"La crisi dell'economia italiana all'interno della crisi dell'area Euro. Un'interpretazione basata sul paradigma della riproducibilità" M A R C O V E R O N E S E P A S S A R E L L A U N I V E R S I T Y O F L E E D S B E R G A M O, 1 6 A P R I L E 2 0 1 4
1. Due paradigmi a confronto Paradigma della scarsità (dominante): esiste un unico equilibrio naturale dell output determinato da disponibilità di fattori produttivi, tecnologia e preferenze di un agente rappresentativo. Paradigma della riproducibilità (critico): non esiste alcun equilibrio unico, stabile e ottimale dato esogenamente. Domanda corrente e moneta «contano» anche nel lungo periodo (equilibri multipli). La società è divisa in classi.
2. Il modello dominante di teoria economica Curva IS (output): Y g = Y g (-r), con Y g = Y - Y n Curva di Phillips (inflazione): π = P(Y g ) Dunque π dipende da r. Il modello è instabile, per cui: Regola di Taylor (tasso di interesse): r = r(π - π T, Y g )
2. Il modello dominante di teoria economica Curva IS: g g g Yt a0 a1y t1 a2e Yt 1 a3 rt E t 1 1 g Curva di Phillips: by b b E t 1 t 2 t1 3 t1 2 Dunque π dipende da r. Il modello è instabile, per cui: Regola di Taylor: g 1 T rt c3 RRt E t 1 c1y t 1 c2 t 1 c3rt 1 3
2. Il modello dominante di teoria economica Effetto di uno shock sulla domanda autonoma: Output gap 60 50 40 30 20 10 0-10 25 50 75 100 2.5 2.4 2.3 2.2 2.1 2.0 1.9 25 50 75 100 Tasso di inflazione 2.9.46 2.8.44 Tasso di interesse nominale 2.7 2.6 2.5 2.4 2.3 25 50 75 100.42.40.38.36.34 25 50 75 100 Tasso di interesse reale
3. Implicazioni di politica economica Indipendenza della banca centrale: per evitare politiche monetarie elettoralistiche e «non scientifiche» (così come supporto a politiche fiscali discrezionali). Compressione della domanda interna: l aumento dei prezzi (differenziale positivo di inflazione) danneggia la competitività delle produzioni nazionali.
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica Le ipotesi del «modello»: Prodotti simili Libertà di movimento dei capitali Preferenza per un paniere bilanciato Stesso tasso di crescita Stesso CLUP Paese A Paese B Produce il bene A Emette la valuta A Produce il bene B Emette la valuta B
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica Lo shock: Aumento delle esportazioni del bene A (maggiore produttività, minori salari o domanda interna) Paese A Paese B Riduzione delle esportazioni del bene B
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica La teoria dominante: Aggiustamento automatico: aumenta la domanda di valuta A per comperare beni A Paese A Paese B Riduzione della domanda di valuta B
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica La teoria critica: Nessun automatismo: ma spazio per misure discrezionali di politica economica Paese A Paese B (Anche altre voci della bilancia dei pagamenti)
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica Il riequilibrio: (Apprezzamento/rivalutazione della valuta A) Riduzioni delle esportazioni del bene A Paese A Paese B Aumento delle esportazioni del bene B (Deprezzamento/svalutazione della valuta B)
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica L accordo, tasso fisso: Capitali A Crediti crescenti Paese A Prodotti A Paese B Debiti crescenti Prodotti B Consumo a credito
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica Il lieto fine? Prodotti A Paese A Paese A Prodotti B
4. Gli squilibri esteri nella teoria economica In realtà: Capitali A Credito crescente Paese A Prodotti A Paese B Debito crescente Consumo a credito
5. Gli squilibri esteri in pratica: l Area Euro La crisi è importata dagli USA, ma La fuga di capitali investe i paesi della periferia europea a causa della esposizione estera del settore privato (banche). Titoli dei paesi periferici come derivati. Lo «spread» misura il rischio di abbandono dell Area Euro.
1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 CAB (% of GDP) CAB (USD, current prices) 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 CAB (% of GDP) CAB (% of GDP) 5. Gli squilibri esteri in pratica: l Area Euro 10.00 10.00 5.00 5.00 0.00-5.00-10.00-15.00 Germany Netherlands 0.00-5.00-10.00-15.00 France Italy Spain -20.00-20.00 10.00 4.E+11 5.00 0.00-5.00-10.00-15.00-20.00 Greece Ireland Portugal 3.E+11 2.E+11 1.E+11 0.E+00-1.E+11-2.E+11-3.E+11-4.E+11-5.E+11 France Germany Greece Ireland Italy Netherlands Portugal Spain
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 5. Gli squilibri esteri in pratica: l Area Euro Hourly wages (PPPs), 1999=100 Germany/(PIIGS+France), 1999=100 130 125 120 115 110 105 100 95 90 85 80 Germany PIIGS + France 105 100 95 90 85 80 Wages Productivity Labour productivity (GDP per w.h., const. prices) Inflation differentials vis-à-vis Germany 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 France Germany Greece Ireland Italy Portugal Spain 4 3 2 1 0-1 -2 France PIIGS
6. «Razionalità» dell austerità Lo scopo delle politiche di austerità è di ridurre l esposizione estera mediante compressione della domanda interna. L abbattimento del valore degli asset nazionali favorisce la «centralizzazione» dei capitali. Il rapporto debito pubblico/pil può invece aumentare, a causa della contrazione (temporanea?) del denominatore (IMF 2013: moltiplicatore > 1).
Digressione: isteresi ed equilibri multipli La modellistica dominante riconosce in modo indiretto la presenza di isteresi dell output: «frizioni» nei mercati finanziari (FAM). 1.12 1.10 1.08 1.06 1.04 1.02 1.00 0.98 25 50 75 100 Modello con isteresi: Y n = Y n (Y g[-1] ) Modello con FAM 200 160 120 80 40 0-40 25 50 75 100 Problema: disoccupazione ancora riguardata come l esito di una scelta allocativa volontaria.
7. Esiste un alternativa? Politiche reflazionistiche nei paesi in surplus, accoppiate a politiche di investimento mirato nei paesi in deficit (anche standard salariale, moneta comune, ecc.). Copertura della BCE. Non solo domanda, ma settore pubblico come «occupatore di prima istanza» (obiettivo: occupazione e composizione della produzione). Ma interessi divergenti, modello di crescita noncooperativo. Problema di free-riding.
1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 8. Un piano d uscita. Ma quale uscita? 15% 10% 5% 0% -5% -10% -15% -20% -25% -30% Argentina 5% 4% 3% 2% 1% 0% -1% -2% -3% -4% -5% Italia Fonte: elaborazione su dati forniti da Garbellini e Brancaccio (2014) Variaz. quota salari Variaz. salario reale
Grazie per l attenzione P e r a p p r o f o n d i m e n t i v i s i t a : w w w. m a r c o p a s s a r e l l a. i t