VI Congresso Regionale Associazione Epatologi Sardi Alghero maggio EPATITE B E possibile ridurre il rischio di HCC?

Documenti analoghi
I POLIMORFISMI DI IL28B NON CORRELANO CON L INCIDENZA DI HCC IN PAZIENTI CON EPATITE B IN SOPPRESSIONE VIROLOGICA

CIRROSI HBV/HCV Perché trattare? Chi trattare?

Infezione da HBV: Storia Naturale

Prevenzione della recidiva HBV dopo trapianto di fegato. Maria Cristina Morelli

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna

ONCOLOGIA. La malattia neoplastica è una patologia MULTIFATTORIALE (cancerogenesi)

Proposta di un percorso HCV nei pazienti nefropatici. Anastasio Grilli UO Malattie Infettive Universitaria FERRARA 26 maggio 2017

Basi biologiche delle malattie Genetica delle neoplasie. Anno accademico 2016/2017 I anno, II trimestre Laurea Magistrale LM-67

HBV: Obiettivi della terapia a lungo termine

Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia

Es. BCR-ABL. Es. RAS Es. ERBB2. Es. MYC. Si riscontra frequentemente nei cancri degli animali, mentre è raro nell uomo.

Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia. La cirrosi da HCV

Terapia della epatite HBV: chi trattare, quando trattare

Geni che regolano la divisione cellulare

Le coinfezioni in epatologia

Espressione fenotipica: effetto di molti geni + fattori ambientali

VIRUS DELL EPATITE B

neoplasia o tumore: patologia caratterizzata da proliferazione cellulare incontrollata

Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo

COINFEZIONE HIV/HBV Casi Clinici

Meccanismi effettori dei linfociti T citotossici

Perché si sviluppi un infezione si devono verificare 3 CONDIZIONI NECESSARIE: 2) le cellule oggetto dell infezione devono essere:

Lezione n. 2: Biologia dei tumori

I dati della regione toscana. I dati dell ARS. Francesco Cipriani, Caterina Silvestri, Cristina Stasi

I dati provenienti dagli studi italiani

Mutazioni nelle cellule somatiche e genetica del cancro. (Teoria Boveri - Sutton)

Infezioni da HCV: nuove strategie di trattamento

Epidemiologia e storia naturale delle epatiti croniche virali

Biologia dei tumori. corso di base sulla registrazione dei tumori princìpi e metodi

L'epatite virale acuta è un processo necrotico infiammatorio del fegato indotto da virus, dovuto alla risposta immune.

Parte I - LINEE GUIDA. (Centro Nazionale Trapianti - 1 marzo 2005) PRINCIPI GENERALI. Razionale

Le tecniche molecolari nella diagnosi delle epatiti

Diagnosi e terapia dell epatite C

CURRICULUM VITAE. Antonina Smedile. - Diploma di Maturita' Scientifica conseguito a Messina nel 1972, con la votazione di 60/60.

Corso di Laurea Magistrale In Scienze Delle Professioni Sanitarie Tecniche-Area Tecnico- Diagnostica

Storia naturale dell Epatite C: fattori influenzanti la progressione

David Sadava, H. Craig Heller, Gordon H. Orians, William K. Purves, David M. Hillis. Biologia La scienza della vita

Apoptosi e Necrosi in Epatologia e Oncologia

INTRODUZIONE ALLE REAZIONI FLOGISTICHE

Come disarmare i tumori

Virus dell epatite B. G. Di Bonaventura Università di Chieti-Pescara

EPATOCARCINOMA. II Università degli Studi di Napoli. Docente TERESA TROIANI 08/05/2015

IL PDTA DELLE LESIONI FOCALI EPATICHE

MORTE CELLULARE PROGRAMMATA (PCD) O APOPTOSI Eliminazione di cellule non desiderate

LE EPATITI B e C. Verso una terapia personalizzata

Epidemiologia e storia naturale dell epatite cronica C

Barbara Coco. on behalf of PITER and ICONA/HepaICONA studies groups

EPATITI VIRALI: NOVITÀ A CONFRONTO

IL CANCRO RAPPRESENTA, DOPO LE MALATTIE DELL APPARATO CARDIOVASCOLARE, LA SECONDA CAUSA DI MORTE NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI. E STATO STIMATO CHE SOLO

la VIROLOGIA incontra la CLINICA

Progressi nel settore della cancerogenesi I passi più importanti sono ingranditi nei riquadri


CLASSICHE GENETICA BIOTECNOLOGIE MODERNE BIOLOGIA CELLULARE TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE INGEGNERIA GENETICA

Importanza della genetica dei microrganismi

MECCANISMI IMMUNOLOGICI DI TOLLERANZA NELLA SCLEROSI MULTIPLA

ENTECAVIR ( )

CAPITOLO 1 Generalità sulla co-infezione HIV-HCV 1.1 INTRODUZIONE

Epidemiologia dell infezione da HPV e del carcinoma della cervice

Cirrosi epatica. Diagnosi precoce nel paziente asintomatico COSIMO COLLETTA

REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE

Programma di Patologia generale Anno Accademico Prof. Giorgio Santoni. Corso di Laurea in Farmacia

Diagnostica Epatiti, percorso appropriato

La Terminazione della Trascrizione

Immunologia dei tumori

Criteri di classificazione

ALTERAZIONE DEI MECCANISMI DI CONTROLLO DELLA PROLIFERAZIONE CELLULARE

Archibald Garrod e l alcaptonuria: La nascita della Genetica biochimica

Trattamento della cirrosi epatica da HCV ed effetti dell eradicazione virale sulla storia naturale della malattia

Responsabile ISS: Dr. Stefano Vella, Direzione del Dipartimento del Farmaco, ISS. Sottostudio aderenza e qualità della vita

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA STUDIO DI TRIAZENOPIRROLOPIRIDINE QUALI DERIVATI DELLA DACARBAZINA E DELLA LORO ATTIVITA ANTITUMORALE

HI-TECH IN SANITA'. MINI-INVASIVITA' 2.0: nuove tecnologie al servizio dell'appropriatezza e della bioetica professionale

FOCUS SULL EPATITE CRONICA DA HBV, HCV, HDV

EPATITE VIRALE DA HBV: IMPLICAZIONI PRATICHE IN MEDICINA GENERALE Dr. Ignazio Grattagliano

TENOFOVIR DISOPROXIL FUMARATO per l'indicazione: infezione da epatite B. ( )

La governance regionale dell HCV. Dott.ssa Lucia Di Furia Dirigente Servizio Sanità Regione Marche

Modello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari

TRASCRIZIONE DEL DNA. Formazione mrna

Gene MERTK come marker di progressione di fibrosi nelle mala8e croniche di fegato


Infiammazione e cancro

Cirrosi epatica virus correlata: è utile la terapia antivirale?

Strategie per lo sviluppo di antivirali

STORIA NATURALE DELL INFEZIONE DA HCV: DALL EPATITE CRONICA, ALLA CIRROSI, AL CARCINOMA EPATOCELLULARE

Il caso PCB-Brescia: l impatto sulla salute

Cancro -crescita e divisione cellulare incontrollate -inattivazione funzioni tissutali -morte organismo

Meccanismi di difesa immunitari Risposta umorale (produzione anticorpale)

EPATITE CRONICA ACUTA. Persiste con possibile sovvertimento della struttura epatica. Ristabilizzazione della funzionalità epatica

RISPOSTE CONTRO I VIRUS

Il profilo epidemiologico dell Epatite cronica C in Italia: i dati della Coorte Piter LORETA KONDILI ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA

Malattie croniche non neoplastiche: focus su cirrosi e malattie epatiche croniche, diabete, BPCO e cardiopatia ischemica.

I meccanismi della rigenerazione nelle lesioni nervose periferiche

Patologici: Calore, radiazioni, sostanze tossiche, ipossia (basse dosi) Atrofie patologiche Processi infettivi Cellule neoplastiche Linfociti citotoss

REGOLAZIONE DEL CICLO CELLULARE.

LA DIVISIONE CELLULARE

MIP-1α POSSIBILE MEDIATORE DI NEUTROPENIA IN CORSO DI TERAPIA ANTIVIRALE NELL EPATITE EPATITE CRONICA DA HCV

TERAPIA DELL EPATITE CRONICA C: dalle linee guida alla pratica clinica

Mortalitàper tumore del fegato e diabete mellito di tipo 2 in Puglia con un modello shared component

Morte Cellulare Programmata

Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione Umana Biochimica della Nutrizione - Prof.ssa Luciana Avigliano A.A.

Transcript:

VI Congresso Regionale Associazione Epatologi Sardi Alghero 22-23 maggio 2015 EPATITE B E possibile ridurre il rischio di HCC? Teresa Zolfino SC Gastroenterologia: Direttore Dr Francesco Cabras SSD CoordinamentoTrapianti di Fegato: Direttore Drssa M.Rosaria Piras AO G. Brotzu Cagliari

? EPATITE B E possibile ridurre il rischio di HCC?

HBV EPIDEMIOLOGIA 2 miliardi di Infetti HBV >300.000.000 Epatite cronica da HBV 600.000 decessi anno correlati ad HBV 350.000 morti/anno per HCC (3 causa di morte per Ca/mondo) 250.000 nuovi casi/anno di HCC Mahmoud AA, Sem Liv Dis 2013 Lozano R, Lancet 2012 Fattovich G, J Heptol 2008

FATTORI DI RISCHIO PER EPATOCARCINOMA La cirrosi è il singolo fattore di rischio più importante Incidenza di HCC nei Pz non trattati: Non cirrotici 0.3-0.6% Cirrosi compensata 2.2-3.7% Infezione da HBV Infezione da HCV Età>60 anni Sesso Maschile Storia familiare di HCC NASH Etnia Aflatossina

Nuovi e potenti antivirali hanno cambiato la storia naturale della infezione da HBV Sostenuta inibizione della replicazione virale Scomparsa della attività infiammatoria Arresto della fibrosi e regressione della cirrosi? INCIDENZA DI HCC RIDOTTA MA NON ELIMINATA

NTCP Sodium Taurocholate Cotrasporting Peptide Adattato da Mamoud AA, Sem Liv Dis 2013 Thomas T, Liver Int 2015

Meccanismo oncogenetico di HBV DIRETTO INDIRETTO Integrazione di HBV Proteine virali: HB X P. di Superficie Flogosi Cronica

MECCANISMO D AZIONE DEGLI ANTIVIRALI Interferone effetti antivirali indiretti: Stimola risposta immune innata e adattativa: distruzione cellule infette Attiva gli Inteferon Stimulated Genes (ISGs) con azione antivirale e anticancer Analoghi Nucleosidici/tidici Effetto antivirale diretto Inibiscono direttamente replicazione dell HBVDNA con incorporazione del genoma nascente che agisce come stop Non hanno effetti nel ridurre la produzione delle proteine virali né agiscono sul cccdna che può solo ridursi nel tempo con il ridursi del rifornimento e con la clearance delle cel infette e il non formarsi di nuove cel

Limiti degli studi Limiti clinici 35% SVR No Cirrosi

NTCP Sodium Taurocholate Cotrasporting Peptide Adattato da Mamoud AA, Sem Liv Dis 2013 Thomas T, Liver Int 2015

Singal AK, Alimentar Pharmacol Ther 2013: metanalisi (lamivudina) 3.4 vs 9.6 % in FU 4 anni ANALOGHI NUCLEOSIDICI/TIDICI Liaw YF, N Engl J Med (2004): prima evidenza di riduzione di rischio HCC (51%) nei trattati (cirrotici o fibrosi avanzata): studio di 3 an Trattati incidenza 3.9% anno Non trattati 7.4% anno Papatheodoridis GV, Lampertico P, 2010 J Hepatol: review : 2.8 vs 4.4% in FU di 4 anni

Tutti studi asiatici Confronto fra pz trattatati vs Gruppo storico di non trattati Riduzione del rischio >70% Riduzione del rischio 60%

Nuovi verso Vecchi NUC

HCC in pz in trattamento con nuovi vs vecchi NUCs sino a sviluppo resistenza A 4 anni No differenza ma solo in caso di sviluppo di lamivudino resistenza (47% pz) Associato a incremento del rischio di HCC 20.3% vs 3.2% /anno) Riduzione di scompenso e OLT ETV vs Lami del 50-60% ma = rischio di HCC Hepnet: ETV vs gruppo storico con Lam riduce il rischio ma solo in pop generale non scorporando i due gruppi Studio di egressione multipla: non correlazione tra HCC e tipo di antivirale ETV vs TFV vs Lam: nessuna differenza Alta barriera vs bassa barriera: HCC associato con bassa barriera e con breakthrough da sviluppo di resistenza

Viremia e rischio di HCC

= Pz trattati incidenza globale annua 2.3% vs 0.3% dei HBV inactive carrier Non effetti in termini di riduzione di HCC In FU più lunghi

Studio Koreano (Seoul) fra il 2007-2012 Infezione inattiva e naive arruolati retrospettivamente: almeno 24 settimane di terapia I cirrotici dovevano esserlo da almeno 2.8 anni prima dell inizio terapia 1.2%: Primary NR 16.6%: HBVDNA intorno a 2000 Incidenza Cumulativa di HCC 1370 CHB Naive 1014 Infezione inattiva (HBeAg-) Risposta Completa 1132

2.3% 0.3% 5.9% 1.1% 11.4% 1.5% 7.24% 0.8% 17.4% 6%

38.7% 11.1% 4.5% 2.3% 8.6% 5.9% 18.8% 11.4% 7.6% 3.3% 14.3% 6.4% P= 0.21

Genotipo C = fattore di rischio HBeAg+ nei non trattati HBeAg- nei trattati In questo studio indifferente

Proseguire sorveglianza per HCC anche nei pazienti in RC INCIDENZA ANNUA DI HCC IN PZ TRATTATI Individuare altre le categorie di rischio da sottoporre a sorveglianza Papatheodoridis GV, J of Hepatol 2015

HCC RISK SCORING SYSTEMS

2015 Studio retrospettivo sino a ottobre 2013 7 paesi Europei: Italia, Spagna, Olanda, Turchia, Grecia (3 centri) 1666 Adulti HBV in trattamento da almeno 6 mesi con ETV o TDF Rischio secondo gli score GAG-HCC, CU HCC, REACH-B Valutazione della accuratezza dei risultati di tali score

2015 8.7

36.3 9.1 2.1 17.5 3.7 0.6

CONCLUSIONI Rischio di HCC può essere ridotto del 60-70% ma non eliminato La riduzione di HCC correla con eliminazione di HBsAg Sicuro effetto della terapia sulla oncogenesi indiretta. Ancora non si sa se vi sia un effetto delle terapia nell inibizione dell effetto oncogenetico diretto Riduzione significativa di HCC nei cirrotici ma dati contrastanti nei non cirrotici Nessuna differenza fra naive ed experienced eccetto che in caso di breakthrought virologico Sorveglianza per HCC deve pertanto continuare anche nei pz con soppressione virale completa Utili gli HCC Risk score per: Individuare i pz a più alto rischio in cui la sorveglianza sia realmente cost/effective

Spunti per il futuro? Estendere Terapia Antivirale a tutti i viremici (Immunotolleranti HBeAg+ e Carriers Inattivi) a dispetto delle linee guida? TRIALS e studi su queste categorie permetterebbero di distinguere se a ridurre il rischio di HCC è l eliminazione della componente oncogenetica diretta o indiretta di HBV Farmaci che eradichino il virus

GRAZIE PER L ATTENZIONE

AVANZI

RISK SCORE Nuovi e potenti antivirali hanno cambiato la storia naturale della infezione da HBV: Sostenuta inibizione della replicazione virale Arresto e regressione della cirrosi Scomparsa della attività infiammatoria NON eliminazione del rischio di comparsa di HCC La maggior parte delle informazioni sull insorgenza di HCC in infezione da HBV deriva da studi condotti su popolazioni asiatiche di pazienti non trattati e poi trattati con lamivudina e/o tenofovir. 3 Risk Score asiatici derivati da pazienti non trattati e poi validati su pazineti trattati con Entecavir Nessuno score che valuti i fattori di rischio su popolazioni caucasiche trattate

Conclusioni HCC può svilupparsi anche dopo anni di risposta virologica sostenuta, più alto rischio in cirrosi Incidenza cumulativa e l incidenza annua stimata sono superiori ai dati riportati in passato (0.7-3.5-7.3%) Difficile confrtontare corti non matchated: Età Insorgenza HCC in base al FU Fattori di rischio più forti: età, severità di malattia in CHB e PLT Risk score asiatici hanno bassa accuratezza diagnostica (rischio basso per CHB ma non differenzia il rischio fra cirrotici ed CHB

Fattori di rischio legati al virus Viral load Genotipo c Mutazione del basal core promoter Mutanti con Delezione Pre-s

Cofattori Coinfezione HIV-HCV-HDV Alcol Obesità e diabete (NASH) Fumo di sigaretta

ETNIA Africani>Asiatici>Caucasici HCC compare in minoranza di pz, impiega decadi, in genere su cirrosi, non ci sono biomarkers

Quali i Target per la prevenzione?? Fattori di rischio chiave per HCC sono: Replicazione virale (più è alta maggiore è il rischio) Liver injury Genotipo C Mutazione del basal core promoter Fattori dell ospite: età avanzata, sesso maschile, alcol, aflatossina, storia familiare di HCC ed elevati livelli di HBsAg Sindrome metabolica associata ad obesità o diabete mellito in HBV+

Carcinogenesi 2 miliardi di Infetti HBV >300.000.000 Epatite cronica da HBV 600.000 decessi anno /mondo di cui buona % per HCC (3 causa di morte per Ca/mondo) Fattori rischio (vedi prima ) + lunga durata di malattia La cirrosi è il singolo fattore di rischio più importante

Vedi struttura di HBV Genoma HBV è organizzato per produrre 5 mrna: HBeAg Core e Proteina polimerasi + template per replicazione del genoma virale 3 proteine di superficie: grande, media e piccola= HBsAg + X proteine non è strutturale importante in ocogenesi HBV non è citolitico ma ha alta affinità replicativa nell epatocita

HBV ed Epatocarcinogenesi Meccanismo diretto In non cirrosi HCC correla con sesso maschile, Mutazione basal core promoter Increasing viral load Meccanismo indiretto (comuni a tutte le flogosi che non hanno però stessa incidenza di HCC come il virus B= Virus oncogeno)): CHB rischio HCC correla con il grado di fibrosi: 0.1% sino a 2-7% in cirrosi Infezione causa attivazione T linfociti, chemiochine, citochine che alterano proliferazione cel Alternanza di alta e bassa viremia determinano episodi di riattivazione flogistica con morte di epatociti, rigenerazione, mutazione, carcinogenesi Formazione di radicali iberi che danneggiano il DNA

HBV DNA integrazione Conferma perché il 90% di HCC contiene HBVDNA integrato delle cellule tumorali e più o meno in tutti i cromosomi Integrazione random senza target specifici Spesso in zone fragili o zone prossime a regioni cancer related; 90% geni di controllo proliferazione cellulare Alterazioni genomiche secondarie alla inserzione di HBV: Instabilità genica Delezioni, traslocazioni Amplificazione di DNA Fusione di trascritti Secondaria alterazione di espressione di micro RNA, oncogeni, tumor suppressor

HBV Epatocarcinogenesi Sequenze di HBV integrate nel genoma epatocita: down regulation di geni tumor suppessor Integrazione più frequente nel contesto di HCC rispetto al parenchima circostante e vicino a geni cancer related (es gene TERT telomerasi reverese transcriptasi) Spesso punto di rottura del virus è vicino alla proteina HBx che modula vari fattori cellulari che regolano la proliferazione cellulare, l apoptosi, e la risposta al danno di DNA. Stato infiammatorio della CHB attiva cascata che comprende stress ossidativi, ipossia, necrosi, rigenerazione e angiogenesi che alterano l espressione dei geni dell ospite

Vedi struttura di HBV Genoma HBV è organizzato per produrre 5 mrna: HBeAg Core e Proteina polimerasi 3 proteine di superficie: grande, media e piccola; la piccola = Hepatitis BX proteine importante in ocogenesi HBV non è citolitico ma ha alta affinità replicativa nell epatocita

HBV ed Epatocarcinogenesi Meccanismo diretto In non cirrosi HCC correla con sesso maschile, Mutazione basal core promoter Increasing viral load Meccanismo indiretto (comuni a tutte le flogosi che non hanno però stessa incidenza di HCC come il virus B= Virus oncogeno)): CHB rischio HCC correla con il grado di fibrosi: 0.1% sino a 2-7% in cirrosi Infezione causa attivazione T linfociti, chemiochine, citochine che alterano proliferazione cel Alternanza di alta e bassa viremia determinano episodi di riattivazione flogistica con morte di epatociti, rigenerazione, mutazione, carcinogenesi Formazione di radicali iberi che danneggiano il DNA

HBV DNA integrazione Conferma perché il 90% di HCC contiene HBVDNA integrato delle cellule tumorali e più o meno in tutti i cromosomi Integrazione random senza target specifici Spesso in zone fragili o zone prossime a regioni cancer related; 90% geni di controllo proliferazione cellulare Alterazioni genomiche secondarie alla inserzione di HBV: Instabilità genica Delezioni, traslocazioni Amplificazione di DNA Fusione di trascritti Secondaria alterazione di espressione di micro RNA, oncogeni, tumor suppressor

HBV Epatocarcinogenesi Sequenze di HBV integrate nel genoma epatocita: down regulation di geni tumor suppessor Integrazione più frequente nel contesto di HCC rispetto al parenchima circostante e vicino a geni cancer related (es gene TERT telomerasi reverese transcriptasi) Spesso punto di rottura del virus è vicino alla proteina HBx che modula vari fattori cellulari che regolano la proliferazione cellulare, l apoptosi, e la risposta al danno di DNA. Stato infiammatorio della CHB attiva cascata che comprende stress ossidativi, ipossia, necrosi, rigenerazione e angiogenesi che alterano l espressione dei geni dell ospite

Primi studi Liaw YF, N Engl J Med (2004): prima evidenza di riduzione di rischio HCC (51%) nei trattati con lamivudina vs non trattati (cirrotici o fibrosi avanzata): studio di 3 anni Trattati incidenza 3.9% anno Non trattati 7.4% anno Papatheodoridis GV, Lampertico P, 2010 J Hepatol: review : 2.8 vs 4.4% in FU di 4 anni Singal AK, Alimentar Pharmacol Ther 2013: metanalisi (lamivudina) 3.4 vs 9.6 % in FU 4 anni

Viral Load Studi contrastanti: Soppressione comporta riduzione e no del rischio di HCC. In relatà anche chi ha soppressione sostenuta ha un rischio maggiore rispetto ai carrier inattivi. Strategie di sorveglianza differenziate Infiammazione persistente prima dei NUCS ed evidenziata dalle ALT (normali nei carrier inattivi) rappresenta il fattor e di rischio per HCC; i carrier inattivi in genre diventano tali presto nella vita grazie al loro sistema immune, ed hanno un periodo di flogosi più breveed hanno anche un monire probabilità di integrazione genomica (che in genere avviene in fase di attività virale) Infine clearance di HBsAg è bassa in NUCS rispetto ai carrie inattivi. La sieroconversione correla con HCC

CONCLUSIONI Antivirali riducono il rischio di HCC in maniera significativa nei cirrotici Nessuna differenza fra naive e experienced Meccanismi: Riduzione della flogosi cronica e stm da essa innescati a livello cellulare Riduzione degli stm rigenerativi a livello tissutale Riduce l espressione della proteina HBx Previene integrazione di HBV DNA o ne riduce il potenziale maligno Riducono evoluzione in cirrosi o inducono regressione Dati contrastanti nei non cirrotici: osservazione più lunga vista la bassa incidenza di HCC e soprattutto su popolazioni caucasiche

CONCLUSIONI Antivirali riducono il rischio di HCC in maniera significativa nei cirrotici Nessuna differenza fra naive e experienced Meccanismi: Riduzione della flogosi cronica e stm da essa innescati a livello cellulare Riduzione degli stm rigenerativi a livello tissutale Riduce l espressione della proteina HBx Previene integrazione di HBV DNA o ne riduce il potenziale maligno Riducono evoluzione in cirrosi o inducono regressione

HBV Proteine (le più frequentemente integrate negli HCC HBX (si trova soprattutto nel citoplasma ma anche nel nucleo) Importante per regolazione di HBV proliferazione e stabilizzazione della infezionefunzione di interazione proteine-proteina favorendo transattivazione di promoter ed amplificaztori di segnali Interagisce con fattori di trascrizione nucleare con trasduttori di segnali citoplasmatici pathways. Tale attivazione è importante nella replicazione virale ed ha un ruolo nella epatocarcinogenesi (attraverso attivazione di oncogeni e disattivazine di tumor suppresor): favorisce progressione del ciclo cellulare, inobisce regolatori negativi di crescita ed esalta gli effetti antiapoptotici, ealta ILGF HBX ha sia effetti pro che antiapoptotici in base alla forma espressa: Full lenght: pro-apoptotici e anti-proliferative Forma tronca: antiapoptosi e pro-prolifetivi: più presente in HCC Proteine di superficie: forma tronca delle proteine grandi e medie: Upregolazione di ciclina A e Raf-1 ed ERK2 Eccessivo accumulo di queste proteine nel RE dà stress ossidativo,

REVEAL Studio puramente osservazionale Legame fra livelli sierici di HBV DNA ed HCC? PZ con basse viremie iniziali o che la riducono in corso di infezione= pz con controllo imunitario più forte Qualunque cosa permetta che nei basso viremici permette il maggiore controllo immunologico determina anche la minore incidenza dell HCC Riduzione della viremia con NUCs ha gli stessi effetti?

Effetti degli antivirali sull HCC Effetti indiretti Si riduce fibrosi e cirrosi o addirittura reversione Soprattutto IFN stimola la risposta immunitaria di controllo del virus ed attiva in generale il controllo immunologico di prevenzione dei tumori in genere Effetto diretto non è chiaro: Studi di lungo termine diranno Inibizione replicazione= riduzione della integrazione del genoma umano: la maggior parte dei dati indica che l integrazione avviene precocemente nel corso della infezione, cioè prima della terapia Ridotta probabilità di mutazioni procarcinogene Riduzione del cccdna

controversie Dati sino ad ora suggeriscono che il controllo duraturo della replicazione virale in malattia epatica avanzata riduce il rischio di HCC. Non si sa se questo avviene per inibizione dell effetto carcinogeno diretto dell HBV o per effetto indiretto riducendo flogosi e cirrosi Studio REVEAL (62 pg 166): prospettico-osservazionale su popolazione di HBV infetti non trattati, FU medio 11.3 anni Alte viremie associata ad alto rischio di HCC Alte viremie stabili= alto rischio di HCC Riduzione viremie= riduzione del rischio di HCC

Metodo più economico ed efficace è la prevenzione primaria con il vaccino Interferone (razionale= stm dell immune control di HBV): Riduzione HCC non è mai stato Primary end point Studi di durata troppo breve RISPETTO ALLO SVILUPPE LENTO E NON FREQUENTE DELL hcc. Non confronto con NUCs Eterogeneità di popolazioni (HBeAg+, cirrosi, etnia, viremia non sempre affidabile etc, diversi IFN +/- steroide 6 metaanalisi: 5 IFN riduce rischio di HCC nei SR Maggiori benefici in HBeAg+ e in cirrotici (popolazione in cui il rischio è maggiore) SR 35%, nei NR effetto duraturo in termini di inibizione infiammazione e progressione in cirrosi

HCC RISK SCORING SYSTEMS LA MAGGIOR PARTE DERIVATI DA DATI DI PAZIENTI ASIATICI NON TRATTATIE BASATI SU ALCUNI DEI FATTORI DI RISCHIO NOTI PER hcc

Non modificabili con la terapia Età Sesso Potenzialmente modificabili HbeAg, HBsAg Modificabili HBV DNA ALT Mutazioni Protido sintesi Cirrosi

Popolazioni caucasiche Per il momento non ci sono studi che confrontino pz trattati e non US study trattati riduzione del rischio 60% Single arms studier: PZ trattati Incidenza annua in non cirrotici 0.1-1/ vs 1.5-5.2% in cirrotici Gruppo storico di non trattati: 0.3% non cirrotici vs 2.2% cirrotici A dimostrare che nei caucasici gli antivirali non avrebbero impatto sull HCC Confronto fra pz tratti vs non trattati Siatici e siile vs altre etnie mentre nei non trattati l incidenza era 2-3 vv maggiore=bias Riduzione viremia correla con HCC in SIA ma non in Caucasiatici forse per latre differenze (es genotipo etc) RILEGGI VIRAL LOAD Secondo alcuni studi la riduzione del rischio correla con: durata della VR>24 mesi Sieroconversione HBsAg e qhbsag Rischio principale sarebbe la mancata persistente soppressione virale con breakthrough

FATTORI DI RISCHIO PER HCC età, severità di malattia in CHB e PLT Viremia: dati contrastanti Etnia: Africani>Asiatici>Caucasici Genotipo c Mutazione del basal core promoter Mutanti con Delezione Pre-s Cofattori: Coinfezione HIV-HCV-HDV Alcol Obesità e diabete (NASH)

IMPLICAZIONI CLINICHE Approfondire: Rischio di HCC nei pazienti in fase di imunotolleranza Infezione inattiva Approfondire effetti nei non cirrotici e Più studi sui caucasici

CONSIDERAZIONI Rischio di HCC si riduce ma non si è elimina anche nei pazienti in RC Il fattore di rischio per HCC è l Infiammazione persistente pre-terapia ed evidenziata dalle ALT (normali nei carrier inattivi) Carrier inattivi in genere diventano tali presto nella storia di malattia grazie al sistema immunitario, hanno un periodo di flogosi più breve e quindi una minore probabilità di integrazione genomica (che in genere avviene in fase di attività virale) Infine clearance di HBsAg è bassa in pz trattati con NUCs rispetto ai carriers inattivi. La sieroconversione correla con riduzione di HCC

90% di HCC contiene HBVDNA integrato Integrazione random, senza target specifici, in tutti i cromosomi 90% in prox di geni di controllo proliferazione cellulare o in zone fragili o prossime a regioni cancer related; Alterazioni genomiche secondarie alla inserzione di HBV: Instabilità genica Delezioni, traslocazioni Amplificazione di DNA Fusione di trascritti Secondaria alterazione di espressione di micro RNA, oncogeni, tumor suppressor