Retail & Consumer Summit 2011

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Transcript:

www.pwc.com/it Retail & Consumer Summit 2011 La gestione della discontinuità e del cambiamento: sfide e opportunità 11 ottobre 2011 1

1 Discontinuità nei consumi: come sta cambiando il comportamento d acquisto del consumatore 2 La gestione della discontinuità: affrontare le sfide della complessità attraverso il disegno di strategie vincenti. La risposta delle imprese: - Consumer - Bevande - Consumer - Grandi Elettrodomestici - Retail - Grande Distribuzione Organizzata - Retail - Abbigliamento, calzature e accessori 3 Considerazioni conclusive 2

1. Discontinuità nei consumi: come sta cambiando il comportamento d acquisto del consumatore 3

L andamento dei consumi registrato in Italia nel periodo 2008-2010 è stato complessivamente stabile. L incremento della spesa rilevato nel 2010 è riconducibile alla compressione del tasso di risparmio Andamento key driver macroeconomici 2008-2010 valori nominali Reddito disponibile Spesa per consumi finali Indice di propensione al risparmio Fonte: elaborazione Pwc su dati Istat Var. 08-09 Var. 09-10 -3,1% 1,0% -1,8% 2,5% 09 10 10,5% 9,1% Nell immediato futuro quale sarà il comportamento del consumatore? Prima dell estate del 2011, si era dell idea che la crisi fosse superata e i consumi erano rimasti stabili in forza dei prelievi sui flussi di risparmio Fino a quando sarà possibile garantire una tenuta dei livelli di spesa accentuando la compressione dei risparmi? 4

Secondo le stime di alcuni operatori di ricerca nel triennio 2011-2013 il tasso medio annuo di incremento dei consumi non supera lo 0,4 annuo. Penalizzati sopratutto i consumi di beni secondari Consumi delle famiglie italiane 2011-2013 (var. annua) Razionali Abitazione 0,5% 1,1% 1,0% Spese difficilmente comprimibili Alimentari & Bevande Trasporti -1,8% Abbigliamento & Calzature Mobili & Elettrodomestici Sanità -0,9% -1,0% -1,1% -0,6% -0,6% -0,9% -0,6% -0,8% -0,3% -0,4% -0,4% 1,0% 1,8% 1,5% -2% -1% 0% 1% 2% Previsioni 2011 Previsioni 2012 Previsioni 2013 In diminuzione a causa di mutamenti demografici e sociali In diminuzione soprattutto a causa della contrazione delle spese per l acquisto di mezzi di trasporto In contrazione in quanto bene non necessario (ad eccezione dell alto di gamma) Limitate prospettive di ripresa a breve a causa della debolezza del ciclo immobiliare e del credito al consumo In aumento in ragione dell invecchiamento della popolazione e della crescente attenzione alla cura di sé Fonte: elaborazione PwC su dati Rapporto Coop 2011 5

Nell immediato post-crisi nuove tendenze stanno caratterizzando il comportamento d acquisto dei consumatori italiani e, seppur ciascuna con intensità diversa, sono destinate a perdurare anche nel medio e lungo termine Come sono cambiate le abitudini di consumo? Acquistare solo dopo aver confrontato prezzi e valore Acquistare l essenziale evitando gli sprechi Informarsi su siti e blog e acquistando online 3,9 4,1 4,0 Focalizzazione su vantaggi di costo o di valore Meglio fare pochi acquisti ma di qualità Meglio non fare troppe rinunce 3,3 3,5 Crescente utilizzo di internet Shopping come antidepressivo 3,0 Min 1 2 3 4 5 Max Fonte: elaborazioni PwC su dati Osservatorio annuale 2011 Findomestic (scala 1-5) 6

Focalizzazione sui vantaggi di costo o di valore In periodi di recessione il consumatore tende a risparmiare (trading down) nell'acquisto di alcune categorie di beni o servizi e al contempo spende di più solo se riconosce il valore aggiunto di ciò che acquista, specie per beni durevoli Impatti per le aziende L effimero perde molto del suo fascino Focalizzazione sui bisogni primari Maggiore propensione all acquisto di prodotti low cost Mercato/Clienti 1 Targetizzare i bisogni emergenti di nuove fasce di clienti 2 Ricercare nuovi mercati per espandere i volumi di vendita Offering 1 2 Operation 1 2 Innovare prodotti /packaging Razionalizzare l offering puntando su prodotti e servizi competitivi in termini di costo e valore Razionalizzare i costi Ottimizzare la Value Chain Quota di mercato Private Label: 9,4% (2000) 15,7% (2010) 16,5% (I sem. 2011) Fonte: elaborazioni PwC su dati Rapporto Coop 2011 Comunicazione/Distribuzione 1 Comunicare efficacemente i vantaggi di costo/valore dell offering 7 2 Selezionare i canali distributivi valutando accuratamente la profittabilità e la coerenza con le esigenze della clientela

/miliardi Crescente utilizzo di internet La cultura e le abitudini dei consumatori stanno cambiando radicalmente a seguito dello sviluppo delle tecnologie digitali. I consumatori europei ripongono una fiducia sempre maggiore nel web, utilizzato sia per raccogliere informazioni sui prodotti sia per acquistare beni/servizi on-line Valore del mercato e-commerce in alcuni paesi europei (2008-2011F) Impatti per le aziende CAGR 08-10 60 14,0% 15,5% 29,5% 22.8% 59 Comunicazione 50 40 30 40 45 52 29 34 39 45 31 39 1 Creare un blog/ canale social come luogo di informazione per i consumatori 2 Costruire piattaforme on-line ad hoc per il lancio di nuovi prodotti o di nuove iniziative 3 Rilevare e monitorare la reputazione on-line del brand 25 20 10 0 19 10 8 7 United kingdom Germany France Italy 12 Distribuzione 1 Valutare i propri investimenti nel canale e- commerce che potrebbe rappresentare nel futuro un importante veicolo di sviluppo delle proprie vendite 2008 2009 2010 2011F PwC Fonte: Center for Retail Research Dic 2010 Nottinghan; Kelkoo 11 ottobre 2011 8

2. La gestione della discontinuità: affrontare le sfide della complessità attraverso il disegno di strategie vincenti 9

Nel periodo 2007-2010, su un campione di oltre 100 top aziende italiane attive nel settore Retail & Consumer si evidenzia come in media si è registrato un incremento del fatturato ed un mantenimento della marginalità Ricavi e EBITDA Margin di un campione di imprese italiane Retail & Consumer Retail CAGR Ricavi '10-'07 EBITDA margin 2010 Var. EBITDA margin '10-'07 Elettronica/Elettrodomestici retail 4.5% 3.9% 1.2% GDO 6.4% 4.5% 0.0% Abbigliamento, calzature e accessori 5.7% 10.8% -0.9% Consumer Abbigliamento, calzature e accessori 1.3% 14.3% 1.8% Beverage 1.5% 11.4% 0.8% Elettronica/Elettrodomestici 0.1% 5.5% 0.2% Pane, pasta, sughi e prodotti da forno -0.3% 9.4% 0.4% Indagine condotta su un campione di aziende italiane con fatturato superiore ai 50 mln, attive nel Retail & Consumer considerando le top 10 in fatturato per ogni segmento di mercato Fonte: elaborazioni PwC su dati Bilanci Societari 10

C o n s u m e r R e t a i l Food Bevande -Acque Minerali & Bevande Analcoliche Grande Distribuzione - Grocery Non food Grandi Elettrodomestici Retail Abbigliamento, calzature e accessori 11

Strategie adottate Le risposte delle aziende del segmento Acqua minerale & bevande analcoliche In un mercato maturo e molto competitivo le aziende del comparto devono adottare strategie di sviluppo che puntano al raggiungimento di importanti economie di scala, all efficientamento e all innovazione di prodotto per soddisfare bisogni emergenti Market & Consumer Driver Risposte delle aziende del settore Value for money Interesse verso prodotti funzionali Innovazione di prodotto/packaging Razionalizzazione operation 80% 80% Attenzione verso l eco-sostenibilità Sviluppo di canali alternativi Espansione distributiva e sviluppo di nuovi canali Inv. in comunicazione/ promozioni Internazionalizzazione 60% 60% 70% Inasprimento della competizione attraverso l ingresso di player internazionali % di risposte Indagine condotta su un campione di CEO di aziende italiane attive nel settore Acqua minerale & bevande analcoliche 12

Strategie adottate Le risposte delle aziende del segmento Grandi elettrodomestici Bianchi Innovazioni di prodotto e forti investimenti in comunicazione rappresentano le principali leve utilizzate dalla aziende del comparto per rispondere alle discontinuità nei comportamenti d acquisto dei consumatori Market & Consumer Driver Risposte delle aziende del settore Value for money (anche se il consumatore è disposto a premiare prodotti di qualità e di elevata efficienza energetica) Innovazione di prodotto Efficientamento costi e razionalizzazione Supply Chain 80% 90% Importanza della reputazione on-line del brand/prodotto Razionalizzazione del portafoglio prodotti 70% Attenzione vs innovazioni di prodotto (tecnologia - funzionalità estetica) Investimenti in comunicazione/ promozioni Internazionalizzazione 30% 70% Inasprimento della competizione attraverso l ingresso di player internazionali % di risposte Indagine condotta su un campione di CEO di aziende italiane attive nel settore Grandi elettrodomestici bianchi 13

Strategie adottate Le risposte delle aziende del segmento Grande Distribuzione Grocery Sviluppo della rete distributiva, innovazione e razionalizzazione del format e ottimizzazione della Supply Chain rappresentano le principali guidelines strategiche degli operatori del Trade Moderno nel comparto grocery Market & Consumer Driver Downgrading della spesa spostamento dei consumatori verso: canali più convenienti (discount/ specialist drug) prodotti meno dispendiosi (private label) occasioni d acquisto (promozioni) Crescente penetrazione del Trade Moderno e potenzialità di ulteriore sviluppo in futuro Risposte delle aziende del settore Espansione network sul territorio nazionale (saturazione delle aree di mercato nel territorio di riferimento) Razionalizzazione del network esistente (in termini di localizzazione e di formati) Definizione di nuove formule distributive Ottimizzazione dell offerta di prodotto /servizio Ottimizzazione della Supply Chain 60% 70% 70% 80% 80% Innovazione dei format Internazionaliz. 30% % di risposte Indagine condotta su un campione di CEO di aziende italiane della Grande PwC Distribuzione comparto Grocery 11 ottobre 2011 14

Strategie adottate Le risposte delle aziende retail del segmento Abbigliamento, calzature e accessori L espansione del network, la diversificazione del format e l ottimizzazione delle operation rappresentano le principali strategie adottate dalle imprese del segmento al fine di offrire al cliente un prodotto e un servizio di qualità a prezzi competitivi Market & Consumer Driver Risposte delle aziende del settore Trading down Espansione network sul territorio nazionale (anche attraverso acquisizioni di piccole catene/ricorso ala franchising) 80% Attenzione alla qualità dei prodotti e del servizio Attenzione verso l eco-sostenibilità e garanzie di filiera Ottimizzazione Supply Chain 80% Definizione di nuove formule distributive (format) 70% Ottimizzazione Value Chain 70% Investimenti in comunicazione 60% Innovazione format e formule distributive Internazionaliz. 30% % di risposte Indagine condotta su un campione di CEO di aziende italiane attive nel settore PwC Retail Abbigliamento, calzature e accessori 11 ottobre 2011 15

3. Considerazioni conclusive 16

ROI Le performance aziendali e il successo di una azienda sono solo in parte influenzate dal segmento di appartenenza, ma più spesso sono il risultato di una chiara strategia focalizzata alla creazione di valore ROI: valore medio e ampiezza di oscillazione nel comparto Retail & Consumer (2010) Retail Consumer > 75% 50% 25% 0% -25% -50% < -75% Medio Min / Max Elettronica Elettrodomestici GDO Abbigliamento. Calzature & Accessori Abbigliamento Calzature & Accessori Bevande Elettronica Elettrodomestici Pane,Pasta,Sughi e Prodotti da forno Fonte: elaborazioni PwC su dati Bilanci Societari L attuale complessità del contesto economico e la discontinuità indotta nei comportamenti d acquisto impone alle aziende una seria riflessione sulle opportune strategie da adottare Focalizzazione sul core business, rivisitazione portafoglio prodotti, innovazione, flessibilità operativa ed apertura ai mercati internazionali rappresentano i principali pilastri su cui costruire strategie orientate alla creazione di valore 17