Il carico assistenziale delle persone con delirio acuto



Documenti analoghi
Il delirium II/II. Firenze 1 dicembre Corso Multiprofessionale di Nursing

IL DELIRIUM: STRATEGIE DI PREVENZIONE E GESTIONE

CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA ABILITANTE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI INFERMIERE ELABORATO FINALE

PROGETTO I.De.A. (Italian Delirium Assessment) Aniarti

RELAZIONE TRA DELIRIUM E STATO FUNZIONALE DOPO INTERVENTO PER FRATTURA DI FEMORE

Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015

Il decision making nel Triage infermieristico in pronto soccorso: studio descrittivo multicentrico

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

ADI per Alzheimer : un progetto sperimentale di assistenza. O. Casati; C. Negri Chinaglia, S.Chirchiglia; P. Bertolaia

Il Delirium nei diversi setting: reparti ospedalieri medici e chirurgici

Psicopatologia dell anziano. Prof.ssa Elvira Schiavina 02 marzo 2016

CPSE Cinzia Petazzoni CPS Eliana Paglia CPS Monica Pedroni

GNOCCHI» IL PROGETTO E LE MODALITÀ DI MISURAZIONE DEI

dott.ssa Chiara GIURGEVICH

ALCOL E TRAUMA CRANICO LIEVE NURSING AL TRIAGE E RESPONSABILITA

ANIMAZIONE AVANZATA IN CP/RSA: ESPERIENZE DI ATTIVITA ASSISTITA CON ANIMALI E DI MUSICOTERAPIA GIOVANNI XXIII

La Malattia di Alzheimer: approccio neuropsicologico

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

Studio per la valutazione dell efficacia dell L-Carnitina su soggetti con disturbi da deficit di attenzione/iperattività in età evolutiva

Migliorare l appropriatezza del trattamento della depressione in Italia. Un progetto concreto

Il Nursing al paziente confuso. Pennestrì S.

DISTURBI AFFETTIVI. Antonio Lora DISTURBI AFFETTIVI NEI DSM LOMBARDI (2009) 27/09/ PAZIENTI CON DISTURBO BIPOLARE

Conoscere i volti della demenza. Cosa si deve sapere della malattia di Alzheimer e delle altre demenze

IL DOLORE ONCOLOGICO VALUTAZIONE

Le demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno

La valutazione comportamentale. Dr. C. Marra e Dr. D. Quaranta Istituto di Neurologia - UCSC

I metodi per l identificazione e la prima valutazione dell anziano fragile

Corso di Formazione per Operatore Socio-Sanitario Complesso Integrato Columbus - Anno 2014

Il Corso di Laurea in Infermieristica

REGINA CETTOLIN INFERMIERA COMITATO OSPEDALE SENZA DOLORE U.O.S TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE U.O. ANESTESIA RIANIMAZIONE

Dott.ssa Alonzi Silvia. Ce.R.I.P.A. Centro Ricerche e Interventi In Psicologia Applicata

CENTRO PER LO STUDIO, LA DIAGNOSI E LA TERAPIA DELL ADHD

Il Paziente e la famiglia nella dimissione protetta Bologna A. Zagari 1

Progetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica

La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza

Come promuovere il mantenimento delle capacità residue degli anziani affetti da demenza senile?

S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA

La Health Related Quality of Life (HRQoL): analisi dell evoluzione di un concetto

Contenzione fisica e cadute: quali evidenze?

L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto

INTEGRAZIONE DELLA FIGURA OSS E INFERMIERE. Dott.ssa Flavia Fattore Unità Operativa Medicina Macerata

La presa in carico del paziente con dolore acuto e cronico misurazione del dolore. Loreta Zenatti

Medicina di famiglia e UVA. Un rapporto complesso da intensificare ovvero Il futuro della continuità assistenziale per le persone affette da demenza

LEGGE PROVINCIALE N. 8 DEL REGIONE TRENTO (Prov.)

L INFERMIERE DI TRIAGE FUNZIONI- REQUISITI- FORMAZIONE..a cura di Giuseppe Lolaico. Matera 15 giugno 2010

Comparazione dello stress dei caregiver di pazienti affetti da Malattia di Alzheimer o Demenza Vascolare

I filoni della ricerca

MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER

Proposta di implementaziome del sistema qualità in cardiologia. Dott. A. Gandolfo

Firenze 26 Settembre Antonella Leto Presidente Associazione Nazionale Infermieri Neuroscienze (ANIN)

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

dr.ssa Enrica Capitoni 10 giugno 2014

Questionario per la rilevazionedel grado di soddisfazione degli utenti

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

La Ricerca Infermieristica: Stato dell arte e prospettive

Screening della fragilità nell anziano mediante questionario postale: lo studio INTER-FRAIL

DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER. Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina

Corso teorico-pratico di formazione su:

E possibile prevenire l abuso di alcolici? I risultati della sperimentazione del progetto PAASS

Menopausa e depressione: : come riconoscerla e cosa fare. Laura Musetti DPNFB Università di Pisa l.musetti@med.unipi.it

Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti

COMUNICARE IL RISCHIO DI LESIONI DA PRESSIONE

MODELLO ARD Advanced Rehabilitation in Dementia Castellanza, 24 marzo 2015 a cura di DOTT. LIVIO DAL BOSCO DOTT. DAVIDE BARRA

La Regione Piemonte per concretizzare il progetto obiettivo nazionale Tutela della salute degli anziani ha istituito l Unità di Valutazione

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

REGIONAL UPDATE. Antidepressivi tra spesa, appropriatezza e indicatori QUESTIONARIO DI PERCEZIONE

L avversario invisibile

JOB DESCRIPTION. DSRI - Responsabile Infermieristica (P.O.)

Anita Andreano e Antonio Russo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO

LA RICERCA INFERMIERISTICA

Competenze avanzate e specializzazione professionale: in quale campo? Marina Negri

L infermiere e le responsabilità nel TRIAGE. Daniela Musca

SETTE FASI PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NELL AMBITO DELLE CURE PRIMARIE. Pietro Ragni. Risk Manager, Direzione Sanitaria AUSL di Reggio Emilia

Europa Analisi comparata dell infermieristica di area critica. QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE DELL APPRENDIMENTO

Configuration Management

ACCORDO DI PROGRAMMA. Dott.ssa Alessandra Martini

IV CONVEGNO PUBBLICO SULL ALZHEIMER E LA PATOLOGIA COGNITIVA RICONOSCERE E CURARE IL DOLORE NELLA PERSONA CON DEMENZA

Patologie più comunemente coinvolte nel mobbing.

LA CONTINUITA ASSISTENZIALE: Infermiera Luisa Valleise Cardiologia- Utic Aosta

MASTER DI 1 LIVELLO IN MANAGEMENT INFERMIERISTICO PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO. 3 modulo e 4 modulo. elaborate da Claudio De Pieri 1

Valutazione cognitiva a d i s t a n z a d e i b a m b i n i trattati per craniostenosi sagittale

TOSSICODIPENDENZE TOSSICODIPENDENZE

Daniela Sarti MAGGIO 2008

Osservazioni sui dati delle idoneità lavorative dei dipendenti del Comprensorio Cesenate dell A.U.S.L. della Romagna

L infermiere casemanager

ASU San Giovanni Battista Torino S.C. Cardiologia 2

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica

DEFINITION, STRUCTURE, CONTENT, USE AND IMPACTS OF ELECTRONIC HEALTH RECORDS: A REVIEW OF THE RESEARCH LITERATURE

Presentazione di Nicola Torina Infermiere di Sala Operatoria IL Dolore e le Scale di misurazione

FVG: L ESPERIENZA DEL REPARTO DISABILI GRAVI DELLA CASA DI CURA PINETA DEL CARSO

Problemi ancora aperti nella gestione del malato di Alzheimer

23/03/06. Padova, 29 e 30 maggio 2006 Euro 250* Crediti ECM: vengono richiesti. Padova, 2006 Euro 250* Crediti ECM: 18

L InfermIere nelle. maxiemergenza

Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti

RISULTATI DEL QUESTIONARIO CONOSCITIVO SULLE ALLERGIE RESPIRATORIE SOMMINISTRATO IN OCCASIONE DELLA I GIORNATA DEL POLLINE E DELLE POLLINOSI

La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione

Transcript:

COLLEGIO IPASVI GORIZIA Aggiornamento 2012 Le strade della motivazione: ripartire dagli esiti assistenziali attraverso l analisi del lavoro infermieristico. Il carico assistenziale delle persone con delirio acuto Gorizia, 13/11/2012

DEFINIZIONE Il delirio o stato confusionale acuto è definito come disturbo mentale di acuta insorgenza (poche ore o giorni) e decorso fluttuante, caratterizzato da alterazioni della funzione cognitiva, della percezione, delle funzioni fisiche e dei comportamenti sociali. Linee Guida NICE, giugno 2010

Lo strumento utilizzato per lo studio: lo Strain of Care Delirium Index Scala di valutazione del carico assistenziale sostenuto dagli infermieri che si prendono cura dei pazienti con delirio. Costruita a sulla base degli items della Clinical Assessment of Confusion. 4 gruppi di comportamenti della persona in delirio: ipoattivo, disattento, fluttuante e iperattivo, 20 indicatori Scala Likert type: per ciascun item da semplice a molto difficile Milisen, 2004

Disegno dello studio Studio descrittivo trasversale nei due Presidi Ospedalieri dell ASS n 2 Isontina, Gorizia e Monfalcone. Obiettivi Lo studio è finalizzato alla valutazione: a) del carico assistenziale nella gestione degli assistiti che presentano delirio acuto, b) del livello di conoscenze infermieristiche sul fenomeno Campione di convenienza, n= 98 infermieri U.O.; Medicine, RSA, T.I. e UTIC Form raccolta dati (domande su livello conoscenza + SCDI) Excel, GraphPad Instat

Risultati (1) n = 98 42,86% 57,14% GO MF Questionari Ter x % Medicina RSA compilati Int/Utic totale % % % Monfalcone 54,3% 54,5% 50,0% 52,9% Gorizia 55,0% 55,0% 60,0% 56,7% totale 56,0% 54,8% 56,7% 55,8% 17,35% 82,65% F M M F Totale p Età Media 37.65 39.29 39,01 0.6322 Età Mediana 40 40 40 1 Anzianità Media 11,78 14,57 14,1 0.2003

Titolo di studio 7,14% Master 34,69% 56,12% LT DU 2,04% DR DU LT Master DR GO MF 0,00% 20,00% 40,00% 60,00% Turno/orario diurno h 24 81,20% 80,00% 18,80% 26,50% tempo pieno part time 73,50%

Area delle conoscenze sul fenomeno Il delirio è un problema comune 73,5% Scarsa conoscenza strumenti di valutazione 13,3% 0% Fattori di rischio 70,4% 58,2% 43,8% Fattori scatenanti 69,4% 63,3% 32,7% 20,4% Outcomes 83,7% 68,4% 1/3 completamente errato

Il carico assistenziale: 1. Comportamento ipoattivo Differenze statisticamente significative tra: Medie del punteggio di complessità assistenziale dei due presidi (Go 5,9 vs Mf 4,7; t test, P = 0.0003) Punteggio di elevata intensità assistenziale, Gorizia>Monfalcone (Χ 2 9.853, P = 0.0073) 28,4% 12,6% 58,9% Nessuna differenza significativa tra: I due sessi Età Anzianità di servizio Tipologia di diploma Turnazione/ orario bassa int media int alta int

Il carico assistenziale: 2. Comportamento disattento Nessuna differenza statisticamente significativa tra: Strutture e unità operative I due sessi Età Anzianità di servizio Titolo di studio Orario/turnazione 23,2% 1,1% 75,8% bassa int media int alta int

Il carico assistenziale: 3. Comportamento fluttuante Nessuna differenza statisticamente significativa tra: Strutture e unità operative I due sessi 1,1% Età bassa int Anzianità di servizio 51,6% 47,4% media int Titolo di studio alta int Orario/turnazione

Il carico assistenziale: 4. Comportamento iperattivo Nessuna differenza significativa tra: Differenze statisticamente significative tra: Età Anzianità di servizio Titolo di studio Orario/turnazione 83,2% 1,1% 15,8% bassa int media int alta int Le medie dei punteggi nelle due Strutture e unità operative (Nonparametric ANOVA test, p = 0.0182). TI/UTIC di Monfalcone (media 8,9 e mediana 9,1) vs l RSA di Monfalcone (media 7,1 e mediana 7,2) Le medie dei due sessi (maschi 7,3 vs femmine 8,1; t test, p = 0.05)

Quindi Limiti: Campionamento non randomizzato - bassa percentuale di adesione non consentono inferenza statistica Campione di convenienza a numerosità bassa non possibile per certe variabili l esecuzione di analisi correlazionali Significanza clinica: Aspetti in linea con le evidenze di letteratura: gli infermieri conoscono molto poco il fenomeno gli infermieri assegnano punteggi di media ed elevata intensità. Necessario migliorare il livello di conoscenza del delirio

CRITERI DIAGNOSTICI A CONFRONTO DSM-IV Disturbi della coscienza e riduzione dell abilità di mantenere, concentrare e spostare l attenzione Cambiamenti cognitivi (deficit di memoria,disorientamento, disturbi del linguaggio) non associati a demenza preesistente o evoluzione della stessa Il disturbo ha un esordio di poche ore o giorni Ci sono evidenze dalla storia clinica, visita medica e indagini di laboratorio che il disturbo è la conseguenza di una condizione medica generale ICD-10 Disturbi della coscienza ( ad es. stato soporoso..) e dell attenzione ( mantenere, spostare, concentrare) Disturbi cognitivi (deficit di memoria, allucinazioni ) Disturbi psicomotori Disturbi del ciclo sonno- veglia Disturbi emozionali (ansia, paura, euforia, depressione)

Attenzione ai segni e sintomi di nuova insorgenza. Riduzione del livello di attenzione Disturbi della coscienza (dall iperviglilanza allo stato soporoso) Compromissione della memoria Disorientamento spazio-temporale Difficoltà di linguaggio e pensiero Allucinazioni e illusioni Alterazione del ciclo sonno-veglia Alterazioni dell umore (ansia, paura, preoccupazione, irritabilità) Alterazioni motorie (ipo-iperattività )

Attenzione alle forme. IPERATTIVA comportamento iperattivo, agitato e combattivo IPOATTIVA riduzione della componente motoria e stato soporoso, spesso scambiata per depressione e non diagnosticata MISTA varie combinazioni di sintomi delle forme precedenti Cerejera J., Ladinska M., giugno 2011

Epidemiologia Prevalenza: 14-24% in H Incidenza: generale 6-56% in Ter Int > 65 aa 70-87% misconosciuto in 2/3 dei casi Mortalità in H: 22-76% Fong et Al, 2009

Fattori di rischio predisponenti Età > 65 anni Disturbi cognitivi (passati o presenti) e/o demenza Frattura dell anca (attuale) Instabilità clinica NICE, LG 103 Grande rilevanza per il nursing Fattori di rischio scatenanti Disturbi sensoriali Disidratazione e/o costipazione Squilibrio idroelettr/metabolico Ipotensione, ipoperfusione, ipossia Infezioni Limitata mobilità Dolore Malnutrizione Disturbi del sonno Terapia multifarmaco e sedazione Astinenza da alcol, droghe, fumo Intossicazioni Girard et Al. 2008; Querques J., 2006

Prolungamento ospedalizzazione Decadimento cognitivo a lungo termine Decadimento funzionale Aumento Mortalità Outcomes Guarigione completa Istituzionalizzazione Aumento dei costi Fong et Al, 2009

L importanza della prevenzione 1 2 3 Conoscenza dello stato mentale di base dell assistito Identificazione precoce dei fattori di rischio sia predisponenti che scatenanti (Scale di valutazione) Pianificazione ed attuazione di interventi specifici e valutazione giornaliera dello stato mentale, condizioni cliniche 4 Riduzione degli episodi di delirio 5 Riduzione del carico di lavoro

Scale di valutazione specifiche Confusion Assessment Method (CAM) Basata sui criteri del DSM-VI esordio acuto e decorso fluttuante + inattenzione + pensiero disorganizzato o alterato livello di coscienza Alta sensibilità (94%-100%) Alta specificità (90%-95%) Esecuzione 5-10 minuti Necessita di una formazione specifica ed associazione a valutazione cognitiva di base CAM-ICU Utilizzata nei reparti di terapia intensiva Variante della CAM che non richiede risposte verbali complesse (si/no anche a gesti)

Altre scale specifiche Delirium Rating Scale (DRS), strutturata per valutare la severità del delirio, AbbreviatedMental Test (AMT), valutano la funzione cognitiva e l orientamento Memorial Delirium Assessment Scale (MDAS), valutano lo stato cognitive e i sintomi neuropsichiatrici Neelon and ChampagneConfusion Scale (NEECHAM), è una scala creata dagli infermieri per valutare i pazienti mediante l osservazione durante le attività assistenziali, contiene 9 items e prevede un punteggio che va da 0 a 30 dove 0 indica grave confusione e 30 stato mentale normale, il delirio viene individuato già a 24 punti. Delirium Observation Rating Scale (DOS), è stata sviluppata per valutare i pazienti durante le attività di assistenza, la scala ha una buona validità predittiva se confrontata con la diagnosi effettuata dai geriatri sulla base dei criteri del DSM-IV e ha una buona validità se comparata alla CAM (0.63). Intensive Care Delirium Screening Checklist (ICDSC), è stata studiata appositamente per i reparti di terapia intensiva ed ha una sensibilità del 99% e una specificità del 64%. La prima parte prevede la valutazione del livello di coscienza nella seconda si valuta la presenza di dlirio.

Scale complementari Mini Mental State Examination (MMSE), è la più usata per la valutazione dello stato mentale Extensive Nursing Assessment/Mental Status Question,domande e osservazione dirette che indagano sia la storia clinica, familiare, psicosociale e credenze religiose, sia lo stato mentale considerando aspetto, comportamento, attitudini, linguaggio, umore, cognizione e giudizio Geriatric Depression Scale (GDS) and GDS- 4 Short Form, può aiutare a supportare una diagnosi di depressione, fornendo dati quantitativi, dopo valutazione clinica Clock Drawing Test, diagnosi di demenza ed è complementare ad altri test focalizzati su memoria e linguaggio. Il test può essere eseguito anche da infermieri e volontari non specificamente formati Suicide Risk in the Older Adult, aiuta ad identificare il rischio di suicidio in individui con umore depresso. Richmond Agitation Sedation Scale (RASS), specifica per i reparti di T.I., valuta il livello di coscienza del paziente, in base ai risultati si procede con la valutazione del delirio con la CAM-ICU Glasgow Coma Scale (GCS), valuta lo stato di coscienza

Esami diagnostici Lo sviluppo del delirio è direttamente collegato alle condizioni cliniche, per cui gli esami che ci possono aiutare sono: Rilevazione dei parametri vitali Esami di laboratorio (emocromo,dosaggio elettroliti, funzionalità renale ed epatica, dosaggio farmaci con ridotta finestra terapeutica,ega) RX torace, ECG, EEG

Gestione Interventi non farmacologici Interventi farmacologici Contenzione

Interventi non farmacologici NICE (1) Evitare di spostamenti all interno/tra i reparti ed assicurare la presenza di professionisti familiari Provvedere ad un adeguata illuminazione della stanza, dove si troveranno un orologio e un calendario facilmente visibili; rassicurare la persona spiegando dove siamo, chi siamo e qual è il nostro ruolo; introdurre attività che stimolino le funzioni cognitive, come il ricordo, e favorire le visite da parete di amici e parenti Sorvegliare frequentemente la persona a rischio Coinvolgere i familiari nell individuazione di cambiamenti acuti dello stato mentale

Interventi non farmacologici NICE (2) Prevenire la disidratazione e la costipazione, garantire un adeguato apporto di fluidi, incoraggiare la persona a bere o somministrare fluidi ev o sc (salvo restrizioni) Risolvere l ipossia, se presente, mediante la somministrazione di O2 terapia Prevenire e trattare le infezioni (evitare cateterismi non necessari) Prevenire l immobilità o la limitazione della mobilità incoraggiando la persona alla mobilizzazione precoce nel postintervento chirurgico, a camminare (fornendo gli ausili necessari), mentre alle persone che non possono camminare far eseguire esercizi di mobilizzazione sia attiva che passiva

Interventi non farmacologici NICE (3) Valutare il dolore e i segni non verbali nelle persone con difficoltà di comunicazione attraverso scale di misurazione apposite, trattandolo adeguatamente se presente Considerare le interazioni tra farmaci Prevenire la malnutrizione seguendo linee guida specifiche e assicurarsi che le persone con protesi dentarie le indossino adeguatamente Correggere i disturbi sensoriali (occhiali e/o apparecchi acustici) Assicurare un buon sonno (programmare le attività durante il giorno e ridurre il rumore notturno)

In breve..attenzione a. Orientamento disturbi sensoriali Disidratazione e costipazione squilibri idroelettrolitici Ipossia Infezioni Immobilità Dolore Alterazione del ciclo sonno- veglia

Conclusioni Vista la rilevanza del problema sia del punto di vista degli esiti sia dal punto di vista del carico assistenziale Proviamo ad individuare le persone a rischio prima che il delirio si sviluppi ricordando Fattori di rischio predisponenti e precipitanti Outcomes Strumenti di Valutazione Interventi non farmacologici..e come raccomandano le Linee Guiga NICE THINK DELIRIUM

Bibliografia Cerejera J. and Ladinska M. A clinical update on delirium: from early recognition to effective management, Nursing Research and Practice2011. DOI: 10.1155/2011/87596 Black P. etall. The effect of nurse-facilitated family participation in the psychological care of the critically ill patient, Journal of advanced nursing, Maggio 2011; 67(5):1091-101 Flagg B. etall., Nursing Identification of Delirium, Clinical Nurse Specialist, Settembre- Ottobre2010;24(5):260-6 Fong T. G. etall., Delirium in elderly adults: diagnosis, prevention and treatment. Nature Reviews Neurology, 2009 Apr;5(4):210-20 Girard T. D. etall., Delirium in the intensive care unit, Critical Care 2008, 12(Suppl 3):S3 (doi:10.1186/cc6149) Hofso K., Coyer F.M.Part 1. Chemical and physical restraints in the management of mechanically ventilated patients in the ICU: Contributing factors, Intensive and Critical Care Nursing 2007; 23:249-255 Hofso K., Coyer F.M. Part 2. Chemical and physical restraints in the management of mechanically ventilated patients in the ICU: A patient perspective, Intensive and Critical Care Nursing 2007; 23:316-322 Hare M. et all., Assessing cognition in elderly patients presenting to the emergency department, International Emergency Nursing 2008;16:73-79 Inouye S.K., Foreman M.D. at all., Nurses' recognition of delirium and its symptoms: comparison of nurse and researcher ratings, Archive of Internal Medicine 2001;161(20):2467-73 Milisen K.et all., The strain of care for Delirium Index: a new instrument to assess nurse strain in caring for patients with delirium, International Journal of Nursing Studies 2004 (41):775-783

Bibliografia (2) O Mahony R., Synopsis of the National Institute for Health and Clinical Excellence Guideline for Prevention of Delirium, Annals of Internal Medicine. 2011;154:746-751 Pretto M. et all., Effects of an interdisciplinary nurse-led Delirium Prevention and Management Program (DPMP) on nursing workload: A pilot study, International Journal of Nursing Studies 2009;46:804 812 Querques J., Disordered consciousness: delirium in the intensive care unit, Seminars in Anesthesia, Perioperative Medicine and Pain 2006;25(4):219-224 Stroud S. D. et Al., Personal digital assistant use by nurse practitioners: A descriptive study. Journal of the American Accademy of Nurse Practitioner 2009;21:31-38 Tabet N., Howard R., Non pharmacological interventions in the prevention of delirium, Age Ageing 2009;l (4):38-44 Witlox J. et Al., Delirium in Elderly Patients and the Risk of Post discharge Mortality, Istitutionalism and Dementia, A Meta-analysis. JAMA2010;304(4):443-51 Zalon M.L. et all., Using PDAs to detect cognitive change in the hospitalized elderly patient. Applied Nursing Research 2010;23:e21 e27 National Clinical Guideline Centre2010. Delirium: diagnosis, prevention and management, Clinical Guideline 103