DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%

Documenti analoghi
DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA. DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20%

FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE NON GENETICI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER

Decadimento intellettivo dementigeno o demenze

CONOSCERE LA DEMENZA PER AFFRONTARLA

Idrocefalo Normoteso. Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia. Paolo Missori

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

Area di Coordinamento Assistenza Anziani Direttore: D.ssa Anna Marro

Classificazione eziologica delle demenze

Panorama delle demenze

Università degli Studi di Foggia C.di L. nella Professione Sanitaria di INFERMIERE LO STROKE ISCHEMICO. Dott. Cristiano Capurso

Malattia di Alzheimer

LE FRAGILITA DELL ANZIANO FRAGILITA

LA DEMENZA FRONTO-TEMPORALE

LE DEMENZE. Dr Gianfranco Puccio Centro Regionale di Neurogenetica AZIENDA SANITARIA PROVINIALE Catanzaro. Lamezia Terme 30 Nov-2015

La Demenza come, quando, perché

Aspetti epidemiologici e clinici delle demenze. Cittadella della Carità. Taranto, 26 Febbraio 2016

La demenza: una sfida alla nostra società. Carlo Alberto Defanti Centro Alzheimer, Gazzaniga

DEMENZA E INVECCHIAMENTO

Farmaci e Malat al t at i t a i di d i A lz l he h im i e m r

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino

Cosa cambia con i nuovi criteri diagnostici? Dr.ssa Laura Bracco

Malattie degenerative, sporadiche ed ereditarie, prevalentemente dementigene

DEMENZA Condizioni cliniche caratterizzate

Disturbi comportamentali Aspetti clinici

UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta

QUADRO EPIDEMIOLOGICO DELLA MALATTIA DI CREUTZFELDT- JAKOB E SINDROMI CORRELATE

DEMENZE: NOSOGRAFIA E PATOGENESI

Meccanismi Biochimici delle Neurodegenerazioni

CORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DEMENZE. Dott.ssa Ornella Sassone marzo 2016

CAUSE DEMENZA - DEFINIZIONE (DSM-IV, 1994)

DEMENZA A CORPI DIFFUSI. È più frequente nei maschi 20% Sintomi psichiatrici ed attenzionali Segni extrapiramidali Durata: 6 anni

LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte I)

Demenza Vascolare e Malattia di Alzheimer criteri diagnostici ed elementi di prevenzione

Diagnosi Differenziale delle Demenze

330.3 Degenerazione cerebrale dell infanzia in altre malattie classificate altrove malattia di Hunter (277.5) mucopolisaccaridosi (277.

CAPITOLO 1 LE DEMENZE. Il termine demenza venne utilizzato per la prima volta in ambito medico da Aulo

Epidemiologia dell invecchiamento 22/05/2010. scaricato da

I PROBLEMI NELLE FASI INIZIALI DELLA DEMENZA E I MODI PER AFFRONTARLI

Diagnosi differenziale Dr. M.Capriotti

Stato dell Arte sulla Malattia di Alzheimer. Pietro Tiraboschi Neurologo, A.O. Niguarda Ca Granda, Milano

Invecchiamento Cerebrale e Malattia di Alzheimer

Epidemiologia dell invecchiamento

DEMENZA. Romeo Lucioni Loredana Reddavide

Andrea Stimamiglio IL PROBLEMA DEL DEFICIT COGNITIVO NEL MEZZO DELLE COMORBIDITA INTERNISTICHE

LE DEMENZE LA DEFINIZIONE

DEMENZE. Demenze secondarie

PATOLOGIE 3 ALTRE FORME DI DEMENZA

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

I SINTOMI DI ESORDIO IL PROBLEMA DELLA DIAGNOSI DIFFERENZIALE

Il PIANO NAZIONALE DEMENZE : percorsi di cura e modelli di gestione integrata nel settore delle demenze. Francesco Torres

Relazione attività scientifica ott-dic 2007: Dott.ssa Carmen Ferrajolo. Progetto

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

Evidenze di efficacia nella cura

LA DEMENZA Dott.ssa Cristina Fonte Neuropsicologa

Disturbo della memoria: quando è normale per l età? Quando preoccuparsi? Che fare?

Ambulatorio Malattia di Alzheimer e altre Demenze Degenerative. Codice di esenzione: 011 tutte le demenze non Alzheimer 029 demenza di Alzheimer

LA MALATTIA DI ALZHEIMER: DAL SOSPETTO CLINICO ALLA DIAGNOSI (Parte II)

Demenza post-traumaticatraumatica

La diagnosi di demenza

Rischio psicopatologico

AGGIORNAMENTO CONTINUO IN NEUROSCIENZE 6 CORSO IN NEUROSCIENZE CITTA DI CATANIA INVECCHIAMENTO CEREBRALE E DEMENZE Catania, Marzo 2009

LE DEMENZE PERCORSI DIAGNOSTICI E CARATTERISTICHE CLINICHE. Gianluigi Vendemiale Cattedra di Geriatria

Titolo Seminario Le Demenze - La Malattia di Alzheimer Il Morbo di Parkinson - LEANDRO PROVINCIALI CLINICA NEUROLOGICA ANCONA

Istituto MEME. associato a. Université Européenne Jean Monnet A.I.S.B.L. Bruxelles

Cos'è la disabilità intellettiva. Scritto da Webmaster - Ultimo aggiornamento Martedì 23 Aprile :36

Le Demenze. Enrico Granieri

Cohort profiling: Occorrenza di patologie nella coorte dei residenti a Roma

IDROCEFALO NORMOTESO: Inquadramento clinico e profilo neuropsicologico. Franco Giubilei

Problemi di diagnosi cura assistenza. Centro Auto Mutuo Aiuto Alzheimer 22/10/2015

Come fare per accedere ai servizi l invaliditàcivile e l accompagnamento. Dott. Claudio Zauli Dirigente U.O.C. Territoriale INPS di Genova

Demenza. B- I deficit interferiscono significativamente sulle attività della vita quotidiana

Università degli Studi del Sannio

Decreto Ministeriale 21 dicembre 2001

LE TAUPATIE: BASI BIOLOGICHE ED INQUADRAMENTO CLINICO

Facoltà di Medicina ed Odontoiatria CdL B AA DEMENZE. Prof. Oriano Mecarelli. Dipartimento Neurologia e Psichiatria Neurofisiopatologia

LE DEMENZE. Dott. Edoardo Ferlazzo UMG Catanzaro

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

dott. Simone Gnecco Medico di Medicina Generale- Convenzionato S.S.N.

Osteoporosi Post Menopausale. Ruolo degli estrogeni ed attuali orientamenti di condotta clinica sul loro

I disturbi della mente

Corso integrato di Psichiatria. Delirium. Disturbi mentali organici: delirium e demenze Disturbi mentali dovuti ad una condizione medica generale

LA DENSITOMETRIA OSSEA NELLA DIAGNOSI DELL OSTEOPOROSI

Neurofisiologia e patologia dei processi cognitivi: il cervelletto e i nuclei della base

Le cefalee croniche e abuso di farmaci sintomatici

Cognome Nome Vai Daniela Indirizzo Via Pietra del Gallo, Pino Torinese (To) Cellulare

La progressione clinica

MASTER ANNUALE DI II LIVELLO in: (Scadenza iscrizioni 11 GENNAIO 2014) Organizzato da: Con il patrocinio di:

<1%familiare, 99% sporadica Incidenza: 1% tra 65-70anni; 8% > 80anni Durata: variabile (2-20anni) media 4anni

RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO

MILD COGNITIVE IMPAIRMENT

La Demenza di Alzheimer nei registri ambulatoriali. Antonella Luca

Dr.ssa Daniela Gragnaniello U.O. Neurologia-Ferrara LA MALATTIA DI ALZHEIMER

LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA

DEMENZE Cenni epidemiologici

APPRENDIMENTO MEMORIA

Le Demenze

PATOLOGIE 2: DEMENZA DI ALZHEIMER

L invecchiamento della popolazione è un fenomeno che sta interessando sia i paesi

PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO MEDICINA DELLO SVILUPPO E RIABILITAZIONE(6 CFU)

DIFFERITA PROGRAMMATA

Transcript:

DEMENZE CLASSIFICAZIONE EPIDEMIOLOGICA DEMENZE FREQUENTI - Forme Degenerative (Alzheimer) 45% - Forme Vascolari 20% - Forme Miste 20% DEMENZE MENO FREQUENTI - M. di Creutzfeld - Jacob - M. di Binswanger - Sindrome lacunare - Idrocefalo Normoteso - Ematoma Subdurale - M. di Parkinson - M. di Hungtington - S. di Wernicke - Korsakoff (alcoolisti) - Forme post-traumatiche (pugili) 85% 15% Cattedra di Geriatria - Bari

CLASSIFICAZIONE DELLE DEMENZE 1) Degenerative M. Alzheimer Lewy Body Disease Frontali (Pick, Fronto-temporali) temporali) 2) Vascolari Corticali (multi-infartuali infartuali) Sottocorticali (white matter lesions, infarti strategici, forme lacunari) 3) Infettive Encefalopatia spongiforme Creutzfeld-Jakob 4) Altre Processi espansivi (idrocefalo normoteso,, ematoma subdurale, neoplasie)

DEMENZE CLASSIFICAZIONE ANATOMO-CLINICA CORTICALI SOTTOCORTICALI Malattia di Alzheimer (AD) Vascolari - Early Onset - Multi-infartuale (MID) - Late Onset (SDAT) - M. di Binswanger Frontal lobe degeneration - Sindrome lacunare - M. di Pick Pat. extrapiramidali - Frontal lobe dementia - M. di Parkinson Lewy Body Dementia - M. di Hungtington - Paralisi sopranucleare progressiva M. di Creutzfeld-Jacob (encefalite spongiforme) Idrocefalo Normoteso Demolitive ALTRE - Post-traumatiche Pseudodemenze - Da processi espansivi endocranici - S. depressiva - Farmaci (anticolinergici) Metaboliche - Ipotiroidismo, Alcoolismo Cattedra di Geriatria - Bari

DEMENZE DEGENERATIVE ALZHEIMER TYPE - Early onset (AD) - Late onset (SDAT) NON ALZHEIMER TYPE - Fronto - Temporal Lobar Degeneration - Lewy Body Disorders with Dementia - Creutzfeldt - Jakob Disease Cattedra di Geriatria - Bari

DEMENZE NON ALZHEIMER TYPE FRONTO - TEMPORAL LOBAR DEGENERATION - Pick's Disease I - Pick's Disease II - Fronto-Temporal Dementia - Progressive (non fluent) Aphasia - Semantic Dementia LEWY BODY DISORDERS WITH DEMENTIA - Parkinson's Disease - Parkinson with AD - Diffuse Lewy Body Dementia - Lewy Body variant with AD CREUTZFELDT-JAKOB DISEASE Cattedra di Geriatria - Bari

NEJM, 1999;340:1970-1980 1980

ALZHEIMER GROVIGLI NEUROFIBRILLARI

RW Carrell et al - NEJM 2002; 346: 45-54

FATTORI DI RISCHIO E DI PROTEZIONE NON GENETICI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER Status Fattori di rischio Fattori protettivi Definiti Età avanzata Sconosciuti Familiarità per AD Possibili Trauma cranico FANS Bassa scolarità Terapia estrogenica Sesso femminile Sostanze antiossidanti Dimensioni del cervello Fumo Quoziente intellettivo Elevati intake di PUFA Circonferenza della testa Depressione Elevati intake di alluminio Elevati livelli di lipoproteina(a) Trattamento cronico con eparina CATTEDRA DI GERIATRIA - BARI

MUTAZIONI ASSOCIATE ALLA MALATTIA DI ALZHEIMER FAMILIARE Trisomia 21 (Sindrome di Down ) Mutazioni della APP (varie) ApoE (Cromosoma 19) mutazione PS-1 (Cromosoma 14 ) mutazione PS-2 (Cromosoma 1 ) Aumentata produzione di APP e?-amiloide Alterata produzione di APP Aumentata?-amiloide Processazione della APP Aumentata produzione di?-amiloide Aumentata produzione di?-amiloide

MUTAZIONI ASSOCIATE ALLA MALATTIA DI ALZHEIMER FAMILIARE Trisomia 21 (Sindrome di Down ) Mutazioni della APP (varie) ApoE (Cromosoma 19) Presenilina-1 (Cromosoma 14 ) Presenilina-2 (Cromosoma 1 ) Aumentata produzione di APP e?-amiloide Alterata produzione di APP Aumentata?-amiloide Processazione della APP Aumentata produzione di?-amiloide Aumentata produzione di?-amiloide