La qualità della cura a domicilio

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Transcript:

Giornata Mondiale dell Alzheimer Modena propone la domiciliarità La qualità della cura a domicilio Modena, 21 settembre 2006 Gaetano Feltri Medico di Medicina Generale Specialista in Geriatria e Gerontologia

Qualità Cura

Quantità Assistenza

I numeri dell Assistenza Domiciliare Assistenza Domiciliare Azienda USL Distretto di Modena Pazienti Assistiti a Domicilio suddivisi x fasce di età e sesso Anno 2005 Fascia età Distretto di Modena Totale Azienda USL n % n % 0-14 7 0,2% 35 0,3% 15-44 51 1,3% 221 1,6% 45-64 240 5,9% 806 6,0% 65-74 495 12,2% 1.726 12,9% 75-w 3.264 80,5% 10.608 79,2% Totale 4.057 100,0% 13.396 100,0%

I numeri dell Assistenza Domiciliare Assistenza Domiciliare Azienda USL Distretto di Modena Pazienti Assistiti a Domicilio - Anni 2001 / 2005 Distretto di Modena Pazienti assistiti a domicilio Incidenza sulla popolazione Anno 2001 2.718 Anno 2002 3.050 Anno 2003 3.386 Anno 2004 3.553 Anno 2005 4.057 Incid. sulla pop. x 1.000 aa Distretto di Modena 15,4 17,1 19,0 19,9 22,5 Incid. sulla pop. x 1.000 aa AUSL di Modena 17,4 17,9 18,2 18,7 20,3

I tipi di assistenza SOLO INF 4,8% ADP ( Solo MMG ) 44,2% ADI / NODO ( MMG + INF ) 51,0%

2,40% Da: Brignoli, 17 marzo 2006

Le patologie Patologie N Paz in ADI Patologie dei pazienti in ADI - Anno 2005 Assistenza Domiciliare Azienda USL Distretto di Modena Tumori Demenze Disturbi Sist.Circolatorio 561 249 183 Totale 2.069 Esiti di Ictus Cardiopatie Patologie Neurologiche Post.Traumi Fratture Diabete Mal.Sist.Osteomuscolare Mal.App.Respiratorio 175 152 144 140 113 99 69 Diabete 6% Post.Traumi Fratture 7% Mal.Sist. Osteomuscol. 5% Mal.App. Respiratorio 4% Tumori 30% Disturbi Psichici non organici Altro Mal.App.Genito-Urinario Senilità Epatopatie / Cirrosi Mal.App.Digerente Malattie Endocrine 49 43 30 20 16 13 9 Patologie Neurologiche 8% Cardiopatie 8% Esiti di Ictus 9% Dist.Sist. Circolatorio 10% Demenze 13% Complic.Cure Mediche-Chir. 4

Comorbilità Comorbilità

Un periodo di rapido declino: il cancro Un periodo più lungo di difficoltà, con peggioramenti ripetuti e una morte improvvisa: l insufficienza cardiaca e respiratoria? Un periodo di peggioramento lento, continuo, fino alla morte: la demenza senile J.Lynn, D.M. Adamson Living well at the end of life Rand Health 2003 www.rand.org

Continuità Continuità Globalità Globalità

Una data storica.. 26 febbraio 1994

Modena, 17-18 marzo 2006

Accessi per tipologia di professionalità N accessi % Medico Medicina Generale 566.646 29.07 Infermiere 994.060 51.00 Oncologo 3.686 0.18 Infettivologo 123 0.006 Altri spec. 9.434 0.48 Operatore socio-sanitario 365.085 18.73 Tecnico riabilitazione 9.439 0.48 Dati Ass. Regionale Emilia Romagna, 2005 Marco Grassi Modena 17 marzo 2006 Marco Grassi Modena 17 marzo 2006

In caso di impreviste difficoltà ad intervenire in aiuto dell utente è stato uno degli operatori del servizio nella stragrande maggioranza delle situazioni vi hanno provveduto le figure di riferimento principali del servizio, cioè i medici di famiglia e gli infermieri Operatore % di risposte MMG 40.6 Infermiere 38,9 Assistente sociale 9,4 Altri 8,9 Nessuno 2,3 Dati Ass. Regionale Emilia Romagna, 2005 Marco Grassi Modena 17 marzo 2006 Marco Grassi Modena 17 marzo 2006

La fine della vita

La terminalità non è legata solo alla patologia tumorale nel 26,3% delle attivazioni per stato terminale,, la patologia prevalente non è oncologica deospedalizzazione, cambiamento culturale, demedicalizzazione della morte? Dati Ass. Regionale Emilia Romagna, 2005

Qualità Qualità

STRUTTURA ciò che è dato: risorse materiali, organizzazione Criterio Indicatore Standard 1 Continuità assistenziale medica diurna Disponibilità ad essere effettivamente reperibili (cellulare ) 100% 2 Valutazione multidimensionale Iniziale Disponibilità del MMG alla UVMD 100 % 3 Cartella clinica multidimensionale Medica Numero di assistiti in Cure Domiciliari con cartella medica 75 % 4 Lavoro di équipe Disponibilità a lavorare in équipe territoriale 100 % Pierangelo Lora Aprile

PROCESSO 1 ciò che si fa: le azioni Criterio Indicatore Standard 5 Le Cure Domiciliari promuovono l integrazione Applicazione di un protocollo operativo condiviso sottoscritto 100 % 6 I pz. vengono presi in carico con richiesta/ consenso formalizzato dal MG Richieste diverse vengono ricondotte % dei casi presi in carico con richiesta o consenso formalizzato del Medico di Medicina Generale 90 % 7 L UVM procede alla valutazione e alla definizione del piano assistenziale Numero di riunioni a 100 % cui è presente il MMG per la valutazione iniziale Pierangelo Lora Aprile

PROCESSO 2 ciò che si fa: le azioni Criterio Indicatore numero di malati Standard 8 Per ogni paziente viene compilata una cartella di tipo medico Numero dei pz. con cartella compilata nelle sue parti fondamentali 75 % 9 Periodico confronto tra Operatori sul pz. In Cure Palliative Numero di riunioni di équipe a cui partecipa il MMG 3-5? 10 La qualità della relazione migliora il benessere psicologico del pz in CP e del care giver Tempo standard di visita domiciliare % di pz. in cui è rispettato 30-60? 75 % Pierangelo Lora Aprile

RISULTATO 1 ciò che malato e famiglia ottengono: i benefici misurabili Criterio Indicatore Standard 11 Le Cure Domiciliari hanno un forte impatto nel ridurre i ricoveri impropri e/o il ricorso al P. Socc. N. GG Ricov./N. GG TOT N. Accessi in P.S Tasso Ospedalizzazione anziani >= 75 anni 8 25 %?? 12 LE Cure Domiciliari debbono garantire risposte tempestive per sostenere la scelta da parte del pz % dei pazienti che hanno attivato il Servizio : Entro 24 h (CP -IPSK<50) 75 % Pierangelo Lora Aprile

RISULTATO 2 ciò che malato e famiglia ottengono: i benefici misurabili Criterio Indicatore Standard 13 Il periodo di presa in carico deve essere coerente con gli obiettivi piano cura % pz. con durata ass. tra 7-90 gg (ADI - CP) % pz con durata ass. Tra 7 180 gg (ADI) 75 % 75 % 14 L attenzione alla QoL percepita è elemento di Qualità delle Cure (è attenzione alla soggettività) % dei pz. In cui si è verificata regressione dei sintomi, % pz. con > ritmo sonnoveglia, benessere psicologico la soddisfazione attese, socializzazione 50 %? 50 %? Pierangelo Lora Aprile

RISULTATO 3 ciò che malato e famiglia ottengono: i benefici misurabili Criterio Indicatore Standard 15 Le Cure Palliative permettono ai malati di essere curati a casa fino alla morte % dei malati deceduti a casa 60-90 %? 16 Le Cure Palliative debbono garantire il supporto al lutto % di famiglie che hanno ricevuto la visita del MMG nel giorno della morte del congiunto o nei gg successivi 50 %? % di famiglie che hanno ricevuto la visita di cordoglio nel mese successivo al decesso 50 %? Pierangelo Lora Aprile

RISULTATO 4 ciò che malato e famiglia ottengono: i benefici misurabili Criterio Indicatore Standard 17 La soddisfazione del pz. e della famiglia per il servizio può essere elemento di qualità e/o di valutazione delle criticità % di risposte con giudizio positivo al questionario di valutazione 80-90? Pierangelo Lora Aprile

Oltre la metà delle AD vengono attivate entro 3 giorni dalla richiesta, con percentuali crescenti all aumentare della intensità della AD. In particolare, si può osservare che nelle AD di III livello (alta intensità) l'attivazione entro i tre giorni avviene nell'85,9% dei casi.

Nonostante questi dati appaiano confortanti sulla celerità con cui viene attivata l ADI, l opinione dei pazienti (e dei familiari) contrasta con questa evidenza. Difficoltà dei pazienti % risposte Tempi e procedure burocratiche 62,3 Mancanza di un referente preciso 20,0 MMG non ha collaborato per l attivazione del servizio 11,5 6,2 Altre 6,2

Valutare la qualità La valutazione della qualità delle cure erogate attraverso idonei indicatori e il confronto dei dati, alla ricerca di standard ottimali è un esigenza Etica: : risponde ai bisogni dei malati Clinica: : permette il miglioramento della qualità delle cure Di economia sanitaria: : consente un appropriata stima delle risorse necessarie Pierangelo Lora Aprile

Cura

Qualità Cura Continuità Globalità

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte dei MMG Protocollo Ausl Modena (bozza) MMG come interlocutore del paziente e della famiglia (cronicità, polipatologia) Presa in carico integrata con gli altri soggetti della rete Garantire ai Centri un effettivo ruolo specialistico di 2 livello Diagnosi precoce (deficit cognitivo, mild cognitive impairment) Raccolta dati epidemiologici

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte dei MMG Patologia all esordio: Intervista al paziente e valutazione autosufficienza (ev. MMSE, IADL) Intervista al familiare in forma strutturata (SDS) Accertamenti compresa B12 folati e funz. tiroidea, ECG, TAC (percorso facilitato e condiviso)

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte dei MMG Invio al Centro di valutazione SDS in copia Lista problemi,, comorbilità, motivi anamnestici per l invio Terapia continuativa e intolleranze Referti degli accertamenti eseguiti Modulo A Richiesta di visita

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte dei MMG Presa in carico Conferma diagnostica del Centro Approccio terapeutico (farmacologico, riabilitativo, socio assistenziale, supporto alla famiglia) Completamento Modulo A Dialogo tra curante e Centro, consulenze anche domiciliari da parte del Centro Eventuale attivazione ADI da parte del MMG Individuazione care giver principale

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte dei MMG Comunicare la diagnosi e la prognosi Il MMG e lo specialista in modo integrato si fanno carico di comunicare la diagnosi e la prognosi al paziente e ai familiari

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte di MMG Paziente in stadio avanzato o con comorbilità importante: Il MMG compila direttamente il modulo A Valuta MMSE, ADL, comorbilità Esami di lab. se non eseguiti Eventuale consulenza per trattamento con antipsicotici atipici o quesiti specifici Condivide con la famiglia il piano assistenziale

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte di MMG La consulenza domiciliare Intervento puntuale Su richiesta motivata dell impossibilità di raggiungere il Centro da parte della persona o dei familiari Funzione fortemente legata all attività del Centro Consulto e quindi con la presenza di norma del medico richiedente e dello specialista

La presa in carico delle persone con alterazioni cognitive da parte di MMG Il follow up Contratto di cura Informazioni Gestione clinico/assistenziale Collaborazione con lo spec. per la gestione dei piani terapeutici Verifica periodica: MMSE, ADL, IADL, farmaci, uso dei servizi, contatto con il servizio sociale.. Modulo B

Ipotesi di lavoro Dilemmi etici: es. alimentazione, tratt. comorbilità, bisogni del pz. vs. famiglia La famiglia cambia: cambia l assistenza? Le badanti queste sconosciute Problemi medico legali: quale delega possibile Riconoscere, misurare e trattare il dolore Quale ospedale Formazione alla gestione integrata Allineare la domanda e l offerta Le priorità e le risorse

L ospedale.

E il territorio.

"Misurare è il primo passo che conduce al controllo ed eventualmente al miglioramento. Se non puoi misurare qualcosa, non puoi capirlo. Se non puoi capirlo non puoi gestirlo, se non puoi gestirlo non puoi migliorarlo. (H. J. Harrington) (Da S.Casari)