Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2010/2011 TECNOLOGIA Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi 8 novembre 2010
Contenuti della lezione ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 2 / 22
L attività produttiva di un impresa ha luogo sotto vincoli di natura diversa. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 3 / 22
L attività produttiva di un impresa ha luogo sotto vincoli di natura diversa. Due importanti categorie di vincoli: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 3 / 22
L attività produttiva di un impresa ha luogo sotto vincoli di natura diversa. Due importanti categorie di vincoli: vincoli di natura tecnica: solo alcuni modi di trasformare in output sono effettivamente realizzabili, cioè sono possibili solo alcuni tipi di scelta relativi alla tecnologia; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 3 / 22
L attività produttiva di un impresa ha luogo sotto vincoli di natura diversa. Due importanti categorie di vincoli: vincoli di natura tecnica: solo alcuni modi di trasformare in output sono effettivamente realizzabili, cioè sono possibili solo alcuni tipi di scelta relativi alla tecnologia; vincoli di natura economica: in genere vi sono parecchie tecniche per ottenere un dato livello di output, ma a costi diversi. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 3 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. I fattori produttivi vengono di solito classificati in categorie abbastanza ampie quali: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. I fattori produttivi vengono di solito classificati in categorie abbastanza ampie quali: terra; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. I fattori produttivi vengono di solito classificati in categorie abbastanza ampie quali: terra; lavoro; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. I fattori produttivi vengono di solito classificati in categorie abbastanza ampie quali: terra; lavoro; materie prime; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. I fattori produttivi vengono di solito classificati in categorie abbastanza ampie quali: terra; lavoro; materie prime; capitale: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. I fattori produttivi vengono di solito classificati in categorie abbastanza ampie quali: terra; lavoro; materie prime; capitale: capitale fisico: i fattori produttivi a loro volta prodotti; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Gli alla sono detti fattori produttivi. I fattori produttivi vengono di solito classificati in categorie abbastanza ampie quali: terra; lavoro; materie prime; capitale: capitale fisico: i fattori produttivi a loro volta prodotti; capitale finanziario: il denaro impiegato per finanziare un attività d impresa. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 4 / 22
Descrizione dei vincoli tecnologici L insieme di tutte le scelte tecniche possibili per un impresa, cioè l insieme di tutte le combinazioni di e output tecnicamente realizzabili, è detto insieme di. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 5 / 22
Descrizione dei vincoli tecnologici L insieme di tutte le scelte tecniche possibili per un impresa, cioè l insieme di tutte le combinazioni di e output tecnicamente realizzabili, è detto insieme di. La funzione corrsipondente alla frontiera dell insieme di è nota come funzione di, e misura il massimo livello di output, y, che può essere prodotto impiegando un dato livello di, x: y = f (x) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 5 / 22
Figura 1: Insieme di y y f x Insieme di x ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 6 / 22
Descrizione dei vincoli tecnologici L insieme di tutte le scelte tecniche possibili per un impresa, cioè l insieme di tutte le combinazioni di e output tecnicamente realizzabili, è detto insieme di. La funzione corrsipondente alla frontiera dell insieme di è nota come funzione di, e misura il massimo livello di output, y, che può essere prodotto impiegando un dato livello di, x: y = f (x) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 7 / 22
Descrizione dei vincoli tecnologici L insieme di tutte le scelte tecniche possibili per un impresa, cioè l insieme di tutte le combinazioni di e output tecnicamente realizzabili, è detto insieme di. La funzione corrsipondente alla frontiera dell insieme di è nota come funzione di, e misura il massimo livello di output, y, che può essere prodotto impiegando un dato livello di, x: y = f (x) Nel caso di due, la funzione di f (x 1,x 2 ) determina la quantità massima di output y che può essere prodotta impiegando x 1 unità del fattore 1 e x 2 unità del fattore 2. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 7 / 22
Gli economisti distinguono tra breve e lungo periodo nel modo seguente: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 8 / 22
Gli economisti distinguono tra breve e lungo periodo nel modo seguente: nel breve periodo alcuni dei fattori sono impiegati a livelli prefissati; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 8 / 22
Gli economisti distinguono tra breve e lungo periodo nel modo seguente: nel breve periodo alcuni dei fattori sono impiegati a livelli prefissati; nel lungo periodo tutti i fattori produttivi possono variare. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 8 / 22
Gli economisti distinguono tra breve e lungo periodo nel modo seguente: nel breve periodo alcuni dei fattori sono impiegati a livelli prefissati; nel lungo periodo tutti i fattori produttivi possono variare. Nel caso di due, supponendo che nel breve periodo il fattore 2 sia fisso a un livello x 2, la funzione di si scrive come: y = f (x 1, x 2 ) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 8 / 22
Figura 2: Funzione di di breve periodo y y f x 1,x 2 x 1 ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 9 / 22
Gli economisti distinguono tra breve e lungo periodo nel modo seguente: nel breve periodo alcuni dei fattori sono impiegati a livelli prefissati; nel lungo periodo tutti i fattori produttivi possono variare. Nel caso di due, supponendo che nel breve periodo il fattore 2 sia fisso a un livello x 2, la funzione di si scrive come: y = f (x 1, x 2 ) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 10 / 22
Gli economisti distinguono tra breve e lungo periodo nel modo seguente: nel breve periodo alcuni dei fattori sono impiegati a livelli prefissati; nel lungo periodo tutti i fattori produttivi possono variare. Nel caso di due, supponendo che nel breve periodo il fattore 2 sia fisso a un livello x 2, la funzione di si scrive come: y = f (x 1, x 2 ) Nel lungo periodo, quando anche l impiego del fattore 2 può variare, la funzione di corrisponde alla forma generale data in precedenza: y = f (x 1,x 2 ) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 10 / 22
Si definisce produttività media di un il rapporto tra output ottenuto e quantità complessivamente impiegata dell, fermi restando gli impieghi di tutti gli altri : PMe x = y/x ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 11 / 22
Si definisce produttività media di un il rapporto tra output ottenuto e quantità complessivamente impiegata dell, fermi restando gli impieghi di tutti gli altri : PMe x = y/x Si definisce produttività di un la variazione dell output dovuta ad una variazione molto piccola dell desiderato, fermi restando gli impieghi di tutti gli altri : PMa x = y/ x ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 11 / 22
Tabella 1: Prodotto totale, medio e x y PMe x = y/x PMa x = y/ x 0 0 0 50 1 50 50 40 2 90 45 30 3 120 40 20 4 140 35 10 5 150 30 0 6 150 25-3 7 147 21-11 8 136 17-10 9 126 14-26 10 100 10 ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 12 / 22
Figura 3: Prodotto totale, medio e y 160 140 120 100 Prodotto totale 80 60 40 20 0 20 Prodotto Prodotto medio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 x 40 ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 13 / 22
L insieme di tutte le possibili combinazioni di due esattamente sufficienti a produrre una data quantità di output è detto isoquanto di. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 14 / 22
L insieme di tutte le possibili combinazioni di due esattamente sufficienti a produrre una data quantità di output è detto isoquanto di. In modo perfettamente analogo a quello delle curve di indifferenza, si assume che: ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 14 / 22
L insieme di tutte le possibili combinazioni di due esattamente sufficienti a produrre una data quantità di output è detto isoquanto di. In modo perfettamente analogo a quello delle curve di indifferenza, si assume che: 1. ogni isoquanto rappresenta uno e un solo livello di output; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 14 / 22
L insieme di tutte le possibili combinazioni di due esattamente sufficienti a produrre una data quantità di output è detto isoquanto di. In modo perfettamente analogo a quello delle curve di indifferenza, si assume che: 1. ogni isoquanto rappresenta uno e un solo livello di output; 2. tanto più un isoquanto è lontano dall origine, tanto più elevato è il livello di output rappresentato; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 14 / 22
L insieme di tutte le possibili combinazioni di due esattamente sufficienti a produrre una data quantità di output è detto isoquanto di. In modo perfettamente analogo a quello delle curve di indifferenza, si assume che: 1. ogni isoquanto rappresenta uno e un solo livello di output; 2. tanto più un isoquanto è lontano dall origine, tanto più elevato è il livello di output rappresentato; 3. due o più isoquanti non possono mai intersecarsi; ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 14 / 22
L insieme di tutte le possibili combinazioni di due esattamente sufficienti a produrre una data quantità di output è detto isoquanto di. In modo perfettamente analogo a quello delle curve di indifferenza, si assume che: 1. ogni isoquanto rappresenta uno e un solo livello di output; 2. tanto più un isoquanto è lontano dall origine, tanto più elevato è il livello di output rappresentato; 3. due o più isoquanti non possono mai intersecarsi; 4. la tecnologia è monotòna: aumentando la quantità impiegata di almeno uno degli, dovrebbe essere possibile produrre una quantità di output almeno uguale a quella prodotta inizialmente ( inclinazione negativa degli isoquanti); ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 14 / 22
L insieme di tutte le possibili combinazioni di due esattamente sufficienti a produrre una data quantità di output è detto isoquanto di. In modo perfettamente analogo a quello delle curve di indifferenza, si assume che: 1. ogni isoquanto rappresenta uno e un solo livello di output; 2. tanto più un isoquanto è lontano dall origine, tanto più elevato è il livello di output rappresentato; 3. due o più isoquanti non possono mai intersecarsi; 4. la tecnologia è monotòna: aumentando la quantità impiegata di almeno uno degli, dovrebbe essere possibile produrre una quantità di output almeno uguale a quella prodotta inizialmente ( inclinazione negativa degli isoquanti); 5. la tecnologia è convessa: se esistono due modi per produrre y unità di output, (x 1,x 2 ) e (z 1,z 2 ), allora la loro media dovrebbe produrre almeno y unità di output ( convessità rispetto all origine degli isoquanti). ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 14 / 22
Il è il saggio al quale l impresa deve sostituire un con un altro per mantenere costante il livello dell output; in simboli: SMST = x 2 x 1 ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 19 / 22
Il è il saggio al quale l impresa deve sostituire un con un altro per mantenere costante il livello dell output; in simboli: SMST = x 2 x 1 È una misura dell inclinazione dell isoquanto nel punto considerato. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 19 / 22
Il è il saggio al quale l impresa deve sostituire un con un altro per mantenere costante il livello dell output; in simboli: SMST = x 2 x 1 È una misura dell inclinazione dell isoquanto nel punto considerato. Il SMST è uguale al rapporto tra le produttività marginali dei fattori: SMST = x 2 x 1 = PMa x 1 PMa x2 ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 19 / 22
Il è il saggio al quale l impresa deve sostituire un con un altro per mantenere costante il livello dell output; in simboli: SMST = x 2 x 1 È una misura dell inclinazione dell isoquanto nel punto considerato. Il SMST è uguale al rapporto tra le produttività marginali dei fattori: SMST = x 2 x 1 = PMa x 1 PMa x2 Il SMST diminuisce man mano che ci si sposta lungo l isoquanto, perché diminuisce il rapporto dei prodotti marginali dei due ; ciò equivale a dire che gli isoquanti hanno forma convessa. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 19 / 22
Figura 5: Il x 2 x 2 X x 2 ' X ' x 2 X x 2 ' X ' x 1 x 1 ' x 1 x 1 ' x 1 ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 20 / 22
I rendimenti di scala si riferiscono al modo in cui l output varia al variare della scala di, cioè quando si aumenta la quantità impiegata di tutti i fattori della. ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 21 / 22
I rendimenti di scala si riferiscono al modo in cui l output varia al variare della scala di, cioè quando si aumenta la quantità impiegata di tutti i fattori della. Si hanno rendimenti di scala costanti quando l incremento dell output è esattamente proporzionale alla variazione degli impiegati: tf (x 1,x 2 ) = f (tx 1,tx 2 ) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 21 / 22
I rendimenti di scala si riferiscono al modo in cui l output varia al variare della scala di, cioè quando si aumenta la quantità impiegata di tutti i fattori della. Si hanno rendimenti di scala costanti quando l incremento dell output è esattamente proporzionale alla variazione degli impiegati: tf (x 1,x 2 ) = f (tx 1,tx 2 ) Si hanno rendimenti di scala crescenti quando l incremento dell output è più che proporzionale alla variazione degli impiegati: f (tx 1,tx 2 ) > tf (x 1,x 2 ) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 21 / 22
I rendimenti di scala si riferiscono al modo in cui l output varia al variare della scala di, cioè quando si aumenta la quantità impiegata di tutti i fattori della. Si hanno rendimenti di scala costanti quando l incremento dell output è esattamente proporzionale alla variazione degli impiegati: tf (x 1,x 2 ) = f (tx 1,tx 2 ) Si hanno rendimenti di scala crescenti quando l incremento dell output è più che proporzionale alla variazione degli impiegati: f (tx 1,tx 2 ) > tf (x 1,x 2 ) Si hanno rendimenti di scala decrescenti quando l incremento dell output è meno che proporzionale alla variazione degli impiegati: f (tx 1,tx 2 ) < tf (x 1,x 2 ) ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 21 / 22
The End ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA 8 novembre 2010 22 / 22