Sociologia. Corso di Sociologia generale

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Corso di Sociologia

L interazionismo simbolico

Interazionismo simbolico espressione coniata da Herbert Blumer Seconda Scuola di Chicago che risente delle influenze della Prima Scuola di Chicago e soprattutto di G. H. Mead

L interazionismo simbolico si basa su tre assunti di base: 1. i significati guidano l azione; 2. i significati nascono dall interazione; 3. i significati sono elaborati e trasformati dal soggetto attraverso un processo interpretativo.

H. Blumer Symbolic Interactionism «L interazionismo simbolico si basa [ ] su tre semplici premesse. La prima [ ] è quella secondo cui gli esseri umani agiscono nei confronti delle cose sulla base dei significati che tali cose hanno per loro. Tali cose comprendono tutto ciò di cui l essere umano può fare esperienza nel suo mondo [ ]».

H. Blumer Symbolic Interactionism cose comprendono «tutto ciò di cui l essere umano può fare esperienza nel suo mondo» oggetti fisici (es.: alberi o sedie); altri esseri umani (es.: amici o nemici); istituzioni (es.: una scuola, un governo); idee guida (es.: l indipendenza individuale, l onestà); le attività degli altri (es.: comandi o richieste); le situazioni della vita quotidiana.

H. Blumer Symbolic Interactionism «L interazionismo simbolico si basa [ ] su tre semplici premesse. «La seconda premessa è che il significato di tali cose è derivato dall interazione sociale che il singolo ha con i suoi simili o sorge da essa. La terza premessa è che questi significati sono elaborati e trasformati in un processo interpretativo messo in atto da una persona nell affrontare le cose in cui si imbatte».

H. Blumer (1900-1987) G. H. Mead (1863-1931) (stimolo interpretazione risposta) Interazione non simbolica Gesti non simbolici Es.: riflessi automatici (es.: ritirare la mano quando si viene a contatto con un eccesso di calore) Interazione simbolica Gesti simbolici Es.: stendere la mano come segno di saluto

Interazionismo simbolico trascura la rilevanza del contesto sociale; sottovaluta i condizionamenti strutturali; trascura il riferimento alla dimensione storica dei fenomeni sociali.

Interazionismo simbolico merito di aver richiamato l attenzione sull importanza dei significati e della dimensione simbolica nella vita sociale.

Blumer rifiuto dei metodi positivisti Secondo Blumer, «le inchieste condotte attraverso i questionari e le elaborazioni statistiche allontanano in realtà il ricercatore dal mondo sociale che egli intende studiare. Invece, con l osservazione in situ, è possibile cogliere efficacemente l esperienza immediata e il punto di vista degli attori che attraverso l interazione danno un senso agli oggetti [ ]» (Lallement 1996: 219)

Herbert Blumer Howard S. Becker Outsiders (1963) Outsiders. Saggi di sociologia della devianza, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 1987.

H. Becker, Outsiders Howard S. Becker Outsiders (1963) Tipologia dei comportamenti devianti comportamento conforme; comportamento completamente deviante ; accusato ingiustamente; devianza segreta.

H. Becker, Outsiders Tipologia dei comportamenti devianti Comportamento conforme Comportamento completamente deviante quello che rispetta le norme e che gli altri percepiscono come conforme alle norme. quello che infrange le regole e che è percepito come tale.

H. Becker, Outsiders Tipologia dei comportamenti devianti Accusato ingiustamente Devianza segreta «[ ] gli altri credono che la persona ha commesso un azione illecita quando in realtà non è affatto così». «[ ] un azione illecita è davvero compiuta, ma non è percepita dalle persone come una trasgressione alle norme e non determina alcuna reazione».

H. Becker, Outsiders «Un ragazzo che inconsapevolmente frequenta un gruppo di delinquenti può essere arrestato una sera insieme al gruppo in base a delle presunzioni. Egli figurerà nelle statistiche ufficiali come un sicuro delinquente così come quelli che hanno effettivamente partecipato ad un azione reprensibile [ ]. I due casi sono diversi e non si può dare la stessa spiegazione».

Devianza costruzione sociale trasgredire le norme (chi definisce le regole?); essere definiti (etichettati) dagli altri come delinquenti.

H. Becker, Outsiders «La devianza non è una qualità dell atto commesso da una persona, piuttosto una conseguenza dell applicazione da parte degli altri di norme e di sanzioni nei confronti di un trasgressore. Il deviante è colui al quale questa etichetta viene applicata con successo, e il comportamento deviante è quello a cui la collettività mette questa etichetta».

Lemert (1967) E. Lemert Paranoia and the Dynamic of Exclusion (1967) Deviazione primaria l atto di trasgressione delle norme Deviazione secondaria etichettamento

DEVIANZA 1. individuo che si comporta in un certo modo; 2. norma rispetto alla quale giudicare se un determinato comportamento è deviante; 3. persona/gruppo/ ente che reagisce al comportamento.

N. Smelser Manuale di sociologia Teoria dell etichettamento «La teoria dell etichettamento, a differenza di quasi tutte le altre teorie sulla devianza, si limita ad illustrare il processo secondo il quale le persone vengono descritte come devianti: non identifica le cause della devianza».