STRALCIO DI PROGETTO PROGETTO EDUCATIVO TECNICO DEL SERVIZIO DI PRE E POST SCUOLA



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Transcript:

STRALCIO DI PROGETTO Offerta per l affidamento dei servizi pre-post, assistenza mensa, assistenza alla persona alunni diversamente abili o con esigenze educative speciali, centri estivi anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014 CIG: Z5C05EDA93. PROGETTO EDUCATIVO TECNICO DEL SERVIZIO DI PRE E POST SCUOLA 1

1.1 Finalità generali del Servizio di pre e post scuola L obie'vo di fondo del Servizio di pre e post scuola è riuscire a creare un servizio che non si risolva in un mero accudimento e che i ragazzi ricevano s9moli per rifle<ere sull accoglienza, sul rispe<o degli altri, sul valore delle regole, sul civismo; che imparino a lavorare e giocare insieme trovando uno spazio sereno, prima e/o dopo le lezioni scolas9che, in cui esprimere le loro inclinazioni e le loro abilità, in un ambiente prote<o e con persone idoneamente formate, questo nonostante i limi9 reali lega9 sia alla brevità ed agli orari dell a'vità sia alla presenza di alunni di età diverse (e che non sempre, a causa del numero, è possibile suddividere in gruppi). Promuovere un buon rapporto con la scuola e favorire il formarsi di personalità sicure, collabora9ve, a<ente ai bisogni degli altri, rispe<ose di persone e cose in un ambiente ricco di s9moli per il gioco, l apprendimento, la socializzazione, proponendo un modo diverso di vivere gli spazi scolas9ci è invece la finalità generale a<ribuita al Servizio di post scuola che si costruisce sulla base di queste idee di fondo: Dare nuove a3enzioni ai compi5: creare uno spazio dove poter fare i compi9 assegna9 insieme ai compagni di classe e a educatori prepara9 che potranno fornire un supporto adeguato. Ridare tempo ai bambini: ridefinire il tempo dei bambini in una dimensione più equilibrata e di più ampio respiro, facendo dello spazio scuola luogo privilegiato per questa ridefinizione. Apprendere cooperando: educare sin dall infanzia i bambini a una modalità di apprendimento coopera9vo che durante le a'vità extrascolas9che si concre9zza nel lavoro svolto in gruppi eterogenei e costru'vi in cui si collabora per il conseguimento di un obie'vo comune. Educare alla crea5vità: creare condizioni di apprendimento che s9molino le capacità del bambino e contribuiscano allo sviluppo di personalità armoniche, sicure e capaci di ges9re costru'vamente il cambiamento. Promuovere la con5nuità educa5va: le figure educa9ve di competenza devono assumere piena coscienza dell ambiente familiare e socioculturale del bambino negli aspe' che spontaneamente condizionano i processi di sviluppo, di maturazione e di apprendimento. 2

Accogliere l altro: ogni inizia9va ed azione deve essere improntata sull a<enzione ai sogge' - in quanto portatori di esigenze specifiche e in relazione con altri sogge' - con modalità di intervento che vanno di volta in volta ada<ate. In quest o'ca il servizio, pone una grande a<enzione alle situazioni di svantaggio derivan9 da una pluralità di cause organizzando, con la consulenza e la cooperazione dei servizi sociali e sanitari, interven9 orienta9 a ridurre l handicap e il disagio e a offrire pari opportunità di crescita a tu' i bambini. 1.2. Coordinamento e organizzazione complessiva del servizio e modalità di aguazione degli interven9 richies9 Il ciclo delle a'vità svolte nei Servizi in ogge<o si dis9ngue in fasi plurime e spesso compresen9: fase proge3uale (osservazione, raccolta di informazioni e definizione di ambi9 di intervento e dei rela9vi obie'vi), predisposizione e sviluppo del contesto, definizione di strumen9 e modalità di lavoro, azioni a supporto, a'vità dire3a e coordinamento. Trasversali ad ognuna di queste fasi è l interazione costante con altre figure di riferimento: gli insegnan9, le figure di competenza specifica e la rete di risorse umane e materiali di riferimento sul territorio. I Servizi in ogge<o si a<uano nella efficace sinergia delle due funzioni prevalen9 esercitate: quella di coordinamento e quella dell intervento specifico, non solo di natura dire<a con l utente. Sul versante delle funzioni pedagogiche, dida'che e relazionali spe<a al coordinamento il compito generale di promuovere lo sviluppo culturale e sociale del servizio. La competenza tecnica specifica del coordinatore pedagogico risponde all esigenza, all interno del servizio, di comporre gli aspe' organizza9vi, quelli pedagogici e quelli relazionali in un proge<o ges9onale coerente. Il coordinatore integra l'esercizio di funzioni organizza9ve e tecnico educa9ve sia rela9vamente alla ges9one del servizio sia rela9vamente al rapporto con gli educatori. L a<uazione degli interven9 è garan9ta dalla presenza di un équipe di educatori qualifica9 e competen9, adeguata al numero ed alle differenze di genere, età e 9pologia degli uten9 in carico. 1.3. Descrizione anali9ca delle ajvità da realizzare con specificazione dei tempi, obiejvi e personale impiegato La complessità del servizio è evidenziata dalla suddivisione in macro aree opera9ve e organizza9ve: il lavoro frontale con gli uten9 dire' del servizio l azione integrata con l utenza indire<a il lavoro più specificatamente di supporto ges9onale e proge<uale 3

1.3.1. Servizio di pre e post- scuola Considerata la presenza di alunni di età differen9 e non sempre divisibili in piccoli gruppi, saranno privilegia9 giochi ed a'vità che perme<ano a tu' di partecipare, alternando a'vità motorie, giochi sedentari ed a'vità manuali, così da soddisfare le inclinazioni di tu'. Gli animatori avranno un a<enzione par9colare per coinvolgere tu' ed inserire nel gruppo chi tende a restarne ai margini a<raverso la scelta e l alternarsi delle a'vità oltre alla capacità dell operatore di creare un ruolo per ogni bambino; si impara così a giocare insieme, a giocare in squadra, a riconoscere le capacità degli altri, e ad acce<are che il gioco abbia delle regole, magari proponendole di comune accordo Verranno proposte a'vità consone agli orari, rispe<ose delle esigenze dei bambini e improntate a valori educa9vi quali: l accoglienza, la solidarietà, il rispe<o verso gli altri, verso l ambiente ed i beni comuni. Durante il prescuola, vengono preferite a'vità tranquille - grafiche, pi<oriche e di manipolazione-, in modo che gli alunni entrino in aula rilassa9 e sereni; se possibile, i bambini sono coinvol9 nella le<ura di libri e nella rappresentazione di favole le<e. In entrambi i momen9 della ma'nata è dato ampio spazio al gioco in tu<e le sue forme: gioco libero, gioco simbolico, gioco di regole: oltre a trascorrere momen9 sereni e piacevoli, i ragazzi danno libero sfogo alla fantasia, alla crea9vità ed esprimono al meglio le loro abilità. 4

1.3.2. Descrizione anali5ca delle aevità Azioni obiejvi Personale della coop Altre figure coinvolte A#vità previste nel periodo precedente l inizio dell anno scolas4co (segembre) Azioni di documentazione Incontri Definizione spazi idonei allo svolgimento delle a#vità; presentazione dell educatore e del servizio Coordinatore Referente per la sede responsabile di scolas4ca e referente Servizio, educatore di per il personale ATA riferimento A#vità previste nel primo trimestre: Lavoro frontale (segembre giugno) Dare al momento precedente e ProgeDazione e seguente le lezioni svolgimento delle scolas4che una a#vità: gioco, a#vità connotazione grafiche, ledura di favole.. educa4va in un ambiente protedo e con persone idoneamente formate Educatore bambini, personale ATA, insegnan4 Documentazione a#vità proposte Conta# telefonici Coopera4va- scuola Comunicazione di Coordinatore sos4tuzioni, ges4one responsabile di di ques4oni Servizio organizza4ve ed eventuali cri4cità Responsabile di sede scolas4ca Compilazione registro presenze A#vità previste a metà anno scolas4co incontro incontro di equipe Confronto e verifica dell andamento del Servizio Ccnfronto e ges4one di eventuali cri4cità Educatore, coordinatore Educatori, Coordinatore responsabile di Servizio Responsabile di sede scolas4ca Verbale dell incontro Verbale dell incontro 5

A#vità previste alla fine dell anno scolas4co Incontro coopera4va - scuola Valutazione e verifica finale, discussione sulle linee future Coordinatore responsabile di Servizio Responsabile di sede scolas4ca, referente pedagogico del servizio Verbale dell incontro 1.3.3. Servizio di post scuola (e assistenza mensa se e dove previsto) Il tempo stru<urato in a'vità di post scuola cos9tuisce un laboratorio di esperienze altre e, al tempo stesso, correlate con la normale a'vità disciplinare, che conferisce al tempo scolas9co una dimensione di partecipazione viva e aperta sia verso gli interessi esterni che verso una pra9ca di diale'ca, gioco, impegno e studio. All interno della nostra idea di post scuola si trovano differen9 momen9 che fanno di questo spazio temporale (se pur breve in alcuni casi) un momento educa5vo forte che può contribuire alla crescita dei ragazzi coinvol9 e non funzionare solo come servizio per le famiglie. Nella nostra proposta facciamo rientrare anche il momento della mensa (quando e se prevista). In de<aglio: 1. Mangiare insieme a mensa: La consumazione dei pas9 a scuola come opportunità educa9va importante per conoscere e apprezzare gli aspe' sensoriali e culturali lega9 all alimentazione, per promuovere un sano ed equilibrato rapporto col cibo in relazione al processo di crescita personale, per favorire l interazione fra i bambini e bambine e per sperimentare compi9 e piccole responsabilità. Mangiare a tavola come momento importante nel processo di educazione all a<enzione e alla sensibilità per le differenze, in senso culturale e come esigenze legate ad alcune patologie, alle intolleranze e alle diverse abilità. 2. Gioco libero Quando l assistenza mensa prevede anche un momento libero, la nostra proposta, prevede che i bambini possano dedicarsi al gioco scegliendo liberamente all interno di 2/3 proposte differenziate in spazi defini9: spazio le<ura, spazio giochi da tavolo, spazio giochi di movimento. Questa situazione è occasione importante per aumentare la conoscenza fra i bambini e il senso di responsabilità dei bimbi più grandi verso i più piccoli. 6

3.Cerchio dell ascolto Prima di dividersi nei gruppi per le a'vità dida'che bambini ed educatori si riuniscono in cerchio per commentare insieme giochi ed eventuali dinamiche insorte nel momento di a'vità libera e condividono il programma della giornata. 4.Lavoro in gruppo nel momento riservato ai compi5 Durante le a'vità di sostegno ai compi9 i ragazzi lavorano in piccoli gruppi. La dimensione gruppo corre<amente vissuta aiuta a valorizzare l individualità ma al tempo stesso ad uscire dall egocentrismo e perme<e di intuire l importanza di impegnarsi a favore degli altri in termini di solidarietà e vicinanza. Per ogni utente l educatore predispone materiale specifico da u9lizzare ai fini del recupero scolas9co Nel caso di alunni nei quali si colgano segnali di eventuali disturbi di apprendimento e/o di difficoltà a<en9va l educatore, adeguatamente formato, me<e in a<o strategie mirate a sviluppare nei ragazzi competenze di autovalutazione e autorinforzo per potenziare la capacità di concentrazione e prevede l u9lizzo di strumen9 dispensa9vi, compensa9vi, di intervento riabilita9vo in accordo con le indicazioni ricevute dalle figure di competenza specifica. 5. AEvità di socializzazione La valorizzazione del sogge<o, l a<enzione all altro, lo sviluppo della capacità di ascolto, di confronto, scambio ed empa9a sono le linee guida alla base delle a'vità di socializzazione quali: Laboratori costru'vi, pi<orici, manipola9vi, grafici e teatrali. Il laboratorio è luogo dove ogni individuo può esprimere i propri desideri e bisogni e sviluppare la propria crea9vità e, in alcuni momen9, può vedere anche la partecipazione delle famiglie dei bambini; le<ure fa<e da un educatore al piccolo gruppo al fine di promuovere un rapporto posi9vo con la le<ura; giochi di ruolo, di conoscenza e di iden9ficazione sui temi della pace, dell economia dei diversi popoli del mondo e della solidarietà; giochi coopera5vi a' a promuovere la compe9zione intesa non come sfida e vi<oria sugli altri ma come capacità di me<ersi alla prova e di sfidare se stessi cercando la collaborazione reciproca e uno s9le di convivenza che mantenga e valorizzi l originalità, la diversità e la crea9vità di ognuno. 7

6. AEvità di socializzazione Frequentare tale proge<o significa frequentare un luogo diverso dalla scuola, un luogo in cui ci si confronta con ragazzi di età diversa dalla propria, un luogo in cui ci sono delle regole che possono essere decise di comune accordo. Per questo, di solito, proponiamo ai ragazzi un laboratorio ludico, in cui tu', educatori e ragazzi, dopo aver rifle<uto a<entamente sull importanza delle regole indispensabili per stare bene insieme, stabiliamo le nostre regole che ci accompagneranno per tu<o l anno. 8