Programma del Corso AA 07/08



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DISEGNO DI BASE CORSO A Prof. arch. Sebastiano Nucifora Programma del Corso AA 07/08

a) La Geometria Descrittiva Premesse e Obiettivi specifici formativi Il Corso di Disegno di Base, posto al primo anno del corso di Laurea quinquennale a ciclo unico, ha il compito di introdurre lo studente alla conoscenza e all'uso del mezzo espressivo per eccellenza nella vita di un futuro architetto. Tale mezzo è il disegno d'architettura che, seppure deve essere inteso come corpus unico, presenta tali e tante sfaccettature da esigere, in prima analisi, approcci diversificati, per arrivare, con l'inoltrarsi della conoscenza, ad un ricongiungimento concettuale e pratico delle singole discipline in un unico sapere capace di ridare unitarietà e completezza al suo complesso universo. Alla fine dell'esperienza didattica il corso dovrà consegnare allo studente il bagaglio delle informazioni essenziali al controllo del disegno quale mezzo che gli permetterà di esprimere, nel modo più appropriato, la sua idea d'architettura. Sebbene le potenzialità delle moderne tecnologie informatiche rendano oggi indispensabile, a livello applicativo, la conoscenza dei programmi grafici per il disegno computerizzato, è tuttavia fondamentale che lo studente inizi ad apprendere i fondamenti della scienza della rappresentazione secondo i canoni tradizionali. Questo nella convinzione che l'acquisizione delle basi concettuali della disciplina porti, nel seguito del percorso didattico, proprio a quel controllo completo del mezzo disegno che è lo scopo ultimo del Corso. In questo senso, oltre allo studio teorico delle leggi di base del disegno d'architettura sarà richiesta la produzione di elaborati grafici redatti secondo le tecniche del disegno tradizionale (matita e china su cartoncino). L'uso di tale tecnica tradizionale è legato, in un momento in cui la fretta e la velocità sembrano farla da padrone, ad un maggiore sviluppo del concetto di attenzione e del senso del tempo necessario, due fattori fondamentali alla maturazione di un elaborato grafico. Per comodità è possibile ridurre le esperienze a cui si faceva cenno in precedenza a tre discipline: la Geometria Descrittiva, il Rilievo architettonico e il Disegno a mano libera. Rappresentare attraverso il disegno vuol dire comunicare idee o fatti reali, che sono immersi in una realtà tridimensionale, trasferendoli su una superficie a due dimensioni. Questo trasferimento richiede procedure concettuali che non sono sempre di facile comprensione e che necessitano, al fine di una corretta interpretazione, di un codice di lettura oggettivo e universale. Questo codice è, per l'architetto, la base di un linguaggio comune, transnazionale e translinguistico: una sorta d'esperanto riconosciuto che si riferisce a precise procedure capaci di rendere univoco il passaggio delle informazioni. Il compito di una traduzione corretta e riconosciuta è affidato proprio alla Geometria Descrittiva. Non può esservi fraintendimento tra chi esegue un disegno tecnico (il progettista o il disegnatore), e chi questo disegno ha il compito di esaminarlo o, semplicemente, di leggerlo. Allora se, com'è logico, non saremmo in grado di raccontare una storia se non avessimo prima imparato a parlare, così non possiamo elaborare un progetto senza aver prima compreso le regole della rappresentazione. Il disegno è la parola dell'architetto, i progetti saranno le sue storie. Come ogni parola, così ogni segno tracciato sul foglio di carta, o sullo schermo del computer, dovrà possedere un significato ben preciso, univoco e comprensibile a noi e a chi lo leggerà. Temi e argomenti di base Il tema riguarderà lo studio e il ridisegno di alcuni progetti/disegni relativi alle case-torre dell'architetto lussemburghese Leon Krier. Le architetture proposte, di cui verranno fornite solo immagini prospettiche, dovranno essere re-inventate sulla base delle indicazioni fornite dalla docenza durante le ore di lezione. Alla fine dovranno essere realizzati: disegni in P.O., assonometrie, spaccati assonometrici, prospettive e sezioni prospettiche, ombre in P.O., assonometria e prospettiva. Una tavola finale prevederà anche il trattamento dei disegni eseguito con la tecnica dell'acquarello. I temi grafici delle esercitazioni in aula riguarderanno soprattutto il ridisegno di parti del manufatto che più richiedono la conoscenza delle regole della G.D. ed in

particolare il ridisegno di: scale, tetti, archi e superfici voltate. Il lavoro è individuale e verrà realizzato esclusivamente secondo i metodi tradizionali a chine e a matita su cartoncino bianco in tavole di formato A2, come meglio evidenziato nell allegato al presente programma. Di seguito vengono elencati gli argomenti di base della disciplina Concetti generali - Fondamenti di geometria proiettiva Le doppie proiezioni ortogonale - Rappresentazione di punto, retta e piano - Rette e piani particolari - Condizioni di appartenenza, di parallelismo e di perpendicolarità. Le proiezioni assonometriche - Assonometrie ortogonali e assonometrie oblique - Rapporti di riduzione e metodo del ribaltamento - Esplosi e spaccati assonometrici Le proiezioni prospettiche - Prospettiva di una retta - Prospettive accidentali e frontali - Metodo dei punti di fuga - Metodo dei punti di misura - Metodo del taglio dei raggi visuali Teoria delle ombre -Ombre in P.O. -Ombre assonometriche -Ombre prospettiche Costruzioni geometriche di scale, tetti, archi e volte. b) Il Rilievo architettonico Il disegno non attiene solo al campo della comunicazione e dei suoi codici; un altro dei ruoli che gli appartengono è quello della conoscenza e, per ciò che ci riguarda in particolare, della conoscenza della realtà costruita. Disegnare la realtà, prima ancora che rappresentarla, significa vederla e conoscerla, anzi ri-conoscerla. Tale compito è affidato al Rilievo Architettonico. Attraverso il rilievo, da quello percettivo a quello metrico, la realtà costruita verrà discretizzata e rappresentata nell'essenzialità delle sue geometrie e dei suoi elementi architettonici, avvalendosi del disegno nelle sue varie forme: da quello a mano libera fino alle rappresentazioni complesse di modelli tridimensionali. Il disegno, sebbene principale, non sarà comunque il solo mezzo d'indagine e, per una conoscenza completa del manufatto architettonico, una grande importanza verrà data alle indagini di tipo storico, cartografico, iconografico e fotografico riguardanti il manufatto stesso. Temi ed argomenti di base Il tema sarà svolto individualmente e riguarderà il rilievo e la rappresentazione di due piccoli spazi architettonici: la propria stanza e uno spazio urbano da concordare successivamente con la docenza. Nella sua versione finale il lavoro verrà realizzato esclusivamente attraverso l'uso del disegno informatizzato. La distribuzione dei temi e le modalità di rappresentazione saranno oggetto di una specifica comunicazione da parte della docenza. Il formato delle tavole è identico a quello di Geometria Descrittiva Di seguito vengono elencati gli argomenti di base della disciplina -Ruolo e significato del rilievo architettonico -L'attenzione la descrizione e la memoria -Il taccuino e lo schizzo -Il rilievo percettivo e il rilievo a vista -Il progetto di rilievo -La presa delle misure -La restituzione del rilievo -Il rilievo del colore -Metodi di rilevamento strumentale

c) Il disegno a mano libera Con tale denominazione è da intendersi sia il disegno del taccuino di viaggio, il disegno veloce, l'appunto grafico utile tanto alla comprensione della realtà costruita, quanto alla comunicazione della prima idea progettuale; sia il più classico disegno dal vero, non dimenticando come grandi architetti, vedi Ridolfi, sono stati capaci di eseguire a mano libera dei veri e propri disegni geometrici esecutivi. Le comunicazioni in aula e le esperienze legate a questa disciplina tenderanno a mettere in evidenza le differenze sostanziali che esistono tra il disegno veloce e il disegno dal vero, e cercheranno di indirizzare lo studente all'uso di un disegno per l'architettura piuttosto che di un disegno artistico in senso stretto. Temi ed argomenti di base Il tema è il viaggio che ogni studente intraprende per raggiungere la Facoltà di Architettura. Tale viaggio potrà dunque essere un viaggio urbano (es. da via Possidonea alla Facoltà), oppure un viaggio territoriale (es. da Catania a Reggio Calabria). Ogni studente dovrà essere in possesso di un taccuino (di formato A5 con fogli bianchi di grammatura 100gr. La copertina deve essere rigida e la rilegatura a spirale. Non viene data alcuna indicazione per quanto riguarda la marca, il colore della copertina etc...) nelle cui pagine disegnerà ciò che lungo il tragitto vede e riconosce come tappe fondamentali. Tra tutti i disegni prodotti durante l'arco dell'anno lo studente ne dovrà in seguito scegliere 20, in ordine spaziale sequenziale, scansionarli e impaginarli in una tavola di formato speciale di cui la docenza fornirà il fac simile. Ogni disegno dovrà essere accompagnato da un testo, come meglio specificato nello stesso allegato. Una delle venti tappe proposte dallo studente dovrà inoltre essere ridisegnata dal vero in una tavola formato A2, del tutto simile a quella usata per Geometria o Rilievo Il Taccuino personale potrà, e dovrà, contenere inoltre qualsivoglia tipo di disegno, testo, appunto etc...e sarà comunque oggetto d'esame finale. d) Appendice: lo spazio In parallelo allo studio di queste tre discipline, il corso si occuperà trasversalmente, cioè con un approccio di tipo interdisciplinare, a ciò che è il blocco di pietra grezza, la materia prima del disegno. Tale materia prima è lo spazio, che il disegno dell architetto, misura, definisce, significa. Il corso si occuperà di questo tema attraverso la presentazione di cinque testi, la cui lettura è obbligatoria e il cui contenuto sarà l oggetto di una delle prove pre-esame utili all ammissione. I libri in questione sono i seguenti: Abbott E.A., Flatlandia. Racconto fantastico a più dimensioni, Adelphi, Milano 1966-2005 Perec G., Specie di spazi, Bollati Boringhieri, Torino 1994 Giorgini B., Spazio, Clueb, Bologna 1999 Emmer M., Mhatland, dal mondo piatto alle ipersuperfici, Laterza, Bari 2004 Bachelard G., La poetica dello spazio, Dedalo, Bari, 1975

Esercitazioni in aula Compatibilmente con lo svolgersi delle lezioni, sono previste, di volta in volta, esercitazioni in aula concernenti gli argomenti trattati. Tali esercitazioni verranno eseguite su fogli da disegno in cartoncino bianco liscio non squadrato tipo Fabriano cm 33x48. Alla fine dell anno i fogli dovranno esser raccolti in una carpetta. Gli studenti dovranno essere sempre forniti del materiale occorrente per lo svolgimento delle esercitazioni: squadrette, matite etc... Modalità di svolgimento dell'esame L'esame avverrà in un'unica seduta, non prima della sessione di giugno 2008 ed accrediterà allo studente 8 cfu. L'esame consisterà nella valutazione degli elaborati grafici prodotti e da un contestuale colloquio orale riguardanti i temi discussi durante le lezioni. L'ammissione all'esame finale è subordinato al superamento di due prove scritto/grafiche pre-esame riguardanti i temi del corso e della Geometria Descrittiva in particolare. Tali prove si terranno in data da stabilirsi, a partire da maggio 2008. Bibliografia di riferimento per la geometria descrittiva: Bertoldo T., Tecnica grafica, Atlas, Bergamo 1989 Saccardi U., Applicazioni della Geometria Descrittiva, LEF, Firenze 1989 Docci M., Migliari R., Scienza della Rappresentazione, NIS, Roma 1992 per il tema su Leon Krier: Krier L., Scritti e disegni, Cluva, Verona 1984 Krier L. Architettura. Scelta o fatalità, Laterza, Bari 1995 per il rilievo architettonico Marini L., Il rilievo per il restauro, Hoepli. Milano 1990 per il disegno a mano libera Cogliandro D. Disegni da viaggio, Biblioteca del Cenide, Reggio Calabria 2002 Le Corbusier, Carnets, Electa Milano 2002 Natalini A., Disegni, Motta, Milano 2002