Allenamento di base nella pallavolo Siena 3 settembre 2006



Documenti analoghi
PREVENIRE LA PATOLOGIA DELLA CUFFIA DEI ROTATORI DELLA SPALLA Testo e disegni di Stelvio Beraldo

RUNNING. il re degli allenamenti

MESOCICLO ARBITRI PERIODO AGONISTICO

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

ALLENAMENTO DEI MUSCOLI POSTERIORI DELLE COSCE

Corso aggiornamento allenatori Comitato Provinciale di Modena

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

L allenamento del nuotatore con particolare riferimento ai movimenti della spalla a cura di Gianni Cedolini

SPECIFICHE dello SPORT di INTERESSE (Triathlon): N ALLENAMENTI SETTIMANALI: 5(Lunedì, martedì, mercoledì,giovedì,sabato)

L allenamento posturale per il Biker di Saverio Ottolini

PROGRAMMA BASE PER ALLENAMENTO SALA ISOTONICA

Esercizi per la Prevenzione degli Infortuni

ESERCIZI PER I GLUTEI

La spalla del pallavolista: problematica e prevenzione

R.E.A.Dy Rinforzo con Elastici per Atleti Dyversamente abili

DURATA: 30 torsioni in totale.

basket Siena PROF. SANDRO BENCARDINO

ww.chirurgiarticolare.it riproduzione vietata

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI PROGRAMMI DI ALLENAMENTO COL CARICO NATURALE Testo e disegni di Stelvio Beraldo

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA

La forza nei giovani

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi

vivere serenamente la preparazione ad accogliere il nostro bambino cercando di coccolarci e di coccolare la creatura che cresce dentro di noi.

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi

GLI ESERCIZI UTILI PER IL MAL DI SCHIENA

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico

ALLIEVI. Programma MILAN LAB

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro

PROGRAMMA DI STABILIZZAZIONE VERTEBRALE FINALIZZATA ALLA PREVENZIONE E CURA DEI DISTURBI VERTEBRALI

IMC advanced education ARTO SUPERIORE

Pratica della velocita

servizio di Emidia Melideo, con la consulenza di Matteo Maniero, personal trainer

Esercizi per collo, spalle e braccia.

LA CORSA CORSO ISTRUTTORI FIDAL PIEMONTE 2012

«Top 10» per l inverno

PAR A A R M A OR O F R I F SMI

Ginnastica preparatoria

CONSIGLI DI ALLENAMENTO PER. T.T. CESENATICO RUNNING / NUOTO Periodo Invernale (Gennaio Febbraio - Marzo)

LA VALUTAZIONE DELLA FUNZIONALITA MUSCOLARE

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-RADUNO. ARBITRI - stagione sportiva 2011/2012

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE

PRINCIPI DI ALLENAMENTO SPORTIVO GIOVANILE. Imperia 20 maggio 2007 Carlo Izzo

Scienze Motorie e Sportive

POWER FITNESS IN CASA: ESEMPI DI SCHEDE SETTIMANALI ESERCIZI CON GLI ELASTICI Testo e disegni di Stelvio Beraldo

STRETCHING PER GLI ARTI

Esercizi per il potenziamento e la stabilizzazione della muscolatura

Core Training, Allenamento Funzionale per il portiere di calcio.

Riscaldamento/Rilassamento

ESERCIZI POSTURALI LOMBARI

Verona, 14 Gennaio La Preparazione Fisica nel Rugby: Sport di Accelerazioni Ripetute

SCHEMA SETTIMANA TIPO CON TRE SEDUTE DI ALLENAMENTO

LA PREVENZIONE NELLA PALLAVOLO Aspetti teorici ed esercitazioni pratiche

PRIMA SETTIMANA. 1. Retto addominale : crunch 2. Lombari : ponte supino 3. Pettorali : piegamenti 4. Add. Profondi : Ponte prono

PROTOCOLLO DI RIABILITAZIONE DELLA SPALLA

Regole fondamentali e posture

Prof. Massimiliano Lattanzi L ALLENAMENTO MUSCOLARE TRA AGONISTI E ANTAGONISTI

Il linguaggio dell insegnante. Scienze Motorie Prof.ssa Marta Pippo

Lavoro in acqua: condizionamento e riabilitazione

PREVENZIONE E CURA DEL MAL DI SCHIENA

GINNASTICA PER IL MAL DI SCHIENA

MAPPE DI SINTESI CAPACITÀ MOTORIE CONDIZIONALI: E COORDINATIVE FORZA RESISTENZA AEROBICA SPORT DI SQUADRA SPORT INDIVIDUALI IL GO-BACK

EVOLUZIONE DEL LANCIO ETA -CORRELATA

LE CAPACITÀ MUSCOLARI

PROGRAMMA DI PREPARAZIONE PRE-CAMPIONATO Stagione sportiva 2012/2013 ARBITRI CALCIO A 5

ESERCIZI PER IL DORSO E IL PETTO

Salvin. Scapole alate

Dott. Massimo Franceschini. Piazza Cardinal Ferrari, 1 Via Amedeo d Aosta, Milano Milano tel massimo.franceschini@gpini.

3 TENNIS TRAINING PERIODO FONDAMENTALE 2 PROGRAMMA COMPLETO DI PREPARAZIONE ATLETICA SPECIFICA PER IL TENNISTA.

Indice PARTE 2. L APPARATO LOCOMOTORE ATTIVO E PASSIVO

L ALLENAMENTO DELLA FORZA NELLA PALLAVOLO FEMMINILE

Dipartimento Neuro-Motorio Medicina Fisica e Riabilitativa Dott. Gian Battista Camurri - Direttore IN... FORMA. Esercizi per la scoliosi

prof.ri Domenico Di Molfetta, 1

SPALLE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

ATTIVITA FISICA E SPORT IN ETA EVOLUTIVA

Corso avanzato di massaggio antistress

ESERCIZI PER GLI ADDOMINALI

Associazione Italiana Arbitri Settore Tecnico: Modulo per la Preparazione Atletica

Valutazione delle condizioni mediche. Valutazione delle condizioni mediche

Corso Allenatori 2 2 Grado. Argomento del modulo: Allenamenti guidati

ALLENAMENTO DELLA FORZA MASSIMA E DELLA FORZA RESISTENTE NEL CANOTTAGGIO

VADEMECUM PER L ATTIVITA FISICA A CASA ( tra faccende domestiche e attrezzi di fortuna)

ANATOMIA FUNZIONALE DEI PRINCIPALI MUSCOLI MUSCOLI CHE MOBILIZZANO IL PIEDE

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile.

SCHEDA ESERCIZI CONCENTRICI ED ECCENTRICI con attrezzi isotonici

DIAGNOSI FUNZIONALE E TRATTAMENTO APPLICATI ALLA COLONNA LOMBARE, BACINO E ARTO INFERIORE, SECONDO I CONCETTI DI SHIRLEY SAHRMANN

TAPPA DELLA SPECIALIZZAZIONE INIZIALE

Il sistema muscolare

Il programma d allenamento «L 11». Le vostre domande le nostre risposte. Per allenatori

Classificazione fibre muscolari

MACROSTRUTTURA DEL MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO

RIABILITAZIONE SPALLA DOLOROSA. C.Fusco

ANATOMIA PRINCIPALE PRINCIPI DI ALLENAMENTO ESERCIZI GLOBALI TORSIONI ESERCIZI ADDOMINALI ESERCIZI POS PRONA ESERCIZI CON SOVRACCARICO ESERCIZI CON

Manuale di. Anatomia. per lo stretching. A cura di Ken Ashwell

Esercizio 8) Posizione supina. Braccia distese lungo i fianchi e gambe semiflesse. Sollevare il bacino e mantenere alcuni secondi.

Procedi lentamente ed evita movimenti improvvisi. Presta attenzione allo stretching

LA FASCIA LATA, LA FASCIA CRURALE, LE VENE SUPERFICIALI ED I NERVI CUTANEI.

IL DOLORE ALLA SPALLA

Transcript:

Allenamento di base nella pallavolo Siena 3 settembre 2006 Rel. Paolo Borghi borghi.paolo1961@libero.it

Materiale umano Scarsa motricità Scarsa plasticità delle qualità coordinative

pallavolo Per mantenere i giovani in palestra attività di tipo globale Standardizzazione della prestazione Carenza di risultati

attività Nella scuola con sensibilizzazione del personale docente Attività fisica non sufficiente Prima parte dell allenamento come grande contenitore

Capacità di allenamento ed età

Evoluzione delle qualità fisiche Sviluppo generale

Evoluzione delle qualità fisiche Picco di crescita staturale

Allenabilità giovanile Maturazione precoce del SNC Fasi sensibili per la coordinazione Possibilità di allenamento Metodiche di allenamento: Balzi multibalzi - policoncorrenza Didattica e tecnica del sollevamento pesi Stretching posture metodiche di allenamento dell estensibilità muscolare

Stimoli allenanti livello giovanile Ekblom 78 bambini di 11-14 anni x 6 mesi: interval t con rip di 1000 mt all 80-90% x 17 volte sprint 10-20 rip x 75 mt x 13 volte endurance sui 4/5 km 9 volte weight training 5 volte giochi sportivi 9 volte miglioramento un po dappertutto del 25% proponendo carichi con criterio e diversità di % di carico > importanza della stimolazione (anche nella forza

riscaldamento Attivazione Prevenzione Stretching Andature Addominali Ex di prevenzione per la spalla e ginocchio Coordinazione Potenziamento

Perché lo stretching Prevenzione agli infortuni: (maggior elasticità > maggior capacità di assorbire i traumi a livello muscolare) miglioramento della mobilità > miglioramento del gesto tecnico fondamentale nel periodo puberale di crescita staturale intenso, per evitare o limitare paramorfismi (11 15 anni maschi 10 14 anni femmine)

Perché lo stretching Nessun atleta sviluppa armonicamente ed uniformemente tutti i gruppi muscolari SQUILIBRI MUSCOLARI Certi gruppi muscolari tendono ad indebolirsi ed altri ad accorciarsi. Già nella scuola elementare si registrano questi indebolimenti ed accorciamenti. (Weineck 1994)

Perché lo stretching Muscoli indeboliti: Addominali +++ Glutei + Muscoli accorciati: Ischiocrurali +++ Retto del femore ++

Stretching e defaticamento Pre allenamento Mobilità attiva (e passiva) Sollecitazione gruppi muscolari sinergici Contro piccole resistenze o peso corporeo Post allenamento Stretching classico Posture Posizioni isometriche per addominali

Prevenzione: stretching Riduzione delle tensioni laterali alla rotula Adduzione dell anca a ginocchio esteso senza inclinare il bacino

Prevenzione: flessibilità muscolare Stretching adduttori - ileopsoas - ischiocrurali -quadricipite

Oltre lo stretching classico PNF precontrazione 5-6 del muscolo agonista e poi rilassamento con allungamento passivo 30-60.

Oltre lo stretching classico Stretching strutturale o posturale mantenimento delle posizioni per 5-7 minuti da svolgere anche lontano dalle sedute di allenamento

Considerazioni generali e nuovi orientamenti Riscaldamento: Aumento della circolazione sanguigna Incremento della temperatura corporea Diminuzione della viscosità intramuscolare ed articolare Diminuzione delle aderenze muscolari ed articolari Diminuzione del rischio di incidenti muscolari

Considerazioni generali Contrazione e rilassamento Effetto pompa Aumento della vascolarizzazazione Aumento della temperatura ESERCIZI SPECIFICI PER UN RISCALDAMENTO EFFICACE

Considerazioni generali: stretching Cometti e Ongaro 2004: Non sembra giustificato l uso di sedute specifiche per lo stretching per discipline che non richiedono mobilità articolare massima Aumento dei microtraumi a livello muscolare durante le sedute di forza pur rimanendo buoni ex di completamento del lavoro di potenziamento muscolare

Equilibrio muscolare del bacino 1 lombari 2 trasverso 3-4 piccolo e grande obliquo 5 retto dell addome 6 retto anteriore 7 tensore della fascia lata 8-9 psoas iliaco e grande psoas 10 glutei 11 adduttori 12 semitendinoso e semimembranoso 13 bicipite femorale

Equilibrio del bacino: Alterazione della posizione della colonna in un calciatore con bacino in avanti dovuto all azione del quadricipite con accorciamento dei dorsali a destra compensazione per mezzo di esercizi appropriati

Indebolimento addominale con accorciamento dello psoas

Addominali: tecniche scorrette Una tecnica scorretta fa partecipare in modo massiccio l ileopsoas al movimento portando in lordosi il tratto lombare della colonna

Addominali: tecnica corretta Range di movimento corretto velocità lenta (1 rip in 1-4 sec) possibile anche l isometria numero di ripetizioni (o tempo) elevato in modo da stressare la muscolatura (rossa) sequenza: obliqui bassi alti

Addominali: tecnica corretta

Addominali

Tecniche esecutive: addominali

Tecniche esecutive: dorsali Movimenti lenti 10-15 ripetizioni 3-5 serie controllo del movimento

Dorsali

Esercizi di stabilizzazione

Importanza della forma: la colonna

Importanza delle forme

Stretching erettori della colonna Tempi lunghi di allungamento soprattutto al termine dell allenamento (per la colonna almeno 1 )

La miofibrilla Disco Z - banda A - banda I - linea M la zona scura A contiene entrambi i filamenti (actina e miosina) zona H appare solo se il sarc. è rilassato, banda I contiene solo actina da Z a Z è il sarcomero

Proteine muscolari Filamenti spessi: miosina fascio di fibre allungate con teste sporgenti a ogni fibrilla corrisponde circa 3000 filamenti di actina e 1500 di miosina ed ogni molecola di miosina conta circa 200 filamenti singoli

Proteine muscolari Filamenti sottili: actina inizia dal disco z e si estende verso il centro del sarcomero ogni filamento di actina dispone di un sito attivo dove la testa della miosina si attacca

Contrazione muscolare Teoria dello scivolamento dei filamenti Dopo essersi legate ai siti attivi, le teste della miosina si flettono permettendo l accorciamento del sarcomero la zona H scompare determinando un accorciamento della fibra muscolare

Fibre lente e veloci Non tutte le fibre sono uguali: ogni muscolo scheletrico contiene almeno due tipi di fibre: fibre lente (ST) e veloci (FT) (nome dato in base alle loro capacità contrattili). Sono stati identificati un tipo di fibre lente e due tipi principali di fibre veloci

Forza fibre lente - veloci Con 2 soggetti con velocità di corsa di 10 e 5 m/s. 1. Quando cominciano a spingere contribuiscono alla produzione di forza 2. Minor azione delle fibre lente 3. Rallentamento da parte delle fibre lente

Caratteristiche fibre lente e veloci

Caratteristiche delle fibre Le differenze dipendono dall enzima miosinatpasi che rilascia energia più lentamente nelle fibre lente il motoneurone determina il tipo di fibre (sia per quantità di fibre nell unità motoria che nella frequenza degli impulsi)

Attenzione Fibre 1 toniche, involontarie, monoarticolari, tensione debole con attività prolungata: posturali (vie fusali), con metabolismo ossidativo, resistenti. Fibre rosse. Fibre 2A tonico fasiche, monoarticolari, misto di fibre glicolitiche ed ossidative, volontarie, monoarticolari, resistenti alla fatica (servono a mantenere un articolazione/arto per consentire alle 2B di compiere il movimento)

Attenzione Fibre 2B fasiche, volontarie, pluriarticolari (non inviano alcuna info a livello centrale e non contribuiscono alla postura). Fibre bianche.

Prevenzione: la spalla Cenni di anatomia spalla del lanciatore (impingement o attrito coraco-acromio-omerale) instabilità prevenzione

Cenni anatomici: coattazione vista posteriore 1 sopraspinoso 3 sottospinoso 4 piccolo rotondo

Cenni anatomici: coattazione Vista anteriore 1 sopraspinoso 2 sottoscapolare

Cenni anatomici: coattazione vista superiore 1 sopraspinoso 2 sottoscapolare 3 sottospinoso 4 piccolo rotondo tendine del capo lungo del bicipite

Cenni anatomici: coattazione visione posteriore deltoide capo lungo del tricipite

Cenni anatomici: coattazione Visione anteriore 5 capo breve del bicipite 6 coraco brachiale 7 capo lungo del tricipite 8 deltoide 9 grande pettorale (fascio clavicolare)

Cenni anatomici: muscoli motori 1 2 3 4 trapezio romboide angolare gran dentato

Cenni anatomici: muscoli rotatori Intrarotatori 1 2 3 4 gran dorsale gran rotondo sottoscapolare gran pettorale Extrarotatori 5 sottospinoso 6 piccolo rotondo

La spalla: la solidità della spalla è assicurata: passivamente dai legamenti e dalla capsula attivamente dall apparato muscolare

Patogenesi del danno alla cuffia

Sindrome da conflitto eccessivo attrito tra la testa omerale (rivestita dalla cuffia dei rotatori) e la tettoia acromiale questo avviene con braccio è abdotto tra 85 e 120 ed in particolare quando l arto è intraruotato

Spalla del pallavolista: sindrome da conflitto e spalla instabile Insufficienza dei muscoli rotatori con diminuzione dell arco del movimento l articolazione glenoomerale risulta più mobile (lassità legamentosa) ampi movimenti di traslazione e poca mobilità in rotazione

Prevenzione: miglioramento della forza dei mm. extrarotatori miglioramento della forza dei mm. adduttori di scapola allungamento del m. gran pettorale propiocettività realizzazione di un gesto sicuro

Sindrome da conflitto Il tendine del sovraspinoso passa sotto all arco coracoacromiale

Ruolo del sovraspinoso Il sovraspinoso serve a stabilizzare la testa dell omero contro la trazione verso l alto del deltoide

Test spalla Test di Jobe per il sovraspinoso: si valuta la forza Test sottospinoso: dolore o carenza di forza in rotazione esterna confermano la diagnosi

Test spalla: Capo lungo bicipite: palm up test Test impingement acromion clavicolare (test della sciarpa)

Prevenzione evitare di potenziare massicciamente il m. grande pettorale esercizi a corpo libero inseriti nella routine di riscaldamento miglioramento della mobilità attiva della spalla

Prevenzione stretching corretto del gran pettorale (da in piedi o a terra attivo o passivo)

Prevenzione stretching dell elevatore della scapola (con stretching attivo, passivo e pompages)

Prevenzione spalla Lavoro di tonificazione degli extrarotatori e della cuffia in acqua con uso di resistenze di vario tipo. Lavoro in scarico dell articolazione > diminuzione del dolore e miglioramento del range di movimento Controllo posturale

Miglioramento della forza degli extrarotatori extrarotatori in isometria extrarotatori con peso extrarotatori con elastico

Miglioramento della forza degli adduttori di scapola: lat machine rematore croci dietro lento avanti empty can

Gran dentato

Serie e ripetizioni esercizi a corpo libero 3-4 serie di almeno 20 movimenti; per quelli con sovraccarico 3x10 con carico medio (60%), per gli extrarotatori carichi minimi da ripetere 510 serie mantenere una corretta tecnica esecutiva (prima il movimento della scapola e poi il movimento del braccio) recupero tra le serie 30-60 secondi

Propiocettività isometria alla parete isometria a braccia piegate alla parete tenendo due palloni in ginocchio, isometria a terra con braccia piegate tenendo due palloni modalità: 15-20 contrazione e 10-15 recupero

Propiocettività:

Realizzazione di un gesto sicuro Miglioramento della mobilità attiva posteriore (lanci palla medica da seduto) miglioramento della forza nei primi gradi di movimento (pull-over) evitare extrarotazioni non necessarie curare la fase di decelerazione dopo il colpo (movimento della spalla)

Realizzazione di un gesto sicuro

Cenni anatomici del ginocchio: articolazione femore rotula piatto tibiale

Cenni anatomici del ginocchio: quadricipite 1 vasto intermedio 2 vasto laterale 3 vasto mediale (centra la rotula medialmente) 4 retto anteriore

Spostamenti della rotula sul femore La rotula scivola nella gola intercondiloidea. Il vasto laterale ed il vasto mediale hanno una componente laterale: una predominanza di uno sull altro sposta lateralmente la rotula in posizione anormale.

Deviazione dall asse di scivolamento della rotula Lo spostamento della rotula dal corretto asse di scivolamento provoca zone di maggiore o minore pressione sulla cartilagine

Alterazione dell angolo Q Una eccessiva torsione esterna della tibia provoca un aumento dell angolo fisiologico Q

Alterazioni dell arto inferiore A situazione normale B intrarotazione del condilo femorale C extrarotazione della tibia D- combinazione

Angolo di flessione e compattazione Ad un aumento della flessione del ginocchio aumenta la pressione della rotula sui condili

Superfici di contatto Ad una maggior flessione corrisponde una maggior superficie di contatto tra femore e rotula

Degenerazione progressiva della cartilagine

Patologie da sovraccarico funzionale:cause d'insorgenza Molti fattori causali: fattori estrinseci fattori intrinseci

Fattori estrinseci al giocatore Caratteristiche degli allenamenti (brusco aumento dell intensità degli allenamenti) caratteristiche delle pavimentazioni scarpe

Fattori intrinseci al giocatore allineamento dell apparato estensore (torsione femorale e/o tibiale) tensione a riposo del quadricipite eccesso di peso modalità di esecuzione dei fondamentali variabilità individuale di adattamento tendineo all allenamento

Anticipo dell età di inizio dell attività Viene anticipato l inizio all esposizione ai ripetuti microtraumi bambini e giovani più vulnerabili nell esecuzione di movimenti simili tra loro (minor resistenza delle cartilagini di accrescimento tessuto osseo in formazione)

Programmazione degli allenamenti: traumaticità degli esercizi aumento graduale del carico di lavoro tempo muscolare e tempo tendineo

Traumaticità degli esercizi La forza necessaria ad arrestare una caduta è tanto più grande quanto più piccolo è il tempo di applicazione della forza e quanto più grande è la massa dell atleta

Carichi di lavoro: movimenti a bassa tensione Corsa corsa in salita balzi in lungo con atterraggio sulla sabbia balzi sui gradoni o in salita movimenti a media tensione utilizzo di sovraccarichi medio-leggeri senza balzi e senza massima accosciata

Carichi di lavoro: movimenti ad alta tensione Mantenimento della posizione difensiva multibalzi balzi a piedi pari con piegamento ampio al ginocchio affondi e contropiegate con accosciata massima ricaduta su due arti da un attacco o da un salto a muro

Carichi di lavoro:movimenti a massima tensione Multibalzi a piedi pari con minimo piegamento (ostacoli) ricaduta da un salto a muro e risalto immediato ricadute su un solo arto balzi alternati e successivi su un solo arto

Prevenzione: esercizi di sensibilità per i piedi esercizi di potenziamento del vasto mediale miglioramento della forza della catena cinetica estensoria dell arto inferiore miglioramento della tecnica esecutiva dei salti e delle ricadute

Esercizi per i piedi: Propiocettività:

Esercizi per i piedi: Varie andature e deambulazioni (da eseguire anche scalzi) camminare sui talloni, avampiedi, margine interno ed esterno rullate tacco-punta prendere oggetti con le dita molleggi lenti e veloci, con un piede e con due (arrivare a 80-100 movimenti) potenziamento dei mm. tibiali skipp, calciata ecc. Come esercizi di sensibilità del piede

Esercizi per i piedi: Esercizi con i cerchi

Esercizi per i piedi: esercizi con la corda

Esercizi per i piedi: esercizi con ostacoli (coni panche)

Policoncorrenza Due mani al petto Due mani framezzo Due mani framezzo all indietro Due mani in torsione Salendo una panca Con rimbalzo dalla panca

Esercizi di potenziamento del vasto mediale: a carico naturale: isometria (seduto senza sedia alla parete o spinte contro la parete da seduto) Accosciata ad una gamba leg extension (solo gli ultimi gradi di movimento): isometria e isotonica Squat e/o leg press ad angoli chiusi Split squat

Gli esercizi: lo squat con bilancere o al castello Cura dell allineamento della colonna piedi alla larghezza delle spalle e cosce che seguono la linea dei piedi all inizio, a scopo didattico, in isometria e poi iniziare con carichi ridotti

Leg press

Varianti dell appoggio

Esercizi di potenziamento dei muscoli ischiocrurali: potenziamento mm. ischiocrurali

Miglioramento della forza esercizi con sovraccarichi semi accosciate con bilancere libero divaricate sagittali al castello o a bilancere libero semi accosciate al castello o alla pressa

Coordinazione nel salto con e senza palla: rincorse con uno, due, tre passi di rincorsa con attenzione a: traiettoria del baricentro dinamica dell esecuzione zona di contatto piede destro (tallone)

Coordinazione nel salto

consigli Considerare il tempo disponibile Considerare il materiale umano a disposizione

Livello giovanile Trasmettere il concetto corretto di riscaldamento Stretching Addominali Esercizi di lancio e salto Stimolazione polisettoriale Defaticamento

Livello promozione serie D Riscaldamento Addominali Minima prevenzione per spalla e ginocchio Stimoli allenanti la forza veloce Palle mediche Panche ostacoli

Serie D e C Introduzione dei test Lavoro fisico mirato e personalizzato Utilizzo di sovraccarichi Programmazione