Dossier nutrizione Assistenza Anziani. http://www.socialinfo.it/assistenza_anziani_n1/nutrizione.htm



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Pagina 1 di 6 Tecnologie per Ipovisione Ausili ottici, videoingranditori, ausili elettronici e informatici Case di riposo - Milano Case di riposo per anziani non autosufficienti in Lombardia Annunci Goooooogle» home» newsletter» glossario» lavoro» segnala» chi siamo» cerca venti ubblicazioni pprofondimenti ssociazioni Dossier Nutrizione La salute vien mangiando Prof. Domenico Cucinotta La qualità della vita Prof. Domenico Cucinotta Abstract Abstract Versione pdf [21 kb] Versione pdf [11 kb] Copertina Sommario trutture online Bere non è un vizio. Acqua, più calcio meno sodio Dott. Alessandro Zanasi Abstract Versione pdf [40 kb] Pte - Expo 2004 avoro icerca Informazioni sugli autori Il Prof. Domenico Cucinotta Il Dott. Alessandro Zanasi Il prossimo numero lossario Se non hai Acrobat reader scaricalo qui Gli inserzionisti di questo numero egnaliamo orum La salute vien mangiando - Prof. Domenico Cucinotta 1. Introduzione Archivio rchivio roponi evento ink Il nostro organismo è incessantemente impegnato a costruire, rinnovare e sviluppare gli organi e gli apparati di cui è composto. E questa una attività vitale, che andrebbe mantenuta in perfetto equilibrio per tutta la durata della vita. L apporto costante di nutrienti che forniscano combustibile per la produzione di lavoro, calore, energia chimica (funzione energetica) e di nutrienti da utilizzare come materiale per la manutenzione di tessuti (funzione plastica) dovrebbe essere sempre equilibrato e corrispondente alle necessità del singolo individuo. E questo un presupposto fondamentale se si vuole contrastare la tendenza al declino di numerosi parametri funzionali e biochimici, per cui soggetti con la stessa età anagrafica possono avere una differente età biologica e quel che è importante una diversa età funzionale. Richiedi una copia gratuita della rivista Redazione Direttore editoriale Daniela Lassandro Direttore responsabile Irene Govoni Reg. Tribunale Bologna n. 7.336-30/05/03

Pagina 2 di 6 Numerosi esempi possono essere riportati riguardo il ruolo potenziale di una corretta nutrizione sulla capacità funzionale, sulla morbilità e sulla spettanza di vita degli anziani. Se le calorie introdotte oltrepassano il fabbisogno, esse vengono trasformate in grassi di deposito e la persona aumenta di peso, ma nello stesso tempo si ha una maggiore produzione di radicali liberi. Queste sono molecole instabili che contengono uno o più elettroni spaiati sull orbitale atomico e/o molecolare più esterno, per cui assumono una particolare reattività biochimica, che può agire sia localmente che a distanza, causando effetti dannosi, che possono portare alla morte cellulare o alla lesione irreversibile di alcuni organi. Viceversa, quando l apporto nutrizionale è insufficiente, l organismo deve utilizzare le sue riserve e può arrivare a distruggere se stesso. Si crea progressivamente un severo stato malnutrizionale che ha gravi ripercussioni sulla funzionalità di tutti gli organi, dapprima di quelli meno importanti per la sopravvivenza, successivamente anche di questi ultimi. Editore Fin-mark Srl Via di Corticella 205 40128 Bologna Tel. 051 4199911 Fax 051 4199923 info@fin-mark.com www.pte-expo.com 2. Alimentazione e vecchiaia L avanzare degli anni comporta alterazioni dei processi di adattamento fisiologico, che possono condurre a situazioni di particolare rischio nutrizionale e quindi dello stato di salute. Sono state segnalate modificazioni del meccanismo di regolazione dell appetito con conseguente alterazione della sensazione di sazietà, che porta spesso ad un apporto di nutrienti insufficiente o squilibrato. Il vecchio adagio meglio prevenire che guarire si applica perfettamente a tutti gli aspetti che riguardano nutrizione e salute. Non si deve aspettare l età avanzata per preoccuparsi dello stato nutrizionale, però è sempre meglio tardi che mai! Anche quando si è avanti negli anni vale la pena prendere decisioni che favoriscano un mantenimento di uno buono stato nutrizionale o un riequilibrio, qualora fosse necessario. Tale considerazione vale per tutte le situazioni residenziali ed in qualsiasi condizione di autosufficienza. Eventuali provvedimenti possono e devono riguardare l adulto maturo, il giovane anziano, l anziano, il vecchio, il grande vecchio, il centenario ed oltre che vive in casa propria in condizione di totale indipendenza fino a quello che vive una istituzione perché totalmente non autosufficiente. 3. Regolare l'alimentazione Occorre controllare l alimentazione tutti i giorni, con continuità, rispettando regole rigorose, di fondamentale importanza. Il giusto peso L eccesso di peso è il risultato di abitudini alimentari squilibrate dal punto di vista energetico. Il peso resta sotto controllo se è mantenuto in pareggio l ago della bilancia alimentare, scegliendo cibi di valore energetico adeguato e inserendo nella dieta quotidiana vegetali, frutta fresca, ortaggi e alimenti ricchi di fibra. Variare la dieta L organismo, per mantenersi sano, ha bisogno di molte sostanze diverse. Vitamine, sali minerali, grassi e proteine, sono tutti elementi che dovrebbero rientrare in una corretta alimentazione. Tuttavia non esiste un cibo che racchiuda in sé, nell equilibrio ottimale, tutte le sostanze necessarie. Il modo più semplice per garantire l apporto di tutti i nutrienti indispensabili è variare quotidianamente l alimentazione. Ecco perché la dieta deve comprendere carni magre, pesce e uova, che forniscono proteine, minerali e vitamine del complesso B, latte, formaggi e latticini, che sono la principale fonte di calcio; pane, pasta - riso, patate e cereali, ricchi di amido e fonte di proteine e vitamine del complesso B; legumi secchi

Pagina 3 di 6 come fagioli, lenticchie, piselli che forniscono fibra, minerali e proteine; frutta e verdura fresche, ricche di fibra, di provitamina A, di vitamina C e di sali minerali. A tale proposito è opportuno che la popolazione riscopra la stagionalità della frutta e degli ortaggi, al fine di ottenere i massimi vantaggi nutrizionali. Meno grassi E' bene moderare il consumo di condimenti di origine animale, fonte di grassi saturi (burro, lardo, pancetta, panna e così via), preferendo a queste sostanze quelle di origine vegetale (olio di oliva). Deve essere moderato anche il consumo delle carni e degli insaccati. Il pesce dovrebbe essere consumato almeno 2-3 volte la settimana. Più amido e fibra Gli alimenti ricchi di amido sono i cereali, le patate, i legumi secchi, oltre naturalmente alla pasta, al pane, al riso: insieme a all amido queste sostanze forniscono all organismo proteine, vitamine e sali minerali. Un altra sostanza particolarmente importante nella dieta quotidiana è la fibra, cioè quella parte degli alimenti vegetali che l intestino umano non è in grado di digerire. I diversi tipi di fibra (da quella insolubile presente nei cereali, a quella solubile contenuta nella frutta) riescono a regolare le funzioni intestinali e a tenere sotto controllo la glicemia e la colesterolomia, oltre a contribuire al raggiungimento del senso di sazietà in tutte le età della vita. Pochi dolci I golosi che hanno a cuore la propria salute dovranno fare qualche sacrificio, e ridurre il consumo di bevande dolci, torte e pasticcini. Fra gli alimenti a base di zucchero, infatti, alcuni apportano molte sostanze nutrienti, altri invece come caramelle, miele, croccanti, torroni, solo calorie e poco altro. Dunque sì ai dolci, ma con moderazione, evitando di consumarli fuori dai pasti, come gratificazione a momenti di stress o di tensione emotiva. Poco sale Se si vuole evitare il rischio di ipertensione, il sale va ridotto al minimo. Così, quando si cucina è bene limitare la quantità di sale aggiunto come condimento: tutto il sale di cui abbiamo bisogno è già contenuto negli alimenti allo stato naturale. Per questo motivo è anche bene limitare il consumo dei prodotti confezionati (insaccati, cibi in scatola), nei quali il contenuto di sale è più elevato. Poco alcol In questo campo la moderazione è d obbligo. Questo non significa che l alcol debba essere bandito del tutto dalla nostra tavola: chi sta bene e vuole concedersi il piacere di un bicchiere di vino può farlo, ma facendo attenzione a non eccedere, ricordandosi di bere solo ai pasti. Da un punto di vista generale, è assai importante che la popolazione, in tutte le età della vita, acquisisca coscienza dell opportunità di ridurre globalmente l apporto di calorie. Per quanto riguarda il processo di invecchiamento, la restrizione calorica risulta l unico intervento dimostratosi effettivamente capace di ridurre l invecchiamento nei roditori ed in moltissimi altri animali. Ciò ha portato a chiedersi se questo risultato possa valere anche per l uomo, come deporrebbero alcune osservazioni compiute sulle scimmie e direttamente su esseri umani volontari. Saranno le ricerche future a fornire importanti risultati su questo affascinante argomento, perché è necessario vivere a lungo in buona salute ed in completa autonomia funzionale; ed a tale scopo l alimentazione è di enorme importanza.

Pagina 4 di 6 La qualità della vita - Prof. Domenico Cucinotta Valutare lo stato nutrizionale L importanza di una corretta e costante valutazione dello stato nutrizionale in qualsiasi età della vita, ma specialmente negli anziani, non deriva soltanto dalla particolare frequenza con cui molti problemi restano misconosciuti e/o si accompagnano a varie manifestazioni patologiche, ma soprattutto al ruolo prognostico sfavorevole che i problemi nutrizionali hanno sulla qualità di vita e sulla capacità funzionale. Come definire la qualità della vita? E certamente quella che corrisponde alla possibilità di vivere in autonomia, e quindi dal punto di vista sanitario, grande importanza ha la definizione di Health Related Quality of Life (HRQoL) perché considera gli aspetti correlati allo stato di salute. Questo dipende prevalentemente dall utilizzo delle misure di prevenzione, dalla diagnosi tempestiva, dalle cure mirate, ma anche dalla disponibilità di beni e servizi sanitari efficaci, che siano in grado di condizionare lo stato di salute dell utente e quindi lo stato di benessere del medesimo. Gli epidemiologi hanno cercato di misurare i risultati di alcuni specifici interventi, fondati soprattutto sulle misure del numero di vite salvate o salvabili con determinati interventi. In seconda approssimazione hanno considerato il numero degli anni di vita attesi corrispondenti ad ognuna delle vite salvate, infine hanno cercato di pesare ogni anno di vita guadagnato, tenendo conto di una ponderazione basata sulla qualità di vita attesa: anno di vita in buona salute è l unità di misura ottenuta, solitamente abbreviata con l acronimo QALY (Quality Adjusted Life-Years) (C. Hanau). Utilizzando tali criteri non vi è alcun dubbio che il mantenimento di uno stato nutrizionale ottimale è fondamentale sia per una migliore HRQoL che un più alto QALY. Tale osservazione è valida per tutti gli esseri umani: basta pensare ai problemi dei Paesi in via di sviluppo, ma particolarmente sentito è anche l impatto di una corretta alimentazione nei Paesi più sviluppati e più longevi, ove deve essere promosso il cosiddetto ACTIVE AGEING, cioè gli anziani devono vivere di più, ma mantenendosi attivi. Senza nutrizione adeguata e senza esercizio fisico e mentale non si può vivere in buona salute e benessere fisico e quindi la qualità della vita diventa scadente. Bere non è un vizio. Acqua, più calcio meno sodio - Dott. Alessandro Zanasi 1. L'importanza dell'acqua Tutti i giorni, quasi senza accorgercene, utilizziamo una grande quantità di acqua per dissetarci: durante la nostra vita consumiamo l equivalente in acqua di 600 volte il peso corporeo, 2 litri al giorno per una vita media di 65 anni ed un peso medio di 70 kg. Soddisfare il fabbisogno idrico dell organismo è una necessità quotidiana irrinunciabile. Non possiamo, pertanto, trascurarne la qualità. Chimicamente l acqua è composta da due atomi di idrogeno (H) e da un atomo di ossigeno (O), entrambi costituenti principali della vita terrestre. Questo composto chimico è nutrimento essenziale del nostro organismo: lo stato di salute degli esseri umani è, infatti, garantito non solo dall assunzione bilanciata di proteine, carboidrati, lipidi, ma anche di vitamine e di elementi chimici inorganici, cioè di macro e di

Pagina 5 di 6 microelementi. Con l acqua vengono ingeriti sali minerali utilizzati dall organismo per lo svolgimento di numerosi processi metabolici, quindi essa assume il valore di un vero e proprio nutriente indispensabile per la vita. Anche negli stati carenziali dovuti a insufficiente apporto di minerali, attualmente molto più frequenti delle ipovitaminosi, è preferibile reintegrare la quota mancante attraverso l acqua, piuttosto che con cibi cucinati o sottoposti a raffinazione e congelamento, data la maggior biodisponibilità degli elementi inorganici in essa contenuti. 2. Esistono "acque migliori"? Al medico viene sempre più frequentemente richiesto un consiglio su quale sia l acqua minerale più idonea alle diverse condizioni di salute, soprattutto da parte di soggetti anziani che, per quanto sani, presentano parametri fisiologici di un organismo invecchiato. Va subito chiarito che non esiste un acqua migliore di tutte le altre : ognuno può però trovare quella più consona alle proprie esigenze. Gli anziani, in particolare, che hanno un meccanismo della sete poco pronto, sono particolarmente sensibili agli effetti della disidratazione, con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Questo è un fenomeno causato da insufficiente introduzione di acqua, inadeguata a compensare le perdite. Recenti ricerche indicano come le perdite di liquidi e soprattutto di acqua possano rappresentare un importante fattore di rischio per litiasi urinaria, fino ad arrivare a stati confusionali e nei casi più gravi anche alla morte. A questi soggetti viene consigliato di bere molto, soprattutto acque oligominerali, alternandole con altre ricche di calcio che aiutano a contrastare la perdita di massa ossea. Proprio con l avanzare dell età e principalmente nel sesso femminile, sono sempre di maggior riscontro problematiche legate all osteoporosi. Si tratta di una malattia sociale in aumento che colpisce ampi strati della popolazione in età avanzata. Per questo è fondamentale una corretta informazione mirata a programmi di prevenzione che ribadiscano come la formazione dell osso richieda un adeguata quantità di calcio fin dai primi anni di vita, e che questa dipenda strettamente da ciò che mangiamo e beviamo. 3. Quali acque bere La Società Italiana di Nutrizione Umana raccomanda di assumere: negli uomini under 60 almeno 1000 mg/die di calcio, aumentati a 1200-1500 mg/die nelle donne in fase perimenopausale, nei 10 anni post-menopausali e comunque passata la soglia dei 50 anni. E proprio dall acqua gli anziani possono ottenere il fabbisogno quotidiano di calcio di cui necessitano. prodotti caseari. Nell adolescenza e nell età adulta, il latte ed i suoi derivati rappresentano solitamente la fonte primaria e ben tollerata di calcio. In età avanzata, invece, le condizioni alimentari possono o devono essere modificate. Le diverse abitudini di vita, la necessità di evitare il sovrappeso, la frequente comparsa di ipercolesterolomia e di intolleranza ai latticini, portano spesso ad evitare i Inoltre, con l avanzare dell età, l eventuale insorgenza di patologie croniche (quali ipertensione o cardiopatia) richiede spesso un alimentazione priva di grassi, con poche calorie ed iposodica. Quindi, in tutti i casi in cui i prodotti caseari vengono ridotti o

Pagina 6 di 6 eliminati dalla dieta, laddove invece sarebbe necessario un aumentato apporto di calcio, un ruolo importante è rivestito dall assunzione di acque ricche di calcio ma che dovranno essere contemporaneamente povere di sodio. Nel panorama delle acque minerali italiane, quella che più risponde a questi requisiti è l acqua Sangemini: un litro di acqua contiene oltre 300 mg di calcio e meno di 20 mg di sodio. Bevuta a digiuno costituisce dunque una preziosa fonte di calcio con apporto calorico zero. Inoltre, contribuisce ad integrare il fabbisogno giornaliero di altri oligominerali quali magnesio, potassio, manganese e fluoro. Studi condotti negli Stati Uniti hanno dimostrato come la biodisponibilità (cioè la quantità di calcio assorbibile) sia sovrapponibile a quella del latte vaccino. home eventi pubblicazioni approfondimenti associazioni strutture on-line lavoro ricerca disclaimer glossario segnaliamo archivio proponi evento link redazione scrivi