IL RUOLO DEL PEDIATRA

Documenti analoghi
LE «DOLCI ATTESE» DI DONATELLA. Elisa Manicardi - Reggio Emilia 31 Maggio 2013

UN PROGETTO ASSISTENZIALE DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA. Dott. Valdo Flori, Pediatra di Famiglia FIMP Firenze

VITAMINA D TOTALE E FRAZIONE BIODISPONIBILE IN BAMBINI OBESI: IL RUOLO DELL INSULINO-RESISTENZA

Riduzione della variabilità glicemica dopo introduzione di un dispositivo con calcolatore di bolo

AGP: una nuova opportunità per migliorare la gestione del diabete mellito tipo 1

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni

VALORI PERCENTUALI. 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso 18,41% 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%

sfida per il medico...e

PRINCIPI E RACCOMANDAZIONI NUTRIZIONALI PER IL DIABETE

Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1

PROFILO GLUCIDICO E LIPIDICO IN UNA POPOLAZIONE GERIATRICA AD ALTO RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Tindaro Iraci L uso di strumenti informatici nello screening opportunistico del Diabete non diagnosticato e delle condizioni di disglicemia.

Diabete di tipo 2 scompensato in terapia insulinica intensiva: risoluzione di un caso clinico con il calcolatore di bolo

EFFICACIA E TOLLERABILITÀ DI UN COMPOSTO A BASE DI POLICOSANOLI VEGETALI, RISO ROSSO FERMENTATO, GAMMA ORIZANOLO, RESVERATROLO,

Alessia Cozzolino e Chiara Simeoli. Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia, Sezione di Endocrinologia, Università Federico II di Napoli

Tindaro Iraci. Medicina d iniziativa e informatizzazione: due aspetti essenziali per la Best Practise nello screening del Diabete Mellito di tipo 2

FATTORI DI RISCHIO LIVELLO DI DIAGNOSI Obesità viscerale. Circonferenza vita 88 cm. Colesterolo HDL < 50 mg/dl 110 mg/dl

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)

Ripercussioni fetali e disordini metabolici in pazienti con diabete gestazionale

DIFFERENZE DI GENERE NELLO STUDIO MOMA: PREVALENZA DI SINDROME METABOLICA (SM) E STILI DI VITA

Convegno Medicina di Genere

Uno strano caso di bassa statura

APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA. Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma

Abitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti

Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA

caso clinico: Cinzia T paziente giunge in ambulatorio perché non riesce a dimagrire, nonostante la dieta imputa la responsabilità alla tiroide

VALUTAZIONE AUXOLOGICA IN ETA EVOLUTIVA

DALL EPIDEMIOLOGIA ALLE PROPOSTE. Prof. L. Pinelli, F. Tomasselli *

La SINDROME METABOLICA Dr. Piero Montrasio

1 - DEFINIZIONE DELLA SINDROME METABOLICA

Monitoraggio continuo della glicemia in paziente con diabete di tipo 2 trattato con insulina (basal-bolus): confronto con autocontrollo

Progetto integrato per la prevenzione della sindrome metabolica: i risultati

2 congresso nazionale Centro Studi e Ricerche AMD

ANTONIO MAONE INDICE

Percorso assistenziale al bambino con eccesso ponderale: un programma di educazione ai corretti stili alimentari e motori

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale

ONCOLOGIA PEDIATRICA E ALTRO PEDIATRIA AMBULATORIALE E ENDOCRINOLOGIA DR. R.SCARINCI-DR.SSA G.MUNICCHI- DR.SSA E. GUIDONI

BMI DISTRIBUZIONE GRASSO CORPOREO SINDROME PLURIMETABOLICA

Scheda di monitoraggio JENTADUETO (linagliptin/ metformina) RiValutazione e Follow up. Registrazione Paziente. Eleggibilità e Dati Clinici

Screening e fattori di rischio. Dottor Paolo Sarasin

Piano Nazionale della Prevenzione Relazione sullo stato di avanzamento al 31 dicembre

Strumenti gestionali in MG. Progetto S.A.F.E. Walter Marrocco

PERCORSO ASSISTENZIALE PER LA GESTIONE DEL DIABETE DI TIPO II

Corso di Formazione. Obesità: un problema di sanità pubblica

Prescrizione dell attività fisica. Dott. Antonio Verginelli MMG

rilevazione dei soggetti affetti da sindrome metabolica. Sulla base del progetto già previsto

L iperglicemia nel periodo perinatale: effetti a breve e a lungo termine

Cos è l OSAS? Attualmente solo lo 0,25% della popolazione è in terapia.

Capitolo 1 CASO CLINICO A

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico

Percorso per la gestione del Diabete Gestazionale e della Gravida Diabetica. ELENA CAPUANO SOS Diabetologia Montecchio Emilia

CASE REPORT FORM. Progetto SLOT MAscINE ARRUOLAMENTO. Data / / CENTRO PAZIENTE. data / / Compilata da

Il ruolo attivo del distretto per la prevenzione ed i buoni stili di vita

Insulina. Glucagone Adrenalina e noradrenalina Cortisolo Ormone somatotropo

Sessione interattiva: discussione di un caso clinico. C. Cuspidi

PROGETTO SULLA SINDROME METABOLICA INFORMATIVA

OEC/HES : 10 anni di sorveglianza delle MCV e dei fattori di rischio nella popolazione adulta italiana per livello socio-economico

AUDIT Progetto integrato per la prevenzione della sindrome metabolica: i risultati

IL RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 2

La cefalea. Padova 14 febbraio Paola Mattiazzo

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

Percorsi AME Roma 9-11 Novembre 2012

Guadagnare Salute. IL Sistema di Sorveglianza OKkio alla SALUTE

FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE LIPIDICI E NON LIPIDICI IN DONNE DIABETICHE DI TIPO 2 CON E SENZA CARDIOPATIA ISCHEMICA

Governo Clinico ASL della provincia di Pavia Accordo Aziendale con i Medici di Medicina Generale.

Educazione Alimentare per migliorare la salute

Dottoressa Angioni Anna Rita Diabetologia Oristano UN ESORDIO COMPLICATO

ALIMENTAZIONE E SALUTE NELLA PRIMA INFANZIA. Elisabetta Vacca Mellin SpA 14 Novembre 2013

La pubertà sta cambiando? Paolo Brambilla ASL Milano 2 FIMP Dipartimento Formazione Permanente Lombardia

OBESITA ESSENZIALE: IL RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA. Dott. Lorenzo Mariniello

Il Diabete come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari

Appropriatezza terapeutica nei pazienti Ramadan : il superamento delle barriere culturali

Diabete ed obesità Dr. Pietro Rampini

13 Settembre Emanuele Miraglia del Giudice Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Pediatria

Come fare una scelta terapeutica personalizzata nel paziente con diabete mellito tipo 2 CASO CLINICO

OKkio alla SALUTE: risultati 2014 sugli stili di vita dei bambini

Piano Sanitario Regionale LA SANITA DI INIZIATIVA IN AMBITO TERRITORIALE

Progetto Modernizzazione N.O.A.

Le abitudini alimentari degli italiani sono ancora favorevoli alla prevenzione?

CALENDIARIO DIARIO DI: Nome: Indirizzo: Tel.: Cell.:

DR. Francesco Di Millo. LA SINDROME da DEFICIT di TESTOSTERONE come possibile NUOVO FATTORE di RISCHIO per le MALATTIE METABOLICHE

Definizione dei ruoli e delle attività all interno del PDTA prevenzione. Tindaro Iraci. Riassunto. Screening Diagnosi precoce Prevenzione

Pubertà. Definizione Fisiologia della pubertà normale Pubertà precoce e ritardata Quali indagini eseguire Quali terapie eventualmente utilizzare

60-75% metabolismo basale % attività fisica svolta. Effetto termogenico degli alimenti. Attività fisica 10% effetto termogenico degli alimenti

Silvia Ciani Biologo Nutrizionista Specialista in Scienza dell Alimentazione

Progetto Sindrome Metabolica ASL BA-TA

Percorso assistenziale nel paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del diabetologo e del nefrologo

OSAS: ASPETTI CLINICI DI ENDOCRINOLOGIA E METABOLISMO DISTURBI RESPIRATORI OSTRUTTIVI IN SONNO MEDICINA INTERNA,

EPIDEMIOLOGIA Negli USA abbiamo 15 milioni di diabetici. In ITALIA nell anno 2012 risultano affetti da diabete 3,5 milioni di persone. Si stima che pi

Dalla sedentarietà al sovrappeso ed obesità

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA

OBESITA ESSENZIALE: IL RUOLO DEL PEDIATRA DI FAMIGLIA. Dott. Lorenzo Mariniello

La prevenzione della sindrome metabolica in età pediatrica

IMPORTANZA DELLA PRECOCE NA NEL PAZIENTE CRITICO: IL PUNTO DI VISTA DEL DIABETOLOGO

La cefalea in pediatria. Diagnostica laboratoristico strumentale. C. Cavestro SS Centro Cefalee, Alba (CN)

Dieta Tisanoreica e diabete di tipo 2

Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?

Transcript:

Villaggio VALTUR colonna beach 22-29 29 agosto 2008 LA PREVENZIONE DELL OBESITA OBESITA IL RUOLO DEL PEDIATRA F. Savino CASI CLINICI Dipartimento di Pediatria, OIRM - Torino

Incominciamo con i CASI CLINICI

CASO CLINICO 1 Paziente di 6 anni e ½, sesso maschile Nell ultimo anno incremento della velocità di crescita del peso All E.O. obesità grave, con adipe concentrato a livello di circonferenza vita e fianchi; accenno a GIBBO e STRIE RUBRE comparse negli ultimi mesi; PAOS nn; stato psicologico-intellettivo nn

Peso e altezza attuali maggiori del 97 percentile BMI 26,6: si tratta di obesità grave PER INTERPRETARE IL BMI FACCIAMO RIFERIMENTO ALLE TABELLE STANDARD, CHE RAPPORTANO IL BMI ALL ETA E AL SESSO (in quanto nel bambino, a differenza dell adulto, NON esiste un valore soglia tra normalità e sovrappeso valido per ogni età)

Anamnesi personale: Gravidanza a termine Peso neonatale 3900 gr Lunghezza 52 cm Cc 35 cm Allattato con latte adattato dalla nascita Svezzamento a 5 mesi Infezioni respiratorie ricorrenti all ingresso in comunità Ipertrofia adenoidea con apnee notturne

Anamnesi familiare: Padre di 30 anni con obesità grave, dislipidemia e alterata tolleranza al glucoso Madre di 30 anni con obesità moderata 2 zie paterne con obesità grave, ipertensione arteriosa e DM2 Nonna paterna con ipertensione arteriosa

Anamnesi alimentare: Abitudini alimentari: eccesso di carboidrati (pasta, snacks), latte vaccino, bevande zuccherate; carenza di proteine della carne, verdure e frutta Squilibrio nella distribuzione giornaliera dei nutrienti

1.Si tratta di un obesità primitiva o secondaria?

Prima di affrontare il caso dal punto di vista dietetico-comportamentale, considerata l OBESITA GRAVE (BMI 26,6), alcuni tratti che fanno pensare a PATOLOGIE ORGANICHE ASSOCIATE (CUSHING) e la spiccata FAMILIARITA per obesità e patologie ad essa correlata (diabete, ipertensione e dislipidemia), si procede a...

...richiesta di esami ematologici: Emocromo Glicemia Colesterolo frazionato (HDL, LDL) e totale, trigliceridi Insulinemia ft3, ft4, TSH Cortisolo ( Uricemia, transaminasi)...radiografia polso sx per valutazione età ossea

Dagli esami si rileva: Aumento insulinemia Restanti esami nella norma ESCLUDIAMO PERTANTO LA POSSIBILITA DI UN OBESITA SECONDARIA: SI TRATTA DI OBESITA ESSENZIALE

2. Che percorso diagnosticoterapeutico impostiamo?

Si procede a: Terapia DIETETICO-COMPORTAMENTALE Controllo nel tempo dei VALORI DI INSULINEMIA FOLLOW UP a scadenze concordate con i genitori per verificare la compliance da parte del bimbo e del nucleo familiare al programma terapeutico impostato

Paziente di 11 anni, Peso neonatale 4100 gr; CASO CLINICO 2 sesso maschile lunghezza 53 cm; cc 34 cm Latte artificiale dalla nascita Svezzamento a 5 mesi Incremento ponderale: sempre > del 90 percentile Dall età di 5 anni: BMI sempre in aumento

Anamnesi patologica: Frequenti infezioni respiratorie Ostruzione nasale e apnee notturne Da circa un mese dolore sotto carico al ginocchio dx Anamnesi familiare: Madre diabetica in terapia insulinica Padre obeso (BMI 30), iperteso

Abitudini alimentari e stile di vita Il bambino è accudito dai nonni, che tendono a sovralimentarlo, Trascorre gran parte del tempo libero davanti alla TV e al computer (il che favorisce il consumo di snacks...) NON fa attività sportiva extra-scolastica

E.O. Peso e altezza > del 97 percentile BMI 28 PAOS normale Varismo ginocchia; al ginocchio dx: non segni clinici di flogosi

1. Ci sono patologie associate all obesità? Quali esami richiediamo per indagarle? 2. Come valutiamo l eventuale patologia ortopedica?

Esami richiesti Emocromo, glicemia, insulinemia, profilo lipidico (trigliceridi, colesterolo totale, HDL, LDL), ALT, PCR Rx ginocchio dx Gli esami evidenziano Trigliceridi > del 95 percentile HDL < del 5 percentile Glicemia a digiuno > 100 mg/dl Rx negativa per patologia ginocchio dx

I VALORI DI TRIGLICERIDI, HDL E GLICEMIA, ASSOCIATI ALLA CIRCONFERENZA VITA, FANNO PORRE DIAGNOSI DI SINDROME METABOLICA

SINDROME METABOLICA nel BAMBINO Uno SCREENING per la diagnosi di sindrome metabolica è importante nel bambino obeso, sebbene non vi sia ancora un criterio condiviso in pediatria come per gli adulti. Si suggerisce di porre DIAGNOSI DI SINDROME METABOLICA in presenza di almeno 3 delle seguenti alterazioni: CIRC VITA > 90 percentile o BMI suggestivo di obesità TG > 95 percentile HDL< 5 percentile PRESS SIST E/O DIAST > 95 percentile GLICEMIA A DIGIUNO > 100 mg/dl

Intervento del pediatra Promozione di stili di vita che coinvolgano l intero nucleo familiare Promozione di attività fisica Controlli a scadenze frequenti di curva glicemica, parametri antropometrici, PAOS Valutazione patologie associate (apnee notturne e varismo ginocchia)

E SCONSIGLIATO l uso di diete strettamente ipocaloriche (frequente fallimento); è invece opportuno...utilizzare un DIARIO ALIMENTARE, da discutere insieme ad ogni controllo...l educazione del bambino alla conoscenza della composizione dei cibi e alla lettura delle etichette per aumentare la motivazione

CASO CLINICO 3 Paziente di sesso femminile, di 7 anni E.O. Altezza e peso maggiori del 97 percentile BMI 23,3; circonferenza vita 76 cm, circonferenza fianchi 88 cm Negli ultimi 6 mesi aumento della velocità di crescita del peso e dell altezza TELARCA stadio 1 monolaterale PUBARCA stadio 1

Anamnesi familiare: Madre obesa, una sorella in buona salute, normopeso Nonno paterno deceduto per ictus Nonna paterna diabetica Anamnesi personale: Gravidanza a termine con pre-eclampsia Peso alla nascita 2900 gr; lunghezza 49 cm Allattamento materno per 20 giorni, poi con latte formulato Svezzamento a 5 mesi Sovrappeso iniziato intorno ai 2 anni di vita Attualmente moderata attività sportiva (nuoto 1 volta a settimana)

L obesità e la pubertà precoce possono essere correlate?

L obesità e la pubertà precoce possono essere correlate? Che iter diagnostico intraprendiamo?

Qual è l approccio terapeutico più adeguato nel caso in cui siano presenti entrambe? Esami richiesti: Emocromo, glicemia, cortisolo, FSH, LH, ft3, ft4, TSH, profilo lipidico completo (colesterolo frazionato e totale, trigliceridi), insulinemia Valutazione età ossea (rx polso) Gli esami confermano il sospetto di pubertà precoce in pz obesa Un elevato BMI nelle bambine di 3 anni e un elevato aumento nei 3 anni successivi puo essere correlato a pubertà precoce

Intervento terapeutico: Dietetico-comportamentale, con incremento dell attività fisica Di competenza Endocrinologica: Terapia con analogo dell LHRh per 2-3 anni (per consentire il raggiungimento del target genetico dell altezza) Il follow up a 2 anni di distanza evidenzia: Aumento dell altezza con rallentamento della velocità di crescita Telarca e pubarca stazionari (1 stadio); assenza di menarca Diminuzione circonferenza vita e fianchi e diminuzione del BMI (20)