Production Engineering Research WorkGROUP IL MODELLO SCOR Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale Università di Palermo Agenda La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap Prof. Giovanni Perrone # 2 1
La Supply Chain Il Supply Chain Council definisce la Supply Chain come la globalità di quanto avviene nel produrre e rendere disponibile un prodotto finito o un servizio, lungo un asse ideale che va dai fornitori dei fornitori ai clienti dei clienti. La Supply Chain comprende quindi tutta una serie di attività, dall approvvigionamento al manufacturing e assemblaggio, dalla gestione dei magazzini ai processi di consegna al cliente, che riguardano il flusso di materiale, lavoro o informazioni lungo la catena di produzione del valore e coinvolgono attori interni ed esterni all impresa, cioè fornitori e clienti ma anche tutti coloro che all impresa forniscono servizi. Prof. Giovanni Perrone # 3 La Supply Chain Il problema della gestione della Supply Chain è oggi di particolare attualità perché le imprese si trovano nella condizione di non essere in grado di realizzare da sole ciò che è l oggetto del loro business e di essere quindi strettamente legate ai loro partner e in particolare agli altri membri della Supply Chain All esigenza di ottimizzazione al livello del singolo nodo, che passa dall eccellenza funzionale prima all integrazione al livello aziendale poi, si aggiunge la necessità dell integrazione a livello di impresa estesa, con l obiettivo di sviluppare l eccellenza a livello di processi interaziendali Prof. Giovanni Perrone # 4 2
La Supply Chain In particolare l obiettivo del miglioramento dei processi che si svolgono lungo la Supply Chain è quello di andare incontro alle aspettative dei consumatori ad un costo sostenibile Per far questo il management deve: Identificare quali parti dei processi delle loro Supply Chain non sono competitive Comprendere quali bisogni dei consumatori non sono soddisfatti Stabilire degli obiettivi di miglioramento Implementare rapidamente le azioni necessarie Prof. Giovanni Perrone # 5 è stato sviluppato dal Supply Chain Council,una corporazione indipendente non profit organizzata nel 1996 Aziende come Bayer, Compaq, Procter&Gamble, Texas Instruments, 3M sono state coinvolte nell iniziativa fin dalle prime fasi Oggi il Supply Chain Council conta circa 750 membri provenienti da tutto il mondo e operanti in Europa, Giappone, Corea, America latina, Australia, Nuova Zelanda e Sud est asiatico. Prof. Giovanni Perrone # 6 3
è un metodo per il benchmarking e la misurazione dei miglioramenti della performance della Supply chain. Lo SCOR è un process reference model che contiene: Una descrizione standard dei processi di gestione Una struttura di relazioni tra i processi standard Metriche standard per misurare la performance dei processi Pratiche di gestione che producono le performance best in class Un allineamento alle caratteristiche e funzionalità software Prof. Giovanni Perrone # 7 Process Reference Model Prof. Giovanni Perrone # 8 4
Una volta che un processo di gestione complesso è stato tradotto nella forma standard di un Process Reference Model può essere: Implementato per ottenere un vantaggio competitivo Descritto in modo non ambiguo e comunicato Misurato, gestito e controllato Raffinato ulteriormente per uno specifico obiettivo Prof. Giovanni Perrone # 9 Prof. Giovanni Perrone # 10 5
Lo SCOR si occupa: Delle interazioni con i clienti, dalla ricezione dell ordine alla fatturazione del pagamento Delle transazioni di prodotto dal fornitore del fornitore al cliente del cliente Delle interazioni col mercato, dalla comprensione della domanda aggregata alla soddisfazione di ogni ordine Lo SCOR non si occupa: Di marketing Di ricerca e sviluppo tecnologico Di sviluppo di prodotto Di alcuni elementi di supporto al cliente nella fase del dopo acquisto. Prof. Giovanni Perrone # 11 SCOR processes Prof. Giovanni Perrone # 12 6
I processi di tipo PLAN stabiliscono i piani per l intera Supply Chain. Tali processi includono: Attività di valutazione delle risorse della Supply Chain Aggregazione e individuazione della priorità nella domanda Pianificazione degli inventari Richieste di produzione e distribuzione Decisioni di capacità massima per tutti i prodotti e canali Prof. Giovanni Perrone # 13 I processi di tipo SOURCE forniscono beni e servizi per andare incontro alla domanda pianificata o effettiva Tali processi includono le attività di: Ottenimento, ricezione, ispezione, trattenimento e distribuzione dei materiali Gestione delle infrastrutture di approvvigionamento (certificazione e feedback dai fornitori, valutazione della qualità degli approvvigionamenti, contratti con i venditori e relativi pagamenti). Prof. Giovanni Perrone # 14 7
I processi di tipo MAKE includono le funzioni che trasformano i beni nello stato finito per incontrare la domanda pianificata o effettiva: sono i core process del sistema in cui avviene la produzione effettiva Tali processi includono le attività di: Richiesta e ricezione dei materiali Lavorazione e testing dei prodotti Packaging e rilascio dei prodotti per la distribuzione Prof. Giovanni Perrone # 15 I processi di tipo DELIVER sono quelli che forniscono beni finiti e servizi per incontrare la domanda pianificata o effettiva Tali processi includono le attività di: Gestione degli ordini Gestione dei trasporti Gestione della distribuzione Gestione degli inventari Valutazione della qualità della distribuzione Prof. Giovanni Perrone # 16 8
I processi di tipo RETURN sono stati gli ultimi ad essere aggiunti al modello SCOR; tali processi sono relativi al flusso inverso di materiale e informazioni sui prodotti difettosi o in surplus Tali processi includono le attività di: Autorizzazione alla restituzione del prodotto, schedulazione dei carichi di prodotto, e restituzione dei prodotti difettosi Ricezione dei prodotti difettosi Verifica Eliminazione e sostituzione dei prodotti Prof. Giovanni Perrone # 17 Livelli di modellazione dello SCOR model Prof. Giovanni Perrone # 18 9
Specifici compiti da completare nel livello 1 sono: Stabilire le richieste di business e definire le basi della competizione Valutare la performance delle operazioni correnti rispetto alla performance richiesta Mettere a punto le metriche e stabilire gli obiettivi del modello SCOR Definire i gap Individuare le priorità di business e stabilire cosa è necessario cambiare Prof. Giovanni Perrone # 19 Attributi di performance Prof. Giovanni Perrone # 20 10
Prof. Giovanni Perrone # 21 SCOR configuration Toolkit Prof. Giovanni Perrone # 22 11
Prof. Giovanni Perrone # 23 Prof. Giovanni Perrone # 24 12
Scheda di valutazione dei processi Prof. Giovanni Perrone # 25 Geographic Product Flow Prof. Giovanni Perrone # 26 13
SCOR process map Prof. Giovanni Perrone # 27 SCOR project roadmap Prof. Giovanni Perrone # 28 14
SCOR project roadmap FASE 1:analizza le basi della competizione, focalizzandosi sulle metriche della Supply Chain. Comprende: Individuazione dell ambito della Supply Chain Metriche di performance Supply Chain scorcard Richieste di performance competitiva, analisi dei gap Prof. Giovanni Perrone # 29 SCOR project roadmap FASE 2:configura il flusso di materiali all interno della Supply Chain Comprende: Descrizione del flusso di materiale as is Analisi delle opportunità Analisi della strategia della Supply Chain e delle Best Practice Descrizione del flusso di materiale to be Prof. Giovanni Perrone # 30 15
SCOR project roadmap FASE 3: allinea livelli di performance,pratiche e sistemi. Comprende: Mappa di work/information flow as is Analisi della produttività transazionale Mappa di work/information flow to be Lista ordinata dei cambiamenti Prof. Giovanni Perrone # 31 SCOR project roadmap FASE 4:implementa i cambiamenti della Supply Chain. Comprende: Master schedule dei progetti Analisi del ROI Selezione delle tecnologie Richieste di dettaglio,progettazione di soluzioni, configurazione, test. Prof. Giovanni Perrone # 32 16