Geologi liberi professionisti 2. Dipartimento Scienze della Terra, Università della Calabria

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181 INFLUENZA DELLA DINAMICA COSTIERA E DELLE OPERE ANTROPICHE SULLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DEL LITORALE DI ROCCELLA JONI- CA, CALABRIA IONICA Antonio Pisciuneri 1, Angelo Alberto Stamile 1, Salvatore Critelli 2 1 Geologi liberi professionisti 2 Dipartimento Scienze della Terra, Università della Calabria 1 - Premessa Nel corso dei secoli l uomo ha sempre utilizzato intensamente le aree costiere, in modo spesso eccessivo e traumatico, al punto da ottenere un vero e proprio sfruttamento di queste zone. Attualmente un fattore decisivo dal punto di vista economico è lo sfruttamento delle aree costiere per attività ricreative. Lo sviluppo sostenibile delle aree costiere non può prescindere da una approfondita conoscenza dei processi litoranei, insieme ai possibili problemi ed ai modi per fronteggiarli. Ai problemi di urbanizzazione e di occupazione del territorio costiero, si sono sovrapposti negli ultimi decenni gli effetti dei cambiamenti climatico-eustatici, sia naturali sia indotti. I fenomeni correlati all arretramento della linea di riva mettono in grave pericolo gli ambienti naturali, le attività economiche che si svolgono su di essa, la sicurezza delle opere pubbliche e delle infrastrutture. Da ciò una corretta pianificazione costiera comunale ha come obiettivi generali: la valutazione e l individuazione delle aree a rischio di mareggiate per effetto dei fenomeni meteomarini e delle variazioni morfologiche, come elemento fondamentale per la programmazione e pianificazione del territorio costiero e la salvaguardia e la tutela ambientale; la redazione di cartografie tematiche per uno sviluppo urbanistico della spiaggia. Lo scopo del presente lavoro è l analisi geomorfologica, sedimentologica e meteo-marino del litorale del Comune di Roccella Jonica per contribuire alla corretta pianificazione del tratto litoraneo comunale e alla sua salvaguardia ambientale. 2 - Il litorale di Roccella Jonica (RC) Il litorale di Roccella Jonica (fig. 1) è rettilineo e si sviluppa per circa 8,5 km in direzione circa SSW-NNE (paraggio di ampiezza 180 tra le direzioni 60-240 N), con una ampiezza variabile dai 10 ai 100m.

182 Convegno di Maratea Figura 1 - Inquadramento territoriale Nell area, sistemi di faglie con uno sviluppo circa NE-SO condizionano la fisiografia dei luoghi, poiché si rilevano, concordanti con le principali direttrici tettoniche, netti allineamenti di cime e selle, scarpate rettilinee e corsi d acqua a sviluppo lineare e perpendicolare alla costa. In tutto il settore, inoltre, tutta la rete idrografica consiste in numerose fiumare dal corso breve e rettilineo, i cui bacini hanno limitata ampiezza areale. Queste corsi d acqua, a causa del sollevamento tettonico, presentano profonde incisioni vallive e un elevata percentuale di aree in frana (fig. 2). A causa del loro regime torrentizio, si verificano periodiche piene con un alta incidenza di fenomeni alluvionali (Caloiero e Mercuri, 1980). Queste fiumare, generalmente generano un importante trasporto solido a mare, che avviene anche sotto forma di carico sospeso evidenziato dai pennacchi torbidi estesi, a volte, alcuni chilometri verso il largo. La spiaggia verso l interno, nelle aree non antropizzate, è delimitata, a luoghi, da cordoni dunali, ad andamento parallelo alla linea di costa. Dal punto di vista sedimentologico la spiaggia emersa è caratterizzata da sedimenti sabbioso-ghiaiosi con clasti di dimensioni medie di circa 2-5 cm. La composizione dei sedimenti costieri riflette quella dei sedimenti fluviali delle Fiumare Amusa, Allaro e Precariti (Ibbeken & Schleyer, 1991). I ciottoli sono per lo più costituiti da rocce granitoidi, metamorfiche di basso grado e da rocce sedimentarie sia carbonatiche che clastiche e riflettono una provenienza dai terreni dell Unità di Stilo che costituisce la principale unità tettonica di quest area. Le sabbie, sia quelle fluviali dei principali corsi d acqua alimentatrici, sia le sabbie del litorale di Roccella Jonica, hanno composizione quarzoso-feldspatica e riflettono una provenienza dominatamente da rocce granitoidi e sedimentarie e più limitatamente da rocce metamorfiche. Secondo Ibbeken & Schleyer (1991) il tratto litoraneo di Roccella Jonica rientra nella Provincia fluvio-costiera di provenienza dal Massiccio delle Serre.

Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 183 Figura 2 - Carta geologica schematica del litorale di Roccella Jonica (Minzoni et al 2007 mod.): OLOCENE - 1) Sedimenti mobili di spiaggia e di alvei torrentizi attuali; 2) Depositi fluviali e costieri; 3) Dune e sabbie eoliche; 4) Depositi alluvionali; PLIOCENE INF. - 5) F.ne dei Trubi - Alternanze di marne e argille; MESSINIANO SUP. - 6) F.ne post evaporitica - Conglomerati e sabbie sciolte; SERRAVALLIANO- MESSINIANO INF. 7) F.ne di Madonna delle Grazie-Castello - (7a) Conglomerati; (7b) areniti, siltiti e argilliti; 8) ARGILLE VARICOLORI - Argilliti nerastre e rosso-verdi e calcari marnosi di colore grigio, talora con blocchi quarzarenitici; 9) Faglia normale (9a) certa, (9b) incerta; 10) Faglia con prevalente componente trascorrente; 11) Limite geologico; 12) Conoide alluvionale e da debris-flow Il fondale, nell area antistante il litorale di Roccella Jonica è caratterizzato da una ristretta piattaforma continentale, dalla larghezza media di 4 km, con pendenze dell ordine di 1 il cui margine con la scarpata è posto a una profondità media di 120 m (fig. 3). Essa è delimitata sia a nord che a sud da profondi canyons attivi che incidono sia la piattaforma che la scarpata. Questi sono localizzati in prossimità delle fiumare Torbido (Siderno-Gioiosa Marina) e Amusa-Allaro-Precariti (Caulonia) e si connettono ai corsi d acqua, essendo impostati lungo le stesse direttrici tettoniche che in superficie hanno rettificato il corso delle fiumare. Il Canyon di Marina di Gioiosa Jonica si presenta come un ampia e profonda incisione estesa parallelamente alla linea di costa per circa 10 km, e con dislivello di circa 400 m. Il canyon di Caulonia è invece più stretto, largo circa 3,5 km alla testata, profondo meno di 100m, con un dislivello di circa 50 m. L ampiezza del canyon di Gioiosa è legata alla presenza di un reticolo di canali che dalla testata si immettono nel canale principale attorno alla batimetria dei 900m lungo l argine sinistro, e a circa 1000m sull argine destro. Il canyon di Caulonia si sviluppa invece lungo un asse singolo, anche se in prossimità della testata è possibile osservare una biforcazione del canale principale (Tessarolo, 2006) (fig. 3).

184 Convegno di Maratea Figura 3 - Morfobatimetria del margine ionico tra Locri e Roccella Jonica (modificato da Colizza et al. 2003) Dal punto di vista sedimentologico la spiaggia sommersa è caratterizzata da una prevalenza dei litotipi sabbiosi fino alla profondità di circa 25 m con una prevalenza delle sabbie fini, formanti delle barre sabbiose e indicative di un ambiente deposizionale caratterizzato da correnti costiere costanti e da una buona distribuzione dell energia lungo la costa. La barra longitudinale è ampia circa 100 m, localizzata ad una distanza dalla riva di circa 250-300 m, ad una profondità che raggiunge l isobata dei 5,0 m. La pendenza del fianco interno è maggiore di quello esterno e variabile in relazione alla granulometria (sabbie da medie a fini), all andamento delle correnti costiere e al moto ondoso. A profondità superiori fino a circa 50-60 m, si riscontra un sedimento sabbioso-siltoso-argilloso poco selezionato. Questo tipo di sedimenti è legato essenzialmente all apporto di materiale prevalentemente fine da parte dei corsi d acqua. La composizione delle sabbie marine tra la -10m e la -50m è quarzoso-feldspatica (Summaria, 2002-03), ed ha strette analogie con le sabbie fluviocostiere. Sedimenti più fini di tipo argilloso si riscontrano solo al limite tra la piattaforma e la scarpata.

Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 185 Dall analisi del clima meteomarino (dati boa ondametrica di Crotone; APAT, 2007) si è determinato il clima ondoso del litorale considerato, il quale presenta per le onde basse (0,5-2m), medie (2-4m) ed alte (> 4m) rispettivamente direzioni 60-110 N, 110-160 N, 120-140 N. Le correnti sono in direzione NE-SW con deriva dei sedimenti in tale direzione. La linea di riva, in regime naturale di apporti ed asporti dei sedimenti, per come avveniva prima degli anni settanta, presentava una tendenza generale all avanzamento (fig. 4). Figura 4 - Variazioni della linea di riva su ortofoto del 2003: 1) Linea di riva 1895 I.G.M.; 2) Linea di riva 1954 CasMez; 3) Linea di riva 1983 I.G.M.; 4) Linea di riva 1998 Ortofoto; 5) Linea di riva 2003 Ortofoto; 6) Sezioni di misura variazione linea di riva; 7) Pendenza spiaggia sommersa; 8) Direzione corrente; 9) Nave arenata (funge da opera di difesa); 10) Opera di difesa costiera eliminata; 11) Opere di difesa costiera esistenti Tale fenomeno ha subito una forte inversione con la realizzazione di opere di difesa idraulica lungo le fiumare, la costruzione del porto turistico-peschereccio SS. Maria delle Grazie e le opere di difesa costiera (pennelli) estese per un tratto di circa 3 km a sud del porto. La diminuzione di apporto solido e la barriera costituita dal porto hanno determinato, nel lato a sud, rilevanti fenomeni di erosione con tasso variabile, un arretramento della linea di costa, uno smantellamento di ampi settori di spiaggia e di parte dei cordoni dunali, con alterazioni degli ambienti naturali e danni alle attività economiche presenti nell area (fig. 5).

186 Convegno di Maratea Figura 5 - Variazione della posizione della linea di riva dal 1895 al 2003 Nel lato a nord del porto (rilievi 1983-1998), l ostacolo costituito dallo stesso ha determinato aggradazione per qualche centinaio di metri (fig. 6), determinando elevati tassi di sedimentazione. Figura 6 - Variazioni della linea di riva su ortofoto del 2003, lato nord del porto: 1) Linea di riva 1895 I.G.M.; 2) Linea di riva 1954 CasMez; 3) Linea di riva 1983 I.G.M.; 4) Linea di riva 1998 Ortofoto; 5) Linea di riva 2003 Ortofoto La tendenza evolutiva (rilievi 1998-2006) evidenzia, per l area a nord del porto e del tratto di costa interessato dalle opere di difesa, da una stazionarietà all avanzamento, tassi di 1-2 m/a con picchi sino a 5 m/a. L area a sud è caratterizzata da un arretramento costante di 1-3 m/a con picchi, in prossimità della conoide della F.ra Barruca, di 5-6 m/a (fig. 7).

Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 187 Figura 7 - Tasso di variazione della linea di riva dal 1895 al 2003 Tali picchi di velocità sono dovuti all asporto dei sedimenti con probabile dispersione nel Canyon alla foce del F. Torbido a Marina di Gioiosa Jonica. I picchi di erosione e di ripascimento si verificano nei periodi autunnale ed invernale dove il flusso di energia è nettamente predominante rispetto agli altri periodi dell anno determinando un cospicuo trasporto dei sedimenti in direzione sud (fig. 8). Figura 8 - Rosa della distribuzione direzionale del flusso di energia P (J/m*s) e del trasporto solido potenziale long-shore Qp (mc/g) (Valori positivi trasporto verso nord, valori negativi trasporto verso sud), per il paraggio di Roccella Jonica

188 Convegno di Maratea Dagli studi effettuati, nonostante la lunghezza del litorale in erosione sia maggiore, le superfici in ripascimento risultano circa il doppio di quelle in erosione. Tale motivo è legato, essenzialmente, alla realizzazione del porto che, di fatto, ha costituito una barriera meccanica al trasporto solido concentrando i 2/3 del materiale trasportato a nord dello stesso. In tale area, nell arco di un anno, si è avuto il ripristino delle condizioni attuali modificate dell asporto di materiale sabbioso impiegato per gli interventi di ripascimento delle aree in erosione del litorale (circa 400.000mc di materiale impiegato) realizzato tra gli anni 2005 e 2006. Mediamente i dati relativi al confronto tra la linea di costa attuale e del 1954 sono: litorale in erosione 3400 m (40%) (fig. 9a); litorale in ripascimento 2200 m (26%) (fig. 9b); litorale in equilibrio dinamico 2900 m (34%) (fig. 9c). Superficie erosa 58.000 mq; Superficie in aggradazione 130.000 mq. Figura 9 - a) Tratto di costa in erosione vista in direzione sud sezioni 28, 29, 30; b) Tratto di costa in avanzamento vista in direzione mare sezioni 44, 45, 46; c) Tratto di costa in equilibrio dinamico vista in direzione sud sezioni 21, 22, 23 3 - Pericolosità per mareggiata nel litorale di Roccella Jonica La recente normativa regionale obbliga le amministrazioni pubbliche nel cui territorio ricadono aree costiere a dotarsi di adeguati strumenti di pianificazione specifici per le aree costiere (Piani di Spiaggia). I Piani Spiaggia o di Utilizzo delle Aree Demaniali fanno parte dei Piani Attuativi Unitari (P.A.U.), che sono strumenti urbanistici di dettaglio approvati dal Consiglio Comunale, in attuazione del Piano Strutturale Comunale

Coste: Prevenire, Programmare, Pianificare 189 (P.S.C), secondo l art. 24 della Legge Urbanistica Regionale della Calabria n. 19 del 23.05.02. La L.R. n. 17/2005 disciplina i contenuti dei Piani comunali di spiaggia, le attività turistiche e ricreative, le attività e le opere consentite. Appare quindi evidente che una corretta pianificazione non può prescindere da accurati studi della dinamica costiera e dalla valutazione della pericolosità indotta da questa. Fino ad ora l unico strumento che regolamenta le aree soggette a vincolo per pericolosità di erosione costiera è stato emenato dall Autorità di Bacino Regionale della Calabria che nelle Norme di Attuazione e misure di Salvaguardia del P.A.I., in assenza di studi specifici, definisce come aree interessate da pericolo di erosione costiera quelle che interessano i tratti di spiaggia retrostanti la linea di riva per una fascia di 50 metri (art. 9 comma c delle norme d attuazione del P.A.I.). I limiti di tale regolamentazione obbligano a condurre degli studi ambientali costieri adeguati che verifichino la pericolosità attuale e le tendenze evolutive del litorale per la durata dello strumento urbanistico (fig. 10). Figura 10 - Previsione, su Ortofoto del 2003, della pericolosità per mareggiata del litorale di Roccella Jonica. 1) Pericolosità per erosione costiera del P.A.I.; 2) Pericolosità per mareggiata per la durata del Piano 2010; 3) Aree d attenzione per rischio idraulico del P.A.I. La validità dello studio effettuato per il litorale di Roccella Jonica è stata confermata dai rilievi puntuali eseguiti per le concessioni degli stabilimenti balneari nel 2007.

190 Convegno di Maratea Bibliografia APAT, (2007) - Dati Boa Ondametrica di Crotone, http://www.idromare.it. Caloiero D., Mercuri T. (1980) - Le Alluvioni in Calabria dal 1921 al 1970. CNR-IRPI GEODATA 7, 1-161. Colizza E., Cuppari A., Fanucci F., Morelli D. (2003) - Morfologia ed evoluzione dei canyons di Bovalino e Siderno (margine ionico) in rapporto alla tettonica dell Arco Calabro, Atti del Convegno Il contributo dello studio delle antiche linee di riva alla comprensione della dinamica recente, Messina, 1-54. Ibbeken H., Schleyer R., (1991) - Source and Sediment, Springer-Verlag. Minzoni N., Carrà D., Gallo N., Pisciuneri A., Stamile A. (2007) - Tettonica e sedimentazione, dall Oligocene superiore al Burdigaliano superiore, nella Calabria sud-orientale (Italia meridionale), Rend. Soc. Geol. It., 4, Nuova Serie, 263-264. Summaria I.M. (2002-2003) - Composizione, provenienza e dispersione delle sabbie attuali della piattaforma continentale compresa tra Pietrapaola e Palazzi (Mar Jonio, Calabria), Tesi di Laurea, Università Calabria, 1-63. Tessarolo C. (2006) - Ruolo della geologia e della morfologia del margine ionico calabrese nell evoluzione della linea di costa: processi e prodotti, Tesi Dottorato XXI CICLO, Università di Milano-Bicocca.