Docimologia Prof. Giovanni Arduini. Lezione n.6. Anno Accademico 2008/2009

Documenti analoghi
La valutazione nell organizzazione modulare della didattica. Dott.ssa Anna Maria Ciraci Cosenza 5-6 marzo 2003

INVALSI S TRUTTURA, CARATTERISTICHE, METODI E FINALITÀ IIS "STANGA" CREMONA - FUNZIONE STRUMENTALE PROF.SSA MACCAGNI, AUTORE SLIDES PROF.

LA VALUTAZIONE TRADIZIONALE LE PROVE DI VERIFICA

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO Liceo Scientifico delle Scienze applicate

Criteri di valutazione

Criteri di valutazione Discipline: Lingua Inglese e Francese

LE PROVE STRUTTURATE NELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA

Le prove selettive e i test oggettivi nei concorsi pubblici

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO. Liceo Scientifico delle Scienze applicate

VERIFICA E VALUTAZIONE

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE VIGGIANELLO

LABORATORIO VALUTAZIONE

Test di apprendimento

LA VALUTAZIONE. Proposte per un più oggettivo ed uniforme esame delle prove scritte

Insieme per una scuola di successo

TEST D INGRESSO A.S

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO. Liceo Scientifico delle Scienze applicate

La costruzione di prove di profitto

AUTOVALUTAZIONE PROVE D INGRESSO

Gli strumenti della valutazione. Docimologia, u. 7

1. Situazione di partenza. 1d Fasce di livello Strumenti attivati per individuare la situazione di partenza:

Docimologia 2 Dott.G. Agrusti Università Roma Tre

COME NASCE UN FASCICOLO? CHI PREPARA I QUESITI? DUE PAROLE SU:

ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE DI VITTORIO - LATTANZIO Liceo Scientifico delle Scienze applicate

ALUNNI-INSEGNANTI-SCUOLA PROSPETTIVA PROMOZIONALE-FORMATIVA COSTRUTTIVA-PROATTIVA-SANZIONATORIA?

AMOS Abilità e motivazione allo studio

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DOCENTE : CASSANO ELENA. DOCENTE di laboratorio : SANDRO BELLANTONE

PROCESSO COMUNE DI VALUTAZIONE GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE OGGETTIVE

IIS D ORIA - UFC INDICE DELLE UFC

Prove di verifica 1. PROVE NON STRUTTURATE O APERTE.

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE VIGGIANELLO

Relazione Finale Disciplina

Metodologia della ricerca educativa

16 CD Ceglie- SM MANZONI- LUCARELLI PROVE D INGRESSO CLASSI PARALLELE

COSA DEVE SAPER FARE

Le prove strutturate di conoscenza

I.I.S. Leonardo da Vinci SAPRI. A cura del Docente Referente: Prof. Francesco Guida

ANNO SCOLASTICO DIRITTO ED ECONOMIA CLASSE 2B Docente ANGELA DEANNA FALZON

PROGRAMMA DI ITALIANO CLASSE I F sc.og Anno Scolastico 2016/2017

Disciplina: SCIENZE INTEGRATE (Chimica) Curricula verticali biennio I.T.E. F. Laparelli COMPETENZE

PIANO DI LAVORO PER LA CLASSE V IGEA PROF.SA FERRO NADIA ANNO SCOLASTICO: 2012/2013 MATERIE: DIRITTO E SCIENZA DELLE FINANZE LIVELLO DI PARTENZA.

DOCIMOLOGIA 2. Gabriella Agrusti Università degli Studi Roma Tre Settima lezione

ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA. INSEGNANTE: Bruno Benazzo CLASSE: V A SC

Istituto Comprensivo "D. Bramante" - Fermignano. Scuola Secondaria di I Grado PROGRAMMAZIONE. Disciplina: Matematica

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Appunti sui quesiti a scelta multipla

Ministero della Pubblica Istruzione UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE DEL VENETO DIREZIONE DIDATTICA STATALE VIGONZA

Orientarsi nel tempo e nello spazio, utilizzando gli specifici strumenti cartografici* Riconoscere i caratteri delle differenti culture e civiltà*

PROGRAMMAZIONE DI DIRITTO CLASSE 3B

CORSO SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO Università di Pisa CODICI COMUNICATIVI PROF.SSA GUAITI ORNELLA

Istituto Statale d'istruzione Secondaria Superiore. " U. Foscolo " Teano - Sparanise. Disciplina : Economia Aziendale

A.S. 20 / 20. Alunno Classe Sezione. Lingua parlata in famiglia: Altre lingue conosciute e/o studiate oltre a quella di origine:

OTTICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE

MATERIA: Economia agraria e sviluppo territoriale INDIRIZZO Servizi per l agricoltura e lo sviluppo rurale PROGRAMMAZIONE MODULARE CLASSE: III

MATEMATICA CLASSE TERZA

Ciascuna Unità di Apprendimento sarà adattata alle peculiarità della classe.

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Per studenti e studentesse di recente immigrazione

A.S. 2018/2019 Docenti: GESSA STEFANO NICOLA, COLLU FABRIZIO

PATTO FORMATIVO. Programmazione delle attività educative e didattiche. Consiglio di classe... a.s.../...

A.S. 2018/2019 Docente: GESSA STEFANO NICOLA

PIANO DI LAVORO CLASSE IV IGEA PROF.SA FERRO NADIA ANNO SCOLASTICO: 2012/2013 MATERIE: DIRITTO ECONOMIA POLITICA

PIANO DI LAVORO ANNUALE Anno scolastico: 2016/2017. Materia: Classe: sez.: Ore settimanali di lezione: Valutazione: Docente/i:

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA

Appunti sui quesiti a scelta multipla

Definizione di Docimologia

RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI E LABORATORIO A.S. 2016/2017

Nuclei tematici. I numeri

Servizi Socio sanitari Espressioni grafiche ed elementi di storia dell arte

a.s. 2016/2017 PIANO DI LAVORO DISCIPLINA Informatica Prof.ssa Annalina Fabrizio Prof. Marco Fiorentini SEZIONE A E CLASSE 1 a

ATTIVITÀ AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA

Esame di stato: l esperienza delle Università e dei Collegi IPASVI del Piemonte e Valle d Aosta

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA

Docimologia 2 e Metodologia

Dai risultati delle prove INVALSI alle prospettive didattiche

RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI GEOGRAFIA TURISTICA

ISTITUTO COMPRENSIVO BRIGATA SASSARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO D ISTITUTO DISCIPLINA: MATEMATICA

P.P.T. PIANO PERSONALIZZATO TRANSITORIO

Progetto Pilota Valutazione della scuola italiana. Anno Scolastico PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria Superiore.

GREZZO ( MAX : ) VOTO

ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA. INSEGNANTE: Bruno Benazzo CLASSE: III A SC

ALLEGATO - ESAMI DI QUALIFICA. 1. Gli esami di qualifica si articolano in due momenti.

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:...

Modello Psicoattitudinale

PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

MATEMATICA SCUOLA PRIMARIA CLASSE 4ª. - Leggere e scrivere i numeri naturali entro le migliaia usando materiale strutturato.

10098 Rivoli tel fax

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Leonardo da Vinci con sez. Commerciale annessa BORGOMANERO (NO) PIANO DI LAVORO. Anno Scolastico

Conclusione del I Ciclo di istruzione. Momento di riflessione come comunitá educante. Momento di riflessione personale

CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALLIEVI CON DSA. DISPENSATIVI Scritto/orale

UNITA D APPRENDIMENTO. Spazio e figure OBIETTIVI DISCIPLINARI

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di I grado. Classe Prima. Codici

Nuclei tematici. I numeri

RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Le funzioni della valutazione e le diverse tipologie di prove. dott.ssa Laura Pinna

RILEVAZIONI INVALSI 2017

RISULTATI DI UNA VERIFICA

ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 MATERIA: DIRITTO-ECONOMIA. INSEGNANTE: Bruno Benazzo CLASSE: IV A SC

Transcript:

Docimologia Prof. Giovanni Arduini Lezione n.6 Anno Accademico 2008/2009 1 Tipologie di verifiche Prove a stimolo aperto e risposta aperta : temi, interrogazioni, relazioni Prove a stimolo chiuso e risposta aperta : brevi saggi, attività di ricerca, prove semistrutturate Test di profitto (o oggettivi o prove strutturate): vero/falso; scelta multipla, completamenti, corrispondenze Sono da evitare le prove a stimolo aperto e risposta chiusa 2 1

Che cos è una prova oggettiva Oltre a presentare domande di difficoltà equivalente per tutti gli allievi ed essere ben mirate agli obiettivi che si vogliono verificare, le prove oggettive rendono assolutamente indipendente il giudizio dalla soggettività del docente: chiunque potrebbe correggere la prova ed ottenere gli stessi risultati! Questo vino è del 1970 OGGETTIVO che riguarda la realtà, l oggetto Questo vino non mi piace SOGGETTIVO che deriva dal modo di pensare e giudicare propri dell individuo in quanto tale 3 Prove oggettive: limiti Non sono adatte a verificare livelli alti e complessi di apprendimento Le risposte giuste potrebbero essere dovute al fattore caso I tempi necessari per la costruzione sono lunghi rispetto alle prove tradizionali. 4 2

Prove oggettive: vantaggi La correzione è semplice e veloce. La misurazione è oggettiva. L'ambiguità interpretativa risulta controllata. Non presentano il rischio dell'effetto alone, contrasto e stereotipia ( ricordati al punto "prove non strutturate") Lo studente è facilitato nell'autovalutazione. Non comportano situazioni di sfiducia da parte degli studenti. 5 Prove oggettive L'oggettività consiste nella possibilità di predeterminare l esattezza delle risposte e nell' attribuzione del punteggio uguale da parte di tutti gli insegnanti. Rimane comunque un dato di soggettività, che sta nelle decisioni relative alla scelta e alla costruzione della prova. Per diminuire tali rischi è opportuno lavorare in gruppo. Maggiore è il numero di docenti che converge nelle stesse decisioni minore sarà il livello di soggettività. 6 3

Composizione delle prove oggettive Una prova si denomina oggettiva se è composta da domande (item) le cui risposte sono state predeterminate. I quesiti di tipo oggettivo si possono ulteriormente suddividere in due gruppi: lo studente elabora una risposta, costituita normalmente da una sola parola (quesiti di completamento ); lo studente seleziona una risposta tra quelle presentate (quesiti vero-falso, scelta multipla, correlazioni ). 7 Tipi di prove oggettive TIPI DI QUESITI completamento; vero-falso; scelte multiple; corrispondenze. 8 4

Quesiti di completamento Lo studente è invitato a completare una frase scrivendo la risposta nell apposito spazio. Ad esempio: Due figure geometriche sono equivalenti quando hanno uguale Questi quesiti rappresentano un compromesso tra il produrre che caratterizza la risposta aperta e la precisione connessa con la correzione dell item oggettivo vero-falso o a scelta multipla. Nel predisporre tali quesiti il problema più importante è individuare domande che abbiano una sola risposta corretta. Un altro esercizio di completamento consiste nel presentare un brano, una frase in cui mancano alcune parole e nell invitare l alunno a riempire gli spazi bianche individuando la parola mancante in modo corretto. Si possono seguire due modalità: in un elenco a piè pagina sono riportate le parole mancanti ed altre sbagliate; lo studente dovrà scegliere quelle giuste; non si forniscono parole, né esatte né sbagliate; lo studente deve ricercare quelle corrette. 9 Quesiti vero-falso Il quesito vero-falso consiste in una affermazione da identificare come vera o falsa, oppure in una domanda a cui rispondere si o no. Ad esempio: Il decreto legislativo è un atto del Governo conseguente ad una delega ricevuta dal Parlamento a emanare una legge su una certa materia. V F Anche se l item vero-falso può misurare la conoscenza e la comprensione, in pratica il suo uso è limitato alla verifica della conoscenza di fatti specifici, perché il quesito deve essere un affermazione assolutamente vera o falsa, senza ambiguità, il che ne rende problematico l utilizzo quando si vuol richiedere un ragionamento che, in genere, non può essere semplicemente schematizzato. 10 5

Quesiti a scelta multipla Il quesito a scelta multipla consiste in una domanda iniziale, chiamata stimolo seguita da risposte, una sola delle quali è corretta, le altre sono verosimili (queste ultime si chiamano distrattori ), oppure in una affermazione da completare seguita dai completamenti tra cui identificare quello esatto. 11 Le corrispondenze L esercizio costa di due elenchi (il primo di premesse, il secondo di risposte) e a ciascuno degli elementi delle premesse si deve collegare, in base a un criterio dato, uno degli elementi delle risposte. Ad esempio: Associa gli elementi che compongono il capitale di un impresa industriale del II elenco con le categorie di valori del I 1)Valori numerati certi 2)Valori numerati assimilati 3)Valori numerati in circolazione 4)Immobilizzazioni 5)Rimanenze a.c/c bancario b.clienti esteri c.cambiali passive d.mutuo ipotecario e.merci in magazzino f.obbligazioni in circolazione g.riscontri attivi h.ratei passivi i.cassa l.impianti m.fondo svl. Crediti n.attrezzature d ufficio o.costi anticipati p.fornitori nazionali Lo studente scriverà accanto agli elementi del secondo elenco (risposte) il numero corrispondente del primo elenco (premesse). 12 6

Misurazione delle prove oggettive Nelle prove strutturate l'attribuzione del punteggio è sicuramente la più oggettiva. Tuttavia un limite all'oggettività di queste misurazioni c'è, ed è quello della casualità, cui gli studenti possono ricorrere se non conoscono la risposta. In altre parole il "caso" può favorire chi non sa quali "pesci pigliare". In effetti mentre chi non sa rispondere ad una domanda orale, manifesta subito i propri limiti rimanendo in silenzio, chi non sa rispondere ad un quesito strutturato ha sempre la possibilità di segnare una delle possibili risposte e quindi di avvalersi del caso. Una soluzione è quella di ponderare il punteggio attribuito in relazione alla probabilità di azzeccare la risposta affidandosi al caso. Ancora è possibile attribuire un punteggio negativo alle risposte sbagliate e non penalizzare le risposte non date, anche se secondo alcuni autori questa penalizzazione non produce gli effetti sperati. Infine la casualità delle risposte può essere ridotta aumentando il numero degli items proposti. 13 7