ENTECAVIR ( )

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ENTECAVIR ( )"

Transcript

1 ENTECAVIR ( ) Specialità: Baraclude (Bristol Mayers Squibb) Forma Farmaceutica: 30cp Dosaggio: 0.5 mg Prezzo: 670,28 30cp Dosaggio: 1 mg Prezzo: Prezzo da banca dati Farmadati Settembre 2007 ATC: J05AF Categoria terapeutica: Nucleosidi e nucleotidi inibitori della trascrittasi Fascia di rimborsabilità: Classe PTN: HOSP 2 Indicazioni Ministeriali: Trattamento dell infezione cronica da virus dell epatite B (HBV) in adulti con malattia epatica compensata ed evidenza di replicazione virale attiva, livelli persistentemente elevati della alanina amino transferasi sierica (ALT) ed evidenza istologica di infiammazione attiva e/o fibrosi. Questa indicazione si basa su dati clinici in pazienti con infezioni da virus dell epatite B HbeAg positivi e HbeAg negativa, pazienti mai trattati prima con nucleosidi e pazienti con epatite B resistenti alla lamivudina. Decisioni della CTR: Farmaco inserito con nota (riunione del ) Revisione Nota (riunione del ) Nota: Limitatamente all utilizzo in seconda linea in pazienti che hanno sviluppato intolleranza o resistenza al trattamento con interferone o Peginterferone, limitando la prescrizione agli specialisti gastroenterologi, infettivologi ed epatologi Commenti Tenuto conto della storia naturale della malattia e dei criteri adottati per l approvazione degli altri antiaromatasici nel trattamento adiuvante del carcinoma della mammella la nuova indicazione viene approvata sulla base dell endpoint primario (sopravvivenza libera da malattia). Analisi della letteratura L infezione da virus dell epatite B costituisce una situazione patologica ad esito variabile. Dopo un infezione acuta, circa il 5% dei pazienti cronicizzano, con aumentato rischio di complicanze a lungo termine, quali cirrosi, insufficienza epatica e carcinoma epatocellulare (1). Lo scopo del trattamento dell epatite cronica B consiste nel raggiungimento di una prolungata soppressione della replicazione virale e nell indurre la remissione della patologia epatica, con l obbiettivo finale di prevenire le complicanze a lungo termine (1). I parametri utilizzati per valutare la risposta al trattamento includono la normalizzazione delle ALT, la diminuzione dei livelli di HBV DNA fino alla non rilevabilità, la perdita dell HBeAg con o senza rilevazione di antihbe e il miglioramento dell istologia epatica (2). Nei pazienti HBeAgpositivi è dimostrato che se il trattamento viene interrotto dopo che si è raggiunta la sieroconversione HBeAg, la soppressione della replicazione virale permane nel 5090% dei pazienti. Nei pazienti HbeAgnegativi, si osservano frequenti ricadute anche quando i livelli di HBV DNA risultano non rilevabili per più di un anno; conseguentemente non risulta ancora chiaro quale sia il momento ottimale per la sospensione del trattamento (2). Ad oggi per il trattamento della patologia risultano approvati in Europa i seguenti trattamenti: interferone alfa, Peginterferone alfa 2a, lamivudina ed adefovir (1). Le linee guida dell America Association for the Study of Liver Disease prevede varie opzioni di trattamento a seconda delle caratteristiche dei pazienti (2). Nei pazienti HBeAg positivi con HBV DNA >20,000 IU/ml e ALT > 2 x ULN la terapia può essere iniziata con interferone alfa (16 settimane), Peginterferone (48 settimane), lamivudina, adefovir, entecavir o telbivudina (trattamento minimo di un anno, da continuare per almeno sei mesi dopo la sieroconversione). Lamivudina e telbivudina non sono un opzione di prima scelta per l elevata resistenza

2 che si sviluppa in corso di trattamento. Per i pazienti che non rispondono all interferone alfa o per cui l interferone alfa è controindicato, viene consigliato il trattamento con adefovir o entecavir. Nei pazienti HBeAg negativi con HBV DNA >20,000 IU/ml e ALT > 2 x ULN, sono consigliate le medesime opzioni terapeutiche, senza però che la durata della terapia si definita con la medesima precisione dei pazienti HbeAg positivi. Nei pazienti con resistenza alla lamivudina, viene consigliato un trattamento concomitante con adefovir o lo switch al monotrattamento con entecavir. Le linee guida del NICE prevedono in prima battuta l utilizzo di Interferone alfa o Peginterferone alfa2a negli adulti con epatite cronica B (HBeAgpositiva o HbeAgnegativa). Nei pazienti in cui il trattamento con interferone alfa o peginterferone alfa2a è fallito, che sono ricaduti dopo una risposta iniziale o in cui il trattamento con interferone alfa o Peginterferone alfa2 a è poco tollerato o controindicato può essere indicato il trattamento con adefovir dipivoxil (3). Adefovir dipivoxil, peraltro, non dovrebbe normalmente essere somministrato prima del trattamento con lamivudina. Può essere usato da solo o in associazione alla lamivudina quando il trattamento con lamivudina ha provocato resistenza virale o è probabile una rapida insorgenza di resistenza o lo sviluppo di resistenza può far precipitare la situazione clinica (3). Entecavir è un analogo nucleosidico con potente e selettiva attività inibitrice dell HBV DNA polimerasi. Dopo somministrazione orale, il farmaco è caratterizzato da un rapido assorbimento, un elevata biodisponibilità, un modesto legame alle proteine plasmatiche ed eliminazione prevalentemente renale. Nei pazienti mai trattati con nucleosidi la dose raccomandata è di 0,5 mg una volta al giorno, con o senza cibo mentre per quanto riguarda i pazienti resistenti alla lamivudina (cioè con evidenza di viremia durante il trattamento con lamivudina o con la presenza di mutazioni che conferiscono resistenza alla lamivudina [LVDr]): la dose raccomandata è di 1 mg una volta al giorno da assumere a stomaco vuoto (più di 2 ore prima o più di 2 ore dopo un pasto) (1,4). Nei pazienti con insufficienza renale moderata o grave il dosaggio deve pertanto essere appropriatamente ridotto. Efficacia clinica Quattro studi principali hanno condotto alla registrazione di entecavir, due di fase III in pazienti naive al trattamento con nucleosidi e due, uno di fase II ed uno di fase III, in pazienti resistenti alla lamivudina (1). Il primo studio sui pazienti naive al trattamento con nucleosidi ha incluso 715 pazienti di età ³ 16 anni affetti da epatite B cronica, evidenziata biopticamente entro un anno dall arruolamento, HbeAg positiva e malattia epatica compensata. I pazienti dovevano presentare positività per l antigene di superficie dell epatite B (HbsAg) da almeno 6 mesi, livelli di HBV DNA > 3 MEq/ml secondo il metodo branched DNA e livelli di ALT ³1,3 10 volte i limiti della normalità (1,5). I pazienti venivano randomizzati in doppio cieco a ricevere entecavir o lamivudina alla dose di 0,5 mg/die o 100 mg/die rispettivamente per un minimo di 52 settimane. Dopo questo periodo di trattamento, veniva valutata la risposta. I pazienti che avevano ottenuto una risposta virologica completa, definita come livelli di DNA < 0,7 MEq/ml e scomparsa dell HBeAg, e i pazienti che non avevano ottenuto alcun tipo di risposta sospendevano il trattamento e venivano seguiti per ulteriori 24 settimane. I pazienti che ottenevano una risposta virologica parziale (livelli di DNA < 0,7 MEq/ml, ma HBeAg positività) potevano, sempre in cieco, continuare la terapia per ulteriori 48 settimane. Endpoint primario dello studio era costituito dalla percentuale di pazienti che ottenevano un miglioramento istologico, definito come un miglioramento di almeno 2 punti dell indice necroinfiammatorio di Knodell alla 48 settimana senza un peggioramento dell indice di fibrosi rispetto al baseline[1]. End point secondari dello studio erano la riduzione della carica virale, la percentuale di pazienti con HBV DNA non rilevabile, il miglioramento dell indice di Ishak per la fibrosi, la sieroconversione dell HbeAg e la normalizzazione delle ALT (< 1,25 volte i valori massimi di normalità). E stata valutata anche la possibile emergenza di resistenze. Sono state pianificati due tipi di analisi: una principale di non inferiorità ed una, da effettuarsi soltanto in caso di positività della prima, di superiorità. L analisi di efficacia primaria ha dimostrato la non inferiorità di entecavir e si è così proceduto all analisi di superiorità. Dopo 48 settimane di trattamento avevano ottenuto un miglioramento istologico il 72% dei pazienti trattati con entecavir vs il 62% di quelli trattati con lamivudina (p=0,009). Tra i parametri virologici ed istologici si è registrata una non rilevabilità dell HBV DNA con la metodica PCR nel 67% dei pazienti del gruppo entecavir vs il 36% dei pazienti del gruppo lamivudina (p <0,001). La perdita dell HBeAg e la HBeAg sieroconversione si sono registrate nel 22% e 21% dei pazienti trattati con entecavir e nel 20% e 18% dei pazienti trattati con lamivudina rispettivamente ( p=0,45 e p=0,33). Al termine delle prime 48 settimane di trattamento una risposta virologica completa è stata ottenuta dal 21% (74) dei pazienti del gruppo entecavir e dal 19% (67) dei pazienti del gruppo lamivudina. Una risposta virologica parziale (livelli di DNA < 0,7 MEq/ml) si è invece registrata nel 70% dei pazienti trattati con entecavir e nel 46% dei pazienti trattati con lamivudina.

3 Tra i pazienti che hanno ottenuto una risposta completa, essa si è mantenuta dopo 24 settimane di interruzione del trattamento nell 82% dei pazienti del gruppo entecavir e nel 73% dei pazienti del gruppo lamivudina. Tra i pazienti che avevano ottenuto soltanto una risposta virologica parziale ed hanno continuato il trattamento per altre 48 settimane, una risposta completa è stata ottenuta nel 15% dei pazienti trattati con entecavir e nel 16% di quelli trattati con lamivudina. Complessivamente, nel corso dei due anni di terapia una risposta completa è stata ottenuta nel 31% dei pazienti del gruppo entecavir e nel 26% dei pazienti del gruppo lamivudina. Dopo 96 settimane una conversione HBeAg veniva cumulativamente registrata nel 31% dei pazienti del gruppo entecavir e nel 25% del gruppo lamivudina. Una coorte di 119 pazienti che alla 96 settimana aveva ottenuto solo una risposta parziale ha continuato il trattamento per un ulteriore anno; in questi pazienti una HBeAg sieroconversione è stata ottenuta nel 16% dei casi. Una coorte di 119 pazienti che alla 96 settimana aveva ottenuto solo una risposta parziale ha continuato il trattamento per un ulteriore anno; in questi pazienti una HBeAg sieroconversione è stata ottenuta nel 16% dei casi. [1] L indice (o score) di Knodell si basa sulla valutazione semiquantitativa di quattro componenti del danno tissutale epatico espressa numericamente in valori che vengono poi sommati per dare l indice complessivo: necrosi periportale e/o a ponte (score 010); danno parenchimale (score 04); infiammazione portale (score 04); fibrosi (score 06). Il punteggio cumulativamente può variare da 0 a 18; quanto maggiore il punteggio tanto più grave la malattia. Nel secondo studio sui pazienti naive al trattamento con nucleosidi, 648 pazienti dalle caratteristiche analoghe a quelle dello studio precedente, ma HBeAg negativi, sono stati randomizzati a ricevere entecavir 0,5 mg/die o lamivudina 100 mg/die per 52 settimane (1,6). Come nello studio precedente, dopo 52 settimane i pazienti che avevano ottenuto una risposta completa (livelli di DNA < 0,7 MEq/ml e ALT < 1,25 i massimi valori di normalità) e i pazienti che non avevano ottenuto alcun tipo di risposta sospendevano il trattamento e venivano seguiti per ulteriori 24 settimane. I pazienti che ottenevano una risposta parziale (livelli di DNA < 0,7 MEq/ml, ma ALT >1,25 i livelli normali) potevano anche in questo caso, continuare la terapia per ulteriori 48 settimane. L endpoint primario rimaneva il miglioramento istologico definito come sopra; gli endpoint secondari includevano la riduzione dei livelli HBV DNA dal baseline e la percentuale di pazienti con HBV DNA non rilevabile, la diminuzione dell indice di Ishak[2] per la fibrosi e la normalizzazione delle ALT (<1 ULN). Anche in questo studio è stato analizzato l emergere di eventuali resistenze. L analisi statistica è stata pianificata come nello studio precedente: se venivano rispettati i criteri di non inferiorità, si passava ad eseguire un analisi di superiorità, come si è poi effettivamente verificato. Un miglioramento istologico si è ottenuto nel 70% dei pazienti trattati con entecavir vs il 61% dei pazienti trattati con lamivudina (p = 0,01). Tra i parametri secondari, un miglioramento nell indice di Ishak per la fibrosi è stato ottenuto nel 36% e nel 38% dei pazienti rispettivamente (p=0,65). I livelli di ALT si sono normalizzati in una percentuale di pazienti superiore nel gruppo entecavir (78%) rispetto al gruppo lamivudina (71%; p= 0,045). Da un punto di vista virologico, il 90% dei pazienti trattati con entecavir e il 72% dei pazienti trattati con lamivudina (p<0,001)presentavano valori di HBV DNA non rilevabili alla 48 settimana. Sempre alla 48 settimana, una risposta completa, come sopra definita, è stata ottenuta dall 85% dei pazienti del gruppo entecavir e dal 78% dei pazienti del gruppo lamivudina (p=0,04); i pazienti che hanno ottenuto una risposta virologica sono stati il 10% nel gruppo entecavir e l 11% nel gruppo lamivudina. Dopo 24 settimane dalla sospensione della terapia, la risposta veniva mantenuta dal 48% dei pazienti del gruppo entecavir e dal 31% del gruppo lamivudina. Queste percentuali scendevano al 17% e 12% rispettivamente alla 48 settimana. Un analisi cumulativa su 673 pazienti trattati in questi studi ha rilevato, dopo 2 anni di trattamento, una recidiva virologica in 22 (3%) di essi; soltanto in tre casi, però, la recidiva poteva essere attribuita all emergere di resistenze (7). Un ulteriore analisi condotta a posteriori per determinare i fattori prognostici principali ha rilevato che nei pazienti naive un indice di Knodell elevato (>10), livelli di HBV DNA <10 7 copie/ml e livelli di ALT >5 volte i limiti della normalità al baseline costituivano fattori predittivi di risposta alla 48 settimana. I pazienti con elevati livelli di ALT presentavano inoltre le maggiori percentuali di sieroconversione (39%). L associazione prognostica maggiormente significativa è risultata quella tra elevato indice di Knodell e miglioramento istologico (1). [2] Indice composto da 7 diversi gradi (06) che valuta l estensione della fibrosi epatica.

4 Uno studio di fase II, randomizzato, multicentrico e in doppio cieco di dose finding ha incluso 182 pazienti affetti da epatite B cronica, HBeAg positivi o negativi, con evidenza di replicazione virale nonostante 24 settimane di trattamento con lamivudina o con documentata resistenza alla lamivudina (1,8). I pazienti sono stati randomizzati a entecavir 1, 0,5 o 0,1 mg/die oppure hanno continuato lamivudina fino ad un massimo di 76 settimane. Parametro primario di efficacia era il raggiungimento di livelli non rilevabili di HBV DNA secondo il metodo bdna dopo 24 settimane. Al momento dell analisi, questo endpoint era stato raggiunto dal 79% dei pazienti del gruppo entecavir 1 mg vs 51% dei pazienti del gruppo entecavir 0,5 mg (p< 0,01) e il 13% dei pazienti del gruppo lamivudina (p<0,0001). Alla 48 settimana, il 29% dei pazienti del gruppo entecavir 1 mg aveva ottenuto una risposta completa (non rilevabilità dei livelli HBV DNA, normalizzazione delle ALT, HBeAg negatività) rispetto al 4% dei pazienti del gruppo lamivudina (p<0,01). Entecavir 1 mg ha ottenuto risultati superiori al dosaggio di 0,5 mg anche relativamente a tutti gli endpoint secondari. Uno studio di fase III, randomizzato e in doppio cieco ha arruolato 286 pazienti affetti da epatite B cronica compensata e HBeAg positività, con documentata resistenza alla lamivudina sono stati randomizzati a ricevere entecavir 1 mg/die o a continuare il trattamento con lamivudina 100 mg/die per un minimo di 52 settimane (1,9). La resistenza alla lamivudina veniva definita come: livelli di HBV DNA rilevabili dopo almeno 36 settimane di trattamento con il farmaco o ripositivizzazione HBV DNA dopo che si erano ottenuti livelli non rilevabili con lamivudina o ricomparsa e persistenza di replicazione virale dopo interruzione della terapia con lamivudina o documentata mutazione YMDD e HBV viremia in corso di terapia con lamivudina indipendentemente dalla durata della terapia. I pazienti dovevano inoltre presentare livelli di ALT ³1,3 10 volte i limiti della normalità e di HBV DNA ³ 3 Meq/ml. Una precedente terapia con altro analogo nucleosidico anti HBV per più di 12 settimane o somministrato nei 6 mesi precedenti la randomizzazione o l utilizzo di interferone alfa costituivano criteri di esclusione. Sono stati definiti due parametri primari di efficacia: uno istologico, definito come una diminuzione di almeno 2 punti dell indice necroinfiammatorio di Knodell senza parallelo peggioramento dell indice della fibrosi, ed uno virologico e biochimico, definito come il raggiungimento di livelli di HBV DNA < 0,7 Meq/ml e livelli di ALT < 1,25 volte i limiti della normalità. Questi endpoint venivano valutati alla 48 settimana di trattamento. A questo punto del trattamento, i pazienti che avevano ottenuto una risposta completa (livelli di HBV DNA < 0,7 MEq/ml e scomparsa dell HBeAg) o che non avevano ottenuto risposta (livelli di HBV DNA > 0,7 MEq/ml)sospendevano il trattamento. I pazienti che ottenevano soltanto una risposta virologica, invece, continuavano il trattamento in cieco fino alla scomparsa dell HBeAg o alla 96 settimana, a seconda dell evento che si presentava per primo. L analisi statistica è stata pianificata per rilevare una superiorità di entecavir rispetto a lamivudina. L endpoint primario istologico è stato raggiunto dal 55% dei pazienti del gruppo entecavir e dal 28% dei pazienti del gruppo lamivudina (p< 0,0001); da un punto di vista istologico, inoltre, si è registrato un miglioramento statisticamente significativo sull indice di fibrosi di Ishak nei pazienti del gruppo entecavir rispetto a quelli del gruppo lamivudina (34% vs 16%, p=0,0019). L endpoint composito virologico e biochimico è stato raggiunto dal 55% dei pazienti del gruppo entecavir vs il 4% dei pazienti del gruppo lamivudina (p< 0,0001). Rispetto al baseline, i pazienti del gruppo entecavir hanno ottenuto una riduzione media dei livelli di HBV DNA pari a 5,11x log 10 copie/ml vs i 0,48 log 10 copie/ml dei pazienti del gruppo lamivudina (p< 0,0001). Una normalizzazione delle ALT si rilevava nel 61% dei pazienti del gruppo entecavir e nel 15% del gruppo lamivudina (p< 0,0001). Una risposta completa è stata ottenuta nel 9% dei trattati con entecavir e in meno dell 1% dei trattati con lamivudina (p = 0,0008), una risposta esclusivamente virologica nel 57% e 5% dei pazienti rispettivamente e una mancata risposta nel 28% dei pazienti trattati con entecavir e nell 83% dei pazienti trattati con lamivudina (p non riportate). Cinque dei 13 pazienti (38%) che hanno ottenuto una risposta completa la mantenevano dopo 24 settimane dall interruzione della terapia. I 77 pazienti che hanno continuato il trattamento per un ulteriore anno perché avevano ottenuto soltanto una risposta virologica, hanno ottenuto beneficio dalla prosecuzione della terapia (1). Al termine del trattamento, una risposta completa veniva ottenuta dal 12% dei pazienti, mentre un mantenimento della sola risposta virologica si osservava nel 74% dei pazienti. Cumulativamente, dopo 2 anni, aveva raggiunto livelli di HBV DNA < 300 copie/ml il 30% dei pazienti, ottenuto una scomparsa dell HBeAg il 18% dei pazienti e una HBeAg sieroconversione il 16% dei pazienti. Una coorte di pazienti resistenti alla lamivudina e trattati con entecavir, compresi quelli dello studio precedente, è stata monitorata per 3 anni per l emergere di resistenze. Sono stati seguiti 192 pazienti per un anno, 154 trattati per 2 anni e 85 trattati per 3 anni. Nel corso di questo periodo complessivamente 40 pazienti hanno sperimentato una recidiva virologica; per 29 di essi tale recidiva era legata all emergere di resistenze specifiche all entecavir (10). Tollerabilità Il profilo di tollerabilità di entecavir è risultato simile a quello di lamivudina (1,4). Gli eventi avversi registrati più comunemente con entecavir sono risultati essere cefalea (9%), affaticamento (6%), capogiri (4%) e nausea (3%). La maggior parte di tali eventi era di grado lievemoderato. Gli eventi

5 avversi di grado 34 maggiormente frequenti nei pazienti naive al trattamento sono stati aumentati livelli di ALT (2%) e aumento delle lipasi (2%); nei pazienti lamivudina resistenti invece tali eventi sono invece stati aumento delle lipasi (2%) e iperglicemia (2%). Dati relativi agli studi preclinici, che avevano rilevato un aumento di reazioni neurologiche e di neoplasie maligne e benigne, non sono stati confermati in ambito clinico. Considerato il limitato follow up, che non consente di trarre conclusioni definitive in merito alla carcinogenesi, la ditta produttrice si è impegnata a condurre uno studio osservazionale in aperto su circa pazienti per comparare le percentuali di progressione di malattia, di mortalità e di emergenza di neoplasie in pazienti con epatite B cronica trattati in monoterapia con entecavir o un altro nucleoside/nucleotide e seguiti per un periodo di 10 anni (1). Poiché la classe dei nucleosidi/nucleotidi presenta normalmente una certa tossicità mitocondriale, tale evento avverso è stato considerato anche per entecavir, che però non inibisce la g polimerasi mitocondriale. Non sono stati rilevati dati in tal senso (1). Nel corso della terapia con entecavir una riacutizzazione in corso di trattamento, caratterizzata da innalzamento delle ALT, è stata riportata nel 2% dei pazienti. La maggior parte di tali riacutizzazioni è risultata associata ad una diminuzione dei livelli di HBV DNA e si è risolta con la prosecuzione del trattamento. Gli innalzamenti delle ALT hanno avuto un tempo medio pari a 45 settimane dopo l inizio del trattamento, più precocemente rispetto alla lamivudina (25 settimane). Durante il trattamento è pertanto raccomandato un costante monitoraggio della funzionalità epatica. Dopo l interruzione del trattamento, un innalzamento significativo delle ALT si è manifestato nel 4% dei pazienti naive trattati con entecavir vs l 8% dei pazienti trattati con lamivudina e nel 5% dei pazienti resistenti alla lamivudina trattati con entecavir vs nessun paziente trattato con lamivudina. Il tempo mediano alla riacutizzazione è stato di 1724 settimane con entecavir vs 912 settimane con lamivudina. Le riacutizzazioni sono risultate più frequenti nel gruppo di pazienti HBeAg negativi (1,4). Il profilo di tollerabilità di entecavir è risultato simile a quello di lamivudina (1,4). Gli eventi avversi registrati più comunemente con entecavir sono risultati essere cefalea (9%), affaticamento (6%), capogiri (4%) e nausea (3%). La maggior parte di tali eventi era di grado lievemoderato. Gli eventi avversi di grado 34 maggiormente frequenti nei pazienti naive al trattamento sono stati aumentati livelli di ALT (2%) e aumento delle lipasi (2%); nei pazienti lamivudina resistenti invece tali eventi sono invece stati aumento delle lipasi (2%) e iperglicemia (2%).Dati relativi agli studi preclinici, che avevano rilevato un aumento di reazioni neurologiche e di neoplasie maligne e benigne, non sono stati confermati in ambito clinico. Considerato il limitato follow up, che non consente di trarre conclusioni definitive in merito alla carcinogenesi, la ditta produttrice si è impegnata a condurre uno studio osservazionale in aperto su circa pazienti per comparare le percentuali di progressione di malattia, di mortalità e di emergenza di neoplasie in pazienti con epatite B cronica trattati in monoterapia con entecavir o un altro nucleoside/nucleotide e seguiti per un periodo di 10 anni (1). Poiché la classe dei nucleosidi/nucleotidi presenta normalmente una certa tossicità mitocondriale, tale evento avverso è stato considerato anche per entecavir, che però non inibisce la g polimerasi mitocondriale. Non sono stati rilevati dati in tal senso (1).Nel corso della terapia con entecavir una riacutizzazione in corso di trattamento, caratterizzata da innalzamento delle ALT, è stata riportata nel 2% dei pazienti. La maggior parte di tali riacutizzazioni è risultata associata ad una diminuzione dei livelli di HBV DNA e si è risolta con la prosecuzione del trattamento. Gli innalzamenti delle ALT hanno avuto un tempo medio pari a 45 settimane dopo l inizio del trattamento, più precocemente rispetto alla lamivudina (25 settimane).durante il trattamento è pertanto raccomandato un costante monitoraggio della funzionalità epatica. Dopo l interruzione del trattamento, un innalzamento significativo delle ALT si è manifestato nel 4% dei pazienti naive trattati con entecavir vs l 8% dei pazienti trattati con lamivudina e nel 5% dei pazienti resistenti alla lamivudina trattati con entecavir vs nessun paziente trattato con lamivudina. Il tempo mediano alla riacutizzazione è stato di 1724 settimane con entecavir vs 912 settimane con lamivudina. Le riacutizzazioni sono risultate più frequenti nel gruppo di pazienti HBeAg negativi (1,4). Entecavir è un analogo nucleosidico con potente e selettiva attività inibitrice dell HBV DNA polimerasi indicato per il trattamento dell epatite cronica B in pazienti naive al trattamento con nucleosidi HBeAg positivi e negativi e in pazienti resistenti alla lamivudina. Il farmaco viene somministrato per via orale al dosaggio di 0,5 mg/die nei pazienti naive e di 1 mg/die nei pazienti resistenti alla lamivudina. Due studi controllati, randomizzati in doppio cieco hanno incluso pazienti con epatite cronica B compensata HBeAg positivi e negativi rispettivamente. I pazienti sono stati trattati con entecavir 0,5 mg/die o lamivudina 100 mg/die per 52 settimane. Al termine del periodo di trattamento, entecavir si è dimostrato significativamente superiore a lamivudina nel determinare un miglioramento istologico, definito come riduzione 2 punti secondo l indice necroinfiammatorio di Knodell rispetto al baseline senza peggioramento dello score di Knodell per la fibrosi. Tale risultato è stato ottenuto in percentuali simili in entrambi gli studi (72% e 71% dei pazienti del gruppo entecavir e 62% e 61% dei pazienti del gruppo lamivudina nei pazienti HBeAg positivi e HBeAg negativi rispettivamente). Tra i pazienti HBeAg positivi, le percentuali di sieroconversione HBeAg ottenute erano limitate (21% e 18% rispettivamente)

6 e la differenza non risultava statisticamente significativa. I pazienti trattati con entecavir mostravano invece livelli di HBV DNA non rilevabili in percentuale significativamente superiore in entrambi gli studi. Un ulteriore analisi condotta a posteriori per determinare i fattori prognostici principali ha rilevato che l associazione prognostica maggiormente significativa è risultata quella tra elevato indice di Knodell e miglioramento istologico (1). Un analisi cumulativa su 673 pazienti trattati in questi studi ha rilevato, dopo 2 anni di trattamento, una recidiva virologica in 22 (3%) di essi; soltanto in tre casi, però, la recidiva poteva essere attribuita all emergere di resistenze (7). Nei pazienti con documentata resistenza alla lamivudina, e spostati ad un trattamento con entecavir 1 mg/die o a continuare lamivudina 100 mg/die per 52 settimane, entecavir ha dimostrato una superiorità significativa sia relativamente al miglioramento istologico (55% vs 28% lamivudina; p<0,0001) che relativamente alla risposta virologica e biochimica (livelli di HBV DNA < 0,7 Meq/ml e livelli di ALT < 1,25 volte i limiti della normalità) ottenuta dal 55% dei pazienti del gruppo entecavir vs il 4% dei pazienti del gruppo lamivudina (p<0,0001). Una coorte di pazienti resistenti alla lamivudina e trattati con entecavir, compresi quelli dello studio precedente, è stata monitorata per 3 anni per l emergere di resistenze. Sono stati seguiti 192 pazienti per un anno, 154 trattati per 2 anni e 85 trattati per 3 anni. Nel corso di questo periodo complessivamente 40 pazienti hanno sperimentato una recidiva virologica; per 29 di essi tale recidiva era legata all emergere di resistenze specifiche all entecavir (10). L emergere di resistenze sembra quindi non costituire una problematica nei pazienti naive al trattamento, ma solleva degli interrogativi relativamente ai pazienti resistenti alla lamivudina. Il profilo di tollerabilità di entecavir è risultato simile a quello di lamivudina (1,4). Gli eventi avversi registrati più comunemente con entecavir sono risultati essere cefalea (9%), affaticamento (6%), capogiri (4%) e nausea (3%). Dati relativi agli studi preclinici, che avevano rilevato un aumento di reazioni neurologiche e di neoplasie maligne e benigne, non sono stati confermati in ambito clinico. Considerato il limitato follow up, che non consente di trarre conclusioni definitive in merito alla carcinogenesi, la ditta produttrice si è impegnata a condurre uno studio osservazionale in aperto su circa pazienti per comparare le percentuali di progressione di malattia, di mortalità e di emergenza di neoplasie in pazienti con epatite B cronica trattati in monoterapia con entecavir o un altro nucleoside/nucleotide e seguiti per un periodo di 10 anni (1). In corso di trattamento e dopo la sua interruzione il 2% e 4% dei pazienti rispettivamente hanno mostrato una riacutizzazione della patologia con innalzamento delle ALT. Nei pazienti trattati viene pertanto raccomandato un attento monitoraggio della funzionalità epatica. La mancanza di studi clinici pubblicati di confronto vs interferoni e adefovir dipivoxil non consente di delineare un preciso ruolo di entecavir quale terapia di prima linea dell epatite B cronica. In caso di resistenza alla lamivudina il farmaco, somministrato per almeno 52 settimane, appare di utilità. Rimangono da chiarire alcuni aspetti legati all emergere di resistenze. Documentazione bibliografica: 1. Baraclude (Entecavir) Scientific Discussion Lok A.S. et al. Hepatology 2007; 45(2): NICE Technology appraisal Baraclude (Entecavir) Riassunto delle caratteristiche del prodotto. Giugno Chang T.T. et al. N Engl J Med 2006; 354: Lang C.L. et al. N Engl J Med 2006; 354: Colonno R.J. et al. Hepatology 2006; 44: Chang T.T. et al. Gastroenterology 2005 ; 129 : Sherman M. et al. Gastroenterology 2006 ; 130 : London News Drugs Group Costo della terapia in pazienti naive: Principio attivo Dosaggio Entecavir 0.5 mg/die Spreco di farmaco

7 Costo di altre terapie: Principio attivo Lamivudina Adefovir Peginterferone Alfa2a Interferone alfa 2a Interferone alfa 2b Dosaggio 100 mg/die 10 mg/die 180 mcg/settimana 2,55 MUI/m² tre volte/settimana per 4 6 mesi 510 MUI tre volte/settimana per 46 mesi 730 (52 settimane) (52 settimane) (52 settimane) (46 mesi) (46 mesi) Spreco di farmaco 0360 Costo della terapia in pazienti lamivudino resistenti: Principio attivo Dosaggio Entecavir 1 mg/die Costo di altre terapie: Principio attivo Dosaggio Lamivudina 100 mg/die 730 Adefovir 10 mg/die Lamivudina mg/die + 10 adefovir mg/die Data ultima revisione: settembre 2007

TENOFOVIR DISOPROXIL FUMARATO per l'indicazione: infezione da epatite B. ( )

TENOFOVIR DISOPROXIL FUMARATO per l'indicazione: infezione da epatite B. ( ) TENOFOVIR DISOPROXIL FUMARATO per l'indicazione: infezione da epatite B. (16-12-2008) Specialità: Viread (Gilead sciences srl) Forma farmaceutica: 30 CPR 245 MG - Prezzo: euro 415 ATC: J05AF07 Categoria

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR ENTECAVIR

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR ENTECAVIR Presentata da RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI ATC J05AF10 (BARACLUDE) Commissione Terapeutica Provinciale della ASL n 3- Nuoro Commissione Terapeutica Provinciale della ASL n 1- Sassari In data Febbraio

Dettagli

CIRROSI HBV/HCV Perché trattare? Chi trattare?

CIRROSI HBV/HCV Perché trattare? Chi trattare? Associazione Medici Rhodensi e U.O. Gastroenterologia - Ospedale G. Salvini - Rho ANNUAL MEETING 2008 Gestione del paziente con Epatite HBV e HCV correlata e Steatoepatite non Alcolica CIRROSI HBV/HCV

Dettagli

PEGINTERFERONE ( )

PEGINTERFERONE ( ) PEGINTERFERONE (12-11-2003) Specialità: Pegasys ; PegIntron PEGINTERFERONE ALFA-2a Specialità: Pegasys (Roche) Forma farmaceutica: soluz. iniett.1 sir.preriempita + ago 135 mcg in 0.5ml - Prezzo: euro

Dettagli

I POLIMORFISMI DI IL28B NON CORRELANO CON L INCIDENZA DI HCC IN PAZIENTI CON EPATITE B IN SOPPRESSIONE VIROLOGICA

I POLIMORFISMI DI IL28B NON CORRELANO CON L INCIDENZA DI HCC IN PAZIENTI CON EPATITE B IN SOPPRESSIONE VIROLOGICA I POLIMORFISMI DI IL28B NON CORRELANO CON L INCIDENZA DI HCC IN PAZIENTI CON EPATITE B IN SOPPRESSIONE VIROLOGICA Brancaccio G., Grossi A., Marchese V., Rizzo V., Nardiello S., Gaeta G.B. Seconda Università

Dettagli

ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Sebivo 600 mg compresse rivestite con film 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni compressa rivestita

Dettagli

Terapia della epatite HBV: chi trattare, quando trattare

Terapia della epatite HBV: chi trattare, quando trattare Terapia della epatite HBV: chi trattare, quando trattare 10 Maggio 2008 Barbara Omazzi UO Gastroenterologia Az.G.Salvini Ospedale di Rho Prevalenza di HBsAg + Problema sanitario mondiale 350 milioni di

Dettagli

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Scuola di Specializzazione in Medicina Interna Direttore: Prof. Paolo Martelletti Esame finale IV anno Dott.ssa Michela Ileen Biondo Caso Clinico Donna, 67 anni APR: Diabete mellito II tipo Ipertensione

Dettagli

Classe PTN: H OSP-2 Note:

Classe PTN: H OSP-2 Note: 1 di 10 22/06/2009 10.34 COMMISSIONE TERAPEUTICA PER IL PRONTUARIO REGIONE VENETO UNITA DI VALUTAZIONE SULL EFFICACIA DEL FARMACO C/O Servizio di Farmacia Azienda Ospedaliera di Verona Scheda: TELBIVUDINA

Dettagli

Parte I - LINEE GUIDA. (Centro Nazionale Trapianti - 1 marzo 2005) PRINCIPI GENERALI. Razionale

Parte I - LINEE GUIDA. (Centro Nazionale Trapianti - 1 marzo 2005) PRINCIPI GENERALI. Razionale Parte I - LINEE GUIDA PROTOCOLLO PER L UTILIZZO DI DONATORI POSITIVI PER GLI ANTICORPI DIRETTI CONTRO L ANTIGENE CORE (HBCA-IGG) DEL VIRUS B DELL EPATITE (HBV) NEL TRAPIANTO DI FEGATO (Centro Nazionale

Dettagli

Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia

Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia Situazioni cliniche controverse in epatologia Savona 29 ottobre 2005 Dr. ssa Federica Toscanini U.O. Malattie Infettive Osp. San Paolo Savona Virus dell

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI TELBIVUDINA ATC J05AF11 SEBIVO Presentata da Commissioni Terapeutiche delle Provincie di CAGLIARI e di SASSARI In data gennaio 2009 Per le seguenti motivazioni (sintesi):

Dettagli

Specialità: Mabthera (Roche SpA) Forma farmaceutica: 1fl ev 500mg - Prezzo: euro fl 10ml 100mg - Prezzo: euro

Specialità: Mabthera (Roche SpA) Forma farmaceutica: 1fl ev 500mg - Prezzo: euro fl 10ml 100mg - Prezzo: euro RITUXIMAB Linfoma non-hodgkin: La terapia di mantenimento per pazienti con linfoma follicolare ricaduto/refrattario che rispondono a terapia di induzione con chemioterapia con o senza Rituximab. (09-01-2007)

Dettagli

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Agosto 2012 Comunicazione diretta agli operatori sanitari sull associazione tra

Dettagli

Commissione Regionale Farmaco LAPATINIB

Commissione Regionale Farmaco LAPATINIB Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1540/2006 e D.G.R. 490 dell 11 aprile 2011) Documento relativo a: LAPATINIB Settembre 2011 Indicazioni registrate Lapatinib Il lapatinib ha ricevuto la seguente estensione

Dettagli

Responsabile ISS: Dr. Stefano Vella, Direzione del Dipartimento del Farmaco, ISS. Sottostudio aderenza e qualità della vita

Responsabile ISS: Dr. Stefano Vella, Direzione del Dipartimento del Farmaco, ISS. Sottostudio aderenza e qualità della vita ALLEGATO 4 Titolo del progetto: Coorte PITER (Piattaforma Italiana per lo studio della Terapia delle Epatiti virali): Studio osservazionale multicentrico prospettico in persone con infezione cronica da

Dettagli

Dott.ssa Federica Ferrari. Prof. Domenico Alvaro

Dott.ssa Federica Ferrari. Prof. Domenico Alvaro Dott.ssa Federica Ferrari Prof. Domenico Alvaro 1. COLANGITE SCLEROSANTE AUTOIMMUNE 2. VALUTAZIONE DELLA FIBROSI EPATICA COLANGITE SCLEROSANTE AUTOIMMUNE Descrizione dello studio Studio di coorte condotto

Dettagli

Modifica del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo presentata dall'agenzia Europea per i Medicinali

Modifica del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo presentata dall'agenzia Europea per i Medicinali Allegato II Modifica del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo presentata dall'agenzia Europea per i Medicinali Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e il foglio

Dettagli

Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia. La cirrosi da HCV

Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia. La cirrosi da HCV Giornata di aggiornamento in tema di Epatologia Situazioni cliniche controverse in epatologia Savona 29 ottobre 2005 Alessandro Grasso UOC Medicina Interna 2 UOS Gastroenterologia Epatologia La cirrosi

Dettagli

EFFICACIA DI DULOXETINA E PREGABALIN NELLA TERAPIA A BREVE TERMINE DELLA NEUROPATIA DIABETICA

EFFICACIA DI DULOXETINA E PREGABALIN NELLA TERAPIA A BREVE TERMINE DELLA NEUROPATIA DIABETICA EFFICACIA DI DULOXETINA E PREGABALIN NELLA TERAPIA A BREVE TERMINE DELLA NEUROPATIA DIABETICA In Italia sono attualmente approvati per il trattamento del DPNP soltanto tre farmaci; tra questi i due più

Dettagli

Allegato IV. Conclusioni scientifiche

Allegato IV. Conclusioni scientifiche Allegato IV Conclusioni scientifiche 1 Conclusioni scientifiche Il 7 giugno 2017, la Commissione europea (CE) è stata informata di un caso mortale di insufficienza epatica fulminante in un paziente trattato

Dettagli

Le compresse rivestite con film di Lamivudina Teva contengono 100 mg di lamivudina. Per l elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Le compresse rivestite con film di Lamivudina Teva contengono 100 mg di lamivudina. Per l elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Lamivudina Teva 100 mg compresse rivestite con film 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Le compresse rivestite con film di Lamivudina Teva contengono 100 mg di lamivudina.

Dettagli

Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo

Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo EPATITE B: DIAGNOSI. Il Laboratorio GA Niro, A Andriulli Divisione di Gastroenterologia - Casa Sollievo della Sofferenza- IRCCS San Giovanni Rotondo La descrizione del meccanismo replicativo del virus

Dettagli

SORAFENIB ( )

SORAFENIB ( ) SORAFENIB (28-02-2007) Specialità: Nexavar (Bayer SpA) Forma Farmaceutica: 112cpr riv Dosaggio: 200 mg Prezzo: 5.305,59 Prezzo da banca dati Farmadati Ottobre 2007 ATC: L01XE05 Categoria terapeutica: Farmaci

Dettagli

Profilo prescrittivo e risultati terapeutici della terapia antiretrovirale nel paziente HIV presso l Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara

Profilo prescrittivo e risultati terapeutici della terapia antiretrovirale nel paziente HIV presso l Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Dipartimento Farmaceutico Interaziendale Profilo prescrittivo e risultati terapeutici della terapia antiretrovirale nel paziente HIV presso l Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Missere M.L.,

Dettagli

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza

Studio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza cardiaca (1) Introduzione (1) Età media dei pazienti con insufficienza

Dettagli

ERLOTINIB ( )

ERLOTINIB ( ) ERLOTINIB (17-10-2006) Specialità: Tarceva (Roche) Forma Farmaceutica: 30 cpr Dosaggio: 100mg Prezzo: 2.596,41 30 cpr Dosaggio: 150mg Prezzo: 3.239,24 Prezzo al pubblico da banca dati Farmadati Marzo 2007

Dettagli

Altri farmaci per Policitemia Vera e Trombocitemia essenziale

Altri farmaci per Policitemia Vera e Trombocitemia essenziale Prima Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Venerdì 15 aprile 2011 Altri farmaci per Policitemia Vera e Trombocitemia essenziale Alessandro M. Vannucchi Università

Dettagli

STUDI CLINICI IN CORSO nella POLICITEMIA VERA

STUDI CLINICI IN CORSO nella POLICITEMIA VERA Quinta Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Sabato 9 Maggio 2015 STUDI CLINICI IN CORSO nella POLICITEMIA VERA Alessandro M. Vannucchi Laboratorio Congiunto

Dettagli

Schema dello studio clinico di Fase 2b

Schema dello studio clinico di Fase 2b Sommario dei risultati dello studio clinico di Fase 2b di Ataluren presentato in occasione dell American Academy of Neurology Meeting il 16 Aprile 2010 Toronto, 16 Aprile 2010 - Un nuovo farmaco sperimentale

Dettagli

STUDI CLINICI IN CORSO nella MIELOFIBROSI

STUDI CLINICI IN CORSO nella MIELOFIBROSI Quinta Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Sabato 9 Maggio 2015 STUDI CLINICI IN CORSO nella MIELOFIBROSI Paola Guglielmelli Laboratorio Congiunto MMPC, AOU

Dettagli

AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco

AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITÀ REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Luglio 2013 Restrizione della popolazione target e limitazione della durata del trattamento

Dettagli

MODELLO UNICO DI PRESCRIZIONE SERVIZIO SANITARIO REGIONE CAMPANIA A.S.L.

MODELLO UNICO DI PRESCRIZIONE SERVIZIO SANITARIO REGIONE CAMPANIA A.S.L. Data di Stampa: REGIONE CAMPANIA - SANI.A.R.P. MODELLO UNICO DI PRESCRIZIONE SERVIZIO SANITARIO REGIONE CAMPANIA A.S.L. Codice a barra N.: CENTRO PRESCRITTORE (DEMINAZIONE):... CODICE STRUTTURA:... IL/LA

Dettagli

SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI CASO PER ESPOSIZIONE IN OPERATORE SANITARIO

SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI CASO PER ESPOSIZIONE IN OPERATORE SANITARIO Le schede per la segnalazione di caso di profilassi post.-esposizione (PPE) ad HIV sono due; una per le esposizioni occupazionali in operatore sanitario, l altra per le esposizioni occupazionali in non

Dettagli

Trattamento della epatite cronica B nell adulto

Trattamento della epatite cronica B nell adulto Linee guida terapeutiche /3 Trattamento della epatite cronica B nell adulto con particolare riferimento agli analoghi nucleosidici/nucleotidici (NUC) A cura del Gruppo multidisciplinare sui Farmaci per

Dettagli

Trattamento Sistemico dell Artrite Reumatoide nell Adulto con particolare riferimento ai farmaci biologici

Trattamento Sistemico dell Artrite Reumatoide nell Adulto con particolare riferimento ai farmaci biologici Trattamento Sistemico dell Artrite Reumatoide nell Adulto con particolare riferimento ai farmaci biologici Gruppo Multidisciplinare sui Farmaci Biologici in Reumatologia Regione Emilia Romagna C. Salvarani,

Dettagli

Barbara Coco. on behalf of PITER and ICONA/HepaICONA studies groups

Barbara Coco. on behalf of PITER and ICONA/HepaICONA studies groups Clinical and Virological characteristics of HIV and HCV coinfected versus HCV monoinfected patients: real life evaluation in PITER and ICONA/HepaICONA Italian cohorts Barbara Coco on behalf of PITER and

Dettagli

Ogni compressa contiene 0,5 mg di entecavir (come monoidrato). Eccipienti con effetti noti: ogni compressa contiene 120,5 mg di lattosio

Ogni compressa contiene 0,5 mg di entecavir (come monoidrato). Eccipienti con effetti noti: ogni compressa contiene 120,5 mg di lattosio 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Baraclude 0,5 mg compresse rivestite con film 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni compressa contiene 0,5 mg di entecavir (come monoidrato). Eccipienti con effetti

Dettagli

COINFEZIONE HIV/HBV Casi Clinici

COINFEZIONE HIV/HBV Casi Clinici XII CORSO FORMAZIONE AIDS REGIONE CAMPANIA COINFEZIONE HIV/HBV Casi Clinici Vincenzo Selva U.O.C. Malattie Infettive e Tropicali Direttore: Pietro Filippini AORN S. Anna e S. Sebastiano Caserta NAPOLI

Dettagli

Produttività, capacità di attrarre risorse e trasferibilità

Produttività, capacità di attrarre risorse e trasferibilità Produttività, capacità di attrarre Trials clinici Anno 2008 Studio Gisas: aripiprazolo, olanzapina e aloperidolo nel trattamento a lungo termine della schizofrenia Lo studio si propone di valutare l utilità

Dettagli

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE.

Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Farmaci biologici nel trattamento della psoriasi: differenze nei criteri di valutazione tra USA e UE. Renato Bertini Malgarini, Giuseppe Pimpinella, Luca Pani 10 dicembre 2012- Istituto Superiore di Sanità

Dettagli

Terzo Meeting di Ematologia non Oncologica Firenze gennaio

Terzo Meeting di Ematologia non Oncologica Firenze gennaio Dichiarazione di Trasparenza dei Rapporti Commerciali: La sottoscritta in qualità di Relatore, ai sensi dell art. 3.3 sul conflitto di interessi, dichiara che negli ultimi due anni non ha intrattenuto

Dettagli

ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO ALLEGATO I RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO 1 1. DENOMINAZIONE DEL MEDICINALE Lamivudina Teva 100 mg compresse rivestite con film 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA Ogni compressa rivestita

Dettagli

Trattamento della cirrosi epatica da HCV ed effetti dell eradicazione virale sulla storia naturale della malattia

Trattamento della cirrosi epatica da HCV ed effetti dell eradicazione virale sulla storia naturale della malattia PROGETTO EDUCAZIONALE NAZIONALE savethedate Trattamento della cirrosi epatica da HCV ed effetti dell eradicazione virale sulla storia naturale della malattia Palermo 26-27 giugno 2017 A.O.U. Policlinico

Dettagli

Documento PTR n. 119 relativo a:

Documento PTR n. 119 relativo a: Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Commissione Regionale del Farmaco (D.G.R. 1540/2006, 2129/2010 e 490/2011) Documento PTR n. 119 relativo a: MEDICINALI ORIGINATOR E BIOSIMILARI DELL ERITROPOIETINA

Dettagli

RISPERIDONE formulazione im ( )

RISPERIDONE formulazione im ( ) RISPERIDONE formulazione im (18-10-2006) Specialità: Risperdal (Janssen Cilag) Forma farmaceutica: 1 fl 25 mg Prezzo: 165,69 1 fl 37,5 mg 213,80 1 fl 50 mg 267,24 Prezzo da banca dati Farmadati settembre

Dettagli

Presentazione dei dati

Presentazione dei dati Presentazione dei dati Per ogni principio attivo, per il quale è stato possibile reperire informazioni riguardanti il passaggio nel latte materno, è stata creata una scheda monografica con informazioni

Dettagli

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013

Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale. Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 Approccio Terapeutico all iperglicemia a digiuno e postprandiale Irene Brandolin S.C. Medicina Interna E.O. Ospedali Galliera Savona, 23 Marzo 2013 La triade glicemica nella gestione del diabete Glicemia

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DI UNA NUOVA SOGLIA CLINICO-DIAGNOSTICA PER LA PREVENZIONE TERAPEUTICA DI FRATTURE VERTEBRALI: LA PRE-FRATTURA VERTEBRALE

IDENTIFICAZIONE DI UNA NUOVA SOGLIA CLINICO-DIAGNOSTICA PER LA PREVENZIONE TERAPEUTICA DI FRATTURE VERTEBRALI: LA PRE-FRATTURA VERTEBRALE IDENTIFICAZIONE DI UNA NUOVA SOGLIA CLINICO-DIAGNOSTICA PER LA PREVENZIONE TERAPEUTICA DI FRATTURE VERTEBRALI: LA PRE-FRATTURA VERTEBRALE Marco Ceccarelli 1, Nardo Letari 1, Claudia Davini 1, Daniela Melchiorrre

Dettagli

SOFOSBUVIR (SOVALDI): Attivo contro il virus dell epatite C, ma la valutazione sulla safety è ancora incompleta

SOFOSBUVIR (SOVALDI): Attivo contro il virus dell epatite C, ma la valutazione sulla safety è ancora incompleta SOFOSBUVIR (SOVALDI): Attivo contro il virus dell epatite C, ma la valutazione sulla safety è ancora incompleta A cura di Rosamaria Macrì*, Valeria Sirna*, Giovanni Polimeni Centro Referente della Segnalazione

Dettagli

MIP-1α POSSIBILE MEDIATORE DI NEUTROPENIA IN CORSO DI TERAPIA ANTIVIRALE NELL EPATITE EPATITE CRONICA DA HCV

MIP-1α POSSIBILE MEDIATORE DI NEUTROPENIA IN CORSO DI TERAPIA ANTIVIRALE NELL EPATITE EPATITE CRONICA DA HCV MIP-1α POSSIBILE MEDIATORE DI NEUTROPENIA IN CORSO DI TERAPIA ANTIVIRALE NELL EPATITE EPATITE CRONICA DA HCV Ascione T, T, Ercolini D, D, D Antonio A, A, Sbreglia C, C, Riccio V, V, Perrella A, A, Perrella

Dettagli

EMR Merck KGaA, Darmstadt, Germania. Fase clinica IIIb

EMR Merck KGaA, Darmstadt, Germania. Fase clinica IIIb 1/7 Sinossi Titolo della Numero della NEXT NSCLC ErbituX Trial Sperimentazione in aperto, randomizzata, multinazionale, di fase IIIb, di valutazione dell attività e della sicurezza di cetuximab come terapia

Dettagli

Diagnosi e terapia dell epatite C

Diagnosi e terapia dell epatite C Diagnosi e terapia dell epatite C Antonino Picciotto U.O.s. Diagnosi e terapia delle epatopatie e Ambulatorio Trapianto di fegato Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche IRCCS A.U.O. San

Dettagli

Prevenzione della recidiva HBV dopo trapianto di fegato. Maria Cristina Morelli

Prevenzione della recidiva HBV dopo trapianto di fegato. Maria Cristina Morelli Prevenzione della recidiva HBV dopo trapianto di fegato Maria Cristina Morelli Gestione clinica delle epatiti croniche virali 2 marzo 2013 Nuovo ospedale di Cona TRAPIANTO DI FEGATO PER CIRROSI VIRALE

Dettagli

Per una Medicina Condivisa. Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011

Per una Medicina Condivisa. Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011 Per una Medicina Condivisa Dott.ssa Elena Fachinat 2 aprile 2011 Per una Medicina Condivisa SULL EFFICACIA DI UNA TERAPIA SULLA SICUREZZA DI UNA TERAPIA SULL INUTILITA DI UNA TERAPIA CON LA DONNA IN GRAVIDANZA

Dettagli

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)

NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON LE AUTORITA REGOLATORIE EUROPEE E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Comunicazione diretta agli operatori sanitari relativa a reazioni avverse gravi conseguenti

Dettagli

TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza

TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza 1) Nel corso della sperimentazione del farmaco si rilevò la frequenza cardiaca in 9 pazienti, prima e dopo il trattamento, riscontrando i valori

Dettagli

Complicanze extraepatiche di HCV

Complicanze extraepatiche di HCV PROGETTO EDUCAZIONALE NAZIONALE savethedate Complicanze extraepatiche di HCV Napoli 14-15 settembre 2017 Università della Campania Luigi Vanvitelli Faculty Giuseppina Brancaccio, Azienda Ospedaliera Università

Dettagli

Recenti novità sull impiego pediatrico di paracetamolo all insegna dell appropriatezza

Recenti novità sull impiego pediatrico di paracetamolo all insegna dell appropriatezza Recenti novità sull impiego pediatrico di paracetamolo all insegna dell appropriatezza Fonte: de Martino, M, Chiarugi A. Recent advances in pediatric use of oral paracetamol in fever and pain management.

Dettagli

STUDIO OSSERVAZIONALE MULTICENTRICO PER IL MONITORAGGIO DEI PIANI DI TRATTAMENTO FARMACOLOGICO CON INIBITORI DELLE COLINESTERASI NELLA DEMENZA DI

STUDIO OSSERVAZIONALE MULTICENTRICO PER IL MONITORAGGIO DEI PIANI DI TRATTAMENTO FARMACOLOGICO CON INIBITORI DELLE COLINESTERASI NELLA DEMENZA DI STUDIO OSSERVAZIONALE MULTICENTRICO PER IL MONITORAGGIO DEI PIANI DI TRATTAMENTO FARMACOLOGICO CON INIBITORI DELLE COLINESTERASI NELLA DEMENZA DI ALZHEIMER STUDI OSSERVAZIONALI SULLA PRATICA PRESCRITTIVA

Dettagli

AGGIORNAMENTO STATISTICO

AGGIORNAMENTO STATISTICO AGGIORNAMENTO STATISTICO SUI RISULTATI CLINICI RELATIVI ALL'APPLICAZIONE DEL MDB SUI PAZIENTI (n.195) AFFETTI DA CARCINOMA MAMMARIO E RIVOLTISI ALLO STUDIO MEDICO DELLA FONDAZIONE DI BELLA nel periodo

Dettagli

Allo stato attuale la casistica consta di 60 casi trattati con peritonectomia e chemioipetermia intraoperatoria.

Allo stato attuale la casistica consta di 60 casi trattati con peritonectomia e chemioipetermia intraoperatoria. I dati sintetizzati nella tabella sopra riportata nel contesto delle esperienze internazionali sono relativi alla casistica di 47 casi relativa al periodo 2000-20007 analizzata nell articolo: Cytoreductive

Dettagli

S. Ghibelli, C. Bolpagni, L. Pasina, A. Nobili, C. Pirali, G.Romanelli, A. Marengoni

S. Ghibelli, C. Bolpagni, L. Pasina, A. Nobili, C. Pirali, G.Romanelli, A. Marengoni S. Ghibelli, C. Bolpagni, L. Pasina, A. Nobili, C. Pirali, G.Romanelli, A. Marengoni INAPPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA RISCHIO BENEFICI POSSIBILI FORME DI INAPPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA FARMACI DA EVITARE

Dettagli

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra

La BPCO e le comorbilità. Federico Sciarra La BPCO e le comorbilità Federico Sciarra La BPCO, essendo una malattia cronica con caratteristiche di infiammazione sistemica, facilmente coesiste con altre patologie sia acute che croniche, che influenzano

Dettagli

Infezioni da HBV e Immunosoppressione

Infezioni da HBV e Immunosoppressione Infezioni da HBV e Immunosoppressione Paziente trapiantato di rene con siero-reversione HBV Dr. Volker Erich Goepel Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale Ospedale Civile San Bortolo,

Dettagli

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico

Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Analisi critica della letteratura scientifica Lezione 2 Come leggere l articolo scientifico Struttura dell articolo Introduzione Metodi Risultati e Discussione Perché è stato fatto? Come è stato condotto?

Dettagli

Studi clinici in corso nella Policitemia Vera

Studi clinici in corso nella Policitemia Vera Sesta Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche 9 aprile 2016 Studi clinici in corso nella Policitemia Vera Emanuela Sant Antonio CRIMM, Centro di Ricerca e Innovazione

Dettagli

APPROFONDIMENTI SUI MODELLI ORGANIZZATIVI GESTIONALI. IL PUNTO DI VISTA DEL FARMACISTA.

APPROFONDIMENTI SUI MODELLI ORGANIZZATIVI GESTIONALI. IL PUNTO DI VISTA DEL FARMACISTA. APPROFONDIMENTI SUI MODELLI ORGANIZZATIVI GESTIONALI. IL PUNTO DI VISTA DEL FARMACISTA. Sabrina Beltramini U.O.S GESTIONE DEL FARMACO E INNOVAZIONE TECNOLOGICA U.O. FARMACIA IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria

Dettagli

Riduzione del colesterolo con simvastatina in pazienti ad alto rischio: risultati definitivi dello studio HPS

Riduzione del colesterolo con simvastatina in pazienti ad alto rischio: risultati definitivi dello studio HPS Clinoscopio Heart Protection Study Collaborative Group. MRC/BHF Heart Protection Study of cholesterol lowering with simvastatin in 20.536 high-risk individuals: a randomised placebocontrolled trial. Lancet

Dettagli

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti

Dùtor, a mè gnù la prospera! Operetta (non proprio comica) in due atti Operetta (non proprio comica) in due atti ATTO PRIMO 1. il quesito ATTO SECONDO 5. il quesito ATTO PRIMO 4. la risposta Il caso clinico ATTO PRIMO 2. il PICO ATTO SECONDO 6. la risposta ATTO PRIMO 3. la

Dettagli

PALONOSETRON ( )

PALONOSETRON ( ) PALONOSETRON (13-09-2006) Specialità: Aloxi (Italfarmaco) Forma Farmaceutica: 1flac.no ev Dosaggio: 0.25mg Prezzo: 112,89 Prezzo al pubblico da banca dati Farmadati Marzo 2007 ATC: A04AA05 Categoria terapeutica:

Dettagli

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una

Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una 1 2 Prima dei 15 anni il dosaggio di paracetamolo dipende dal peso del bambino e deve essere compreso tra i 10 e i 15 mg/kg/dose; l intervallo tra una dose e l altra deve essere sempre almeno di 4 ore.

Dettagli

ALLEGATO CONDIZIONI O RESTRIZIONI RELATIVE ALL UTILIZZO SICURO ED EFFICACE DEL FARMACO CHE DEVONO ESSERE IMPLEMENTATE DAGLI STATI MEMBRI

ALLEGATO CONDIZIONI O RESTRIZIONI RELATIVE ALL UTILIZZO SICURO ED EFFICACE DEL FARMACO CHE DEVONO ESSERE IMPLEMENTATE DAGLI STATI MEMBRI ALLEGATO CONDIZIONI O RESTRIZIONI RELATIVE ALL UTILIZZO SICURO ED EFFICACE DEL FARMACO CHE DEVONO ESSERE IMPLEMENTATE DAGLI STATI MEMBRI CONDIZIONI O RESTRIZIONI RELATIVE ALL UTILIZZO SICURO ED EFFICACE

Dettagli

RITUXIMAB in associazione a metotressato è indicato per il trattamento dell artrite reumatoide attiva di grado severo in pazienti adulti.

RITUXIMAB in associazione a metotressato è indicato per il trattamento dell artrite reumatoide attiva di grado severo in pazienti adulti. RITUXIMAB in associazione a metotressato è indicato per il trattamento dell artrite reumatoide attiva di grado severo in pazienti adulti. (28-02-2007) Specialità: Mabthera (Roche SpA) Forma farmaceutica:

Dettagli

MODELLO UNICO DI PRESCRIZIONE SERVIZIO SANITARIO REGIONE CAMPANIA A.S.L.

MODELLO UNICO DI PRESCRIZIONE SERVIZIO SANITARIO REGIONE CAMPANIA A.S.L. REGIONE CAMPANIA - SANI.A.R.P. MODELLO UNICO DI PRESCRIZIONE SERVIZIO SANITARIO REGIONE CAMPANIA A.S.L. Codice a barra N.: CENTRO PRESCRITTORE (DEMINAZIONE):... CODICE STRUTTURA:... IL/LA SOTTOSTRITT0/A

Dettagli

FARMACOSORVEGLIANZA DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON EVOLOCUMAB

FARMACOSORVEGLIANZA DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON EVOLOCUMAB FARMACOSORVEGLIANZA DEI PAZIENTI IN TERAPIA CON EVOLOCUMAB Francesca Bambara IL RUOLO DELL INFERMIERE Le malattie cardiovascolari (CVD) hanno una mortalità pari a 4 milioni di persone ogni anno solo in

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR Presentata da RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI SUNITINIB ATC L01XE04 ( SUTENT ) Componente Commissione per il Prontuario Terapeutico Regionale In data Febbraio 2007 Per le seguenti motivazioni (sintesi):

Dettagli

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR SUNITINIB

SCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR SUNITINIB Presentata da RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI ATC L01XE04 (SUTENT ) Componente Commissione per il Prontuario Terapeutico Regionale In data Febbraio 2007 Per le seguenti motivazioni (sintesi): Sutent

Dettagli

L aggiornamento pubblicato nel marzo del 2007 è stato integrato con la pubblicazione della prima lista di farmaci essenziali ad uso pediatrico

L aggiornamento pubblicato nel marzo del 2007 è stato integrato con la pubblicazione della prima lista di farmaci essenziali ad uso pediatrico Nel 1977, l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) pubblica il primo report sui farmaci essenziali. Indicato con l acronimo WHO TRS 615, il report tecnico costituisce la prima lista di farmaci essenziali

Dettagli

PANCREATITE ACUTA DA FARMACI

PANCREATITE ACUTA DA FARMACI SCUOLA REGIONALE DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE, CORSO 2010/2013. PATOLOGIA DEL PANCREAS PANCREATITE ACUTA DA FARMACI Elisabetta Ascari Fabio Bassi Medicina III Gastroenterologia Azienda

Dettagli

COMMENTO DEI RISULTATI DEL PROGRAMMA VEQ IN BIOLOGIA MOLECOLARE VIROLOGICA 2016

COMMENTO DEI RISULTATI DEL PROGRAMMA VEQ IN BIOLOGIA MOLECOLARE VIROLOGICA 2016 COMMENTO DEI RISULTATI DEL PROGRAMMA VEQ IN BIOLOGIA MOLECOLARE VIROLOGICA 2016 VEQ in Biologia Molecolare 2016 3 invii di 3 campioni multiparametrici HBV DNA HIV RNA HCV RNA 94 laboratori partecipanti

Dettagli

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β

INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β EPATITE B SEI SICURO DI USARE MISURE DI PREVENZIONE ADEGUATE PER PROTEGGERTI DALL EPATITE B? INFORMATI VACCINATI PROTETTI VACCINO EPATITE Β RICORDA CHE: L epatite B causa un infiammazione acuta del fegato,

Dettagli

PROTOCOLLO DELLO STUDIO

PROTOCOLLO DELLO STUDIO PROTOCOLLO DELLO STUDIO TITOLO DELLO STUDIO TRATTAMENTO CON IMMUNOGLOBULINE NELLA SINDROME POST-POLIO DISEGNO DELLO STUDIO Studio clinico randomizzato, in doppio cieco, a due bracci (trattamento vs placebo)

Dettagli

Quando gli esami di laboratorio sono dannosi

Quando gli esami di laboratorio sono dannosi Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Forlì-Cesena Quando gli esami di laboratorio sono dannosi Martedì 9 ottobre 2012 Gli esami per la diagnostica dell'epatite alla luce della

Dettagli

TRATTAMENTO DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO: QUALI PROSPETTIVE APRONO I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI DIRETTI (DOAC)?

TRATTAMENTO DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO: QUALI PROSPETTIVE APRONO I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI DIRETTI (DOAC)? TRATTAMENTO DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO: QUALI PROSPETTIVE APRONO I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI DIRETTI (DOAC)? Martedì dell ordine 3 maggio 2016 PAOLO SCHIANCHI MEDICINA GENERALE CASA DELLA SALUTE FELINO

Dettagli

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI

RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI RICERCA E SVILUPPO DI NUOVI FARMACI In passato le scoperte dei farmaci erano occasionali. Si trattava di sostanze di derivazione vegetale o animale STRATEGIE DI RICERCA: Quali sono i fattori che influenzano

Dettagli

PROLIA (denosumab) - Osteoporosi

PROLIA (denosumab) - Osteoporosi Campo obbligatorio ai fini dell'eleggibilità Campo obbligatorio PRLIA (denosumab) - steoporosi Trattamento dell osteoporosi in donne in post-menopausa e in uomini ad aumentato rischio di fratture. Nelle

Dettagli

Effetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa

Effetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa Effetti degli NSAIDs sulla pressione arteriosa Le malattie cardiovascolari sono le cause più comuni di morte nel mondo e la valutazione dell ipertensione è uno dei parametri più importanti da valutare.

Dettagli

I medici non devono più prescrivere medicinali contenenti calcitonina in forma di spray nasale per il trattamento dell'osteoporosi.

I medici non devono più prescrivere medicinali contenenti calcitonina in forma di spray nasale per il trattamento dell'osteoporosi. 20 Luglio 2012 EMA/CHMP/483874/2012 L Agenzia Europea del Medicinali raccomanda la limitazione dell uso a lungo termine di medicinali a base di calcitonina Ritiro della formulazione intranasale per il

Dettagli

ACT Appropriate Hepatitis C Treatment Il paziente relapser Roberto Carbone Ambulatorio di Epatologia ASO di Alessandria Milano. 29.01.

ACT Appropriate Hepatitis C Treatment Il paziente relapser Roberto Carbone Ambulatorio di Epatologia ASO di Alessandria Milano. 29.01. ACT Appropriate Hepatitis C Treatment Il paziente relapser Roberto Carbone Ambulatorio di Epatologia ASO di Alessandria Milano. 29.01.2014 Caso Clinico Pz. maschio, caucasico di 21 anni. Accede per la

Dettagli

APREPITANT ( )

APREPITANT ( ) APREPITANT (20-06-2006) Specialità: Emend (Merck Sharp & Dohme) Forma farmaceutica: 1 cps da 125mg + 2 cps da 80mg - Prezzo: 88,77 Prezzo d banca dati Farmadati Novembre 2006 ATC: A04AD12 Categoria terapeutica:

Dettagli

La governance regionale dell HCV. Dott.ssa Lucia Di Furia Dirigente Servizio Sanità Regione Marche

La governance regionale dell HCV. Dott.ssa Lucia Di Furia Dirigente Servizio Sanità Regione Marche La governance regionale dell HCV Dott.ssa Lucia Di Furia Dirigente Servizio Sanità Regione Marche VIRUS EPATITE C PRINCIPALE CAUSA DI EPATOPATIA CRONICA, CIRROSI EPATICA E DI INDICAZIONE AL TRAPIANTO DI

Dettagli

Una Medicina su Misura

Una Medicina su Misura 2 aprile 2011 Una Medicina su Misura Ogni paziente ha la sua Malattia Dott.ssa Sara Mazzoldi Una Medicina su Misura per In questa parte prenderemo in esame 3 tipi di pazienti: paziente con diabete mellito

Dettagli

Regione Lombardia Giunta Regionale Direzione Generale Sanità

Regione Lombardia Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Regione Lombardia Giunta Regionale Direzione Generale Sanità Prot. n. H1.2010.0005470 10/02/2010 Ai Responsabili Locali della Farmacovigilanza Ai Direttori Generali - delle Aziende Sanitarie Locali - delle

Dettagli

EPATITE DA VIRUS C: LA DIAGNOSTICA MORFOLOGICA. Maria Guido Istituto di Anatomia Patologica Azienda Ospedale-Università Padova

EPATITE DA VIRUS C: LA DIAGNOSTICA MORFOLOGICA. Maria Guido Istituto di Anatomia Patologica Azienda Ospedale-Università Padova EPATITE DA VIRUS C: LA DIAGNOSTICA MORFOLOGICA Maria Guido Istituto di Anatomia Patologica Azienda Ospedale-Università Padova INTRODUZIONE È importante, ai fini dell uso appropriato dell esame bioptico,

Dettagli

Entecavir nella terapia dell epatite B cronica: profilo farmacoeconomico Mario Eandi (1)

Entecavir nella terapia dell epatite B cronica: profilo farmacoeconomico Mario Eandi (1) Entecavir nella terapia dell epatite B cronica: profilo farmacoeconomico Mario Eandi (1) Profilo ABSTRACT HBV infection in Italy is frequently underestimated, raising the risk of important complications,

Dettagli

Terapia radiorecettoriale in 117 pazienti affetti da carcinoide bronchiale avanzato: efficacia e tossicità a lungo termine

Terapia radiorecettoriale in 117 pazienti affetti da carcinoide bronchiale avanzato: efficacia e tossicità a lungo termine Terapia radiorecettoriale in 117 pazienti affetti da carcinoide bronchiale avanzato: efficacia e tossicità a lungo termine Annapaola Mariniello (1), Lisa Bodei (1), Silvia Melania Baio (1), Laura Gilardi

Dettagli

Le malattie rare Efficacia, appropriatezza e sostenibilità

Le malattie rare Efficacia, appropriatezza e sostenibilità Le malattie rare Efficacia, appropriatezza e sostenibilità Chiara Poggiani, Giovanna Scroccaro Coordinamento Regionale Unico sul Farmaco Regione del Veneto WORKSHOP - Farmaci Orfani e Malattie Rare Biblioteca

Dettagli

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1540/2006 e D.G.R. 2330/2008) Documento relativo a: USTEKINUMAB

Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1540/2006 e D.G.R. 2330/2008) Documento relativo a: USTEKINUMAB Commissione Regionale Farmaco (D.G.R. 1540/2006 e D.G.R. 2330/2008) Documento relativo a: USTEKINUMAB Giugno 2010 Assessorato Politiche per la salute Commissione Regionale del Farmaco Ustekinumab Indicazioni

Dettagli

SINOSSI DELLO STUDO TITOLO DELLO STUDIO

SINOSSI DELLO STUDO TITOLO DELLO STUDIO SINOSSI DELLO STUDO TITOLO DELLO STUDIO Studio clinico randomizzato e controllato, in aperto, per comparare l efficacia analgesica di percorsi terapeutici effettuati con ossicodone, fentanyl e buprenorfina

Dettagli