Il sentiment volge a favore dei mercati emergenti. Aprile 2014. Pictet Asset Management Strategy Unit



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Transcript:

ASSET CLASS GLOBALI Confermiamo il posizionamento neutrale sulle asset class rischiose; nonostante le previsioni di una ripresa economica, la crescita non è ancora così forte da far decollare gli utili aziendali. AZIONARIO: REGIONI E STILI DI INVESTIMENTO Manteniamo il sovrappeso delle piazze azionarie emergenti ma sottopesiamo le borse europee per ragioni di valutazione; aumentiamo a un livello neutrale la ponderazione nei mercati USA in previsione di un maggiore slancio della crescita. AZIONARIO: SETTORI Incrementiamo l allocazione alle società finanziarie, che dovrebbero beneficiare di un aumento dei tassi; riduciamo per contro il peso della sanità. REDDITO FISSO Aumentiamo al sovrappeso l esposizione al debito emergente in valuta locale, a fronte di valutazioni interessanti e di un apparente rallentamento dei rimborsi. SOTTOPESO Paesi Europa Telecomunicazioni Mid & Small Cap NEUTRALE Azioni Obbligazioni Liquidità Oro Petrolio USA Paesi Pacifico Value Beni voluttuari Beni di prima necessità Sanità Informatica Utilities Obbligazioni governative EUR Obbligazioni Infl. Linked EUR Obbligazioni Corp. Invest. Grade EUR Debito Emerg. Hard Curr. (USD) Giappone Paesi emergenti Energia Materiali Industria Finanza Obbligazioni Corp. High Yield EUR Debito Emerg. Local Currency EM Corporate SOVRAPPESO + USD VARIAZIONE MENSILE Variazione massima Il sentiment volge a favore dei mercati emergenti Pictet Asset Management Strategy Unit Aggiornamento mensile per gli investitori in euro: prospettive a tre mesi Aprile 2014

Aggiornamento mensile Pictet Asset Management Strategy Unit Pubblicato il 31 marzo 2014 Il mercato globale Fed, Cina e Crimea smorzano l entusiamo del mercato In marzo i mercati azionari globali hanno chiuso in lieve calo. I timori legati all annessione della Crimea alla Russia, alla scarsa crescita in Cina e a una svolta intransigente della Federal Reserve hanno infatti smorzato la propensione al rischio degli investitori. I listini azionari hanno subito una correzione dopo che la nuova Presidente della Fed Janet Yellen ha paventato l ipotesi di un aumento dei tassi di interesse USA già ad aprile 2015 ovvero a circa sei mesi dalla fine del QE, spingendo i mercati a scontare un inasprimento prima del previsto (si veda grafico). Tra le piazze dei Paesi avanzati, quelle giapponesi sono state travolte da un ondata di vendite da parte degli investitori esteri in vista dell annunciato aumento dell IVA nel Paese. Anche quelle europee hanno registrato delle perdite, in quanto gli operatori hanno seguito con apprensione l evolversi delle vicende in Crimea. L annessione della penisola è stata accolta da USA e UE con una serie di sanzioni contro la Russia, oltre a provocare il taglio dell outlook del rating del Paese. Ne è conseguita una perdita a due cifre sulle borse russe, che hanno evidenziato la peggior performance da gennaio. È andata male anche sui mercati azionari cinesi, dove ha prevalso un clima di generale prudenza a fronte della svalutazione del renmimbi, seguita al raddoppio del rispettivo intervallo di trading, e dei segnali di decelerazione economica. Le piazze azionarie emergenti hanno mostrato una sorprendente tenuta in un contesto che a priori avrebbe dovuto penalizzare le asset class rischiose più di ogni altra. Abbiamo osservato una notevole dispersione nelle performance dei singoli mercati. L Indonesia ha messo a segno un rialzo di oltre il 4%, che ha fatto salire i guadagni da inizio anno a quasi il 20%. India, Messico e Brasile hanno registrato un rimbalzo grazie all apprezzamento delle rispettive valute. In termini settoriali, ha regnato un orientamento difensivo che ha premiato le utility e sfavorito i materiali, in conseguenza del calo dei prezzi delle commodity. Le aree ad alto potenziale di crescita, come biotecnologie e internet, hanno subito flessioni significative. Nei mercati fixed income dei Paesi sviluppati, si sono distinti i titoli di Stato e high yield europei, sostenuti dalla possibilità di un aumento degli stimoli da parte della BCE. IMPENNATA DEI RENDIMENTI DEI BOND A BREVE SCADENZA A FRONTE DELLE PREVISIONI DI INASPRIMENTO DEI TASSI DI INTERESSE Differenziale di rendimento, punti base, titoli di Stato USA a 5-30 anni 2.7 2.5 2.3 2.1 1.9 1.7 1.5 05.2012 Rendimenti obbligazionari USA a 5-30 anni 07.2012 11.2012 01.2013 05.2013 07.2013 11.2013 01.2014 2.7 2.5 2.3 2.1 1.9 1.7 1.5 Fonte: Thomson Reuters Datastream Asset allocation Esposizione azionaria neutrale alla luce di una crescita non ancora abbastanza forte Abbiamo deciso di conservare un posizionamento neutrale sulle asset class rischiose. Nonostante le previsioni di una ripresa economica nel corso dell anno negli USA come in Cina la crescita mondiale non è tuttora sufficientemente robusta da giustificare un rialzo delle stime di utile aziendali. Senza contare che nelle ultime settimane i rischi geopolitici si sono intensificati: l escalation di tensioni tra le potenze occidentali e la Russia dopo l annessione della Crimea potrebbe infatti costituire una minaccia per il recupero dell area Euro. L UE è vulnerabile in quanto importa circa il 25% del gas dalla Russia e intrattiene scambi commerciali con la Federazione pari a circa 335 miliardi di euro l anno. Continuiamo a sovrappesare il dollaro USA, poiché il costante ritiro degli stimoli monetari da parte della Fed dovrebbe sostenere il rendimento della valuta. Confermiamo il posizionamento neutrale sulle obbligazioni. I nostri indicatori del ciclo economico sono rimasti sostanzialmente invariati dallo scorso mese. L economia mondiale è in espansione, seppur a un ritmo moderato. I nostri indicatori di tendenza globali rivelano una marcata decelerazione della congiuntura statunitense (la maggior parte delle altre economie avanzate registra però una crescita superiore alla media), in gran parte ascrivibile al cattivo tempo: molte regioni hanno infatti vissuto l inverno più freddo degli ultimi trent anni. Qui, l impatto sull economia si è fatto subito sentire con un calo della crescita occupazionale, che ha recentemente trovato conferma nel Beige Book pubblicato dalla Federal Reserve. Il rallentamento degli USA sarà però temporaneo. Troviamo infatti incoraggianti i dati positivi sulla fiducia dei con- 2 BAROMETER APRILE 2014

Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream / JPM and BoA Merrill Lynch PRINCIPALI ASSET CLASS PERFORMANCE: ASSET CLASS OBBLIGAZIONI: SPREAD ASSET CLASS 14 13 12 MSCI Global Equities equities JPM Global Bonds bonds Indice GSCI Index GSCI USD 140 130 120 In punti percentage percentuali points 12 Mercati EM Hard emergenti Currency in vs valuta US Treasuries forte vs Treasury USA Obbligazioni Euro Investment investment Grade vs grade Bunds in euro vs. Bund Obbligazioni Euro High Yield high vs yield Bunds in euro vs. Bund 1 12 10 11 110 8 8 10 100 6 6 9 90 4 4 8 70 2 2 7 80 0 06.2012 12.2012 06.2013 12.2013 06.2012 12.2012 06.2013 12.2013 ROTAZIONE DEI SETTORI AZIONARI E PERFORMANCE VALUTARIA MSCI Global equities JPM Global bonds GSCI Index USD ROTAZIONE DEI SETTORI AZIONARI GLOBALI: PERFORMANCE TITOLI CICLICI E DIFENSIVI PERFORMANCE: VALUTE VS USD 115 11 USA UEM EMU MERCATI EM EMERGENTI GIAPPONE JP 115 110 11 105 EUR GBP CHF JPY 110 105 105 105 10 100 10 100 95 95 9 90 95 95 85 85 9 90 8 80 85 85 75 75 8 80 7 70 06.2012 12.2012 06.2013 12.2013 06.2012 12.2012 06.2013 12.2013 BAROMETER APRILE 2014 3

Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream INDICATORI PROPENSIONE AL RISCHIO VARIAZIONE MENSILE Variazione massima AVVERSIONE AL RISCHIO ASSETTO NEUTRALE PROPENSIONE AL RISCHIO + Ciclo economico Liquidità Valutazione Sentiment Strategia PAM CICLO ECONOMICO: RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA MONDIALE INDICE DELL ATTIVITÀ MONDIALE E CRESCITA DEL PIL REALE % 2 15 1 5-5 -1-15 -2-25 Indice Leading tendenza index (Q/Q (Q/Q an.) an.) Indice Leading tendenza index (Y/Y) (Y/Y) Crescita World GDP PIL growth mondiale (Y/Y) (Y/Y) 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 CRESCITA SEQUENZIALE DELL ATTIVITÀ MONDIALE (M/M) %m/m 0.7 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0. -0.1-0.2-0.3 Indicatore World leading tendenza indicator mondiale Media Average (dal (since 1999) 99) 02.2012 06.2012 10.2012 02.2013 06.2013 10.2013 02.2014 LE ECONOMIE EMERGENTI RALLENTANO LA CORSA INDICATORE DI TENDENZA G10: CRESCITA M/M %m/m 0.6 0.5 0.4 0.3 0.2 0.1 0. -0.1-0.2-0.3-0.4 G10 Indicatore leading di indicator tendenza G10 Average Media (dal (since 1999) 99) 02.2012 06.2012 10.2012 02.2013 06.2013 10.2013 02.2014 %m/m 1. 0.8 0.6 0.4 0.2 0. -0.2-0.2 INDICATORE DI TENDENZA MERCATI EMERGENTI: CRESCITA M/M %m/m 1. 0.8 0.6 0.4 0.2 0. EM Indicatore leading EM leading indicator tendenza indicator mercati emergenti Average Media Average (dal (since 1999) (since 99) 99) 01.2012 02.2012 05.2012 06.2012 10.2012 01.2013 02.2013 05.2013 06.2013 10.2013 01.2014 02.2014 4 BAROMETER APRILE 2014

Fonte: Pictet Asset Management, Thomson Reuters Datastream VALUTAZIONE: MERCATI E SETTORI AZIONARI PAESI E SETTORI REGIONI MSCI CRESCITA EPS CRESCITA FATTURATO P/E P/BV P/FATTURATO DY 2014 2015 2014 2015 2014 12M 2014E 2014E 2014E USA 8% 11% 4% 4% 14,3 15,4 2,3 1,6 2,2% Europa 10% 12% 1% 4% 12,5 13,6 1,6 1,0 3,6% UEM 12% 15% 1% 4% 12,3 13,5 1,4 0,9 3,4% Svizzera 6% 11% 3% 5% 14,6 15,7 2,3 2,1 3,2% Regno Unito 8% 9% 0% 3% 12,2 13,0 1,7 1,1 3,9% Giappone 10% 10% 3% 3% 14,1 12,9 1,1 0,6 2,0% Mercati emergenti 11% 11% 6% 7% 9,3 10,1 1,2 0,6 3,1% Asia ex Giappone 13% 12% 7% 7% 9,9 10,8 1,2 0,6 2,9% Globale 9% 11% 4% 4% 12,9 14,0 1,7 1,1 2,7% SETTORI MSCI GLOBAL CRESCITA EPS CRESCITA FATTURATO P/E P/BV P/FATTURATO DY 2014 2015 2014 2015 2014 12M 2014E 2014E 2014E Energia 9% 6% -1% 2% 11,1 11,6 1,3 0,7 3,5% Materiali 14% 14% 4% 4% 12,5 13,7 1,5 0,9 2,9% Industria 13% 13% 4% 4% 13,7 15,0 2,0 0,8 2,6% Beni voluttuari 9% 15% 6% 6% 13,5 15,0 2,2 1,0 2,2% Beni di prima necessità 6% 10% 4% 5% 16,1 17,1 3,0 1,0 3,1% Sanità 7% 12% 7% 5% 15,6 16,9 3,1 1,8 2,2% Finanza 9% 12% 5% 6% 10,8 11,8 1,1 1,5 3,6% Informatica 12% 11% 5% 5% 13,7 14,8 2,5 1,8 1,8% Telecomunicazioni 3% 8% 3% 2% 13,3 14,2 1,9 1,2 4,7% Utility 5% 7% 2% 3% 13,6 14,4 1,3 0,8 4,2% LIQUIDITÀ: NONOSTANTE IL TAPERING, GLI STIMOLI MONETARI CONTINUANO INDICATORE DEL SENTIMENT A LIVELLI NEUTRALI DIMENSIONI DEI BILANCI DELLE BANCHE CENTRALI INDICE DEL CICLO DEL SENTIMENT PICTET Indicizzato Indexed 50 45 40 35 30 25 Fed BCE ECB BOE BOJ BNS SNB 500 450 400 350 300 250 2 15 1 5 Indice Pictet del Sentiment sentiment Index Pictet (LHS) (sx.) S&P 500 COMPOSITE - PRICE PRICE INDEX INDEX (RHS) (RHS) +/- 1 STD SEGNALE BUY DI SIGNAL ACQUISTO 1900 1800 1700 1600 1500 1400 20 15 10 5 09.2008 03.2009 09.2009 03.2010 09.2010 03.2011 09.2011 200 150 100 50 0-5 -1-15 05.2012 07.2012 11.2012 01.2013 05.2013 07.2013 SELL SEGNALE SIGNAL DI VENDITA 11.2013 01.2014 1300 1200 1100 1000 BAROMETER APRILE 2014 5

PRESTITI BANCARI USA IN NETTO AUMENTO Crescita dei prestiti bancari, %, su base trimestrale, tasso annuale destagionalizzato 1 8 6 4 2-2 05.2012 07.2012 11.2012 01.2013 sumatori e la ripresa dei prestiti bancari nel Paese. Ci attendiamo una crescita a un tasso annualizzato dell 1,8% nel primo trimestre e del 3,2% nel secondo. In Europa la ripresa è ancora in atto. Tuttavia, in molte economie nazionali i nostri indicatori di tendenza segnalano sì un espansione, ma a un ritmo meno sostenuto. I finanziamenti a famiglie e imprese, inoltre, continuano a diminuire e per il momento la BCE non sembra intenzionata ad affrontare il problema adottando una politica monetaria più espansiva. Dai nostri indicatori sulla crescita del Giappone emerge un quadro eterogeneo, su cui probabilmente incide l imminente aumento dell imposta sui consumi; se tale inasprimento avesse ripercussioni evidenti sulla crescita, la BoJ risponderà prolungando il quantitative easing. Anche i mercati emergenti mandano segnali contrastanti. Al rialzo di India, Indonesia e Corea del Sud si contrappone infatti la situazione in Cina, dove nel primo trimestre la crescita annualizzata potrebbe ridursi ad almeno un punto percentuale sotto il target del 7,5% fissato dal governo. Il nostro indicatore di tendenza della Cina registra una flessione da quattro mesi consecutivi; in caso di perdurante calo, prevediamo un intervento delle autorità fiscali e monetarie. Anche i nostri parametri di liquidità suggeriscono di mantenere un posizionamento neutrale sugli asset rischiosi. Detto ciò, i dati aggregati nascondono alcuni progressi compiuti dagli Stati Uniti, dove i prestiti bancari a imprese e famiglie sono in forte crescita (si veda 05.2013 07.2013 11.2013 01.2014 10 8 6 4 2 0-2 Fonte: Thomson Reuters Datastream, Pictet Asset Management grafico). Il netto miglioramento delle condizioni creditizie, attribuibile al recupero del mercato immobiliare commerciale e all aumento dei prestiti concessi dalle banche più piccole, prelude a un accelerazione degli USA nel secondo trimestre del 2014. Lo stesso non si può dire dell Europa, dove prosegue la contrazione dei prestiti bancari. In Giappone, le condizioni creditizie ancora modeste contrastano con i persistenti stimoli monetari della BoJ. In Cina, la liquidità continua a scarseggiare a causa del rallentamento dell attività economica. Anche i nostri indicatori del sentiment si attestano a livelli generalmente neutrali. Se sui titoli azionari statunitensi il posizionamento degli investitori appare eccessivamente rialzista, su quelli nipponici sembra prevalere il trend opposto, stando agli indicatori tecnici. Ciononostante, i nostri indicatori del sentiment relativi agli asset dei mercati emergenti sono meno ribassisti. In termini di valutazioni, secondo le nostre stime le borse europee sono le più onerose. I titoli azionari dell eurozona scambiano a un P/BV simile a quello dei loro corrispettivi dei mercati emergenti, nonostante una redditività del capitale proprio (ROE) pari alla metà di quella delle piazze azionarie dei Paesi in via di sviluppo (14%). I mercati azionari emergenti sono più convenienti di molte altre regioni, poiché scambiano a un P/E di 10,1 rispetto agli utili previsti per il prossimo anno, contro il 13,6 delle borse globali. Tale valutazione appare ancora più interessante se si considera che nel lungo periodo gli utili societari dovrebbero aumentare più o meno nella stessa misura (12% annuo) sia nei mercati emergenti sia nelle piazze mondiali. 6 BAROMETER APRILE 2014

Allocazione azionaria regionale e settoriale Posizione ancora lunga nei mercati emergenti, ridotta in Europa e incrementata negli USA Nel nostro portafoglio regionale, sottopesiamo le borse europee, mentre aumentiamo l esposizione agli USA a un livello neutrale. Preferiamo tuttora il Giappone e i mercati emergenti. Abbiamo ridotto la ponderazione dei titoli azionari europei per ragioni di valutazione. Secondo le nostre stime, le borse europee sono le più onerose a livello globale e il posizionamento rialzista degli investitori nell asset class aumenta le probabilità di una correzione. Inoltre, la ripresa economica dell UE non si è tradotta in un rialzo degli utili aziendali, che hanno disatteso le aspettative del mercato. Le stime di consensus sugli utili europei sono più ottimiste rispetto a quelle sui risultati statunitensi (+10% quest anno e +12% nel 2015 contro il +8% e il +11% degli USA). Le società europee che generano una quota dei propri ricavi in Russia e Ucraina potrebbero però essere penalizzate, specie quelle che operano nei settori bancario, energetico e del lusso. Il giudizio sull Europa potrebbe comunque essere rivisto se la BCE adottasse misure di politica monetaria non convenzionali. Per il momento, le condizioni di liquidità sono più favorevoli negli Stati Uniti, dove la nostra esposizione è stata aumentata a livelli neutrali. Di buon auspicio è, in particolare, l aumento dei finanziamenti negli USA, che lascia presagire una ripresa dell attività economica. Il mercato azionario nipponico gode ancora di ottime prospettive a medio termine. Il Giappone è l unico Paese che ha visto un aumento delle stime degli utili; inoltre, le misure anti-deflazionistiche sembrano lentamente dare i loro frutti. L azionario emergente presenta ancora un profilo di rischio/rendimento favorevole. Le valutazioni appaiono allettanti dopo il netto calo subito a inizio anno. CINA, POSSIBILI STIMOLI DATO IL FORTE RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA 6 55 5 45 4 35 Il forte deprezzamento delle valute emergenti sosterrà gli utili degli esportatori dei Paesi in via di sviluppo. Il sentiment nei confronti delle piazze emergenti sembra inoltre essersi stabilizzato, a fronte della relativa resistenza di questi mercati a potenziali shock come l aumento dei tassi di interesse USA, il rallentamento della Cina e le tensioni geopolitiche tra Russia e Occidente. Un accelerazione della crescita globale e nuove misure di stimolo da parte della Cina dovrebbero creare le condizioni propizie per una sovraperformance dei mercati emergenti rispetto a quelli dei Paesi avanzati. Come si evince dal grafico, l attività economica cinese ha subito una brusca frenata; a nostro avviso, in questo trimestre la crescita dovrebbe scendere sotto il 7% annuo, provocando la reazione delle autorità. Il nostro giudizio positivo è però formulato su base selettiva. Siamo più orientati verso i Paesi senza problemi di finanziamento, con valutazioni interessanti e con la flessibilità necessaria per ricorrere a stimoli fiscali e monetari. È il caso di Russia e Cina. Questi due mercati offrono un ROE più elevato rispetto a quasi tutte le altre PMI cinese NBS (sx) PMI cinese HSBC/Markit (sx) Produzione industriale (dx) % su base annua 30 07 08 09 10 11 12 13 14 25 20 15 10 5 0-5 Fonte: Thomson Reuters Datastream, CEIC, Pictet Asset Management piazze emergenti (quasi 14% per la Russia e 16% per la Cina), ma scambiano a un P/BV assai inferiore alla media EM. Confermiamo inoltre il sovrappeso dei Paesi di qualità elevata, dove i trend strutturali positivi alimenteranno la crescita. Fra questi figurano Messico e Filippine, nonostante siano scambiati a premio rispetto ai mercati globali. In termini di allocazione settoriale, aumentiamo al sovrappeso l esposizione ai settori finanziari, per beneficiare di un eventuale rialzo delle previsioni dei tassi e di un incremento dei prestiti bancari negli USA. Prediligiamo tuttora le aree cicliche, che dovrebbero essere favorite da un aumento degli investimenti tecnici; la nostra preferenza trova espressione nella sovraponderazione del settore energetico, materiali e industria. Per finanziare tali operazioni, abbiamo ridotto le partecipazioni nel settore della sanità, un settore oneroso e sensibile a eventuali variazioni del sentiment dopo i significativi ribassi subiti dalle grandi società biotech. Le telecomunicazioni restano la nostra principale sottoesposizione. BAROMETER APRILE 2014 7

Pictet Asset Management Via Fratelli Gabba, 1/A 20121 Milano www.pictetfunds.it Reddito fisso Sovrappesiamo i bond emergenti in valuta locale dopo il sell-off Il profilo di rischio-rendimento delle divise e dei bond in valuta locale dei mercati emergenti continua a migliorare in seguito a un lungo sell-off. Di conseguenza, abbiamo ampliato al sovrappeso il posizionamento neutrale nel debito emergente in valuta locale, mentre abbiamo ridotto a un sottopeso la posizione nei corrispettivi titoli in dollari americani. Tale operazione è giustificata da una serie di fattori. I nostri modelli relativi alle divise emergenti segnalano una flessione delle valutazioni a livelli ormai in netto contrasto con i fondamentali di queste economie. Il modello di equilibrio dei tassi di cambio (contro USD) prende in considerazione le partecipazioni estere nette, il tasso di inflazione e la produttività relativa di un Paese. Su tale base, riteniamo che in media le valute emergenti scambino ad almeno due deviazioni standard al di sotto del loro livello di equilibrio (si veda grafico). Altrettanto incoraggiante è il quadro dei rendimenti dei bond in valuta locale. Con il recente aumento e in alcuni casi, l impennata dei rendimenti, l asset class ha acquisito caratteristiche decisamente positive, in quanto offre rendimenti tra i più elevati nell universo fixed income globale a fronte di una duration tra le più basse (superiore solo a quella delle obbligazioni high yield globali): un accoppiata vincente in un periodo di potenziale rialzo dei rendimenti obbligazionari USA. I trend sono positivi anche sotto il profilo tecnico. Negli ultimi mesi, i deflussi dalle piazze obbligazionarie emergenti in valuta locale si sono attenuati e gli investitori istituzionali hanno iniziato a rafforzare le posizioni nell asset class. I nostri mercati preferiti sono il Brasile, che offre valutazioni allettanti, e la Cina, che a nostro parere beneficerà di un imminente allentamento monetario. Manteniamo inoltre il sovrappeso dei bond high yield europei. Le obbligazioni speculative offrono ancora un rendimento che compensa ampiamente il rischio di default. Secondo Fitch Ratings, il tasso di default degli emittenti high yield globali è sceso sotto il 2%, contro la media decennale del 13%. Prevediamo che i tassi rimarranno contenuti in una prospettiva storica: i costi di finanziamento non dovrebbero aumentare e le società continueranno probabilmente ad attuare una rigorosa gestione di bilancio. Il contesto monetario, inoltre, è favorevole all high yield europeo. Se nell immediato la BCE è restia a un ulteriore allentamento, in futuro potrebbe optare per una politica più accomodante per contrastare gli effetti negativi di un eventuale aumento dei tassi di interesse USA. Conserviamo una posizione di duration lunga in quanto il costante ritiro degli stimoli monetari della Fed dovrebbe portare a un rapido calo delle attese inflazionistiche del mercato, che innescherebbe un rally dei bond a lunga scadenza. Per il secondo semestre dell anno, prevediamo una risalita dei rendimenti dei titoli di Stato dei Paesi avanzati. Olivier Ginguené, Chairman Pictet Asset Management Strategy Unit Luca Paolini, Chief strategist Pictet Asset Management LE VALUTE EMERGENTI SCAMBIANO AL DI SOTTO DEL LIVELLO DI EQUILIBRIO % 2 15 1 5-5 -1-15 -2 Deviazione dall equilibrio Valute 20 +/ 1 deviazione standard emergenti sopravvalutate -2 deviazioni standard 15 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 PICTET STRATEGY UNIT 10 5 0-5 -10-15 Valute emergenti sottovalutate -20 2010 2012 2014 Fonte: Pictet Asset Management Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU) è il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e commodity. Ogni mese, la PSU definisce una politica generale in base all analisi dei seguenti fattori: ciclo economico: indicatori di tendenza proprietari, inflazione liquidità: politica monetaria, variabili creditizie/monetarie valutazioni: premio di rischio azionario, divario di rendimento, multipli e dati storici aspettative: indice del sentiment Pictet (indagini fra gli investitori, indicatori tattici) Il presente materiale è destinato esclusivamente agli investitori professionali. Esso non è comunque concepito per la distribuzione a persone o entità aventi cittadinanza o residenza in una località, Stato, paese o altra giurisdizione in cui tale distribuzione, pubblicazione o utilizzo sono in contrasto con norme di legge o regolamentari. Le informazioni utilizzate per la preparazione del presente documento sono basate su fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna dichiarazione o garanzia in merito alla loro accuratezza o completezza. Tutte le opinioni, stime e previsioni sono suscettibili di modifica in qualsiasi momento senza preavviso. Si invitano gli investitori a leggere il prospetto informativo o il memorandum d offerta prima di effettuare sottoscrizioni nei fondi gestiti da Pictet. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale di ciascun investitore e può essere soggetto a cambiamenti in futuro. Le performance del passato non sono indicative dei rendimenti futuri. Il valore degli investimenti e il reddito che ne deriva possono tanto aumentare quanto diminuire, e non sono garantiti. Potete non ottenere in restituzione l importo originariamente investito. Il presente documento è stato emesso in Svizzera da Pictet Asset Management SA, e nel resto del mondo da Pictet Asset Management Limited, società autorizzata e soggetta alla regolamentazione della Financial Conduct Authority, e non può essere riprodotto o distribuito, in tutto o in parte, senza la loro preventiva autorizzazione. Per gli investitori britannici, le SICAV multicomparto Pictet e Pictet Total Return domiciliate in Lussemburgo sono considerate «recognized collective investment schemes» ai sensi della section 264 del Financial Services and Markets Act 2000. I fondi svizzeri di Pictet, autorizzati per la distribuzione unicamente in Svizzera ai sensi della Legge federale sugli investimenti collettivi di capitale, sono considerati «unregulated collective investment schemes» nel Regno Unito. Il Gruppo Pictet gestisce hedge funds, fondi di hedge funds e fondi di fondi di private equity non autorizzati per la distribuzione al pubblico nell ambito dell Unione Europea e considerati «unregulated collective investment schemes» nel Regno Unito. Per gli investitori australiani, Pictet Asset Management Limited (ARBN 121228 957) è esonerata dall obbligo di possedere una licenza per i servizi finanziari australiani ai sensi del Corporate Act 2001. Per gli investitori statunitensi, la vendita di azioni negli Stati Uniti o a US Persons avverrà unicamente tramite collocamento privato ad «accredited investors» in base all esenzione dalla registrazione presso la SEC ai sensi della section 4(2) e della Regulation D Private placement exemptions della legge del 1933 nonché ai clienti qualificati secondo la definizione della legge del 1940. Le azioni dei fondi Pictet non sono state registrate ai sensi della legge del 1933 e pertanto, ad eccezione delle transazioni non in contrasto con la legislazione statunitense in materia di titoli, esse non possono essere offerte o vendute direttamente o indirettamente negli Stati Uniti o a US Persons. Le società di gestione di fondi d investimento del Gruppo Pictet non saranno registrate ai sensi della legge del 1940. Copyright 2014 Pictet - Emesso a Febbraio 2014. 8 BAROMETER APRILE 2014