-alimenta la capacità esplorativa di nuove situazioni problema. BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA L arte di aiutare (corso base e corso avanzato). R. Carkuff. Ed Erickson Abilità di counseling. M. Hough Ed Erickson Apprendere il counseling R. Mucchielli Ed Erickson La terapia centrata sul cliente C. Rogers Ed. PSYCHO L autoterapia razionale emotiva A. Ellis Ed Erickson