Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita. Infermiera territoriale Paola Borlengo



Documenti analoghi
U.O. REGIONE SARDENA. Pino Frau Albertina Garau

Il trattamento del dolore del rachide lombare. Dradi Umberta

La gestione del dolore nell integrazione ospedale e territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale

C.P.S.E. L. Sasso C.P.S.I. B. Lomello. S.C. Cardiologia Rivoli

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative

Il raccordo con il territorio: il ruolo del Medico di Medicina Generale

IL CONTRIBUTO DELL INFERMIERE NELLA PIANIFICAZIONE DELLA DIMISSIONE DIFICILE

TRATTARE IL DOLORE: IL DOLORE ACUTO POST-OPERATORIO

PROGETTO NELL AMBITO DELLE CURE DOMICILIARI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO PROBLEMA PRIORITARIO DI SALUTE

LE CURE PALLIATIVE DOMICILIARI:

LA GESTIONE DELLA TERAPIA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO

Continuitàà assistenziale per il bambino cronico: proposta di uno strumento di valutazione della Paola Coscia S.C. Neonatologia e TIN ASST Grande

PERCORSO FORMATIVO PER INFERMIERE CARE MANAGER DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE

La sottoscritta Bui Virna

Allegato A al Decreto n. 15 del 01 marzo 2016 pag. 1/3

CONOSCERE IL PROPRIO TERRITORIO SOCIO- SANITARIO

L Infermiere Case Manager in Dialisi Peritoneale

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

L INFERMIERE CASE MANAGER NELLE RESIDENZE PER ANZIANI

Programmi di autogestione della malattia della persona e del caregiver. Dott Emanuela Senesi

Giornata Maceratese sugli accessi vascolari Indicazioni, gestione infermieristica e complicanze 28 maggio 2016 Domus S.

PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO AREA MEDICA

RISULTATI DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA:

ESSERE INFERMIERA IN HOSPICE. Corso di formazione Donatella Piazza San Vito al T. 24 marzo 2015

Il nuovo modello proattivo per l integrazione servizi sanitari e sociali

PROGETTO DI APPRENDIMENTO IN AMBITO CLINICO AREA TERRITORIALE E DEI SERVIZI SOCIO-SANITARI

La dimissione dai repar- di degenza e dal PS e la presa in carico da parte della Rete Diabetologica

GESTIONE ASSISTENZIALE POST ABLAZIONE Caso clinico MUTTINI ROSSELLA TURSI LOREDANA

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?

Il PDTA Clinico - Assistenziale Paziente Diabetico. V i n c e n z o O r s a t t i R o s a Borgia P a s q u a l e F a l a s c a A s l 2 Abruzzo

LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE E IL CDCD: lista dei malati complessi

La gestione del dolore acuto in area critica

Ruolo dell'infermiere nel percorso assistenziale dello Scompenso Cardiaco

Scheda di progetto P

Una testimonianza ROMA, 18 NOVEMBRE 2017 SESSIONI NURSING AND TECHNICAL I SESSIONE FOCUS SUL PAZIENTE CON SCOMPENSO CARDIACO: CURARE E PRENDERSI CURA

MMG e CAS: tipologia di referto atteso. Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio

Nuovo approccio assistenziale pro-attivo per le malattie croniche

Dalla riorganizzazione della rete locale di cure palliative all'accreditamento. Esperienza della Regione Emilia Romagna

Il Ruolo della Direzione Sanitaria

La Cartella Infermieristica in Nefrologia Dialisi

ESPERIENZE DI INTERAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO LE REALTA REGIONALI A CONFRONTO

LA CONTINUITA DELLE CURE NELLA GESTIONE DEL PAZIENTE OSPEDALIERO: IL MONITORAGGIO DEL DOLORE E L APPLICAZIONE DELLA LEGGE 38/2010

Counseling infermieristico ed esempio di organizzazione ambulatoriale

Il case management Infermieristico ed Ostetrico: la presa in carico e la continuità dell assistenza ai cittadini

Sommario. NAD Nutrizione Artificiale Domiciliare Benefici / obiettivi Programma

Il PDTA come strumento della gestione della BPCO. Il punto di vista del Direttore del Distretto. Napoli Maggio 2016 Dott Vito Cilla

Nursing contribution in the management of treatment and body care in disable people

Donatella Ravaglia Assistente Sociale Unità Spinale Ospedale Montecatone

Un nuovo modo di pensare

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

l inserimento del paziente in dialisi peritoneale: esperienza del centro di Piacenza Paola Chiappini

Ambulatorio Infermieristico Telemedicina

Il ruolo dell infermiere nelle terapie.di supporto (la buona informazione) Laura Orlando - Milano

A CASA SENZA DOLORE. Monitoraggio e gestione via web del dolore nei pazienti oncologici in fase avanzata assistiti a domicilio dalla Fondazione ANT

PROGETTO PER L ATTIVAZIONE DI UN PRESIDIO SOCIO SANITARIO TERRITORIALE DI COMUNITÀ NELLA CITTÀ DI MUGGIÒ. Dicembre 2018

PRESIDIO SANITARIO SAN CAMILLO OSPEDALE SPECIALIZZATO IN RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

con il contributo di Marie Manthey

Il servizio per il monitoraggio della salute. L innovazione digitale per migliorare la qualità di vita

Punto Insieme Sanità. Tavolo Tecnico Respiratorio Asma e BPCO 19 Giugno 2014

Cagliari, 16/10/2015 Dr EMILIO MONTALDO

Teseo: la sperimentazione

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio. Manuela Alice Simona Visca

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

''Il Case Manager'': equilibrio tra risorse e vincoli. Dott.ssa Elisa Meneghello Coordinatore Week Surgery AOP PADOVA

GESTIONE del PAZIENTE CADUTO

Il Percorso del Paziente Oncologico Anziano Il parere del Palliativista

LA GESTIONE DEL PAZIENTE ONCOLOGICO CON DIABETE MELLITO. Giovedì, 24 maggio 2018

7 Incontro: LUNEDI 23 MAGGIO ORE TAVOLA ROTONDA MMG, SIMONA CODEVILLA, BONIZELLA BIAGIOLI: QUALE LUOGO DI CURA ALLA FINE DELLA VITA?

I PERCORSI DI EDUCAZIONE TERAPEUTICA NELLA CRONICITÀ A GARANZIA DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE OSPEDALE-TERRITORIO

Prendersi cura nella cronicità: luci ed ombre in Emilia Romagna

U.L.S.S. n LEGNAGO DIPARTIMENTO DISTRETTO U.O.C. CURE INTERMEDIE NUCLEO DI CURE PALLIATIVE CARTA DEI SERVIZI

IL CASE MANAGEMENT NEL PERCORSO DELLA DIMISSIONE PROTETTA IN AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA

SCLEROSI MULTIPLA 2018

STUDIO MACONDO Le competenze della rete

PROPOSTA DI MISSIONE VALUTATIVA N. 1

L'assistenza infermieristica del paziente amputato

Nulla è così sopportabile come il dolore degli altri. F. Lotti M.Bogani Firenze, 14 novembre 2013

LE CURE AL PAZIENTE CON CRITICITA LEGATE ALL AUTONOMIA

Terapia del dolore: L opportunità di linee guida trasversali alle diverse aree specialistiche nell ottica di un approccio terapeutico appropriato

La continuità assistenziale

Costermano ottobre 2011 XXIII Congresso CSERMEG ACUZIE E CRONICITÀ NELLE CURE PRIMARIE: ORGANIZZAZIONE, FORMAZIONE E RICERCA

Il ruolo dell assistenza primaria nella gestione della fragilità

Continuità delle cure

Dimissioni difficili in medicina interna e setting assistenziali post acuzie: integrazione ospedale territorio

IL CASE MANAGEMENT. ICM Cavazza Isabella SSD Oncologia Medica Addarii AOU Policlinico di Bologna

La dimissione a domicilio

10 Congresso Nazionale SIMIT Sardegna, La Maddalena - 5 ottobre L attività del Gruppo di Studio SIMIT Cure Palliative in Malattie Infettive

Sperimentazione Post Acuti domiciliare

dichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario

L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo

PROGETTAZIONE. ai sensi dell art. 23 comma 15 del Decreto Legislativo n. 50/2016. per l affidamento del progetto

La Rete Locale di Cure Palliative (RLCP) nel territorio Piacentino

Valori assoluti di Incidenza e Prevalenza

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006

ANNO MASCHI FEMMINE ,9 41, ,1 47,

SERVIZIO SANITARIO REGIONALE EMILIA-ROMAGNA Azienda Unità Sanitaria Locale di Ferrara

CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA

Il dolore come quinto segno vitale: imparare a riconoscerlo per combatterlo. Un esperienza pluriennale di Ospedale senza dolore.

Transcript:

Il ruolo dell infermiere nella gestione del paziente con dolore cronico.competenze e responsabilita Infermiera territoriale Paola Borlengo

Obiettivi Fornire un assistenza adeguata al pz con dolore cronico Dare alla persona con dolore cronico la possibilita di riguadagnare una vita piena, attiva,produttiva e qualitativamente soddisfacente Informare e supportare il paziente nell autogestione (self management) del dolore cronico non oncologico

La Responsabilità Infermieristica Profilo dell infermiere Codice deontologico Linee guida canadesi Raccomandazione civica sul dolore cronico non oncologico

Competenza dell infermiere Presa in carico congiunta (preferenziale) Pianificare correttamente Utilizzare linguaggio e strumenti comuni (es scale) Conoscere i farmaci prescritti (oppiodi) Conoscere e gestire i sintomi avversi (prescrizione terapia al bisogno). Registrare/Comunicare le informazioni Richiedere l intervento medico per adeguamento del piano di cura sostenuto da motivazioni Educare e coinvolgere gli utenti e i caregiver

L ASSISTENZA E UNA COMPETENZA/RESPONSABILITA CONDIVISA: I CODICI DEONTOLOGICI Articolo 7 L infermiere orienta la sua azione al bene dell'assistito, di cui attiva le risorse sostenendolo nel raggiungimento della maggiore autonomia possibile anche quando vi sia disabilità, svantaggio, fragilità. Articolo 34 L infermiere si attiva per prevenire e contrastare il dolore e alleviare la sofferenza. Si adopera affinchè l assistito riceva tutti i trattamenti necessari. Competenza medica Prescrizione terapeutica Farmaco,dose,frequenza, via di somministrazione Adeguamento del setting di cura Gestione dei sintomi avversi.

Competenza utenti caregiver Educare e coinvolgere gli utenti e i caregiver Sicurezza : conoscenze e formazione continua Sintomi avversi Raccogliere e descrivere adeguatamente i sintomi Illustrare la scala di rilevazione del dolore utilizzata Accertarsi della comprensione Operatori e numeri di riferimento Terapia di supporto/al bisogno Approccio collaborativo = maggior aderenza terapeutica

Il maggior problema della comunicazione e l illusione che sia avvenuta George Bernard Shaw

Continuita assistenziale ospedale territorio

Continuità assistenziale Assicurare la continuità delle cure e determinare il percorso terapeutico Operatore presente Ma come? Programmazione visite Fornitura materiale Segnalazione di dimissione: prima della dimissione Scheda di dimissione: data al paziente

Punti di forza della continuità assistenziale I utente e i care giver non rimangono soli, ma hanno dei punti riferimento maggiore coinvolgimento dei MMG l utente ha un percorso assistenziale specifico ed è facilitato nelle forniture l inserimento in cure domiciliari facilita i percorsi permette di valutare la rete familiare e la compliance dell utente l utente non ha interruzione terapeutica: es. PRESCRIZIONE DEGLI OPPIACEI

Cure domiciliari: requisiti essenziali Autorizzazione del paziente Attivazione da parte di mmg Supporto familiare Lavoro di equipe Educazione Conoscenza e prevenzione dei sintomi avversi Formazione adeguata del personale infermieristico e medico Collaborazione / lavoro in equipe Informazione e coinvolgimento del paziente/care giver nel piano di cura Adeguamento al setting di cura

Uso di oppiacei e principali sintomi avversi I sintomi avversi possono presentarsi I più comuni sono: Nausea Vomito Stitichezza Sonnolenza Vertigini Prurito Valutare quanti di questi sintomi sono presenti prima di cominciare la terapia

CRITICITA Presenza di sintomi avversi Paura e non conoscenza da parte del paziente della terapia con oppiacei Non adeguata formazione Difficoltà di comunicazione tra paziente e sanitari in tempi brevi A DOMICILIO Pianificazione assistenziale: infermiere Prescrizione piano terapeutico: medico Esecuzione: paziente/care giver Tempi di azione dilatati Fattori ambientali Educazione alla terapia e valutazione del dolore e dei sintomi avversi

Linee Guida RNAO ( Registered Nurses Association of Ontario) 2007 Anticipare e monitorare, negli individui che assumono oppioidi, gli effetti avversi comuni quali nausea e vomito, costipazione e sonnolenza ed istituire un trattamento profilattico adatto. Grado di Raccomandazione = A Informare i pazienti sul fatto che gli effetti avversi degli oppioidi possono essere controllati. Grado di Raccomandazione = C

Linee Guida RNAO ( Registered Nurses Association of Ontario) 2007 Nausea/vomito Valutare tutte le persone che assumono oppioidi per la presenza di nausea e/o vomito. Accertarsi che, a queste persone, venga prescritto un antiemetico da usare al bisogno o in modo regolare per i primi giorni di somministrazione. Grado di Raccomandazione = C

stipsi Linee Guida RNAO ( Registered Nurses Association of Ontario) 2007 Istituire le misure profilattiche per il trattamento della stipsi, se non controindicate, e controllare costantemente questo effetto avverso. I lassativi dovrebbero essere prescritti ed aumentati, se necessario fino a realizzare l'effetto voluto, come misura preventiva per i pazienti che assumono abitualmente oppioidi. Consigliare una dieta alimentare che migliori la peristalsi intestinale (aumento di liquidi, frutta, verdura, ecc) Grado di Raccomandazione = C

Linee Guida RNAO ( Registered Nurses Association of Ontario) 2007 Sonnolenza Avvertire la persona e la famiglia che la sonnolenza è un sintomo comune quando si iniziano gli oppioidi e con i successivi aumenti di dosaggio. Informare il medico delle eventuali allucinazioni o confusione o sonnolenza che continuano oltre le 72 ore. Grado di Raccomandazione = C

Linee Guida RNAO ( Registered Nurses Association of Ontario) 2007 Istituire specifiche strategie per specifici tipi di dolore a meno che non vi siano controindicazioni, o fare riferimento al clinico appropriato. Gli esempi di tali strategie includono: a. caldo e freddo superficiale; b. massaggio; c. rilassamento; d. linguaggio figurato; e. pressione/vibrazione; f. musica. Grado di Raccomandazione = A