L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole È un quadro in generale miglioramento quello dell economia del Veneto nel 2010, ma la soglia di attenzione rimane alta perché se è vero che la ripresa c è stata, questa appare ancora non uniforme, né in grado per il momento di risollevare l occupazione. E questo il quadro che emerge da un elaborazione di Apiveneto Fidi sulla base dei dati forniti dall Osservatorio Economico della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo. Il 1 trimestre e le previsioni confermate Le previsioni con cui era iniziato l anno hanno dunque trovato conferma per le tendenze più rilevanti: già nel 1 trimestre del 2010 infatti si segnalava una ripresa di ordini e fatturato dovuta soprattutto alla spinta della domanda estera, e in particolare di quella provenienti dai paesi extra-ue. Tale andamento va inserito nel graduale miglioramento del quadro macroeconomico complessivo che, pur in presenza di turbolenze dei mercati finanziari, nel primo trimestre del 2010 ha visto gli scambi mondiali crescere rapidamente (senza tuttavia raggiungere i livelli pre-crisi). In particolare, le economie emergenti hanno registrato una ripresa robusta e veloce, anche in considerazione dei tassi di sviluppo della loro domanda interna, a fronte di ritmi più contenuti registrati nelle economie più avanzate e in particolare nell area dell Euro. Nei primi mesi di quest anno apparivano invece ancora critici, e rimangono tuttora tali, l andamento del mercato del lavoro, la debolezza dei consumi interni e la limitata propensione agli investimenti. Pagina 1 di 6
Il Veneto e la ripresa Per quanto riguarda più in dettaglio il sistema produttivo regionale, i segnali di ripresa sono risultati differenziati in relazione alla dimensione e al settore economico. Il positivo andamento di produzione e fatturato ha riguardato infatti in misura maggiore le imprese di medie dimensioni, nonché alcuni settori che più hanno sofferto nel 2009, quali ad esempio i settori manifatturieri della meccanica, dell elettronica, del tessile e, tra le altre imprese manifatturiere, dell orafo. Hanno segnato una sostanziale tenuta i settori alimentare, bevande e tabacco. Altri settori, che pure sono stati protagonisti negli anni del maggiore sviluppo dell economia regionale, hanno invece mantenuto elementi di criticità, quali le costruzioni, il commercio al dettaglio, le lavorazioni del legno e la produzione di mobili. Addirittura in ulteriore frenata rispetto all anno nero del 2009 appare poi la domanda interna, penalizzata dalla situazione di grande incertezza sull andamento del mercato del lavoro e dalle rinnovate tensioni dei mercati finanziari, investiti da una forte turbolenza correlata al debito pubblico di alcuni stati europei (Grecia, Spagna, Portogallo). Il 2 e il 3 trimestre Come anticipato, i dati del 2 trimestre e del 3 trimestre hanno confermato, anche per il Veneto, la ripresa della produzione e del fatturato dell industria manifatturiera. Pagina 2 di 6
Una ripresa prevalentemente trainata dall export e comunque modesta, caratterizzata da livelli di produzione ancora lontani dal periodo pre-crisi del 2008. Pagina 3 di 6
La domanda interna ha invece continuato a risentire pesantemente delle incertezze del mercato del lavoro, mentre la crisi finanziaria dei paesi PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna) ha prodotto ripercussioni sulle strategie di uscita dagli interventi pubblici e sulle politiche economiche degli stati dell UE. Più in dettaglio, nel 2 trimestre dell anno il settore manifatturiero veneto ha fatto registrare un positivo andamento di produzione e fatturato in tutti i settori di attività, ma tale andamento è rallentato nel 3 trimestre, passando dal +9,2% al +5,9%. In accelerazione è risultata solo la componente estera degli ordinativi, a conferma che le esportazioni sembrano essere la sola componente che finora sta trainando l economia regionale fuori dalle secche della crisi. La ripresa permane molto selettiva sia sotto il profilo settoriale sia intra-settoriale. Ad eccezione dei settori del marmo, vetro, ceramica e dei mezzi di trasporto che hanno segnato andamenti negativi, tutti gli altri settori hanno registrato una seppur moderata e discontinua ripresa degli ordinativi, con maggiori recuperi nei settori che hanno più sofferto la crisi del 2008-2009 come la meccanica, la metallurgia, la gomma e la plastica. Per quanto riguarda la domanda interna, l indice di fiducia dei consumatori ha segnato una debole ripresa, che però si è mantenuta di sotto i valori registrati nel 2009, a testimonianza del perdurante clima di instabilità. Gli acquisti di nuovi beni e servizi da parte delle famiglie si confermano così improntati alla cautela, a fronte di un contenuto aumento dei prezzi e in considerazione del deterioramento subito in questi mesi dal reddito delle famiglie come conseguenza delle pesanti incertezze sul mercato del lavoro. Pagina 4 di 6
Le aspettative degli imprenditori In questo contesto ancora delicato, rappresenta certamente un segnale positivo il generale clima di fiducia che traspare dalle aspettative degli imprenditori per la fine del 2010 e il 1 trimestre del 2011. Certo, l ottimismo manifestato appare alquanto ridimensionato rispetto a quello dichiarato a giugno: per l industria manifatturiera infatti la crescita attesa passa dal +6,9% al +3,7%, mentre le aspettative di crescita del fatturato passano dal +8,4% al + 7,5%. Il PIL: andamento e prospettive All insegna di un cauto ottimismo sono anche le previsioni relative all andamento del PIL dell Italia e del Veneto. Per il Paese, a luglio il Governo prevedeva una crescita dell 1% a fine anno, mentre la Commissione UE si dichiarava leggermente più prudente (+0,8%). Una crescita più apprezzabile, anche se ancora lontanissima da quella di altri paesi extra-ue, è attesa per il 2011: le previsioni di Governo e Commissione UE sono rispettivamente di +1,5% e +1,4%. Pagina 5 di 6
Infine, sostanzialmente in linea con il quadro nazionale sono le previsioni sull andamento del PIL del Veneto fatte da Prometeia: +0,9% per il 2010 e +1,7% per il 2011, a conferma del fatto che il Veneto non può più considerarsi un isola felice nell ambito dell economia nazionale, a fronte da una parte di un economia che è sempre più aperta e globale, dall altra del perdurare di alcuni ostacoli nel nostro sistema-paese che non possono più essere superati solo con l ingegno e la buona volontà degli imprenditori. Dicembre 2010 Luca Bortolazzi Vicedirettore di Apiveneto Fidi Pagina 6 di 6