Qualità e Tipicità dell Alimento: alla ricerca del benessere!

Documenti analoghi
Aspetti generali. Caratteristiche: I lipidi, anche detti grassi, sono composti ternari C, H, O (possono contenere anche P, N)

I LIPIDI (GRASSI) Cosa sono

FRUTTA, VERDURA ed ACQUA proprietà ed effetti sulla salute. Dr.ssa Simona Midili Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Azienda USL di Modena

Uova, colesterolo e grassi saturi. La rivalsa. Wanda Rizza

I lipidi Informazioni complementari

Classificazione. In base alla composizione chimica i lipidi si classificano in: Lipidi semplici (costituiti da CHO)

I LIPIDI DELLA CARNE Alcuni miti da sfatare

LATTE E DERIVATI E TUMORE. Sabina Sieri Unità di Epidemiologia e Prevenzione Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano

Qualità nutrizionale del pollo Brianzolo

Adeguatezza nutrizionale della dieta senza glutine

Lavoro, alimentazione, ed età: come orientarsi. Stefania Maggi CNR Istituto di Neuroscienze Invecchiamento-Padova

Quando si pensa ad una dieta per il colesterolo va innanzitutto valutato quale sia il reale obiettivo di tale strategia alimentare.

LA DIETA MEDITERRANEA dalle origini ad oggi. Dr.ssa Ylenja Persi Dietista Servizio Medicina Sportiva e SIAN USL Modena

Piacenza, 11 febbraio 2014 Sostenibilità, opportunità e criticità nella filiera latte post 2015

MODULO 2 UNITÀ 2.3 I LIPIDI

La Nutraceutica, gli Alimenti Funzionali e gli Integratori: realtà e prospettive dott. Antonio Verginelli

Formula 2 Vitamin & Mineral Complex Donna

Così negli anni 1970 il Dott. Walter Voegtlin ha scritto il libro The Stone Age Diet

La DIETA MEDITERRANEA

Prevenzione primaria: stili di vita e alimentazione Sabina Sieri

La piramide degli alimenti indica,in maniera semplice e intuitiva, i comportamenti da tenere per una corretta alimentazione. Nella piramide compaiono

Modelli alimentari e salute: quanto è mediterranea la nostra dieta? Brescia, 30 marzo 2017

Acido folico e difetti del tubo neurale dal punto di vista della tossicologia alimentare

GLUCIDI COME ALIMENTI

Chimica degli Alimenti

Alimentazione è benessere. Alessandra Bordoni DISTAL- sede di Cesena (Università di Bologna)

Nutriamo le nostre ossa.. ma non solo! Maria Angela Visintin

Abitudini dietetico-comportamentali e rischio cardiovascolare : aggiornamenti

OLIO DI SEMI DI CANAPA BIO SPREMUTO A FREDDO 500 ML

Obesity, morbidity and mortality

Azione integrata nella terapia della psoriasi. WELLPHARMAsrl

scaricato da

L AF fa bene alla salute e migliora la qualità di vita

LIPOPROTEINA(a) E RISCHIO DI MORTE PER TUTTE LE CAUSE IN SOGGETTI ANZIANI FREE-LIVING: lo STUDIO InChianti

I LIPIDI. - Semplici : trigliceridi e steroidi - Complessi : fosfolipidi. I lipidi hanno diverse importanti funzioni per il nostro organismo:

Le abitudini alimentari degli italiani sono ancora favorevoli alla prevenzione?

NUOVI ALIMENTI E OGM

I LIPIDI o GRASSI. Sono definiti composti ternari perché formati generalmente da 3 elementi: C (carbonio), H (idrogeno), O (ossigeno).

Stili di vita Prevalenza dei fattori di rischio Incidenza delle malattie Cardio Cerebro Vascolari: confronto con dati nazionali

Alimentazione e CCS nel latte

L ALIMENTAZIONE IL NOSTRO CORPO È UNA MACCHINA CHE HA BISOGNO CONTINUAMENTE DI ENERGIA ANCHE QUANDO È A RIPOSO.

D O T T. S S A I O B B I P A O L A B I O L O G A N U T R I Z I O N I S T A I LIPIDI

More information >>> HERE <<<

Richiami alle conoscenze fondamentali

Somministrazione o assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l organismo

Una dieta corretta: suggerimenti e consigli

Sali minerali negli alimenti

I principi nutritivi

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

ACIDI GRASSI (FA) del LATTE

Corretta alimentazione Cosa significa?

Alimentazione sana in pratica

LA DIETA MEDITERRANEA...dalle origini a oggi... Dr.ssa Jenny Pinca

La vitamina B12 nei prodotti lattiero caseari

Obiettivi della nutrizione e alimentazione animale

LIPIDI. Classe eterogenea di di sostanze organiche caratterizzate dall essere insolubili in in acqua ma solubili in in solventi non polari aprotici

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE

LIPIDI. Steroidi Acidi grassi Trigliceridi Fosfolipidi Prostaglandine Vitamine liposolubili

Le raccomandazioni dell OMS. Francesco Branca Director Department of Nutrition for Health and Development WHO HQ

GENOMICA del BURRO. Pier Luigi Rossi Medico Specialista Scienza della Alimentazione Docente Università Bologna

APPROCCIO NUTRACEUTICO

BORGOMANERO. 6 Maggio 2010

Il cuore delle «donne» Milano 19 Maggio Prof. Stefano Carugo Direttore UO Cardiologia AO S.Paolo Milano Università degli Studi Milano

LIPIDI. I lipidi (la parola deriva dal greco lìpos, grasso) sono un gruppo di sostanze grasse presente in tutti gli organismi viventi.

Geni e loro polimorfismi coinvolti. COLIA1 Intr G-T. VDR BsmI (A-G introne 8) VDR Fok1 (ATG -ACG codon 1) VDR TaqI (T-C esone 9) CTR Pro463Leu

Carniton Plus I N T E G R A T O R E N A T U R A L E P E R T U T T E L E S P E C I E A N I M A L I

Lipidi. Piccole molecole organiche di scarsa solubilità in acqua. Grassi, oli, cere, alcuni ormoni, alcune vitamine

PRESENTAZIONE DI UMBERTO VERONESI AL FORUM: LO SCENARIO DI OGGI E DI DOMANI PER LE STRATEGIE COMPETITIVE

LA CARDIOPATIA CONGENITA ED IL CONSUMO DI VINO ED ALIMENTI

regole d oro per la prevenzione della calcolosi renale

Misurazione del. "Strumenti di Sorveglianza Nutrizionale: luci ed ombre" 28 Novembre 2014, Bologna

CAMILLO RICORDI FOOD FOR HEALTH

Effetto di digeriti gastrointestinali di Grana Padano e Trentingrana sulla mineralizzazione ossea in vitro

Fattori di rischio comuni a uomini e donne

PREVENIRE MANGIANDO. Come gli alimenti incidono sulla nostra salute.

FOREVER ARGI+ L-Arginina & complesso vitaminico

LIPIDI COMPLESSI E LIPOPROTEINE

Additional details >>> HERE <<<

Dieta mediterranea. Vita Santoli e Silvia Meucci

IPERCOLESTEROLEMIA E INFIAMMAZIONE NEI UNA MISCELA ESPLOSIVA. Giuseppe Poli Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche Università di Torino

Qualità dell'acqua Pagina 1 di 5

Obiettivi della Commissione Scientifica Ecological Footprint e Produzioni Animali

DIETA MEDITERRANEA. strategie alimentari per il benessere e la disabilità - Formia 15 ottobre Dieta Mediterranea

Istituto Comprensivo E. De Amicis A.S. 2015/2016 Classe III A Alunno: Pastore Ciro

ASTI 30/06/2007 ASPETTI PARTICOLARI NEL PAZIENTE A RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Servono per produrre energia che viene utilizzata per svolgere tutte le attività e per mantenere costante la temperatura del corpo

I lipidi nella alimentazione del bambino. Carlo Agostoni Clinica Pediatrica, Ospedale San Paolo Università degli Studi di Milano

Qualità dell'acqua Pagina 1 di 7

ATTIVITA FISICA e benessere

Prodotti salutistici: una corretta comunicazione

Qualità dell'acqua Pagina 1 di 5

Alimentazione. Dieta mediterranea e accenni Dieta zona

AIE 14 Maggio 2009 Stili di Vita: osservazione e prevenzione del rischio cardiovascolare

Dieta mediterranea e Salute

ANTIOXIDANT ACTIVITY OF OLIVE OIL

I RISULTATI PRELIMINARI SULL IMPIEGO DI LINO NELL ALIMENTAZIONE SU OVINI E BOVINI

I grassi negli alimenti: luci ed ombre

I doppi legami sono in genere nella forma stereoisomera cis

Transcript:

Qualità e Tipicità dell Alimento: alla ricerca del benessere! Formaggio tipico toscano: dal pascolo alla salute Firenze, 10 dicembre 2008

Nel 1953 Keys pubblicò uno studio (1) in cui si affermava che una alimentazione troppo ricca di latte e latticini porta ad un aumento del colesterolo ematico che, a sua volta, significa aumento del rischio di incidenza di malattie cardiovascolari (CHD) (1) Keys A. (1953) Atherosclerosis: a problem in newer public health. J. Mount Sinai Hospital, 20: 118-139. La letteratura medica di quegli anni dimostra che la pesante condanna dei grassi animali nella dieta si basava quasi esclusivamente sugli studi di Keys, il quale aveva confrontato il consumo di grassi animali e l incidenza di CHD in 6 paesi, pur avendo a disposizione i dati di 22 paesi. Il risultato non sarebbe stato così sicuro, come fecero osservare Yerushalmy e Hilleboe (2), se Keys avesse considerato tutti i dati in suo possesso. (2) Yerushalmy J. e Hilleboe H.E. (1957) Fat in the diet and mortality from heart disease. NY State J. Medicine. 57: 2343-2354. Infatti, in uno studio di Wood del 1981 (3), basato su dati statistici provenienti da 21 paesi, il coefficiente di correlazione risultò di -0.04, contro il +0.84 di Keys (3) Wood P.D.P (1981) A possible selection effect in medical science. The Statistician. 30: 131-135.

A rincarare la dose di inadeguatezza delle raccomandazioni che scaturivano dal lavori di Keys, c è anche il fatto che l autore prese in considerazione due soli fattori di rischio: il colesterolo ematico e il grasso totale della dieta. Mentre nel 1961 le raccomandazioni della American Heart Association ne elencavano sette: colesterolo, pressione sanguigna, obesità, fumo, età, sesso e predisposizione genetica. Hopkins e Williams nel 1986 (1) arrivarono addirittura ad elencare ben 270 diversi fattori di rischio. (1) Hopkins P.N. e Williams R.R. (1986) Identification of relative weight of cardiovascular risk factors. Cardiol. Clin. 4: 3-31. Fino ad arrivare a Menotti et al. (2) che, nel 1991, prendendo in considerazione solo 12 fattori di rischio, ne indicarono molti più importanti del colesterolo. (2) Menotti et al. (1991) All cause mortality and its determinants in middle aged men in Finland, the Nederlands and in Italy in a 25 year follow-up. J. Epidem. & Comm. Health. 45: 125-130.

Il colesterolo ha importanti funzioni nell organismo!!! Un adulto normale contiene circa 150 g di colesterolo e ne sintetizza da 700 a 1500 mg quotidianamente. Il colesterolo regola l assorbimento dei grasso a livello intestinale; è il costituente principale delle membrane cellulari, quindi anche dei neuroni; è il precursore degli ormoni steroidei della corteccia renale, degli ormoni sessuali e della vitamina D3; è uno dei fattori di crescita nei mammiferi contenuti nel latte materno.

Il colesterolo contenuto negli alimenti è così importante per la colesterolemia? Lo stesso Keys (1) ha dimostrato che l effetto della somministrazione di larghe quantità di colesterolo alimentare è minimo e diminuisce all aumentare della concentrazione nell alimento perché la sintesi epatica si blocca. Inoltre, solo il 20-50% del colesterolo alimentare viene assorbito. Nei bambini il livello di colesterolo nel sangue è ancora meno sensibile al colesterolo alimentare rispetto agli adulti (2). (1) Keys A. et al. (1965) Serum cholesterol response to changes in the diet. IV. Particular saturated fatty acids in the diet. Metabolism 13: 776-787. (2) Blaxter K.L. e Webster A.J.F. (1991) Animal production and food. Problems and paranoia. Anim. Prod. 53: 261-269.

Nutrizione ottimale significa disponibilità di tutti i nutrienti necessari a soddisfare i fabbisogni nelle proporzioni necessarie. Il latte e i suoi derivati sono alimenti adeguati in questo senso. La composizione in acidi grassi del latte dei ruminanti è diversa da quella del latte umano, specie nei riguardi degli acidi a catena corta (4-8 atomi di carbonio). Solo un paio di acidi grassi possono essere considerati dannosi, fra i quali il miristico. In un esteso studio condotto in Gran Bretagna (1) si è dimostrato che l incidenza delle malattie cardio-vascolari diminuiva significativamente all aumentare del consumo di latte e latticini. (1) Med. Res. Counc. (1991) The Caerphilly and Speedwell prospective heart disease studies. Progress Report no. 7. Cardiff. Anche il calcio del latte è importante, non solo come fattore di prevenzione di osteoporosi e rachitismo, ma anche come regolatore della pressione arteriosa, uno dei rischi maggiori nei riguardi delle CHD e della funzionalità renale (2). (2) Miller G.D. (1999) Calcium and dairy foods in reducing hypertension risk. Proc 25 Int. Dairy Congr. Aarhus, 101-106.

Gurr (1) ha confermato gli effetti protettivi del latte nei riguardi di alcuni tipi di tumori, effetti già individuati fino dal 1933. (1) Gurr M.I. (1999) Lipids in nutrition and health: a reappreisal. No. 11. The Oily Press Library. pp-. 240. La protezione nei riguardi del colon oggi si ritiene sia dovuta principalmente all acido butirrico (2) e all acido linoleico coniugato (CLA), detto acido rumenico (3). (2) Friedman A. e Bar-Shira E. (2005) Effect of nutrition on development of immune competence in chickens gut associated lymphoid system. Proc. 15 Eur. Symp. Poultry Nutr. WPSA. 234-242. (3) Pariza et al. (2001) The biologically active isomers of CLA. Progr. Lip. Res. 40: 283-298. La protezione nei riguardi dei tumori della mammella sembra dovuta al calcio contenuto nel latte (4). (4) Maijala K. (2000) Cow milk and human development and well-being. Liv. Prod. Sci. 65: 1-18.