Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore

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Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica e Ingegneria Energetica Progetto numerico al calcolatore Soluzione di un sistema non lineare con la Regula Falsi generalizzata per la determinazione degli angoli conico di taglio ed elicoidale di taglio di una cremagliera

Indice 1 Introduzione 1 2 Formulazione del problema 1 3 Lo schema della Regula Falsi 1 4 Input e Output 3 5 Trasformazione degli angoli da gradi a radianti e viceversa 3 6 Prove numeriche 5 6.1 Cosa portare all esame.................................... 5 I

1 Introduzione Si deve risolvere un sistema di due equazioni non lineari le cui incognite sono l angolo conico di taglio e l angolo elicoidale di taglio di una cremagliera. Per la risoluzione si usa lo schema generalizzato della Regula Falsi, implementato con opportuna programmazione al calcolatore. Mentre tutti i calcoli sono effettuati esprimendo gli angoli in radianti, il risultato finale deve essere espresso in gradi, primi e secondi. 2 Formulazione del problema Un creatore elicoidale viene usato per costruire una ruota dentata conica. Siano ψ l angolo dell elica della cremagliera immaginaria, δ l angolo del cono di taglio e γ l inclinazione dell elica sul cerchio primitivo del creatore. Indichiamo con x ed y l angolo conico di taglio e quello elicoidale di taglio, rispettivamente. Infine Γ é l angolo che fa coincidere la cremagliera immaginaria con la cremagliera di base. Gli angoli incogniti x ed y vengono determinati risolvendo le seguenti equazioni: 1. tan δ tan x/ 1 + tan 2 Γtan 2 x = 0 con sinγ = sin y cos γ sinγ cos 2 y + tan 2 x 2. tan ψ tan β [ cos Γ + (cos γ/sin y)tan Γtan 2 x ] / cos 2 Γ + tan 2 x = 0 tan β = sin y cos Γ/(cos γ siny sin Γ) Sono fissati i seguenti intervalli di ammissibilità e valori: 0 ψ 15 0 δ 35 γ = 7 20 03 Utilizzando lo schema generalizzato della Regula Falsi, applicato alternativamente alle due equazioni, trovare x ed y con uno scarto finale inferiore a 10 12 determinando altresì il valore che le due funzioni a sinistra del segno = assumono per i valori finali di uscita di x ed y. Trovare il risultato per alcuni valori ammissibili di δ e ψ. Infine esprimere x ed y in gradi, primi e secondi. 3 Lo schema della Regula Falsi Per lo zero di una funzione Lo schema della Regula Falsi (o della secante variabile) nella sua formulazione più nota è utilizzato per trovare lo zero di una singola equazione f(x). Data, cioè, una funzione f(x) di cui si vuole trovare la radice ξ, tale che f(ξ) = 0, si applica l algoritmo: Algoritmo 3.1. 1. x 0, x 1 assegnati x n x n 1 2. x n+1 = x n f(x n ) f(x n ) f(x n 1 ) per n = 1,3,... fino a convergenza. Per gli zeri di funzioni a più variabili Tutti i metodi per la ricerca dello zero di una funzione possono, tuttavia, essere generalizzati per risolvere equazioni non lineari a più variabili. Consideriamo, dunque, due equazioni f 1 (x,y) e f 2 (x,y) dipendenti da due variabili x e y: si vogliono determinare gli zeri di f 1 e f 2, vale a dire, si vuole trovare la coppia di punti (ξ,η) tale che 1

{ f1 (ξ,η) = 0 f 2 (ξ,η) = 0 L algoritmo della Regula Falsi viene applicato alternativamente alle due equazioni introducendo un fattore di rilassamento ω. Lo schema è il seguente: Algoritmo 3.2. 1. si sceglie ω nell intervallo ]0,1] 2. si assegnano i valori iniziali x 0,x 1 e y 0,y 1 3. per n = 1,2,... fino a convergenza si approssima la variabile x n+1 utilizzando i valori x n e x n 1 e y n x n x n 1 la nuova approssimazione è perciò: x n+1 = x n ωf 1 (x n,y n ) f 1 (x n,y n ) f 1 (x n 1,y n ) si approssima la variabile y n+1 utilizzando i valori y n e y n 1 e la nuova approssimazione x n+1 y n y n 1 la nuova approssimazione è y n+1 = y n ωf 2 (x n+1,y n ) f 2 (x n+1,y n ) f 2 (x n+1,y n 1 ) La convergenza è ottenuta quando il valore assoluto della differenza tra due approssimazioni successive è minore di una tolleranza prefissata, vale a dire quando i valori assoluti degli scarti x n+1 x n e y n+1 y n sono minori di una tolleranza tol (ad esempio 10 12 ). L algoritmo viene dunque applicato fintantochè n è minore di un numero massimo di iterazioni itmax e x n+1 x n e y n+1 y n sono maggiori di tol. Sotto forma di ciclo, il punto 3 dell algoritmo si può scrivere come: 3. Fino a quando n itmax e ( x n+1 x n > tol o y n+1 y n > tol), allora n = n + 1 si applica l algoritmo della Regula Falsi La conferma che il metodo ha fornito una corretta stima della soluzione cercata si ottiene, inoltre, dalla verifica che f 1 (x n+1,y n+1 ) e f 2 (x n+1,y n+1 ) siano uguali a zero a meno di una tolleranza. Osserviamo che, per il problema che dobbiamo risolvere, le funzioni f 1 (x,y) e f 2 (x,y) sono: f 1 (x,y) = tanδ tan x/ 1 + tan 2 Γ(x,y)tan 2 x f 2 (x,y) = tanψ tan β(x,y) [ cos Γ(x,y) + (cos γ/sin y) tan Γ(x,y)tan 2 x ] / cos 2 Γ(x,y) + tan 2 x Osservazione sulla scelta delle approssimazioni iniziali Per lo svolgimento dell esercitazione, è conveniente scegliere le approssimazioni iniziali utilizzando alcuni valori che sono già a disposizione del problema. Da un punto di vista fisico, poichè la prima incognita x ha il significato di angolo conico di taglio e δ - valore dato - rappresenta l angolo del cono di taglio, ha senso prendere come approssimazione iniziale per la variabile x proprio il valore assegnato a δ. Analogamente, essendo ψ l angolo dell elica della cremagliera e y l angolo elicoidale di taglio, si può prendere come approssimazione iniziale per y il valore di ψ. Quindi x 0 = δ e y 0 = ψ. D altra parte, i valori iniziali per x e y possono essere scelti in maniera arbitraria, ad esempio, ponendo x 0 = y 0 = 0. Ovviamente, la scelta dei dati iniziali può influire sulla convergenza o meno del metodo e sul numero di iterazioni per arrivare a convergenza. 2

Per quanto riguarda, invece, x 1 e y 1, esse sono assegnate applicando il metodo di Newton- Raphson, con lo stesso parametro di rilassamento ω utilizzato nella Regula Falsi, in cui, tuttavia, le derivate parziali delle funzioni f 1 (rispetto a x) e f 2 (rispetto a y) sono approssimate mediante rapporto incrementale. Si ha, quindi: La derivata parziale f 1(x 0,y 0 ) x x 1 = x 0 ω f 1(x 0,y 0 ) f 1 (x 0,y 0 ) x viene approssimata dalla relazione f 1 (x 0,y 0 ) x f 1(x 0 + ǫ,y 0 ) f 1 (x 0,y 0 ) ǫ dove ǫ è una quantità sufficientemente piccola (ad esempio ǫ = 10 5 ), ottenendo ǫf 1 (x 0,y 0 ) x 1 = x 0 ω f 1 (x 0 + ǫ,y 0 ) f 1 (x 0,y 0 ) La medesima procedura si segue per ottenere l approssimazione y 1 dove, tuttavia, si sfrutta il fatto di aver aggiornato il valore della variabile x e, quindi, si valuta la f 2 in x 1 e non in x 0, ottenendo: 4 Input e Output ǫf 2 (x 1,y 0 ) y 1 = y 0 ω f 2 (x 1,y 0 + ǫ) f 2 (x 1,y 0 ) I dati di input per risolvere il problema sono dunque: gli angoli δ, ψ, γ dati in gradi e da trasformare, quindi, in radianti; il fattore di rilassamento ω implementato nello schema della Regula Falsi; il numero massimo di iterazioni itmax e la tolleranza tol di controllo della convergenza dell algoritmo; le approssimazioni iniziali x 0 e y 0 ; il parametro ǫ per il calcolo delle approssimazioni x 1 e y 1. I dati di output saranno, invece: gli angoli x e y, opportunamente trasformati in gradi, primi e secondi; il valore assunto dalle funzioni f 1 e f 2 nella soluzione trovata; il numero di iterazioni effettuate a convergenza con lo schema della Regula Falsi. 5 Trasformazione degli angoli da gradi a radianti e viceversa I dati in input e la soluzione trovata devono essere espressi in gradi (e questo perchè il sistema di unità di misura per gli angoli con cui si lavora abitualmente è dato in gradi). La relazione che sussiste tra un angolo espresso in gradi (x ) e lo stesso espresso in radianti (x r ) (ricordiamo che la misura in radianti è utilizzata nel calcolo delle funzioni trigonometriche) è data da: x : 180 = x r : π 3

da cui: x r = x π 180 Il grado, tuttavia, ha come sottomisure anche i primi e i secondi: 1 grado è costituito da 60 primi, un primo da 60 secondi, per cui vale la relazione: (indichiamo con p i primi e con s i secondi) 1 : 60 = x : p x = p /60 1 : 3600 = x : s x = s /3600 Per passare dalla formulazione in gradi a quella in radianti, tenendo conto anche dei primi e dei secondi (avendo, quindi, un angolo scritto come x p s ) si avrà, perciò, la relazione: x r = (x + p 60 + s 3600 ) π 180 Per passare dai radianti ai gradi si fa il passaggio inverso facendo particolare attenzione alla parte intera ( funzione che indichiamo con [ ]) e alle parti decimali, che vanno convertite separatamente. Andando a ritroso, si ha: x = [x r 180 ] ci dà la parte intera (in gradi) dell angolo. senza tener conto dei primi e dei π secondi. Si considera quindi la differenza d = x r 180 π x. Allora p = [60d ]. Sia d = 60d p Allora s = [60d ]. Per ragioni di arrotondamento ci conviene considerare la parte intera di 60d + 0.5, cioè s = [60d + 0.5]. Abbiamo in questo modo la conversione da radianti a gradi. 4

6 Prove numeriche Una volta scritto e testato il codice che risolve il problema, bisogna trovare gli angoli x e y per alcune coppie di δ e ψ che devono essere scelti nell intervallo di ammissibilità. 6.1 Cosa portare all esame... Nel seguito sono descritti i risultati minimi che saranno richiesti al momento dell esame (naturalmente, se si vuole, si possono portare, in aggiunta a questi, ulteriori risultati). Si considerino i seguenti valori per δ e ψ e per x 0 e y 0 : Prova n.1: δ = 30, ψ = 0 ; x 0 = 0, y 0 = 0. Prova n.2: δ = 30, ψ = 0 ; x 0 = δ, y 0 = ψ. Le simulazioni devono essere eseguite facendo variare ω (0 < ω 1)in modo da trovare, sperimentalmente, quello ottimale. Si parta da ω = 0.2 e si arrivi a ω = 1 con incremento 0.2. Per ciascuna delle due prove numeriche si faccia: un grafico che riporta i profili di convergenza per ogni valore di ω utilizzato. Il grafico deve essere in scala semilogaritmica: l asse delle ascisse deve riportare il numero di iterazioni effettuate per arrivare a convergenza con lo schema della Regula Falsi e l asse delle ordinate deve riportare il valore assoluto degli scarti degli angoli x k e y k rispettivamente. un grafico che riporta il diverso numero di iterazioni richieste per arrivare a convergenza al variare del parametro ω. I grafici devono essere inseriti in una relazione scritta che commenta il problema assegnato e i risultati ottenuti. Si alleghi, inoltre, il listato completo del codice scritto per risolvere il problema assegnato. All esame non sono ammessi grafici, relazioni e codici fotocopiati. Tutto il materiale deve essere portato in originale. 5