Screening Pre-eclampsia

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Thermo Scientific Early Prenatal Care Screening Pre-eclampsia nel 1 trimestre di gravidanza Lo Screening precoce per la pre-eclampsia permette l attento monitoraggio della paziente Screening tramite Fattore di Crescita Placentare (PlGF): alta sensibilità e intervento precoce Dosaggio PlGF ad alta sensibilità con il kit Thermo Scientific B R A H M S PlGF KRYPTOR

Screening precoce-intervento precoce Lo screening della Pre-eclampsia nel 1 trimestre per ottimizzare l intervento sulla paziente La determinazione sierica della PlGF in combinazione con altri fattori permette il rilevamento precoce della pre-eclampsia La pre-eclampsia è una delle principali cause di morbilità e mortalità materna. La precoce identificazione di donne ad alto rischio di pre-eclampsia permette un monitoraggio materno e fetale più attento che riduce esiti sfavorevoli, sia per la madre che per il bimbo. Lo screening al primo trimestre, con il Fattore di Crescita Placentare (PlGF), permette di identificare in anticipo donne a rischio di pre-eclampsia precoce, prima che appaiano i sintomi. Con il nuovo saggio altamente sensibile Thermo Scientific B R A H M S PlGF KRYPTOR, livelli sierici di PlGF materna possono essere già identificati alla 11a-13a settimana di gestazione. Screening precoce di pre-eclampsia Settimana di gestazione 9 10 Aspirina a basso dosaggio < 16 settimane 11 12 13 L insorgenza precoce di pre-eclampsia causa gravi complicazioni La pre-eclampsia è definita come nuova insorgenza di ipertensione (pressione sistolica 140 mmhg o pressione diastolica 90 mmhg in due occasioni) e proteinuria ( 300 mg/giorno) dopo 20 settimane di gestazione1. Il grado delle complicazioni materna e fetale è inversamente correlato all età gestazionale in cui insorge. Quindi la pre-eclampsia può essere classificata2: Ad insorgenza precoce, a 20-34 settimane (pre-eclampsia grave) Ad insorgenza intermedia, a 34-37 settimane (pre-eclampsia media) Ad insorgenza tardiva dopo 37 settimane (pre-eclampsia moderata) 14 15 16 17 18

L aspirina a basso dosaggio può ridurre il rischio di pre-eclampsia Una recente meta-analisi ha dimostrato che l assunzione di aspirina a basso dosaggio (<150 mg/die), iniziata prima della 16a settimana di gestazione porta ad una riduzione significativa della pre-eclampsia e del ritardo di crescita intrauterina (IUGR), rispetto ai controlli. Lo stesso non accade se l assunzione avviene dopo la 16a settimana4,5. La letteratura suggerisce che l utilizzo di aspirina a basso dosaggio durante la gravidanza è sicura rispetto ad anomalie congenite, emostasi e stato fisiologico cardiovascolare della madre, del neonato e del feto.6 Primo episodio di sintomi clinici di pre-eclampsia (ipertensione, proteinuria) 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 Pre-eclampsia ad insorgenza precoce (grave) necessita il parto prima della 34a settimana, solitamente è caratterizzata da rapida progressione, complicazioni multiple ed è associata a morbilità fetale altamente significativa3 29 30 31 32 33 34 35 37 38 Pre-eclampsia ad insorgenza intermedia (media) 80% Maggior danno alla componente placentare PE 36 PE + ritardo di crescita (FGR) Figura 1 I primi sintomi clinici della pre-eclampsia vengono osservati oltre la 20a settimana di gestazione. L età gestazionale all esordio correla con l insorgenza di conseguenze materne e fetali2 39 40 Pre-eclampsia ad insorgenza tardiva (moderata) è più probabile che sia correlata ad un danno metabolico del glucosio che non a un danno placentare come quello che caratterizza la preeclampsia ad insorgenza precoce 3 80% Malattia materna

Pre-eclampsia: una tra le cause principali di morbilità e mortalità materna Complicazioni gravi per la madre Complicazioni gravi per il feto La pre-eclampsia, con una incidenza del 2-8%, è un disordine frequente in gravidanza7, che colpisce più di 4,1 milioni di donne all anno, nel mondo8. La variante grave di pre-eclampsia, sindrome HELLP (Emolisi, Enzimi epatici elevati, Basse Piastrine), si manifesta nel 20% di donne affette da PE e vi è un ulteriore coinvolgimento del fegato e del sistema di coagulazione che portano a sintomi quali dolore addominale, emorragia, improvviso distacco di placenta, infarto e necrosi epatica, sanguinamento intra addominale ed edema. L eclampsia è lo stadio finale ed il più pericoloso della malattia, associato ad attacchi convulsivi e coma così come danno cerebrale, edema cerebrale e colpo apoplettico.9 A causa di un apporto insufficiente di ossigeno e nutrienti, la preeclampsia provoca anche gravi complicazioni per il feto come la prematurità, ritardo di crescita, displasia broncopolmonare e a volte la morte.9 Circa il 15-20% di parti pretermine sono dovuti alla preeclampsia.9 Eclampsia La sindrome HELLP e l eclampsia sono la causa di oltre 50.000 morti materne all anno.7 12% Infezioni 15% Travaglio 8% Aborto non sicuro Grave emorragia 13% 25% Altre cause dirette Cause indirette 20% 13% Figura 2 Cause di morte materna nel mondo (il totale supera il 100% per arrotondamento)8

Complicanze a lungo termine per le donne Fattori di rischio La pre-eclampsia è responsabile di complicazioni a lungo termine dopo il parto. Ampi studi epidemiologici retrospettivi hanno dimostrato che donne che hanno sofferto di pre-eclampsia hanno un rischio da 3 a 4 volte maggiore di avere nella vita complicazioni cardiovascolari rispetto a donne che non hanno sofferto di pre-eclampsia. Il rischio aumenta ancora di più (4-8 volte maggiore) se l insorgenza della preeclampsia è avvenuta prima della 34a settimana di gestazione o se la pre-eclampsia è stata accompagnata da un parto prematuro.9 Storia familiare paterna e materna I fattori di rischio per pre-eclampsia sono vari e specifici ed includono9 Il rischio di morte per malattie cardiovascolari e cerebrovascolari è il 50% maggiore in donne con storia pregressa di pre-eclampsia.9 Precedente gravidanza affetta da pre-eclampsia Gravidanza multipla (trigemellare> gemellare) Età materna (>40 anni) Indice di Massa Corporea (BMI>30) Ipertensione preesistente, Diabete Mellito o malattia renale Infiammazione sistemica Origine etnica Il meccanismo responsabile del rischio elevato non è stato ancora ben chiarito, ma è stato dimostrato che la disfunzione endoteliale persiste per molti anni nelle donne che hanno avuto un precedente episodio di pre-eclampsia.9 BMI Caucasica Africana Sud Asia Fecondazione assistita Storia familiare di PE Ipertensione cronica Nullipara Precedente parto con PE Figura 3 Rapporto di probabilità (Odd Ratios) e intervallo di confidenza (CI) 95% dei fattori di rischio per sviluppo di pre-eclampsia (PE)10 PE precoce PE intermedia Precedente parto senza PE 0.1 0.2 PE tardiva 0.4 1 Odds ratio (OR) 2 4 10

Sbilanciamento di proteine pro-angiogeniche ed anti-angiogeniche Un fattore chiave per lo sviluppo di pre-eclampsia Gravidanza normale La placenta ed il feto in sviluppo ricevono nutrienti ed ossigeno materno in quantità sufficiente.11 Le cellule del trofoblasto fetale invadono le cellule dell utero materno (nello strato di muscolatura liscia e nell endotelio) Le arterie spirali materne vengono rimodellate in larghi vasi ad alta capacità e bassa resistenza Miometrio Sangue non ossigenato Vena m Cellule staminali citotrofoblastiche Vasi sanguigni fetali Sangue materno aterna Cellule endoteliali materne Flusso sangu igno Arteria spirale Citotrofoblasto endovascolare Decidua Tonaca media del muscolo liscio Citotrofoblasto Gravidanza con pre-eclampsia La circolazione tra placenta ed utero è inadeguata.11 L invasione del trofoblasto è incompleta, le cellule si trovano solo negli strati più superficiali della decidua Le arterie spirali materne non vengono invase/ rimodellate ed hanno diminuita capacità e aumentata resistenza Miometrio Sangue non ossigenato Cellule staminali citotrofoblastiche Vasi sanguigni fetali Sangue materno Vena m Citotrofoblasto aterna Cellule endoteliali materne Flusso sangu igno Arteria spirale Decidua Tonaca media del muscolo liscio

La concentrazione sierica materna di PlGF nella pre-eclampsia è diminuita La pre-eclampsia è una malattia che comincia nella placenta e termina nell endotelio materno.9 La causa della pre-eclampsia non è ancora ben chiara, ma la placenta è stata indicata come organo centrale di patogenesi.9 L inadeguato apporto sanguigno spiega le conseguenze per il feto nella pre-eclampsia. Studi recenti suggeriscono che uno sbilanciamento tra fattori pro ed anti-angiogenici è responsabile delle molte complicazioni materne nella pre-eclampsia. Fattori anti-angiogenici come sflt-1(tirosin Kinasi FMSsimile solubile) ed seng (Endoglina solubile) vengono rilasciati da una placenta anormale nel sangue dove antagonizzano gli effetti di fattori pro angiogenici come VEGF( Fattore di Crescita Endoteliale Vascolare) e PlGF (Fattore di Crescita Placentare).9 Vasodilatazione PlGF (bas sa c PlGF once nt sflt-1 r a z io ne) ( a lt a sf conc lt-1 entr a z io n e) Vasocostrizione Flt-1 VEGF PlGF sflt-1 Figura 4 Nella pre-eclampsia, sflt-1 viene rilasciato da una placenta anormale e le concentrazioni incrementano mentre la concentrazione di PlGF libera decrementa. Questo sbilanciamento di fattori circolanti si ritiene responsabile per l aumento di infiammazione vascolare materna, che alla fine porta a una disfunzione endoteliale e quindi ai segni clinici della pre-eclampsia.12

Il dosaggio PlGF nel 1 Trimestre Identifica donne a rischio pre-eclampsia, prima che compaiano i sintomi clinici PlGF-un fattore pro-angiogenico Bassi livelli di PlGF indicano rischio aumentato di pre-eclampsia Il Fattore di Crescita Placentare (PlGF) appartiene alla famiglia dei fattori di crescita endoteliali vascolari, che promuovono la proliferazione e la sopravvivenza delle cellule endoteliali e la permeabilità vascolare. Durante la gravidanza, la placenta rilascia grandi quantità di PlGF. La PlGF si lega al recettore 1 del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR-1), conosciuto anche come Tirosin Kinasi-1 FMS-simile (Flt-1). Nelle gravidanze normali, la concentrazione di PlGF incrementa progressivamente a partire dalla 12a settimana, raggiungendo un picco durante le settimane 29-32, per poi decrescere. Rispetto ai controlli, le concentrazioni di PlGF delle donne, che poi sviluppano preeclampsia, sono significativamente più basse e possono essere misurate già dalla 12a settimana.13 1100 Controlli Concentrazione media PlGF (pg/ml) 1000 Donne che hanno avuto pre-eclampsia >5 settimane più tardi 900 800 Donne che hanno avuto pre-eclampsia più tardi 700 600 Donne con pre-eclampsia clinica p =0.02 500 p =0.03 p =0.003 400 p =0.002 300 200 p =0.01 100 p <0.001 p =0.01 0 8-12 13-16 17-20 21-24 25-28 29-32 p <0.001 p =0.01 33-36 37-41 Età gestazionale (settimana) Numero di campioni Controlli 20 44 56 9 72 21 70 21 Prima della PE 21 43 56 6 75 23 57 19 Più di 5 settimane prima della PE 21 43 56 6 71 19 8 2 14 26 Durante la PE Figura 5 Concentrazioni medie di PlGF di donne sane e di donne che hanno poi sviluppato la pre-eclampsia13

Tasso di Rilevazione di pre-eclampsia elevato, combinando caratteristiche materne con il dosaggio di PlGF ad alta sensibilità Utilizzando il metodo di screening tradizionale, che si basa solo sulla storia clinica materna, il Tasso di Rilevazione per le donne che sono a rischio di sviluppo pre-eclampsia è di circa il 30%. I Tassi di Rilevazione diventano più accurati se le caratteristiche materne vengono combinate con il dosaggio della PlGF ed altri fattori come la PAPP-A (entrambe misurate nelle settimane 11-13), la pressione media arteriosa (PMA ) e il Doppler delle arterie uterine (ua PI), che portano ad un indice di rilevazione >90% per i casi di pre-eclampsia precoce ad un tasso fisso di falsi positivi del 5% prima che compaiano i sintomi clinici.2 Un efficace predizione di pre-eclampsia può esser raggiunta già a 11-13 settimane di gestazione.3 TR Tasso di Rilevazione TR al 5% FPR FPR Tasso di falsi positivi 33 38 47 54 60 78 78 84 89 93 History Storia clinica materna PMA pressione media arteriosa ua-pi Indice di pulsatilità delle arterie uterine History PMA ua-pi PAPP-A PlGF Tabella 1 Studi diversi con i relativi tassi di rilevazione utilizzando diversi metodi di screening14 Con un saggio ad alta sensibilità, i livelli di PlGF possono già essere rilevati nella 11a-13a settimana di gestazione.

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