Lezione 27 Applicazioni Testo Segmenti aziendali (decentramento) Proposta di Soluzione di: Federico Porcu - Silvio Tunis - Luca Deiana
Domanda 1 Il reddito residuale è uguale all attivo operativo medio moltiplicato per la differenza tra il rendimento effettivo degli investimenti e il tasso di rendimento minimo atteso. Vero Falso Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 2
. Vero Infatti Reddito residuale=reddito operativo-reddito minimo Reddito minimo=t.r.min*ao(m) Reddito operativo=t.r. effettivo*ao(m) Quindi: Reddito residuale=t.r. effettivo*ao(m)-t.r.min*ao(m) Metto in evidenza AO(m) => Reddito residuale=ao(m)*(t.r. effettivo-t.r.min)
Domanda 2 Si consideri un azienda che ha solo costi variabili. A parità di condizioni, un aumento dei volumi di vendita non avrà alcun effetto sul rendimento degli investimenti. Vero Falso Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 6
Risposta 2: Falso Il rendimento dell investimento può essere calcolato mediante il ROI: ROI=Reddito operativo/capitale investito All aumentare delle vendite aumenta il reddito operativo (il numeratore della formula) e quindi aumenta anche il rendimento.
Domanda 3 L'utilizzo del rendimento degli investimenti come misura delle performance può spingere i manager a prendere decisioni che non sono nell interesse dell azienda nel suo complesso. Vero Falso Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 7
Risposta 3: Vero Un manager valutato in base al ROI potrebbe respingere opportunità di investimento che sono redditizie per l azienda ma che avrebbero un impatto negativo sulla valutazione della propria performance. In questi casi si avrebbe una situazione nella quale l obiettivo di redditività divisionale è diverso dall obiettivo di redditività aziendale (cioè del massimizzare il Reddito Operativo). Per evitare questo problema sarebbe opportuno adottare il Reddito Residuale (anziché il ROI) come misura della performance di un centro di investimento; tale metodo incoraggia i manager a scegliere investimenti redditizi per l intera azienda (che se valutati con la formula del ROI sarebbero respinti).
Domanda 4 Non si dovrebbe valutare un centro di costo tramite il reddito residuale. Vero Falso Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 8
Risposta 4: Vero Un manager responsabile di un centro di costo non ha controllo su fatturato e investimenti. Il suo ruolo è quello di minimizzare i costi rispetto a uno standard di quantità e qualità che gli viene richiesto dal management. Per valutare la sua performance è utile l analisi delle varianze. Non si può utilizzare il reddito residuale in quanto il reddito effettivo (da cui dipende quello residuale) deriva dai costi (di cui è responsabile) e da altre componenti positive (di cui non è responsabile).
Domanda 5 I manager dei centri di costo sono valutati in base ai ricavi che i loro reparti sono in grado di generare. Vero Falso. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 9
Risposta 5: Falso
Domanda 6 Se in un reparto i costi. superano i ricavi, allora il reparto sarà considerato un centro di costo. Vero Falso Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 10
Risposta 6: Falso Un centro di costo viene così definito in quanto il manager che ne è a capo è responsabile sono dei costi. Esempi di centri di costo sono: amministrazione generale, gestione personale, finanza.
Domanda 7 Quando una divisione di un azienda funziona. a pieno regime, il prezzo di trasferimento da quella ad altre divisioni dovrebbe includere i costi opportunità. Vero Falso Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 11
Risposta 7: Vero Un prezzo di trasferimento è il prezzo addebitato quando un segmento di una azienda fornisce prodotti o servizi a un altro segmento della azienda. Durante la contrattazione tra la divisione cedente e quella acquirente, il prezzo di trasferimento ha sia un limite inferiore (determinato dalla divisione che vende) sia un limite superiore (determinato dalla divisione che acquista). Questi limiti determinano l intervallo di prezzi di trasferimento accettabili, entro i quali i profitti di entrambe le divisioni che partecipano a un trasferimento aumenterebbero. Prezzo di Trasferimento Livello MIN (definito dalla divisione cedente) Livello MAX (definito dalla divisione acquirente) P di trasf. cv per unità + Costo Opportunità P di trasf. Costo di acquisto da fornitore estero dove: Costo Opportunità = MDC tot. sulle vendite perse N di unità trasferite
Domanda 8 Quando per un elemento che è stato trasferito esiste un prezzo di mercato intermedio, questo rappresenta un limite inferiore del prezzo che dovrebbe essere praticato per i trasferimenti tra divisioni. Vero Falso. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 12
Risposta 8: Falso I prezzi di trasferimento dovrebbero garantire un utile sia alla divisione che vende sia alla divisione che acquista. Una divisione che acquista accetterà solo se il prezzo proposto dalla divisione sarà inferiore al prezzo di acquisto dall esterno. Mentre la divisione che vende accetterà il prezzo proposto dalla divisione acquirente solo se il prezzo sarà in grado di coprire i costi di produzione più il costo opportunità (quanto mi offrono gli altri?). In sostanza: Cvu+costo opportunità < P < Costo di acquisto da fornitore esterno
Domanda 9 Nel corso dell esercizio passato, le vendite della Red sono state pari a 150.000 e il rendimento degli investimenti (ROA) è stato pari al 12%. Se l indice di rotazione del capitale investito (ROT) è stato pari a 3, allora l utile operativo (RO) per l esercizio deve essere stato: 6.000 2.000 18.000 non si può determinare con le informazioni date. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 13
Soluzione 9 R.O.A = ROS x ROT = R.O. VENDITE x VENDITE AOM R.O. = ROA x VENDITE ROT 0,12 x 150.000 R.O. = = 6.000 3
Caso Beta RO/V = ROS ROA Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 15
Soluzione 10 Vendite dell esercizio 1. ROA=Reddito operativo/attivo operativo medio => Reddito operativo=roa*attivo operativo medio =0,225*600000=135000 ROS=Reddito operativo/vendite => Vendite=Reddito operativo/ros =135000/0,15=900000 Vendite dell esercizio 1= 900.000 Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 16
. Soluzione 11 Reddito operativo per l esercizio 1 (già calcolato nel precedente passaggio) Reddito operativo=roa*attivo operativo medio=135000 Reddito operativo per l esercizio 1= 135.000 Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 17
. Soluzione 12 Il ROS per l esercizio 2 Dalla scomposizione del ROA possiamo derivare come calcolare il ROS: ROA=ROS*ROT => ROS=ROA/ROT Dato che gli asset turnover dei due esercizi sono uguali allora: ROT1=ROT2=ROT1,2 Quindi: =ROA1/ROS1=0,225/0,15=1,5 ROT1,2 ROS2=ROA2/ROT1,2 =0,18/1,5=0,12 Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 18
Soluzione 13 Attivo operativo medio per esercizio 2. ROS=Reddito operativo/vendite Reddito operativo=ros*vendite=0,12*1200000=144000 ROA=Reddito operativo/attivo operativo medio Attivo operativo medio=reddito operativo/roa= =144000/0,18=800000 Attivo operativo medio per esercizio 2= 800.000 Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 19
Domanda 14 Gilda è una delle divisioni di una grande industria. Lo scorso esercizio, la divisione ha registrato vendite totali pari a 23.380.000, un reddito operativo di 2.828.980 e un attivo operativo medio di 7.000.000. Il tasso di rendimento minimo atteso dall azienda è 12%. Domande: a. Qual è il margine della divisione (Redditività delle vendite)? (ROS) b. Qual è l indice di rotazione del capitale investito della divisione? (ROT o Asset Turnover) c. Qual è il rendimento degli investimenti (AOM) della divisione? (ROA) d. Qual è il reddito residuale di Gilda? Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 20
Soluzione 14. a. ROS=Reddito operativo/vendite=2828980/23380000=0,121 b. ROT=Vendite/Attivo operativo (m)=23380000/7000000=3,34 c. ROA=Reddito operativo/attivo operativo (m)= =2828980/7000000=0,40414 d. Reddito residuale=attivo operativo*delta rendimenti= =7000000*(0,40414-0,12)=1.988.980 Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 21
Domanda 15 Alla Cogest, nel corso dell ultimo mese, si è avuto un tempo di coda di 5,3 giorni, un tempo di ispezione di 0,5 giorni, un tempo di lavorazione di 1,9 giorni, un tempo di attesa di 4,5 giorni e, infine, un tempo di movimentazione pari a 0,5 giorni. Domande: a. Determinare il tempo di throughput. b. Determinare l efficienza del ciclo di produzione (MCE). c. Che percentuale del tempo di produzione è dedicata ad attività non a valore aggiunto? d. Calcolare il tempo del ciclo di consegna. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 22
Soluzione 15/ a.-b. Il tempo di Throughput (o tempo del ciclo di produzione ) è il tempo necessario per trasformare le materie prime in prodotti finiti. Esso è costituito dal: - Tempo di lavorazione > è la quantità di tempo per cui viene effettivamente svolto del lavoro sul prodotto (tale attività aggiunge valore al prodotto); - Tempo di ispezione > è la quantità di tempo dedicata ad assicurarsi che il prodotto non sia difettoso; - Tempo di movimentazione > è la quantità di tempo necessaria per spostare i materiali o i prodotti parzialmente completati da una postazione all altra; - Tempo di coda > è la quantità di tempo che un prodotto passa in attesa di essere lavorato, spostato, ispezionato o consegnato. Tempo di Throughput (ciclo di produzione) = = T.diLavorazione + T.diIspezione + T.diMovimentazione + T.diCoda = = 1,9 + 0,5 + 0,5 + 5,3 = 8,2 gg
Efficienza del ciclo di produzione (MCE) = Tempo a valore aggiunto Tempo di Throughput MCE = 1,9 / (1,9 + 0,5 + 0,5 + 5,3) = 1,9 / 8,2 = 0,23 = 23% Ciò indica che una volta messa in produzione, un unità tipica viene fatta lavorare solo per il 23% del tempo. Soluzione 15/ c.-d. % di Tempo di produzione dedicata ad attività non a valore aggiunto = = 1-0,23 = 0,77 = 77% Poiché l MCE è del 23%, il complemento di questo importo, cioè il 77% del tempo totale di produzione, è dedicato ad attività non a valore aggiunto. Tempo del ciclo di consegna = = Tempo di attesa + Tempo di Throughput = 4,5 + 8,2 = 12,7 gg
Caso 16/1 La Leontief ha una Divisione Componentistica che produce i propri articoli sia per le altre divisioni della società che per clienti esterni. La Divisione Attrezzature Speciali dell azienda ha commissionato alla Divisione Componentistica 2.000 componenti speciali all anno (CS). I componenti in questione avrebbero dei costi variabili di produzione (cvp) pari a 17,00 per unità. La Divisione Attrezzature Speciali ha ricevuto un'offerta da un fornitore esterno per il componente speciale al prezzo di 28,00 per unità. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 25
Caso 16/2 Per avere il tempo e lo spazio per produrre i CS, la Divisione Componentistica dovrebbe ridurre la produzione di un altro componente che sta attualmente producendo, il componente J3. Il componente J3 è venduto al prezzo unitario di 34,00 (pu) e richiede un costo variabile di produzione di 22,00 (cvp) per unità. I costi di imballaggio e spedizione (sped) del componente J3 ammontano a 4,00 per unità. I costi di imballaggio e spedizione del componente CS ammonterebbero solo a 0,50 per unità. La Divisione Componentistica sta producendo e vendendo 10.000 unità all anno del componente J3. La produzione e la vendita di J3 diminuirebbero del 10% (quindi di 1.000 unità) se si producesse il nuovo componente CS per la Divisione Attrezzature Speciali. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 26
Domanda a. a. Quale è la gamma di prezzi di trasferimento all interno della quale aumenterebbe il ricavo di entrambe le divisioni se queste si accordassero per il trasferimento di 2.000 componenti speciali all anno da una divisione all altra? Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 27
Soluzione Domanda a. VENDITRICE. Cvu+costo opportunità < P < Costo di acquisto da fornitore esterno Il prezzo per la divisione venditrice deve essere sufficiente per coprire i costi variabili unitari (cvu= 17,00+ 0,50) e il costo opportunità unitario rispetto alle unità trasferite (2000). Calcoliamo il costo opportunità (a cosa rinuncio se decido di trasferire queste unità alla divisione Attrezzature speciali?): Costo opportunità a unità trasferita= =[(34-22-4)*1000]/2000= 4,00 Quindi: P > 17+0,50+4 = 21,50
Soluzione Domanda a. ACQUIRENTE. Cvu+costo opportunità < P < Costo di acquisto da fornitore esterno Il prezzo per la divisione acquirente deve essere inferiore rispetto all alternativa di acquisto esterno. La divisione ha ricevuto un offerta da un fornitore esterno al prezzo di 28,00. Quindi: P< 28,00
In sostanza il range entro cui può oscillare il prezzo di trasferimento è: 21,50<P< 28,00
Domanda b. Fare un trasferimento interno dei pezzi è nell interesse dell azienda nel suo complesso? Motivare la risposta. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 30
Risposta - Domanda b. Fare un trasferimento interno dei pezzi è nell interesse dell azienda nel suo complesso? Motivare la risposta Sì è nell interesse dell impresa. Il costo che deve sostenere l impresa per produrre le unità è di 21,50. Acquistarlo all esterno invece costerebbe all impresa 28,00. Corso di Laurea EGA - Programmazione & Controllo - prof. G. Riccio 31