Come attribuire i punteggi M I S U R A R E

Documenti analoghi
DOCIMOLOGIA 2. Gabriella Agrusti Università degli Studi Roma Tre Settima lezione

le scale di misura scala nominale scala ordinale DIAGNOSTICA PSICOLOGICA lezione si basano su tre elementi:

TRACCIA DI STUDIO. Indici di dispersione assoluta per misure quantitative

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Il processo inferenziale consente di generalizzare, con un certo grado di sicurezza, i risultati ottenuti osservando uno o più campioni

dott.ssa Gabriella Agrusti Docimologia 1

STATISTICA DESCRITTIVA. Elementi di statistica medica GLI INDICI INDICI DI DISPERSIONE STATISTICA DESCRITTIVA

I TEST STATISTICI. dott.ssa Gabriella Agrusti

Nozioni di statistica

Psicometria (8CFU) SCALE DI MISURA

Elementi di Psicometria

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Parte II Elaborazione dei dati Variabilità

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di tendenza centrale

GREZZO ( MAX : ) VOTO

Prof. Anna Paola Ercolani (Università di Roma) Lez Indicatori di dispersione

Elementi di statistica

La statistica. Elaborazione e rappresentazione dei dati Gli indicatori statistici. Prof. Giuseppe Carucci

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE

INDICATORI DI TENDENZA CENTRALE

x F(x)

Gli indici di variabilità

Report sull elaborazione del curricolo Fascicoli di prove a integrazione del curricolo. Provaglio, 16 dicembre 2015

Test di apprendimento

1/55. Statistica descrittiva

STATISTICHE DESCRITTIVE Parte II

Università di Cassino Corso di Laurea in Scienze Motorie Biostatistica Anno accademico 2011/2012

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

DATI INVALSI SUGLI APPRENDIMENTI Italiano-Matematica. Anno scolastico 2011/2012

Metodologia della valutazione nelle attività motorie e sportive nella scuola secondaria

Programmazione con Foglio di Calcolo Cenni di Statistica Descrittiva

TECNICHE DI ANALISI DEI DATI

esercitazione1 12/10/2015

Griglia analitica di correzione per un compito di matematica

Elementi di statistica

I risultati delle prove SNV: possibili PISTE DI LAVORO

Capitolo 3 Sintesi e descrizione dei dati quantitativi

Prefazione Ringraziamenti

PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE

INCERTEZZA DI MISURA SECONDO NORME CEI

Scale di Misurazione Lezione 2

La SCALA di Probabilità varia tra 0.00 e 1.00.

PROGETTO PER UNA MIGLIORE VALUTAZIONE. La scelta dei questionari

Statistica Corso di laurea in Scienze dell Educazione e della Formazione Anno Accademico 2006/2007. Prof. Zira Hichy

Esercitazioni di Statistica

Teoria e tecniche dei test. Concetti di base

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel:

Esercizi di statistica descrittiva. Giulia Simi (Università di Siena) Istituzione di matematica e fondamenti di Biostatistica Siena / 30

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel:

MANUALE PER L UTILIZZATORE

Prova scritta di STATISTICA. CDL Biotecnologie. (Programma di Massimo Cristallo - A)

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della

Statistica. POPOLAZIONE: serie di dati, che rappresenta linsieme che si vuole indagare (reali, sperimentali, matematici)

ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO A. PANELLA G. VALLAURI. REGGIO di CALABRIA RELAZIONE SUI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI DI ITALIANO E MATEMATICA

Sperimentazioni di Fisica I mod. A Statistica - Lezione 2

Lezione 4: Indici di posizione Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata. Prof. Massimo Aria

Le misure della tendenza

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA

STATISTICHE DESCRITTIVE

Esercitazioni di Statistica per Biotecnologie. Francesca Pizzorni Ferrarese

Misure di variabilità: Varianza e deviazione standard. Daniela Valenti, Treccani Scuola 1

Facoltà di Scienze Politiche Corso di laurea in Servizio sociale. Compito di Statistica del 7/1/2003

Lezione 1. Statistica. Alfonso Iodice D Enza Università degli studi di Cassino. Lezione 1. A. Iodice.

CURRICOLO DI MATEMATICA CLASSE PRIMA

Franco Ferraris Marco Parvis Generalità sulle Misure di Grandezze Fisiche. Prof. Franco Ferraris - Politecnico di Torino

Scuola di Calcolo Scientifico con MATLAB (SCSM) 2017 Palermo Luglio 2017

Descrittiva. V Scuola Estiva AISV La statistica come strumento di analisi nelle scienze umanistiche e comportamentali

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso

Esercitazioni di Metodologia

Questionario 1. Sono assegnati i seguenti dati

Statistica. Alfonso Iodice D Enza

Statistica. Matematica con Elementi di Statistica a.a. 2015/16

PSICOMETRIA Voto X frequenza

La variabilità. Dott. Cazzaniga Paolo. Dip. di Scienze Umane e Sociali

I 5 principi dell estimo

DISTRIBUZIONE NORMALE (1)

Statistica4-29/09/2015

DESCRITTIVE, TEST T PER IL CONFRONTO DELLE MEDIE DI CAMPIONI INDIPENDENTI.

NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE A.S. 2015/2016 RELAZIONE FINALE

Prova di recupero di Probabilità e Statistica - A * 21/04/2006

Il test (o i test) del Chi-quadrato ( 2 )

Cosa c è alla base? Un esempio

Statistica Un Esempio

AMBIENTE OPENOFFICE CALC STATISTICA - SCHEDA 1

Capitolo 5 Variabili aleatorie discrete notevoli Insegnamento: Statistica Applicata Corso di Laurea in "Scienze e Tecnologie Alimentari"

Prof. Giulio Vidotto (Università di Padova) Lez Trasformazione delle misure e significanza delle statistiche

FF.SS. INVALSI prof.ssa Adele Rosalba RUGGERI

3 CERTAMEN NAZIONALE DI PROBABILITA E STATISTICA FELICE FUSATO Fase di Istituto 7 febbraio 2012

Variabile casuale Normale

Errori di misura Teoria

Sintesi dei dati in una tabella. Misure di variabilità (cap. 4) Misure di forma (cap. 5) Statistica descrittiva (cap. 6)

Statistica - Esercitazione 1 Dott. Danilo Alunni Fegatelli

Dispensa di Statistica

Misure di diversità tra unità statistiche. Loredana Cerbara

La misura e le incertezze

Tabelle punteggi generali di italiano

standardizzazione dei punteggi di un test

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA. LEZIONI DI STATISTICA Elaborazione dei dati Valori medi

Transcript:

Come attribuire i punteggi M I S U R A R E

Dopo la prova Come verranno raccolti i dati? Come verranno processati e validati i risultati? Quali metodi statistici? Quali software a disposizione? Quale scala di misurazione adottare?

Perché spesso i giudizi sono poco attendibili? Prestazioni pregresse Impegno Concetto sulle sue capacità Nostro stato d animo Noia e fatica nella correzione Tutto questo viene riassunto nel giudizio

L importanza di disporre di misure Le scale di misurazione Le scale nominali: inclusione o esclusione. Le scale ordinali. Maggiore o minore, ma in quale misura? Per essere più precisi: scale a intervalli; Se l origine è zero: scala di rapporti.

La polarità delle scale ordinali Esempio da Vertecchi (1993): Temperatura: 1. Afosa 2. Molto calda 3. Calda 4. Fresca 5. Fredda 6. Molto fredda 7. Rigida Se avrò un termometro saprò dire di quanto.

La scala dei voti scolastici Quando abbiamo solo descrizioni che non contengono elementi comparativi avremo scale nominali: es. Giovanni sa usare la calcolatrice. Quando si esprimono apprezzamenti esplicitamente o implicitamente comparativi userò scale ordinali: es. Andrea è più bravo di altri che definirei scarsi. Quando le prestazioni sono riconducibili ad una unità sulla base della quale sia possibile esprimere quantità (es. la risposta ad un quesito) la scala è ad intervalli.

La scala dei voti scolastici Quali misure corrispondono ai voti scolastici espressi in decimi? No scala di rapporti No scala nominale Scala a intervalli o ordinale? Impossibile stabilire che la differenza tra 5 e 6 sia la stessa che tra 7 e 8 quindi: Scala ordinale

Come correggere un test Somministrazione: indicazioni, prova, raccolta Es. Ho 22 compiti e devo correggerli Peso per ciascun item: es. 1 punto per ogni V/F, 5 punti per ogni scelta multipla, 2 punti per ogni corrispondenza, 1 punto per ogni completamento. Attribuzione dei punteggi

Il punteggio grezzo Punteggio grezzo: semplice computo delle risposte, senza elaborazione statistica Nulla mi assicura che il test abbia funzionato correttamente, nel complesso o nelle sue singole parti Se dovessi utilizzare ancora quel test avrei bisogno di avere altre informazioni: Item analysis

Come effettuare l analisi degli item Item 35 40 45 49 1 E E 2 d c c 3 c c d 4 b d Difficoltà: resistenza che un quesito oppone alla sua corretta soluzione Discriminatività: capacità di un quesito di separare la parte degli allievi cha ha fornito una prestazione migliore da quella che ha fornito una prestazione più scarsa Distrattività: capacità dei singoli distrattori di far deviare dalla risposta corretta

Come calcolare l indice di difficoltà = Rapporto tra il numero degli allievi che hanno fornito una risposta errata e il numero degli allievi che sono stati sottoposti al test. Valore massimo è 1 = tutti hanno risposto in modo errato Valore minimo è 0 = tutti hanno risposto correttamente

Come calcolare l indice di discriminatività 1. Definire una fascia di rendimento più alta e una più bassa. 2. Si contano le risposte esatte ad un item nella fascia superiore e quante nella fascia inferiore. 3. Si calcola la differenza e la si divide per il numero dei punteggi considerati. 4. Si otterrà un indice che varia da 1 (se tutti i migliori hanno risposto bene ed i peggiori male) -1 (se è avvenuto il contrario) 5. Se l indice è 0 gli allievi non si sono differenziati nella risposta Es: Item 6 (7 migliori, 7 peggiori): 6-3/7= 0,42

Come calcolare l indice di distrattività Sul complesso degli errori, quanti, per ciascun item, si riferiscono a ciascun distrattore. In generale: 1. Un test non dovrebbe essere troppo difficile ma avere una buona discriminatività 2. Tutti i distrattori dovrebbero mostrarsi efficaci 3. Accettabili indici di discriminatività tra 0,3 e 0,6 4. La discriminatività può anche essere maggiore ma non la difficoltà= in tal caso non sarebbe più discriminativo.

Media e deviazione standard 40 45 49 51 54 55 56 58 59 59 59 60 61 Punteggi disponibili Gamma (campo di variazione) da 40 a 61 quindi 61-40 +1 = 22 Uno ricorre più spesso = 59 = la Moda Il punteggio che separa la metà superiore da quella inferiore è 56 e si dice Mediana Per calcolare la Media, si sommano tutti i punteggi e si divide per il numero dei punteggi stessi: 54,3 Moda, Media e Mediana sono misure di tendenza centrale di una distribuzione. Se, come in questo caso, sono molto vicine sappiamo che la distribuzione è simmetrica sia nella parte superiore e in quella inferiore.

Media e deviazione standard Questo però non ci fornisce la misura della dispersione che ci serve per capire quanto i risultati fossero vicini o dispersi. Tale misura è la deviazione standard o scarto quadratico medio che si calcola tenendo conto degli scarti di ciascun punteggio dalla media. La radice quadrata della media del quadrato degli scarti di tutti punteggi dalla media. Formula disponibile e programmi la calcolano (Excel).

La distribuzione pentenaria Una proprietà della deviazione standard consiste nel fatto che quando si considera un gran numero di dati relativi ad una certa misura gli intervalli che è possibile individuare in una distribuzione raggruppano un numero di frequenze abbastanza stabile, che è possibile prevedere attraverso un modello matematico. Esempio di Vertecchi (2003): Media = 59,6 Dev. Stand/ =11,4 5 fasce: C = centrale = compresa tra 59,6 5,57 e + 5,57 = 54,03 e 65,17 B = compresa tra 65,17 e 65,17 + 11,4 = 65,17 e 76,31 A = comprende punteggi superiori a 76,31 D = compresa tra 54,03 e 54,03 11,14, ossia 54,03 e 42,89 E = comprende punteggi inferiori a 42,89

Le scale standardizzate: punti z e punti t Supponiamo di somministrare un nuovo test agli allievi otteniamo una nuova media ed una nuova deviazione standard. Non posso confrontare i punteggi grezzi che si basano su scale diverse. Come fare? Trasformo i punteggi grezzi in punti standard. Come? Punti Z e punti T Punti Z: i punti Z si ottengono misurando in dev. standard la differenza tra punteggio grezzo e la media. 70-59,6/11,14=0,93 (I test) II test = stessa cosa Punti T: servono ad evitare i decimali. Il principio è lo stesso ma si tengono come valori convenzionali : 50 per la media e 10 per la dev. standard. 50+(10(70-59,6)/11,14)=59 (I test) II test = stessa cosa