Il sistema agroalimentare

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Transcript:

Università degli studi di Teramo Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Lezioni di Economia e gestione delle imprese vitivinicole Il sistema agroalimentare Emilio Chiodo Anno Accademico 2015-2016 Il sistema agroalimentare L insieme di attività (cioè imprese e settori) tra di loro collegate da rapporti commerciali e che contribuiscono alla creazione del valore del prodotto alimentare come, infine, giunge sulla tavola del consumatore. E, in sostanza, tutto ciò che interviene tra field (il campo coltivato) e fork (la forchetta, la tavola del consumatore). Produzione di mezzi tecnici per l agricoltura (fertilizzanti, mangimi, ecc.) Agricoltura Industria alimentare Distribuzione al consumo Ristorazione collettiva 1

Il sistema agroalimentare Settore Insieme delle imprese che producono principalmente un dato bene o servizio (es. settore agricolo: imprese per più del 50% agricole) Branca Insieme delle attività che concorrono alla produzione di un dato bene o servizio (es. branca agricoltura: tutte le attività agricole svolte da qualsiasi impresa, anche non agricola) Il sistema agroalimentare Complesso agroindustriale Insieme delle attività alimentari e delle attività di trasformazione delle materie prime agricole a fini non alimentari (silvicoltura, industria del tabacco, cuoio e pellami, tessile, ecc.) Complesso agroalimentare Insieme delle attività che riguardano i prodotti alimentari Produzione (agricoltura, allevamento, pesca) Trasformazione (industria agroalimentare) Distribuzione (distribuzione alimentare, ristorazione) 2

Il sistema agroalimentare Mercati esteri Agricoltura e allevamento Complesso agroalimentare Industria agroalimentare Distribuzione Alimentare Ristorazione Consumatore finale Complesso agroindustriale Industrie non alimentari Industrie e servizi collegati Malassis L., Ghersi G. (edited by), Introduzione all economia agroalimentare, Il Mulino, Bologna Il sistema agroalimentare italiano Le dimensioni del sistema agroalimentare: sulla creazione di ricchezza Il sistema agroalimentare italiano vale (nel 2013) 266 miliardi di euro, vale a dire circa il 17% del PIL nazionale. Nel 2010, la dimensione economica del complesso è stimata in circa 246 miliardi di euro, pari al 16,9% del PIL. Sui consumi delle famiglie Nel 2013 la spesa complessiva delle famiglie italiane per generi alimentari, bevande e tabacco è stata di circa 138 miliardi di euro in valori correnti, con una diminuzione dello 0,7%, in valore, e del 3,1%, in quantità, rispetto al 2012. Sul complesso della spesa effettuata dalle famiglie, quella per generi alimentari, bevande e tabacco rappresenta la quota più importante (17,3%) dopo i consumi per l abitazione. 3

Il sistema agroalimentare italiano L evoluzione di lungo periodo del sistema agroalimentare Anno1995 La dimensione economica di questo sistema era di circa 268.300 miliardi di lire pari al 15% dell intero PIL italiano. Il sistema è cresciuto leggermente di più del resto dell economia nazionale e la quota è rimasta pressoché inalterata. Dal 1997 al 2007, la quota dei consumi alimentari, in valore, sulla spesa totale delle famiglie è scesa dal 17,4% al 15,6%. Il sistema ha perso d importanza nei consumi delle famiglie ma non nella creazione di ricchezza nazionale. Il sistema agroalimentare italiano Fonte: INEA (2013), L agricoltura italiana conta 4

Il sistema agroalimentare italiano Fonte: elaborazioni da dati INEA e IMF Il sistema agroalimentare italiano Il sistema agroalimentare italiano vale (nel 2013) 266 miliardi di euro, vale a dire circa il 17% del PIL nazionale. Fonte: INEA (2014), L agricoltura italiana conta Agli agricoltori è andato il 11,3% della torta. Il resto della torta è stato prevalentemente diviso tra: Commercio e distribuzione, con il 39,6%; Servizi di ristorazione, con il 16,6%; Industria alimentare, con il 10% Al trade, quindi, cioè distribuzione commerciale + ristorazione, è andato circa il 56% del valore complessivo creato. 5

Il sistema agroalimentare italiano Nel 2004, agli agricoltori è andato il 15,3% della torta (208 miliardi di euro): 15,5% 0,4% 5,6% 13,1% 8,3% 15,3% 33,9% 7,9% VA dell'agricoltura Consumi intermedi agricoli Commerico e distribuzione VA industria alimentare VA servizi di ristorazione Imposte dirette settori agroindustriali Contributi alla produzione Investimenti agroindustriali Il resto della torta è stato prevalentemente diviso tra: - Commercio e distribuzione, con il 33,9% -Servizi di ristorazione, con il 15,5% - Industria alimentare, con il 13,1% Al trade, quindi, cioè distribuzione commerciale + ristorazione, è andato circa il 50% (precisamente, il 49,4%) del valore complessivo creato Il sistema agroalimentare italiano Nel 1995 agli agricoltori andava (in mld di Lire) il 18,2% della torta: 15% 3% 9% 48% 18% 7% VA agricoltura Consumi intermedi agricoli Commercio e distribuzione VA industria agroalimentare Contributi alla produzione agricola Investimenti agroindustriali Il resto della torta era allora così diviso: - Commercio e distribuzione (che in questo caso include anche i servizi di ristorazione, quindi l intero comparto trade), con il 47,3% - Industria alimentare, con il 15,1% 6

Il sistema agroalimentare italiano Il Valore Aggiunto (VA) è un indicatore efficace della creazione di valore di un settore. Esso, infatti, è calcolato sottraendo al valore della produzione il costo dei mezzi tecnici acquistati per realizzarla. Il Valore Aggiunto dell agricoltura italiana: Fonte: elaborazioni da dati INEA Valore aggiunto Il sistema agroalimentare E la misura dell'incremento di valore che si verifica nell'ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali grazie all'intervento dei fattori produttivi (capitale e lavoro) a partire da beni e risorse primarie iniziali. La differenza tra il valore finale dei beni e servizi prodotti e il valore dei beni e servizi acquistati per essere impiegati nel processo produttivo è il valore aggiunto. Può essere osservato in tre modi differenti, tra di loro equivalenti: dal punto di vista della produzione, sottraendo al valore dei beni e servizi prodotti il valore dei beni e servizi necessari per produrli; osservando come i redditi vengono distribuiti ai fattori della produzione; sommando il valore dei beni e servizi venduti al consumatore finale, osservando cioè la spesa. VA = Produzione Consumi Intermedi VA = Costo del lavoro + Oneri Finanziari + Utile + Imposte + Ammortamenti 7

Il sistema agroalimentare italiano La formazione del valore nel sistema agroalimentare tende, quindi, gradualmente a spostarsi verso i servizi a valle, quelli più vicini al consumatore Sia la componente agricola che quella industriale faticano a difendere la propria quota nella creazione del valore. Le ragioni, pur con le differenze del caso, sono in realtà comuni ai due settori. La Filiera: Il sistema agroalimentare Insieme degli agenti e delle operazioni che concorrono alla formazione ed al trasferimento di un prodotto (o di un gruppo di prodotti) allo stadio finale di utilizzazione. Analisi di filiera Identificazione di tutte le attività tecniche ed economiche che intervengono nella fabbricazione di un prodotto alimentare fino alla sua commercializzazione. Analisi delle operazioni (dei processi produttivi) realizzati lungo la catena di trasformazione di un prodotto 8

Il sistema agroalimentare italiano La Logistica concerne la gestione efficiente dei flussi fisici dei prodotti, al fine di minimizzare i costi e massimizzare il valore del prodotto finale. Si pensi, per esempio, ai livelli organizzativi richiesti dalla cosiddetta Catena del freddo. La Rintracciabilità, invece, concerne la gestione efficace dei flussi informativi connessi al prodotto tra i soggetti della filiera. Tali flussi informativi, a differenza di quelli fisici, sono bidirezionali cioè si muovono sia dal produttore al consumatore che viceversa. (Rintracciabilità) (Logistica) L analisi di filiera Rintracciabilità Rintracciabilità = la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione (Reg. 178/2002) 9

L analisi di filiera Tracciabilità (tracking) Seguire il prodotto da monte a valle della filiera Informazioni lasciate ad ogni passaggio dal prodotto Rintracciabilità (tracing) Ricostruire la storia del prodotto da valle a monte Leggere le informazioni lasciate ad ogni passaggio dal prodotto Tracciabilità interna => tracciabilità di filiera L analisi di filiera Funzione della rintracciabilità Ritrovare l origine e le caratteristiche dei prodotti in ogni punto della filiera in modo da identificare problemi di qualità (rintracciabilità ascendente) Localizzare i prodotti in ogni punto all interno dei canali di distribuzione determinandone provenienze e destinazioni per gestire il loro ritiro in caso di crisi (rintracciabilità discendente) Agevolare l identificazione e il controllo di effetti indesiderati e a lungo termine sull ambiente e sulla salute di persone ed animali Dare informazioni e rassicurare il consumatore 10

Il sistema agroalimentare Le forme di mercato Numero aziende venditrici Natura del prodotto Una Poche Molte Omogeneo Monopolio Oligopolio omogeneo Differenziato Monopolio Oligopolio differenziato Concorrenza perfetta Concorrenza monopolistica Il sistema agroalimentare Concorrenza perfetta Impresa price-taker Scelta delle quantità da produrre Concorrenza monopolistica Numero elevato di imprese / prodotto differenziato Oligopolio Interdipendenza tra le decisioni di un impresa e quelle delle altre che producono lo stesso bene Monopolio Possibilità di scegliere prezzo e quantità prodotta per massimizzare il profitto Impossibilità di ingresso di concorrenti (monopolio naturale e monopolio pubblico) 11

Il sistema agroalimentare Un venditore Molti compratori MONOPOLIO Effetti della dimensione economica Pochi venditori Molti venditori Molti venditori Molti compratori OLIGOPOLIO Un compratore MONOPSONIO Pochi compratori OLIGOPSONIO Grandi dimensioni di impresa consentono economie di scala e maggiori investimenti in innovazione che aumentino l efficienza produttiva Consentono anche, però, di esercitare un maggiore potere di mercato limitando il numero di soggetti venditori (Oligopolio e Monopolio) e compratori (Oligopsonio e Monopsonio) Il sistema agroalimentare italiano In Italia: -Aziende agricole: 1,6 milioni (Censimento 2010) - Imprese industria alimentare: 58,709 (Censimento 2011) - Punti vendita della GDO : 15.781 (Mise 2012) - di cui supermercati: 8.310 - ipermercati: 858 -Quota di mercato dei primi 5 gruppi della GDO: Coop, Conad, Selex, Carrefour e Auchan (2012) = 44% (in termini di superficie di vendita) Dal questo punto di vista, il sistema agroalimentare, non solo in Italia, presenta una situazione particolarmente critica: -Tantissimi produttori agricoli di piccole e piccolissime dimensioni - Molte industrie alimentari di dimensione mediopiccola, anche se variabile per settore e zona - Poche e grandi imprese della Distribuzione Organizzata (o Grande Distribuzione Organizzata, GDO) 12