L APPLICAZIONE DI BASILEA 2 NEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO



Documenti analoghi
Le strategie delle piccole banche nel nuovo quadro regolamentare di Basilea 2

Finanziamento Immobiliare Finanziamenti strutturati, leasing, mezzanine e NPL

Le regole di Basilea II per il credito immobiliare

IL RAPPORTO BANCA - IMPRESA ALLA LUCE DI BASILEA 2

Verso Basilea 2 Minacce in vista per le PMI?

III PILASTRO INFORMATIVA AL PUBBLICO AL 31/12/2014

Il valore della garanzia Confidi per la mitigazione del rischio di credito

Corso di Finanza aziendale

Da più parti si sente dire e si legge che con Basilea 2 non serviranno più le garanzie o che esse avranno un ruolo ridotto.

Regione Liguria. Vademecum BASILEA 2. In collaborazione con

Corporate Banking e Basilea 2: come cambia il rapporto banca-impresa

Lezione 1. Uniformità sistema creditizio. Basilea 1. Basilea 2, fattori di ponderazione, il concetto di rating

TERZO PILASTRO DI BASILEA 2 - INFORMATIVA AL PUBBLICO al 31 dicembre 2011

REGOLE REGOLE. Comunicazione. Economia reale e monetaria. Competenze. Concorrenza. Mercati creditizi e finanziari. Tecnologia BANCA IMPRESA

BASILEA 2. La struttura generale dell accordo LE TAPPE PRINCIPALI

Modello Interno di Rating del Segmento Retail

Basilea 2: Vincere insieme la sfida del RATING

Vademecum Accordi di Basilea. Basilea 1 (Accordi in vigore dal 1998)

Ciclo economico e qualità del credito retail: applicazione e risultati di un modello di Stress Testing

L esperienza del Credito Italiano nelle gestione del rischio con metodi statistici - focus sul portafoglio small business -

Criteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca

Lezione 2. Il rating. Il rating. Sistemi di rating, il rating esterno

Corso di Finanza Aziendale

Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore

Informativa al Pubblico

Confidi 107 e Fondi Statali di Garanzia: aspetti della circolare 263 e le simulazioni di impatto verso Basilea 3

Tavola 1 Requisito informativo generale

MODELLO TEORICO DEI REQUISITI DI PROFESSIONALITA DEGLI AMMINISTRATORI

I METODI DI PONDERAZIONE DEL RISCHIO

Le valutazioni immobiliari nel processo creditizio delle banche: aspetti operativi e regolamentari

ING Lease (Italia) S.p.A. Informativa al pubblico Pillar III 31/12/2013

*(67,21(,03$77,25*$1,==$7,9,(

I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

Ruolo delle Obbligazioni Bancarie Garantite nella strategia di raccolta di Intesa Sanpaolo

GLI ELEMENTI ANDAMENTALI DEL RATING AZIENDALE

INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014

A volte il risultato della revisione è l'attribuzione di un rating peggiorativo, che può portare alla revoca in tronco degli affidamenti!

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

*** Terzo pilastro dell accordo di Basilea II / Basilea III

ISA SpA III Pilastro Informativa al pubblico - Anno 2012

SERVIZI PER LA GESTIONE DELLA LIQUIDITA OFFERTA CASH MANAGEMENT. Prima dell adesione leggere il prospetto informativo Settembre 2011

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

Le strategie delle banche retail nel mercato del credito al consumo. STEFANO COSMA Università di Modena e Reggio Emilia - CEFIN

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

CATTOLICA ASSICURAZIONI

Cassa Rurale ed Artigiana di Cortina d Ampezzo e delle Dolomiti Credito Cooperativo. Piano strategico

L INDUSTRIA DEL CREDITO AL CONSUMO TRA RICERCA DEI RISULTATI E CONTROLLO DEL RISCHIO

Il Factoring e le piccole e medie imprese

Dott. Antonio Renzi. Banca d Italia Servizio Vigilanza sugli Enti Creditizi Vigilanza Creditizia e Finanziaria

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

Basilea 2: Cosa devono fare le banche adesso. Le nuove istruzioni di vigilanza e i processi implementativi in atto. Convegno ABI

Il confidi nazionale della cooperazione italiana. Sosteniamo lo sviluppo delle imprese cooperative

Direzione Attività Produttive PATRIMONIALIZZAZIONE DEI CONFIDI

Progetto DAP Database delle Abitudini di Pagamento

La Gestione Speciale VITARIV Informazioni per il Fondo Pensione Medici. 22 a Assemblea Ordinaria

La gestione della garanzia immobiliare e Basilea II. Paolo Merati - Qualità del Processo Creditizio Credit Policies and Credit Risk Management

Il Rating Pubblico: una nuova leva di sviluppo per le PMI

Tra crisi economica e modello dimensionale: coesione e sinergia per crescere insieme

Rating interni e controllo del rischio di credito

IFITALIA SPA INTERNATIONAL FACTORS ITALIA. Direzione Commerciale Dicembre 2006

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Indice. Presentazione, di Roberto Ruozi. pag. xiii

L esperienza del nuovo fondo di garanzia ISMEA per l agricoltura. Marzo 2011

INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31 DICEMBRE 2013

INFORMATIVA AL PUBBLICO SULLA SITUAZIONE AL 31/12/2014. Sintesi del documento pubblicato ai sensi della normativa di vigilanza prudenziale

Il Rating Advisory e attività professionale a supporto della continuità aziendale

Basilea 2: Assistenza per il Credito e la Finanza. Vincere la sfida del RATING

IL RUOLO DEL CENTRO FIDI TERZIARIO QUALI GARANZIE?

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

BANCA CREMASCA. Credito Cooperativo Soc. Coop.

REGOLAMENTAZIONE DEL SISTEMA FINANZIARIO. Economia degli Intermediari Finanziari

Convegno Basilea 2 Opportunità o rischio? Tivoli, 22 marzo 2005 Hotel Torre S. Angelo. I CONFIDI alleati delle PMI

Corso di Finanza aziendale

MAPPATURA DEI RISCHI IMMOBILIARI DEI FONDI REAL ESTATE

Quello che pensano le imprese della crisi: un indagine della CNA di Roma sulle imprese della Provincia

Il rischio degli investimenti immobiliari: il modello RER. Prof. Claudio Cacciamani

ESSERE O APPARIRE. Le assicurazioni nell immaginario giovanile

Crisi finanziaria e accesso al credito

Corso di Finanza aziendale

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

Informativa al pubblico

Agenda. Il Gruppo Cariparma Friuladria. Lo scenario economico e bancario. Da Basilea 1 a Basilea 2

Basilea III. Aprile 2013

Sostenibilità e gestione finanziaria nelle casse di previdenza: esperienze a confronto

Comune di San Martino Buon Albergo

Le garanzie come strumento per agevolare l accesso al credito delle PMI

Rating interni e controllo. del rischio di credito

BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI VERGATO (BO) S.c.

Gli indirizzi strategici del PS

RAFFORZATE SOLIDITA PATRIMONIALE E LIQUIDITA ; LA GESTIONE OPERATIVA TRAINA LA REDDITIVITA (+23%): UTILE NETTO 2013: 150 MILIONI

Capitolo 1 Il sistema finanziario e il sistema reale 3. Capitolo 2 I saldi finanziari settoriali e l intermediazione finanziaria 29

BASILEA 2. Allegato Tecnico. Fonte: circolari dedicate alla Fondazione Luca Pacioli

Basilea II; la costruzione di un modello di autodiagnosi dell impresa

IL RUOLO DEL DOTTORE COMMERCIALISTA

Il factoring tra finanza e servizi

Avv. Marinella Baldi Consulente MUVITA

Transcript:

L APPLICAZIONE DI BASILEA 2 NEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO Juan Lopez Funzione Studi - FEDERCASSE Battipaglia, 17 maggio 2006

Indice della presentazione Il Credito Cooperativo L approccio del Credito Cooperativo a Basilea 2 Gli effetti di Basilea 2 sul capitale delle BCC Conclusioni

Il Credito Cooperativo (1) 440 BCC e 3.535 sportelli al 30-06-2005 (11,3% del sistema bancario) in 2.401 comuni; banche locali dalla testa ai piedi radicate in comuni di piccole e piccolissime dimensioni Elevata quota di mercato nei crediti alle piccole e micro imprese Quote di mercato delle BCC al 30/06/2005 % Imprese non finanziarie 5.3 Imprese artigiane 20.4 Altre imprese minori 14.6 Famiglie produttrici 15.3 Famiglie consumatrici 8.8 TOTALE 6.8

Il Credito Cooperativo (2) Il finanziamento a famiglie e imprese è proseguito ad un tasso sostenuto anche in un periodo di difficoltà per l economia italiana Crescita degli impieghi a clientela dal dicembre 2000 al novembre 2005 100% 92.4% 80% 60% 40% 29.8% 20% 0% BCC Sistema bancario escluse BCC

IL nuovo Accordo di Basilea 2

La struttura del nuovo Accordo di Basilea 2 La riforma dell accordo di Basilea è articolata su tre pilastri 1. Requisiti patrimoniali minimi 2. Processo di controllo prudenziale 3. Disciplina di mercato (disclosure) Nuovo accordo di Basilea I Pilastro Requisiti patrimoniali II Pilastro Attività di supervisione III Pilastro Disciplina di mercato Rischio di credito Rischi di mercato Rischi operativi Approccio standard Approccio Rating interni IRB Basic indicator approach Approccio standard Advanced measurement approaches Foundation approach Advanced approach

Il ruolo della modalità di calcolo del capitale Patrimonio di Attività ponderate vigilanza per il rischio 8% La modalità di ponderazione del rischio influisce: sulla capacità di raggiungere la soglia dell 8% e quindi sulla capacità della banca e del sistema bancario di fornire crediti; sul costo del credito

L approccio del Credito Cooperativo a Basilea 2 La scelta dell approccio standardizzato è funzionale alle caratteristiche che contraddistinguono il Credito Cooperativo: prossimità alla clientela e profonda conoscenza del contesto economico locale (paradigma del relationship banking ); clientela di piccole dimensioni che produce flussi informativi non sempre trasparenti; rilevanza degli aspetti qualitativi, oltre che quantitativi, della relazione e nella valutazione della controparte; flessibilità nel rapporto con la clientela; piccola dimensione delle banche (sistemi IRB difficili da introdurre (stringenti requisiti organizzativi, diseconomie di scala, carenza di know-how, scarsa numerosità delle posizioni)

L approccio del Credito Cooperativo a Basilea 2 Il metodo standardizzato (1) Per questi motivi le BCC applicheranno l Approccio Standardizzato che è il più semplice e il più adatto al caso delle banche minori e alla loro clientela. Il sistema delle ponderazioni, previsto dalla direttiva europea che recepisce Basilea 2, rende oggi l applicazione del Nuovo Accordo potenzialmente neutrale sotto il profilo concorrenziale. La riduzione al 75% della ponderazione per i crediti retail (precedentemente stabilita nella misura del 100%) all interno della categoria unrated appare significativa anche perché vi sarà inclusa la clientela-imprese con affidamenti complessivamente inferiori a 1 milione di euro.

L approccio del Credito Cooperativo a Basilea 2 Il metodo standardizzato (2) La ponderazione per i mutui ipotecari residenziali passa dal 50% al 35% (esclusi dal portafoglio retail). I mutui non residenziali verranno ponderati al 100%, con facoltà per le Autorità Nazionali di consentire una ponderazione inferiore (il 50% sul valore del prestito coperto dal 50% del valore di mercato dell immobile, e per il 100% sulla rimanente parte) ove si ritiene che il mercato garantisca il rispetto di stringenti requisiti La ponderazione per i crediti scaduti oltre i 90 giorni passa al 150% (se non coperti da adeguati accantonamenti). Deroga a 180 gg. per 5 anni.

L approccio del Credito Cooperativo a Basilea 2 Il metodo standardizzato (3) Studio di impatto su un campione di 318 BCC Risultati della simulazione la nuova ponderazione conduce ad un risparmio di capitale mediamente consistente; maggiore contributo a questo risparmio viene dalla definizione e dalla ponderazione del portafoglio retail; una parte del risparmio di capitale ottenuto con le nuove ponderazioni viene eroso dall introduzione del requisito per il rischio operativo

L approccio del Credito Cooperativo a Basilea 2 Il metodo standardizzato (4) In sintesi, le ponderazioni previste nell Approccio Standardizzato non penalizzano la clientela elettiva delle banche minori (in particolare di piccole imprese e famiglie).

L approccio del Credito Cooperativo a Basilea 2 Il secondo pilastro L applicazione dell approccio standardizzato non esime anche le piccole banche dal migliorare la capacità di valutazione del merito creditizio. La finalità di Basilea 2 è di determinare una maggiore rispondenza tra capitale e rischio, a prescindere dalle tecniche di determinazione del coefficiente di capitale. Per questo si richiede, nel secondo pilastro, che le banche sviluppino una più solida cultura dei controlli interni dotandosi di sistemi di autodiagnosi e di autocontrollo a fini gestionali, con una più adeguata misurazione di tutti i rischi, e in particolare dei rischi di credito.

Sistema di rating per le imprese clienti delle BCC (1) Obiettivi dotare le BCC di uno strumento gestionale per il controllo dei rischi di credito riconoscibile da Banca d Italia ai fini di Basilea2 II Pilastro Vincoli sistema di classificazione in grado di rispettare le specificità delle relazioni di clientela con le imprese Struttura del Sistema CRC: classificazione della clientela basata su informazioni quali-quantitative

Sistema di rating per le imprese clienti delle BCC (2) Struttura del Sistema CRC: articolazione per aree di indagine Segmentazione Clienti Imprese: tutte le imprese clienti Scala maestra del Rating Cliente: 9 classi + D Definizione di default: conforme a Basilea2 Orizzonte temporale: annuale

SEGMENTAZIONE DELLE IMPRESE CLIENTI SISTEMA CRC-BCC Segmento Imprese Imprese micro e piccole Imprese medie Imprese cooperative } Branche Prodotti agricoli Manifatturiero Edilizia Alberghiero Commercio

ARTICOLAZIONE PER AREE DI INDAGINE Bilancio Contabilità semplificata Centrale Rischi Andamento Rapporto ASQ (Analisi Strategico-Qualitativa) Pregiudizievoli Rischio Settore

STRUTTURA DEL SISTEMA CRC PER LE IMPRESE AREE DI INDAGINE CRITERI PUNTEGGI Bilancio Centrale Rischi Statistico Statistico 0-100 0-100 GRIGLIA DI PONDERAZIONE AREE DI INDAGINE Andamento Rapporto Statistico 0-100 Analisi Strateg-Qualit. Giudizio analista 0-100 PUNTEGGIO COMPLESSIVO Settore Pregiudizievoli Statistico Giudizio analista 0-100 Correzione moltiplic. RATING (Preliminare) NOTCHING RATING (Finale)

CLASSI DI RATING E SCALA NUMERICA Area di indagine Bilancio Centrale rischi Andamento Rapporto ASQ (analisi strategico- Qualitativa) Rischio Settoriale N. Classi e Pesi % 10 25% 10 25% 10 25% 5 20% 5 5% Punteggi 0-10-20-30-40-50-60-70-80-100 0-10-20-30-40-50-60-70-80-100 0-10-20-30-40-50-60-70-80-100 0-25-50-75-100 0-25-50-75-100

CONCLUSIONI (1) Basilea 2 non fa fa che ufficializzare pratiche gestionali sempre più comuni nel mondo bancario Per quanto concerne il il rapporto banca impresa introduce delle apprensioni per le le piccole imprese Azioni che possono essere intraprese per mitigare eventuali problemi: maggiore e migliore dialogo tra banche e imprese; valorizzazione garanzie (confidi, fondi pubblici di di garanzia, politiche di di sistema).

CONCLUSIONI (2) Le simulazioni condotte finora inducono a ritenere che l introduzione delle nuove regole di di Basilea 2 aumenterà la la capacità delle BCC di di offrire credito alle piccole imprese. L approccio delle Banche di di Credito Cooperativo non può prescindere dal mantenimento e dalla valorizzazione della relazione con il il cliente Il Il necessario aggiornamento delle tecniche di di valutazione del merito creditizio va quindi inserito nel più ampio contesto di di un complessivo miglioramento delle capacità di di servizio alla clientela

CONCLUSIONI (3) Il Il Credito Cooperativo ritiene che Basilea 2 vada colta come un opportunità per: Rafforzare il il presidio del rischio di di credito (quindi governo, organizzazione e controllo, scoring) Rafforzare la la partnership con gli operatori locali