A cura di dott. Victor Chatué Responsabile della Cooperazione con l Africa Università degli Studi di Udine

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INVESTIRE IN CAMERUN E NELLA ZONA CEMAC A cura di dott. Victor Chatué Responsabile della Cooperazione con l Africa Università degli Studi di Udine

Cos è la CEMAC La Comunità Economica e Monetaria dell'africa Centrale, è stata istituita dal Trattato di Ndjamena del 16 marzo 1994, come il prolungamento dell'unione monetaria, doganale ed economica (UDEAC) tra i sei stati membri. Ha per vocazione Il completamento della cooperazione monetaria per la costituzione di uno spazio economico unificato, fondato sull'armonizzazione graduale delle politiche economiche e dell'ambiente naturale e giuridico.

Cos è la CEMAC Rispetto a questi obiettivi, molti sforzi sono stati compiuti: l'adozione delle disposizioni sulla libera circolazione (circolazione priva quindi di diritti e tasse di entrata per i prodotti industriali, dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'artigianato); l'armonizzazione del diritto degli affari, del codice delle assicurazioni; l'adozione di una carta degli investimenti comunitari, ecc. La CEMAC rappresenta ad oggi un mercato in espansione di Circa 40 milioni di ab con un PIL pro capite di. 1500,00.

GLI STATI MEMBRI

CAMERUN Superficie: 475.442 km2 Capitale: Yaoundé Popolazione (lugglio 2011): 20.000.000 PIL pro capite (in USD 2011): 1400 Tasso di crescita (2011) 3,3 % Tasso d inflazione (stime 2009) 3%

Presentazione del Paese Superficie 475.442 Km2 Popolazione 20.129.878 (stime luglio 2012) Lingua ufficiale Principali città Città portuali Aeroporti Internazionali Regime Politico Francese e Inglese Douala (2.053.000 ab.) Yaoundé (1.739.000 ab.), Garoua (490.000 ab.), Maroua (350.000 ab.), Bafoussam (382.000 ab.). Douala, Kribi, Limbé, Garoua Douala, Yaoundé, Garoua. Repubblica

Ripartizione Amministrativa Tasso di crescita demografica Tasso di urbanizzazione Densità 10 province amministrate da un Governatore: Estremo Nord, Nord, Nord-Ovest, Adamaoua, Centro, Est, Ovest, Sud, Sud-Ovest, Litorale. 2,41% Tasso di natalità 32,49 Speranza di vita media 58% nel 2010 (3,3% annuo) 33 abitanti/km2 54,71 anni

Forza lavoro Forza lavoro per settore (2011) 8.094.000 unità agricoltura: 70% (90% prodotto colt ivazioni piccola scala) industria: 13% servizi: 17% Tasso di mortalità 11,66 Tasso di scolarizzazione 75,9% primaria Assistenza medica un medico ogni 8.000 abitanti

PRINCIPALI RISORSE NATURALI Risorse Agricole miglio sorgo grano riso cotone caffè - cacao canna da zucchero banane caucciù olio di palma ananas prodotti diversi di alimentazione base

IL CAMERUN QUADRO MACROECONOMICO

INDICATORI ECONOMICI E COMMERCIO ESTERO Unità monetaria: Franco CFA (1EURO = 655,957 F. CFA) PIL (tasso di crescita 2011 3,8%) Tasso medio di disoccupazione : 9,3%

PRINCIPALI RISORSE NATURALI Risorse Minerarie alluminio bauxite nickel uranio oro petrolio gas naturale calcare

PRINCIPALI RISORSE NATURALI RISORSE ITTICHE pesci e gamberi; RISORSE FORESTALI Legno tropicale FONTI DI ENERGIA acqua, elettricità;

RIPARTIZIONE DEL PIL (2011), FONTE: CIA) Settore primario 19,70 % Settore secondario 31,90 % Settore terziario 48,40 %

Commercio estero c è una apertura verso gli investimenti esteri; è opportuno che l operatore straniero costituisca una società di diritto camerunese per poter operare liberamente nel Paese; le importazioni sono sottoposte a dazi doganali anche le importazioni sono sottoposte a dazi doganali anche molto elevati per alcuni settori merceologici.

Bilancia commerciale Negli ultimi anni, la bilancia commerciale ha registrato dei segni positivi, grazie all aumento delle vendite petrolifere, sostenute dalle relative quotazioni internazionali; Tale effetto ha favorito il conseguimento di moderati attivi anche al saldo delle partite correnti del paese; Quest ultimo mostra tradizionalmente un segno negativo, soprattutto a causa sia del deficit strutturale nella bilancia dei servizi e di quella dei redditi, associato ai forti deflussi a titolo di rimpatrio dei profitti da parte delle imprese straniere investitrici ed ai pagamenti al servizio del debito; Il rapporto fra debito estero pubblico e PIL e passato dal 44,9% del 2003 al 4,4% del 2009 e cioè: - debito estero pubblico = 4,4% PIL nel 2009.

L Italia registra sistematici ed ampi disavanzi mercantili con il Camerun, indotti dall elevato livello delle importazioni (petrolifere) rispetto alle esportazioni.

Tre elementi particolarmente favorevoli per i potenziali investitori interessati al Camerun una normativa liberale in materia di lavoro, che rende possibile la negoziazione diretta fra lavoratore e datore di lavoro delle condizioni di impiego e di licenziamento, fatto salvo l obbligo di assicurare un salario minimo garantito; una valuta comune a tutti i Paesi dell Africa Occidentale e Centrale, legata all EURO con un tasso di cambio fisso (1 EURO = 655,957 F. CFA); la possibilità di esportare i propri prodotti negli Stati limitrofi i la possibilità di esportare i propri prodotti negli Stati limitrofi i quali dipendono in gran parte, per le proprie importazioni, da forniture che transitano o provengono dal Camerun (in particolare Repubblica Centroafricana e Ciad).

I principali prodotti importati ed exportati dall Italia nel biennio 2008/2009 (Fonte: MINPAT Cameroun Bureau statistique)

Rapporti bilaterali e Tutela giuridica Nel dicembre 2003, con apposito decreto del Presidente della Repubblica Paul Biya, il Camerun ha provveduto a ratificare l Accordo firmato con l Italia nel giugno 1999 per la promozione e protezione reciproca degli investimenti, che dall aprile 2004 è a tutti gli effetti operante. Tale accordo permette, agli investitori di entrambe le parti, di operare con maggiore sicurezza. In particolare esso prevede, oltre all applicazione della clausola della nazione più favorita, una piena protezione degli investimenti italiani, con il divieto di misure discriminatorie ed il diritto al godimento, utilizzo e vendita degli investimenti effettuati.

L Italia e il Camerun hanno entrambi aderito alla Convenzione Internazionale per il riconoscimento e l esecuzione delle sentenze arbitrali straniere sottoscritta a New York il 10 giugno 1958 (l Italia il 31/1/69, il Camerun il 19/2/88). Questo strumento consente: il riconoscimento automatico e l esecuzione in Italia delle sentenze e di altri provvedimenti emessi in Camerun nelle materie rientranti nel diritto internazionale privato; la notifica in Italia di atti provenienti dal Camerun, che sono regolati ai sensi degli artt. 64, 65, 66, 67, 69 e 71 della legge 31maggio 1995 n. 218 e, per il principio della reciprocità, viceversa.

In Camerun non esistono investimenti di grandi imprese italiane. Esiste peraltro una discreta presenza imprenditoriale concentrata nell ambito del settore forestale e della trasformazione del legname, mentre alcune attivita di imprenditori di nazionalita italiana si segnalano nei settori dei trasporti, delle costruzioni, nei servizi e nell agro-alimentare; Nell ambito dei beni di consumo e in quelli di investimento, il manufatto italiano gode di un elevata immagine di qualita ed affidabilita presso i consumatori e gli imprenditori del paese; Esiste un ampia disponibilità di prodotti italiani nell ambito agro- alimentare, in quello dell arredamento della casa, nonche per quanto riguarda l abbigliamento, classici settori di specializzazione dell offerta italiana. Tuttavia, la commercializzazione degli stessi avviene prevalentemente attraverso canali di distribuzione francesi.

ANALISI SWOT VANTAGGI E CRITICITÀ NELL INVESTIRE IN CAMERUN

PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - la stabilità politica e la pace sociale vigente nel Paese; - esonero totale delle imposte e delle tasse per un periodo di 10 anni; - esonero dei dazi doganali e delle tasse all'importazione e all'esportazione e di tutte le altre tasse dirette ed indirette ; - Una moneta comune a tutti i sei paesi della Zona CEMAC a cambio fisso nei confronti dell Euro (.1 = 655,957 F. CFA); - il basso costo della mano d opera locale, disponibile in abbondanza; -l impegno dimostrato nel procedere a riforme strutturali profonde, necessarie soprattutto per lottare contro la corruzione; - Imposta sulle società al 35% del beneficio fiscale - Elevato tasso di corruzione in tutto il paese -Sviluppo di contatti fra Istituzioni e settore privato a livello nazionale ed internazionale, finalizzato all acquisizione di nuove tecnologie; - creazione di un sistema di formazione strutturato e permanente specifico del settore d intervento; - diffusione di informazioni sull opportunità di utilizzo di tecnologie moderne nel tessuto economico nazionale. - una normativa liberale in materia di lavoro, che rende possibile la negoziazione diretta fra lavoratore e datore di lavoro delle condizioni di impiego e di licenziamento, fatto salvo l obbligo di assicurare un salario minimo garantito; - una nuova legge sul turismo per favorire gli investimenti e bellezze naturali incomparabili; - un codice di sfruttamento forestale favorevole ad industrie di trasformazione del legno; - Tecnologia obsoleta, sia per quanto riguarda gli impianti industriali sia per le tecniche di produzione, il cosiddetto Know- how; -Sistema di distribuzione inefficiente; -Sottoutilizzo della capacità di produzione installata, con conseguente aumento dei costi generali di produzione; -Finanziamenti per l industria non reperibili in loco; - assenza di un sistema di ricerca nazionale e di norme adatte alle realtà locali col conseguente riprodursi di situazioni di completa anarchia in alcuni settori; - Mancanza del personale qualificato per i livelli medi del processo di produzione; - ambiente economico caratterizzato da cronica carenza di infrastrutture; -Nessuna autorizzazione amministrativa preventiva per la creazione di una società salvo casi particolari;

OPPORTUNITÀ - la ricchezza del sottosuolo, che offre minerali di ferro, bauxite, petrolio, gas, ecc.; - la realizzazione, con l aiuto della Cooperazione Internazionale e con i fondi del complexion point, delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno e di cui intende ben presto essere dotato; MINACCE -Sistema di distribuzione inefficiente; - Sottoutilizzazione della capacità di produzione installata, con conseguente aumento dei costi generali di produzione; -Finanziamenti per l industria non reperibili in loco; -Possibilità di esportare liberamente nei 6 paesi della CEMAC; - Accesso contenuto a beni immobili e servizi; -Elevato tasso di corruzione in tutto il paese; -Imposta sulle società al 35% del beneficio fiscale + patente

FONTI MINPAT Camerun Bureau statistique; MINEPIA BEAC Istituto Nazionale per il Commercio Estero; MAE FMI Ambasciata d Italia in Camerun Banca Mondiale Institut National de Statistique Chambre de Commerce Textes officiels régissant les régimes de zones franches. Autorités de tutelle

Grazie per l attenzione

A cura di dott. Victor Chatué Responsabile della Cooperazione con l Africa Centro Rapporti Internazionali Università degli Studi di Udine E-mail victor.chatue@uniud.it Tel. +39 0432 556225 Fax: +39 0432 556496 Web. http://web.uniud.it