Corso di Analisi del Territorio e degli Insediamenti - AA 2015/2016 Professoressa: Elena Tarsi Introduzione al corso e all analisi del territorio
Giovedì (10:45 13:45 aula 18 - Santa Verdiana) Venerdì (13:45-15:45 aula 11 - Santa Verdiana)
Gli obiettivi del corso Il corso rappresenta la prima esperienza nel campo dell'urbanistica per gli iscritti al corso di laurea in Architettura e pertanto si prefigge di fornire gli elementi di base per una lettura critica ed attenta del territorio e della città.
Definizione di urbanistica (Dizionario Treccani): In senso stretto, attività di creazione e sistemazione dei centri urbani: l urbanistica antica, classica, medievale, rinascimentale, barocca.
Con significato più ampio e attuale, disciplina (sorta come scienza autonoma alla fine del Settecento, in seguito alla rivoluzione industriale) che ha per oggetto l analisi del territorio in generale e la messa a punto dei mezzi tecnici, legislativi, amministrativi, politici, finalizzati alla progettazione, o all adeguamento a nuove esigenze, sia di centri urbani sia di infrastrutture, che si avvale dell apporto delle scienze economiche, statistiche, sociali e tiene conto delle modificazioni che le nuove strutture generano nell ambiente.
«L'urbanistica è la scienza che studia i fenomeni urbani in tutti i loro aspetti avendo come proprio fine la pianificazione del loro sviluppo storico, sia attraverso l'interpretazione, il riordinamento, il risanamento, l'adattamento di aggregati urbani già esistenti e la disciplina della loro crescita, sia attraverso l'eventuale progettazione di nuovi aggregati, sia, infine, attraverso la riforma e l'organizzazione ex novo dei sistemi di raccordo degli aggregati con l'ambiente naturale.» (Giovanni Astengo, in Enciclopedia Universale dell Arte, vol. XIV, Venezia, Sansoni, 1966). Per urbanistica intendo non tanto un insieme di opere, di progetti, di teorie o di norme unificate da un tema, da un linguaggio e da un organizzazione discorsiva, tantomeno intendo un settore d insegnamento, bensì le tracce di un vasto insieme di pratiche: quello del continuo e consapevole modificare lo stato del territorio e della città (Bernardo Secchi, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma- Bari 2000).
Obiettivi specifici del corso: 1) Fornire una metodologia solida di lettura del territorio aperto e dei centri urbani che si basi sulla capacità di interpretazione di dati e fonti di varia natura (bibliografica, tecnico-documentale, cartografica, fotografica) oltre che sul contatto diretto con i luoghi;
Obiettivi specifici del corso: 2) sviluppare capacità critiche e interpretative delle relazioni fra ambiente antropico e ambiente naturale, come base per la lettura dei luoghi.
Obiettivi specifici del corso: 3) fornire le basi per poter affrontare in futuro in maniera contestualizzata e consapevole il compito della progettazione, sia questa a livello architettonico o urbanistico;
I metodi didattici Le lezioni si articoleranno secondo due filoni: 1) Uno comprensivo dei riferimenti culturali e disciplinari utili per un'introduzione ai temi dell'urbanistica, della pianificazione territoriale e delle relative metodologie analitiche. 2) Uno finalizzato al lavoro pratico che sarà oggetto dell'esercitazione. Durante queste lezioni verrà illustrata, in teoria e tramite esempi, la metodologia per il lavoro di analisi del territorio da svolgere.
L'esercitazione verrà sviluppata autonomamente dagli studenti (in gruppi di tre) e verterà su un area della Toscana. Modalità di esecuzione e contenuti verranno illustrati dettagliatamente durante le lezioni. Per l'esercitazione che verrà sviluppata saranno utilizzati strumenti informatici, open source. Il lavoro svolto sarà periodicamente verificato nel corso del semestre con incontri fra i gruppi di studenti e il docente e mediante discussione collettiva dei risultati raggiunti. Ogni gruppo sceglierà un area in Toscana (un territorio comunale medio-piccolo) su cui svolgere la propria esercitazione che comprenda una porzione di territorio rurale e una di territorio urbanizzato.
Ogni area sarà analizzata secondo un metodo che prevede tre gradini di lettura: 1. Inquadramento territoriale (1:25.000) 1.1 Altimetria 1.2 Clivometria e idrografia 2. I temi degli assetti insediativi (1:10.000) 2.1 Uso del suolo 2.2 Periodizzazione della crescita edilizia 2.3 Carta geologica e geomorfologica 2.4 Organizzazione funzionale degli insediamenti 2.5 Il patrimonio territoriale 3. I temi della città 3.1 Uso del suolo urbano (1:2.000) 3.2 Il patrimonio urbano materiale e immateriale (1:2000)
Carta dell altimetria
Carta della Cliviometria
Carta dell uso del suolo
Carta della periodizzazione
Carta geologica
Carta dell Organizzazione funzionale
Carta del Patrimonio territoriale
Uso del suolo urbano
Carta del patrimonio urbano
I contenuti del corso Le parole chiave: Cartografia Territorio Città Paesaggio
La cartografia 1) Introduzione alla cartografia. Il sistema dei segni 2) Introduzione ai sistemi informativi territoriali Le fonti di dati cartografici digitali 3) Scelta dell area d esame 4) Illustrazione dell esercitazione 1:25.000 5) Illustrazione dell esercitazione 1:10.000 6) Illustrazione dell esercitazione 1:2.000
Il territorio 1) Il paesaggio fisico. Letture della struttura profonda del territorio. 2) Il territorio che cambia: dalla civiltà contadina a quella urbana/metropolitana 3) Le problematiche ambientali, il territorio, la città 4) Il concetto di patrimonio territoriale. Evoluzione dei concetti di territorio: dal territorio spazio neutro dell'urbanistica moderna, al territorio come stratificazione di atti costruttivi
La città 1) La città e la sua evoluzione nella storia: idee e modelli urbani 2) Dalla città alla metropoli. Le nuove questioni urbane del mondo globale 3) Lo spazio pubblico: dalla connotazione tradizionale a quella contemporanea 4) Il patrimonio urbano materiale e immateriale: gli atlanti
Il paesaggio 1) Paesaggio rurale e urbano nella percezione storica e contemporanea: alcuni esempi 2) Walkskapes e Derive
Bibliografia essenziale Natali C. (1998), Risorse e analisi del territorio, Alinea, Firenze. Norberg Schulz C. (1986), Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, Electa, Milano, (capitoli I-III e VII). Baldeschi P. (2002), Dalla razionalità all identità. La pianificazione territoriale in Italia, Alinea, Firenze. Sereni E. (1961), Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma- Bari
Testi di approfondimento Braudel F. (1977), Capitalismo e civiltà materiale, Einaudi, Torino (capitolo VIII: Le città). Calvino I. (1993), Le città invisibili, Mondadori, Milano. Scandurra E. (1988), Le basi dell urbanistica. Conoscere e pianificare il territorio, Editori Riuniti, Paba G. (1998), Luoghi comuni. La città come laboratorio di progetti collettivi, Franco Angeli, Milano. Saragosa C. (2011), Città tra passato e futuro. Un percorso critico sulla via di Biopoli, Donzelli, Roma. Secchi B. (2000), Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma-Bari. Lanzani A. (2003), I paesaggi italiani, Meltemi, Roma (capitoli I-IV). Magnaghi A. (2001 - a cura di), Rappresentare i luoghi. Metodi e tecniche, Alinea, Firenze. Careri F. (2006), Walkskapes. Camminare come pratica estetica. Einaudi
Modalità di verifica dell apprendimento Il corso prevede un esame finale così articolato: 1) presentazione dell'esercitazione svolta e discussione dei risultati (in gruppo), con riferimento alle tematiche e ai concetti trattati durante le lezioni; 2) presentazione di una relazione che descriverà il territorio di studio attraverso le analisi condotte nel corso dell esercitazione. Sia le cartografie che la relazione andranno redatte rispettando le indicazioni che verranno date durante il corso. La relazione andrà consegnata al docente una settimana prima dell esame. Per accedere all'esame il lavoro deve essere stato visionato e discusso durante le revisioni con il docente.
Per contattare il docente scrivere a: elena.tarsi@unifi.it Orario di ricevimento: Venerdì 16,30 18,30 previo appuntamento per email. Il ricevimento si tiene presso la sede del Dida di Palazzo San Clemente, Via Micheli 2.
L analisi anàliṡi s. f.[dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi, e ha significati partic. nelle varie discipline, distinguendosi, per lo più, mediante varî attributi o altre specificazioni. (vocabolario Treccani)
E interessante a questo proposito la teorizzazione del metodo conoscitivo di Alexander von Humboldt (1769 1859), geografo tedesco, che sistematizza il procedimento analitico come composto delle seguenti fasi: 1. Eindruck: la suggestione che si riceve dall osservazione diretta della natura; FASE PRE-SCIENTIFICA = l impressione sentimentale 2. Einsicht: analisi scientifica dell oggetto indagato; FASE SCIENTIFICA = La separazione analitica 3. Zusammenhang: interdipendenza dei fenomeni osservati; FASE DI SINTESI = La ricomposizione
Alcune caratteristiche dell analisi urbanistica Analisi come descrizione/interpretazione Analisi come percorso di scomposizione/ricomposizione Analisi come strumento propedeutico a operare, intervenire, agire
Il territorio L uomo ha costantemente trasformato la natura nella quale si è insediato, imponendo alcune modificazioni fisiche all ambiente ma anche accettando alcune condizioni di fondo. Possiamo dire che la costruzione del territorio attraverso i processi di modificazione antropica della natura è stata per lungo tempo il frutto di un patto tra uomo e ambiente. In questo patto l uomo rispettava alcune condizioni imposte dall ambiente, pena la messa in discussione della propria sopravvivenza. L uomo e l ambiente hanno quindi storicamente stabilito un rapporto non di esclusivo dominio dell uno sull altro ma di coevoluzione. Il territorio può allora essere letto come risultato di un lunghissimo processo di coevoluzione tra natura e cultura.
La terra diventa territorio quando è tramite di comunicazioni, quando è mezzo e oggetto di lavoro, di produzione, di scambi,di cooperazione (Dematteis 1985a, 74). Quando diciamo territorio, evochiamo non uno spazio qualunque, ma uno spazio definito e determinato da caratteristiche, o per meglio dire da un sistema di rapporti che unificano queste caratteristiche (Gambi 1986).
Immaginiamo ora di scomporre una porzione di territorio e identifichiamo le sue componenti fondamentali
Un approccio sensibile, basato su quanto vediamo nella fotografia, ci aiuta anche senza possedere ancora competenze specifiche a individuare queste componenti e alcune delle loro caratteristiche: 1) Il suolo (composizione, forma, pendenze, esposizione al sole ). 2) La rete idrografica: fiumi, torrenti, fossi, canalette 3) Il sistema insediativo: edifici e strade; distinguiamo tra edificato urbano ed edificato rurale; manufatti edilizi più antichi e più recenti; funzioni diverse per i manufatti edilizi (residenza, industrialeproduttivo ). 4) La vegetazione. Una prima grande distinzione è tra: - bosco - coltivazioni. Tra queste distinguiamo immediatamente quelle arboree da quelle erbacee. 5) Elementi di corredo dei coltivi o della maglia agraria: - Viabilità minore (strade poderali e interpoderali); - Sistemazioni idraulico-agrarie (muretti a secco e terrazzi).
Gli strumenti dell analisi urbanistica e territoriale: le fonti e il sopralluogo Le fonti 1) Fonti bibliografiche: - Testi di natura storica, storico-geografica, sociologica, agronomica ecc. (per es.: E. Repetti, Dizionario geografico, fisico e storico della Toscana, 1833, http://stats-1.archeogr.unisi.it/repetti/). - Ricerche e studi di carattere multidisciplinare (per es: Carta del Chianti, Un fiume per il territorio). - Testi letterari Lo scrittore ha avuto, ben prima del geografo, l ambizione di conoscere la città e di restituirne attraverso la descrizione un immagine. Egli mette a fuoco, attraverso il suo discorso, i valori e i significati della società e esprime, meglio di chiunque altro, i miti collettivi (Antoine Bailly, La perception de l espace urbain, Centre de recherche d Urbanisme 1977).
2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del 1954. - Fotografia da satellite - Fotografie prospettiche da terra
2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del 1954. - Fotografia da satellite - Fotografie prospettiche da terra
Allegoria di Siena. Effetti del Buongoverno sulla campagna Ambrogio Lorenzetti, 1338
2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del 1954. - Fotografia da satellite - Fotografie prospettiche da terra
2) Documenti e letteratura tecnica (strumenti urbanistici e di governo del territorio). Per esempio: PIT, Piano d indirizzo territoriale con valenza di piano paesaggistico PTCP, Piano territoriale di coordinamento provinciale PS e RU, Piano strutturale e Regolamento urbanistico comunale. 3) Iconografia storica: disegni, dipinti, fotografia storica. Emilio Sereni ha ricostruito l evoluzione del paesaggio agrario attraverso la pittura e l iconografia storica nel volume Storia del paesaggio agrario italiano, Laterza, Roma-Bari (2001, prima edizione 1961). 4) Le fonti cartografiche Cartografia pregeodetica (fino alla metà del 700 circa) e cartografia geodetica, basata sulla conoscenza esatta della posizione di alcuni punti. 5) Le fonti fotografiche - Fotografia aerea (storica e attuale). La copertura aerofotografica storica più importante è quella del Volo Gai del 1954. - Fotografia da satellite - Fotografie prospettiche da terra
Il Sopralluogo La relazione diretta col luogo è un momento centrale, indispensabile per la redazione delle carte analitiche e progettuali. Il sopralluogo prevede più fasi: 1. la prima è di esplorazione libera, di percezione dei luoghi non condizionata da conoscenze tecniche o scientifiche. Ci rechiamo sul posto senza carta tecnica e senza uno studio preliminare. 2. la seconda (che si sviluppa a sua volta in più sopralluoghi) è di tipo analitico. In questa mobilitiamo i concetti e le modalità analitiche proprie della nostra disciplina e osserviamo i luoghi con la finalità di estrarre alcune informazioni specifiche.
Cosa portare: Nel primo sopralluogo: - Una carta stradale per orientarci sul posto; - Un blocco per gli schizzi e gli appunti - Penne e matite per disegnare e annotare - Una macchina fotografica (o dispositivo analogo) Nei sopralluoghi successivi a questo materiale si aggiungono: - Una guida che racconti la storia del luogo - La cartografia topografica alle diverse scale (territorio aperto o città) - Carte tematiche utili per la rilevazione (per es. carta della periodizzazione per verificare la correttezza dei dati rappresentati in cartografia)
Gli antichi esperirono il loro ambiente come costituito di caratteri definiti. In particolare riconobbero di importanza vitale il venire a patti con il genius della località in cui doveva avere luogo la loro esistenza. Nei tempi passati la sopravvivenza dipendeva da un buon rapporto con il luogo, in senso psichico e fisico (Norberg-Schulz, Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, 1986). L uomo moderno ha per lungo tempo creduto che la scienza e la tecnologia lo avessero liberato da una certa dipendenza diretta dai luoghi. Questa certezza si è rivelata un illusione; l inquinamento e il caos ambientale sono improvvisamente apparsi come una spaventosa nemesi, con il risultato di ricondurre alla sua piena importanza il problema del luogo (ivi).
Per Norberg-Schulz il genius loci, lo spirito del luogo, determina il carattere o l essenza dei luoghi stessi. Lo scopo esistenziale dell edificare (l architettura) è dunque quello di trasformare un sito in un luogo, ossia di scoprire i significati potenzialmente presenti nell ambiente dato a priori trasformandolo (Norberg-Schulz, Genius loci. Paesaggio, ambiente, architettura, 1986). Questo approccio si basa su un analisi approfondita dei luoghi nella loro complessità, riferita sia alle loro caratteristiche materiali (forma, colore, tessitura), sia ad attributi immateriali di matrice culturale o esistenziale, al loro vissuto.
[My] architecture [ ] is based on a conception of the world in which the air we breathe, the stones and concrete our city sreets are made of, all have life in them, or not; all have life, anyway, in varying degrees. Our job, as architects, builders, citizens, is to create this life in the air and stones and rooms and gardens to create life in the fabric of space itself. This is not merely a poetic way of talking. It is a new physical conception of how the world is made and how it must be understood (Christopher Alexander). Insediarsi vuol dire coltivare e avere cura della terra. L esistenza umana è per così dire qualificata dall unità indissolubile di vita e luogo (Christian Norberg-Schulz)
Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città, ragioni che potranno valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, come spiegano tutti i libri di storia dell economia, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi. Il mio libro s apre e chiude su immagini di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici. (Calvino, Le città invisibili)