I flussi di merci tra Paesi che si affacciano sul Mediterraneo costituiscono oggi meno di un quarto del totale.

Documenti analoghi
Nordest, esportazioni e il sottosistema infrastrutturale (di trasporto) di rango europeo

L MOLO ITALIA: ANALISI MERCEOL

I PORTI E IL TRAFFICO CONTAINER IN ADRIATICO e IONIO. LE TENDENZE RECENTI

PAOLO COSTA Presidente Autorità Portuale di Venezia

I nuovi scenari economici e le azioni per lo sviluppo del sistema portuale della Campania

- I servizi logistici del Porto di Venezia -

Sviluppo economico e trasporto sostenibile: le potenzialità del Mediterraneo orientale. Monica Grosso-Oliviero Alessio Tei Università di Genova

Le relazioni economiche tra l Italia e il Mediterraneo

Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM

Le relazioni economiche tra l Italia e il Mediterraneo

VENEZIA COME BARICENTRO DELLE BASI PORTUALI

MANTOVA VALORIZZARE IL PORTO DI VALDARO PER COMPETERE SULLA LOGISTICA

Intervento del Ministro Emma Bonino (Speaking Notes)

Le relazioni economiche tra l Italia e il Mediterraneo

La struttura del 4 Rapporto

Autostrade del mare: l esperienza di Med Seaways

Posizionamento. Rilevanza strategica comunitaria, nodo del core network;

PORTI, TERRITORIO E SVILUPPO LOCALE: Possibili impatti economici del progetto Darsena Europa del Porto di Livorno

IL NUOVO PIANO NAZIONALE DELLA LOGISTICA

L economia del mare quale risorsa per lo sviluppo: innovazione strategica e rilancio

Il trasporto marittimo nel Mediterraneo e la cooperazione regionale

DHL FASHION CAMPUS ISOLA VICENTINA (VI) Corporate Real Estate Europe. Corporate Real Estate Europe

Fabrizio Bugliani Responsabile Ufficio MKT & Rapporti con l Estero GENNAIO 2016

Economia Provinciale - Rapporto Porto

Premessa - 0- Pagina 0. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

I principali sistemi portuali italiani. Febbraio 2015

Rapporto Economia Provinciale Porto

Linee guida strategiche per la realizzazione delle infrastrutture energetiche in Italia

IL TURISMO IN ITALIA E NEL MEDITERRANEO:

Rapporto SiPoTra 2017 LE POLITICHE DEI TRASPORTI IN ITALIA. La Logistica. Marco Spinedi. Napoli, 20 Ottobre 2017

Porti e Mediterraneo. Anna Arianna Buonfanti. Osservatorio Congiunturale GEI Roma, 13 giugno 2013

NAPOLI E L ITALIA UN PONTE SUL MEDITERRANEO. Evoluzione delle relazioni economiche tra l Italia e il Nord Africa

Gli investimenti cinesi lungo la Nuova Via della Seta Marittima: Il Ruolo dell Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB)

Economia Provinciale - Rapporto Porto

I numeri della ricerca di SRM

P R O G E T T O P E R U N T E R M IN A L M E R C I A L L A R G O D E L L A C O S TA D I PO R TO L E VA N T E, R O V IG O

PROGETTO PER UN TERMINAL MERCI AL LARGO DELLA COSTA DI PORTO LEVANTE, ROVIGO

I Partner dell Osservatorio Maritime

Il Corridoio Reno-Alpi: scenari e prospettive per la regione logistica milanese

Il Porto a servizio dei territori in uno scenario che cambia strutturalmente. Mondovì 27 ottobre 2012

Sviluppo del territorio ed efficienza della catena logistica: Quali soluzioni per il trasporto delle merci a Milano?

La struttura del 3 Rapporto

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana Giancarlo Laguzzi - Presidente FerCargo

Massimo DEANDREIS, Direttore Generale SRM. Massimo DEANDREIS, Direttore Generale SRM

IL PORTO DI LE HAVRE

Belt and Road Initiative: un progetto politico ed economico. Alessia A. Amighini Co-Head of Asia Programme, ISPI


Autostrade del Mare 2.0

Le esigenze delle Imprese chimiche: coordinamento dei piani industriali con le scelte logistiche del Paese in un contesto europeo

Ivano RUSSO. La nuova logistica, la cura del ferro e la cura dell acqua

I PORTI DELL ADRIATICO-IONIO E I TRAFFICI MARITTIMI AL 2007

1. ZES e politiche di sviluppo

Autostrade del Mare 2.0

Nuove rotte per la crescita

La Lombardia nel contesto europeo

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Sistema Pugliese e Lucano Bari, 6 Febbraio 2017

PORTI E MEDITERRANEO*

Premesso che la Campania e la Puglia sono due regioni accomunate da rilevanti caratteristiche nei rispettivi sistemi

Problematiche e prospettive del settore dei trasporti

Muoversi nella Città Metropolitana milanese: comportamenti, territori, reti di trasporto. Franco Sacchi - Direttore del Centro Studi PIM

Tavolo regionale per la mobilità delle merci. Sottogruppo 1 Infrastrutture e intermodalità

Riflessioni sulla riforma portuale: criticità e prospettive

PER L ITALIA È L ORA DELLE SCELTE

INAUGURAZIONE ANNO PORTUALE PAOLO COSTA Presidente dell Autorità Portuale di Venezia Relazione

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Sistema Pugliese e Lucano

unità 3 le strutture ricettive e i trasporti 1

Bologna, 22 marzo 2016 COMPETITIVITA E SVILUPPO DELL AGROALIMENTARE ITALIANO DENIS PANTINI. Direttore Area Agroalimentare - NOMISMA spa

Velocizzazione della linea ferroviaria Bologna-Rimini Nuovi ponti ferroviari per treni più veloci. I corridori intermodali europei della rete Ten-T

Alcuni cambiamenti nell industria dello shipping introdotti dalla crisi economica: dove stiamo andando?

SVILUPPO DELL INTERMODALITA

Riccardo Fuochi Presidente International Propeller Club of Milan. Napoli, 30 giugno 2016

IL TURISMO IN ITALIA E NEL MEDITERRANEO:

Proposta di Deliberazione della Giunta Regionale

Rilevanza e sostenibilità del trasporto marittimo

Andare oltre i luoghi comuni: Concentrare risorse ed investimenti solo in pochi porti grandi e specializzarli

Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana. Napoli, 12 Aprile 2017

Nell ambito del programma Marco Polo sono ammissibili le seguenti azioni:

ISTAO OSSERVATORIO SUL TRAFFICO MARITTIMO IN ADRIATICO-IONIO RAPPORTO SUI TRAFFICI AL 2006

Le vie del mare per la crescita dal Piano Strategico Portualità e Logistica alla Blue Economy. Prof. Rocco Giordano Roma, 21 luglio 2015

Venezia Metropoli: Paolo COSTA, Presidente Autorità Portuale di Venezia

DESTABILIZZAZIONE DELL AREA DEL MEDITERRANEO E I NUOVI SCENARI DEL

L organizzazione della gestione dei rifiuti nel Porto di Bar

Roma, 4 luglio Per la competitività e la ripresa economica del Paese serve un Sistema Mare che funzioni.

NODO STRADALE E AUTOSTRADALE DI GENOVA SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILITÀ DI INTERVENTO. GENOVA 7 Marzo 2009 SCENARI DI TRAFFICO

I porti a servizio di un mercato che cambia rapidamente. Torino 2 maggio Ing. Cristoforo Canavese

LA MARITIME ECONOMY NEL MED ISRAELE

A relazione dell'assessore Balocco: Premesso che:

L'importanza delle infrastrutture per la crescita sostenibile

PORTO :18 Pagina 159. Economia Provinciale - Rapporto Porto

Lo shipping e la portualità nel Mediterraneo: opportunità e sfide per l Italia

ANALISI TRAFFICI ADRIATICO

INFRASTRUTTURE PORTUALI ED IL TRASPORTO MARITTIMO E PER VIE D'ACQUA INTERNE DIVISIONE 6 SISTEMI INTEGRATI NEL TRASPORTO MARITTIMO E NEI PORTI

COMPLESSITA TERRITORIALI

/ IUAV - VENEZIA SERV. BIBLIOGRAFICI E DOCUMENTALI

IL PORTO DI ANCONA 1

I porti della Toscana, fattore di coesione territoriale e crescita

Livorno, 18 maggio Ely Szajkowicz Responsabile Area Informazione e Comunicazione

Il Cargo Aereo e il ruolo di Malpensa

Verso la definizione del Documento Strategico

Lo sviluppo possibile di Portomarghera in Analisi/Extra.meta-category DIRETTORE FILIPPO ASTONE. 26 Luglio 2016

Transcript:

I Porti del Mediterraneo sono coinvolti in processi di globalizzazione che hanno accentuato il loro ruolo nel trasporto marittimo internazionale di merci, ma i traffici che si sono sviluppati sono stati prevalentemente quelli di transito. I flussi di merci tra Paesi che si affacciano sul Mediterraneo costituiscono oggi meno di un quarto del totale.

Questa evoluzione ha avuto un impatto rilevante anche sulla dimensione del naviglio e sulla struttura portuale nel Mediterraneo: da una parte, la crescita dei flussi via container ha stimolato un aumento della stazza delle navi portacontainer; dall altra, la struttura portuale del Mediterraneo si è adeguata a questa crescita, attraverso il potenziamento di porti esistenti e la creazione di nuovi porti destinati al traffico di portacontainer e in particolare al trasbordo.

Se fino a un decennio fa i porti del versante meridionale avevano un ruolo marginale nei servizi marittimi deep sea, lo sviluppo dei terminal di transhipment, prima in Egitto e poi in Marocco, ha segnato l ingresso di questi Paesi nella gestione del traffico di container. Tale cambiamento ha favorito la crescita significativa dei porti hub del Mediterraneo. L ingresso di questi porti nello scenario ha determinato un cambiamento nella competizione all interno del Mediterraneo che si è allargata determinando anche rilevanti modifiche nella classifica degli scali container.

L attuale crisi si ritiene che possa rappresentare un temporaneo freno piuttosto che un inversione di tendenza nell evoluzione dei flussi mercantili nel Mediterraneo, che continueranno ad essere dominati dalla globalizzazione piuttosto che dal regionalismo economico, una tendenza che è rafforzata dall assenza di una forte cooperazione euromediterranea. In tutti gli scenari futuri il predominio dei flussi tra Paesi UE e Paesi asiatici si accentuerà. Il traffico merci nel Mediterraneo continuerà dunque ad essere soprattutto un traffico di transito.

Tuttavia, dal punto di vista dello sviluppo delle infrastrutture portuali nel bacino, le implicazioni degli scenari sono assai differenziate: il primo è caratterizzato da un aspra concorrenza tra UEM (Euro Mediterranean) e SEM (Southern and Eastern Mediterranean) in un contesto di sovraccapacità, mentre gli altri scenari prevedono spazi progressivamente più ampi per la cooperazione tra UEM e SEM. Peraltro, la crisi economica internazionale sta già accentuando i fattori concorrenziali e l attività di transhipment è già oggi oggetto di una crescente concorrenza. Due tendenze sono all opera: la creazione di nuovi porti ad acque profonde nei SEM tende a ridurre l attività di transhipment nei porti UEM; le attività di transhipment tenderanno ad essere effettuate sempre di più nei SEM, assai concorrenziali per vari motivi.

Nonostante il potenziamento delle strutture portuali del Mediterraneo, i porti del Nord Europa continuano a svolgere un ruolo preponderante nel trasporto via container tra i paesi dell Unione Europea (UE) e quelli dell Asia. Inoltre, Anversa, Amburgo, Rotterdam svolgono un ruolo di grande rilievo anche nei flussi via container UE-SEM (Paesi non UE che affacciano sul Mediterraneo). I motivi sono ben noti e attengono alle carenze infrastrutturali e all efficienza delle operazioni portuali, in termini di attrezzature, servizi, procedure burocratiche e doganali.

La crisi e la minacciosa concorrenza di Rotterdam ad esempio hanno contribuito a rafforzare la collaborazione tra i 4 porti situati nelle regione delle Fiandre (Anversa, Zeebrugge, Gent, Ostenda). I quattro scali hanno, infatti, firmato qualche giorno fa un accordo di cooperazione, articolato in 30 punti. Il punto più rilevante è la decisione di promuovere congiuntamente l'attrattività dei porti di Anversa e di Zeebrugge per il trasporto mediante container, in provenienza dall'asia.

I porti europei sono lo snodo cruciale di interscambio fra l economia occidentale e il Far East, e, a maggior ragione, lo sono i porti del Mediterraneo che possono vantare su un vantaggio competitivo legato ad una posizione geografica che, in termini di transit time, garantisce una alimentazione dei mercati europei da Suez assolutamente competitiva rispetto a quella generata dagli scali dell Europa Settentrionale. Di fronte a queste tendenze la cooperazione euro-mediterranea dovrebbe identificare un quadro regionale di sviluppo del trasporto marittimo maggiormente incisivo. La rete dei trasporti del Mediterraneo deve rispondere alla logica dei flussi commerciali presenti e futuri nel modo più efficiente e sostenibile.

E pur vero che tra i progetti prioritari dell Unione per il Mediterraneo vi è lo sviluppo dei trasporti e, in particolare, le Autostrade del mare. Tuttavia, questo progetto presenta ancora importanti ostacoli che devono essere superati perché la cooperazione nel settore del trasporto marittimo trovi un solido quadro euro-mediterraneo. Esso nasce per rispondere ad esigenze del trasporto merci tra paesi UE, ed è finalizzato a ridurre la congestione della rete stradale e l impatto ambientale. Il progetto di Autostrade del mare vorrebbe estendere ai SEM l impostazione adottata nella UE. I Paesi SEM, però, hanno priorità diverse: in particolare, prima che allo sviluppo delle Autostrade del mare, essi sono interessati allo sviluppo della loro rete di trasporti su strada e ferroviari che servono le infrastrutture portuali.

Certamente vi sono significative differenze tra i vari porti, diversi modelli gestionali e offerte portuali, diverse normative. Ciò sia tra i paesi UEM e SEM che all interno delle due stesse categorie. Pur in presenza di questa evidente diversità vi sono alcuni obiettivi comune: intercettare i traffici che transitano nel Mediterraneo, non solo come transhipment, l aumento degli scambi diretti tra le due aree, i processi evolutivi in materia ambientale ed energetica, lo sviluppo della logistica e della intermodalità, il turismo ed il traffico passeggeri.

Competition + Cooperation = Coopetition Il consolidamento degli scambi commerciali tra Paesi asiatici ed europei, l evoluzione dei nuovi mercati di produzione e consumo (oggi Turchia, domani Nord Africa e Balcani), il raggiungimento da parte di alcuni Stati del Nord Africa di una stabilità politica e sociale, comporteranno necessariamente uno spostamento verso l area UEM e SEM anche dei traffici merci e passeggeri.

Con riferimento alla strategia di sviluppo infrastrutturale portuale italiana non si deve solo ed esclusivamente puntare sulla teoria delle c.d. due ascelle, che prevede il potenziamento dei porti del Nord Tirreno e del Nord Adriatico, ma anche sui porti del Sud che sono più vicini alla rotta Suez-Gibilterra. Occorre, pertanto, prevedere un bilanciamento tra gli investimenti indirizzati all adeguamento delle infrastrutture portuali e quelli destinati al potenziamento delle tratte ferroviarie, anche attraverso un intervento sulla politica tariffaria. In tal modo si andrà incontro anche alla esigenza di avere un maggiore riscontro sociale ed un minore impatto ambientale in linea con le sollecitazioni UE.