L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007



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Transcript:

L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007

Lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso: È necessario E complesso Aiuta a prevenire rischi di frammentare gli interventi Aiuta a controllare la tendenza delle famiglie ad esportare il conflitto nella rete Facilita la realizzazione di interventi coerenti e la costruzione di senso Aiuta a sostenere gli aspetti emotivi e a usarli come indicatori significativi 1

Le emozioni: una bussola Le emozioni ci dicono qualcosa Rispetto alla rete e alla prassi istituzionale Rispetto alla famiglia di cui ci stiamo occupando Rispetto a noi stessi e al nostro vissuto personale 2

Lavorare in rete sul caso Lavorare in rete a livello di sistema 3

Il lavoro in rete tra servizi non è dato - lavorare in rete richiede uno specifico impegno - prevede l individuazione di obiettivi che ne definiscano almeno in parte gli scopi - Prevede un attenzione alla condivisione degli obiettivi e all individuazione dell oggetto comune 4

Lo schema dei tasselli (da uno spunto di Gino Mazzoli - studio APS Milano) C A B 5

L oggetto comune può essere individuato a partire dalle fasi del processo di intervento Rilevazione Segnalazione Protezione Valutazione trattamento 6

lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso vuol dire costruire un équipe di lavoro temporanea, sul caso, interservizi e interistituzionali In ogni fase gli attori possono essere diversi 7

Il lavoro in rete tra servizi L unico collante dell èquipe temporanea è il comune interesse all intervento sul caso È cruciale la capacità di costruire obiettivi comuni e condivisi Questi rappresentano la ragione per cui l èquipe temporanea esiste C è uno scopo generale del lavoro di ognuno: la costruzione di percorsi di benessere per la persona 8

Strategie del lavoro in rete mettere in campo un organizzazione temporanea Fatica che va riconosciuta individuare un facilitatore - garante) individuare tempi e modi di alcuni scambi Il lavoro in rete prevede una paritarietà dei punti di vista Produce una rielaborazione dei nodi problematici emersi 9

Nell èquipe sul caso ci sono Professionisti diversi Che appartengono a servizi diversi (diverse culture, diverse soggettività) Ogni persona è portatrice di differenze Nelle caratteristiche personali Nella formazione Nel ruolo e nel livello professionale Nel servizio di appartenenza 10

Le differenze rappresentano vincoli e risorse Ogni operatore ha una propria rappresentazione di sé, del suo ruolo e dei suoi compiti Altrettanto ha una rappresentazione dei ruoli e dei compiti degli altri 11

Confrontare i diversi punti di vista in merito al problema il problema di cui ci si occupa insieme: cosa vedo? È un problema anche per me? Come lo vedo? Qual è il contributo che posso dare? Cosa penso di poter fare e di non poter fare? Diverse punteggiature (la mappa relazionale attorno al problema) Diverse idee sul progetto di intervento 12

Alla fine di una riunione di rete Qual è il contesto in cui si sviluppa l intervento Qual è il progetto di intervento complessivo (dove vogliamo arrivare?) Qual è il contributo di ognuno Quali sono i risultati attesi per l utente 13

Elementi che proteggono il lavoro di rete Pensarsi come alleati e non come competitori Ogni servizio è al servizio della collettività, con diverse specificità Sostenere le relazioni che funzionano esplicitare i punti di vista Condividere la definizione del problema Facilitare la definizione degli obiettivi condivisi Costruire un senso comune Riconoscere e valorizzare l interdipendenza 14

Punti di attenzione: Quali sono gli attori della rete? Chi ha il compito di costruirla e manutenerla? Protocolli - prassi Individuazione e utilità del tutore del processo d intervento La partecipazione alla rete/èquipe non può essere obbligatoria Attenzione ai significati attribuiti Favorire il riconoscimento di ognuno Tollerare incertezze Condividere assunzione di decisioni rischiose 15

I fattori critici I conflitti di potere Le diffidenze reciproche L incomunicabilità L autoreferenzialità Burocratizzazione Considerare gli altri solo esecutori 16

Il prodotto del lavoro di rete non sarà quello pensato da uno degli operatori o servizi ma quello realizzato sulla base della trama delle relazioni e risorse esistenti sia tra i servizi tra loro, sia tra servizi e gli utenti. 17