RESTITUIRE IL DENARO AGLI AZIONISTI

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FINANZA AZIENDALE MASSIMIZZAZIONE DEL VALORE DELL IMPRESA DECISIONI DI INVESTIMENTI DECISIONI DI FINANZIAMENTI PRINCIPIO DEI DIVIDENDI INVESTIRE IN PROGETTI CON UN RENDIMENTO ATTESO SUPERIORE AD UNA SOGLIA MINIMA DI RENDIMENTO SCEGLIERE UNA STRUTTURA FINANZIARIA CHE OTTIMIZZI E CHE SIA COERENTE CON GLI INVESTIMENTI RESTITUIRE IL DENARO AGLI AZIONISTI - Soglia minima di rendimento - Misurazione del rendimento - Rapporto tra capitale e debiti - Leva - Corrispondenza tra inv. e fin. - Come - Quanto

FINANZA AZIENDALE MASSIMIZZAZIONE DEL VALORE DELL IMPRESA POLITICA INVESTIMENTI POLITICA FINANZIAMENTI - Capital budgeting - Flussi Cassa - Struttura Finanziaria Ottimale - Analisi Bilancio POLITICA DIVIDENDI - Distribuire div. - Accumulare

COERENZA DELLA FINANZA AZIENDALE - Ogni decisione in azienda ha un impatto sul valore dell impresa, ed ogni decisione ha una implicazione finanziaria : quindi è una decisione di finanza aziendale - I flussi di cassa sono più importanti delle misure contabili ( utile ) - I mercati ( gli analisti esterni ) non sono facili da ingannare e, quando se ne accorgono, costringono l azienda a chiudere ( con tutti i manager e azionisti forti ) - La finanza aziendale va vista nel suo insieme ( inv-fin-div ) - Il rischio va premiato ( remunerato ) - 1 domani vale di meno di 1 di oggi - La forza della Finanza Aziendale è che la sua funzione obiettivo è la massimizzazione del valore dell impresa : puntare alla massimizzazione del valore dell azienda significa puntare a far crescere il valore delle azioni

Prime conclusioni - La Teoria della Finanza Aziendale è costruita intorno alla massimizzazione del valore nel suo complesso. Cioè attraverso le migliori decisioni di investimento che diano un rendimento soddisfacente e che siano finanziate con un mix di capitale proprio / terzi che renda efficiente il capitale impiegato, attraverso una adeguata remunerazione. L adozione di questa funzione obiettivo può creare dei costi collaterali in termini di conflitti di interesse. Questi costi possono essere ridotti adottando strategie di tutela : corporate governance, cioè delle regole di comportamento in società che riguardano il rispetto dei principi di correttezza e di trasparenza. Tali regole non eliminano ma tendono a ridurre le probabilità di conflitto.

TIPOLOGIE INV. & FIN.TI A T TI V O P A S SI V O - Investimenti duraturi : - imm.ni materiali (macchinari,impianti, fabbricati,terreni, ecc ) - imm.ni immateriali (brevetti, avviamento, marchi, ecc ) - imm.ni finanziarie (partecipazioni, titoli immobilizzati) - Investimenti a rapido rigiro b/t ( CCL ) : - magazzino, scorte, materie prime, semilavorati, prodotti finiti - crediti (vs. cliente, vs. altri ) - disponibilità finanziarie ( titoli ) - disponibilità liquide ( conti bancari ) - Finanziamenti permanenti ( propri e terzi ): - Patrimonio netto ( capitale sociale, riserve, utili ) - obbligazioni - mutui & finanziamenti oltre l8 mesi - fondi rischi & acc.ti - Finanziamenti a rapido rigiro (breve termine) : - finanziamenti entro 18 mesi (scoperti bancari ) - debiti vs fornitori - debiti vs imposte

STRUTTURA FINANZIARIA - Investimenti duraturi sono le IMMOBILIZZAZIONI ( ATTIVITA M/L TERMINE ) - Investimenti a breve sono il Capitale Circolante Lordo ( ATTIVITA BREVE ) - Finanziamenti permanenti* sono i debiti societari ( M/L TERMINE ) - Finanziamenti a breve termine sono i debiti ( A BREVE ) - PATRIMONIO NETTO sono i mezzi propri ( CAPITALE + RISERVE + UTILI ) * Escluso il patrimonio netto AS OGNI ISTANTE IL LIVELLO DEGLI INV. = FIN.TI AB + AL = PB + PML + PN

STRUTTURA FINANZIARIA BILANCIO A ATTIVITA A BREVE 45 BREVE 30 MS= 60 55 =5 TERMINE 55 M/L 10 CCN=45-30 =+15 PATRIMONIO NETTO 60 MS = MARGINE DI STRUTTURA = DIFF. TRA PATR.NETTO E ATT. M/L CCN = CAPITALE CIRCOLANTE NETTO = ATT. BREVE PASS. BREVE CCN MS = P M/L ( +15-5 = + 10 )

STRUTTURA FINANZIARIA : FABBISOGNO FINANZIARIO Il sistema di relazioni che collega i fabbisogni finanziari alle fonti è pertanto rappresentato dalla struttura finanziaria. Le SF in azienda si possono riassumere in 3 combinazioni alternative : 1. PN > A M/L : MARGINE DI STRUTTURA POSITIVO 2. ( PN + P M/L ) > A M/L : FONDO DI ROTAZIONE POSITIVO 3. ( PN + P M/L ) < A M/L : CAPITALE CIRC. NETTO NEGATIVO

STRUTTURA FINANZIARIA ( CON ATTIVI COSTANTI ) CASO 1 CASO 2 CASO 3 PN > A M/L PN + P M/L > A M/L PN + P M/L < A M/L ATTIVITA A BREVE 45 BREVE 30 ATTIVITA A BREVE 45 BREVE 40 ATTIVITA A BREVE 45 BREVE 55 M/L 10 M/L 25 M/L 10 TERMINE 55 TERMINE 55 TERMINE 55 PATR. NETTO 60 PATR. NETTO 35 PATR. NETTO 35 NEL CASO 3 LE P.B. FINANZIANO LE A.M/L MENTRE NEL CASO 1 LE P.M/L FINANZIANO LE A.B. : SOLO NEL CASO 2 C E EQUILIBRIO.

STRUTTURA FINANZIARIA (CON PATRIMONIO COSTANTE) CASO 1 CASO 2 CASO 3 PN > A M/L PN + P M/L > A M/L PN + P M/L < A M/L ATTIVITA A BREVE 45 BREVE 30 ATTIVITA A BREVE 35 BREVE 33 ATTIVITA A BREVE 25 BREVE 30 M/L 10 M/L 7 M/L 10 TERMINE 55 TERMINE 65 TERMINE 75 PATR. NETTO 60 PATR. NETTO 60 PATR. NETTO 60 NEL CASO 3 LE P.B. FINANZIANO LE A.M/L MENTRE NEL CASO 1 LE P.M/L FINANZIANO LE A.B. : SOLO NEL CASO 2 C E EQUILIBRIO.

STRUTTURA FINANZIARIA EQUILIBRATA UNA STRUTTURA FINANZIARIA RISULTERA EQUILIBRATA QUANDO : 1. RICERCA ARMONIA TRA CLASSI D INVESTIMENTO E CLASSI DI FINANZIAMENTO RISPETTO ALLE LORO SCADENZE TEMPORALI ( EQUILIBRIO INTERNO ); 2. RICERCA LA COSTANTE VERIFICA DELLA QUALITA DELLA STRUTTURA IN RAPPORTO AI MERCATI FINANZIARI ( EQUILIBRIO ESTERNO ) ; 3. AD OGNI MODO LA SF SI COSTRUISCE IN FUNZIONE DEL PROPRIO FABBISOGNO CHE A LUNGO ANDARE COINCIDE CON I 2 EQUILIBRI ( vedi SF1.xls )

STRUTTURA FINANZIARIA OTTIMALE LEVA 0,35 0,9 STRUTTURA FINANZIARIA OTTIMALE AZIENDA X MS + CCN + TASSI Az.: 3% COSTO DEL CAPITALE TASSI M. : 2% ATT. BREVE 31 DEB. BREVE 30 3,0% 0,90 costo opp. : 10% ATT.B. met 19 DEB. M/L 18 3,0% 0,54 CCL 1,44 COSTO DEBITO -1,44 ATT. M/L 50 CAP. SOC. 52 10,0% 5,20 REDDITIVITA' INV. 5% 6,64 W.A.C.C. EBIT : 5 RISPARMIO ON. FIN. Costo Debito : -1,44 VAL. MER. FINANZ.(CD/TM): 72 UT. PRE-TAX : 3,56 imposte 33% VAL. MER. INV. (EBIT/TASSI) : 250 UT.NETTO : 2,39 VAL. AZ. UN/TASSI M : 119 2,3 R.O.E. 4,6% VAL. AZ.UN/WACC : 36 0,7

Alcune formule di mat. fin. VALORE TEMPORALE DEL DENARO : 1 OGGI > 1 DOMANI MONTANTE M = CAP.INIZ. * ( 1 + i ) n è il valore futuro VAL. ATTUALE VA = CAP.FIN. / ( 1 + i ) n è il valore di oggi se infrannuale (1 + i/m) mn se continua e in e=2,718 RENDITA VA di Rendite Perpetue = Var = C / i VA di Rendite Perpetue a rate crescenti = Varg = C1 / ( i - g ) con g = tasso di crecita C1 è il primo periodo di crescita se g > i non significativo VA di Rendite Temporanee = Vart = C * ((1 / i ) - ((1 / ( i * (1 + i )n )))