Modulo 4 Manifestazioni cliniche e possibili complicanze dell'asma allergico
Classificazione di gravità prima dell inizio del trattamento STEP 4 Grave persistente STEP 3 Moderato persistente STEP 2 Lieve persistente STEP 1 Intermittente CLASSIFICAZIONE DI GRAVITÀ Caratteristiche cliniche in assenza di terapia Sintomi Sintomi notturni FEV 1 o PEF Continui; attività fisica limitata Quotidiani attacchi che limitano l attività >1 volta/settimana ma <1 volta/giorno Frequenti >1 volta alla settimana >2 volte al mese <1 volta/settimana 2 volte al mese FEV 1 60% predetto Variabilità PEF >30% FEV 1 60-80% predetto Variabilità PEF >30% FEV 1 80% predetto Variabilità PEF 20-30% FEV 1 80% predetto Variabilità PEF <20% La presenza di almeno uno dei criteri di gravità è sufficiente per classificare un paziente in un determinato livello di gravità
Asma bronchiale: dai sintomi alla fisiopatologia Respiro sibilante con dispnea accessionale Senso di costrizione toracica associata a dolore Alterazione del sonno dovuta a mancanza di respiro Colpi di tosse secca o dispnea che compaiono dopo esposizione ad allergeni, polveri, sforzo fisico Ostruzione bronchiale (di solito reversibile spontaneamente o dopo trattamento farmacologico) Iper-reattività bronchiale Infiltrazione di cellule infiammatorie, rilascio di mediatori e rimodellamento strutturale delle vie aeree
Presentazione dei sintomi Variabile (anche nell ambito della stessa giornata, con periodi di remissione) Intermittente Stagionale (compaiono solo in alcuni periodi dell anno) Peggioramento durante la notte Persistente
Indicatori di un possibile peggioramento dell asma Sintomi più fastidiosi e frequenti Difficoltà respiratoria in aumento Maggior utilizzo di un broncodilatatore a rapida azione Risvegli frequenti nelle prime ore del mattino Comparsa di sintomatologia in seguito a esercizio fisico, stress, emozioni
Asma bronchiale e qualità della vita Aumentate assenze da scuola o dal lavoro Interferenza sulla vita sociale e familiare Disturbi del sonno Visite al Pronto Soccorso e ricoveri Effetti avversi in relazione a terapia farmacologica non corretta
Obiettivi da raggiungere nel paziente asmatico 1. Ridurre l impatto della malattia 2. Evitare o ridurre l esposizione agli allergeni 3. Ridurre il rischio di riacutizzazioni 4. Ridurre i danni alle vie aeree riducendo i processi infiammatori 5. Ridurre gli effetti collaterali dei farmaci
Evoluzioni negative della patologia nel caso di non trattamento Aumento della morbilità Aumento delle riacutizzazioni Aumento dei giorni di lavoro persi Aumento delle visite in Pronto Soccorso Aumento delle ospedalizzazioni Decadimento della funzione polmonare con rimodellamento strutturale
Asma e obesità Il fenotipo asma e obesità è frequente in età sia pediatrica sia adulta È maggiormente frequente nel sesso femminile Il 75% dei ricoveri per asma grave riguarda questi pazienti L obesità può influenzare la percezione dei sintomi di asma e ne riduce il controllo
Asma ed esercizio fisico In alcuni pazienti l esercizio fisico può essere l'unica causa di asma Prevalenza del 5-20% nella popolazione generale e più del doppio negli atleti I sintomi compaiono tipicamente 5-10 minuti dopo la fine dell'attività fisica Risoluzione spontanea entro 30-45 minuti Fattori scatenanti: aria fredda e secca o concentrazione di inquinanti (O 3, NO 2 SO 2,PM 2.5-10) e irritanti (cloro)
Asma e infezioni Le infezioni virali sono la causa più frequente delle esacerbazioni asmatiche (50-85%) Virus respiratori sinciziali, virus parainfluenzali e adenovirus sono i principali responsabili nell infanzia Nell'adulto sono più frequentemente coinvolti i rhinovirus Le infezioni virali possono innescare i sintomi di asma potenziando l'infiammazione delle vie aeree
Asma indotto da acido acetilsalicilico Interessa lo 0,3-0,6% della popolazione generale Maggiore prevalenza nel sesso femminile Raro nei bambini Presente nel 3% dei pazienti asmatici adulti e nel 30% di quelli con poliposi nasale Può determinare asma ingravescente entro 6-24 mesi, tale da richiedere steroidi per via sistemica e frequenti ricorsi al Pronto Soccorso L acido acetilsalicilico e i FANS possono indurre riacutizzazioni asmatiche particolarmente gravi
L asma e il suo controllo I dati internazionali e nazionali dimostrano che, nonostante la diffusione delle linee guida, il controllo dell asma è ancora insufficiente sia in Italia sia negli altri Paesi europei Solo una minoranza dei pazienti asmatici viene visitata dallo specialista, e molti non vengono mai visitati da un medico Il controllo è migliore nei soggetti che effettuano periodicamente la spirometria e posseggono un piano scritto di gestione dell asma
Conclusioni I pazienti con asma bronchiale allergico dovrebbero essere inseriti in un piano di monitoraggio attento e frequente, con controlli clinico-funzionali presso i centri specialistici di pneumo-allergologia È raccomandato consegnare al paziente un piano scritto per la gestione delle riacutizzazioni e ricorrere a tutte le indagini aggiuntive per individuare, trattare e monitorare le comorbilità L aderenza al trattamento dovrà essere periodicamente verificata e incentivata: solo in tal modo sarà possibile ottenere il controllo della malattia limitando il rischio di evoluzione negativa