dott.ssa Simona Caprilli Psicologa Psicoterapeuta

Documenti analoghi
CORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO. LEZIONE 2 Ing. Martina Grasso 1

La comunicazione con i familiari

LA COMUNICAZIONE. mettere in comune. La radice etimologica della parola vuol dire. Comunicare è:

Sostenere l allattamento al seno: contesti comunicativi e metodologie. Pesaro 1 7 Dicembre 201 6

SCIENZE UMANE MODULO DI PSICOLOGIA LEZIONE 3 23/10/15. (Tugnoli, 2015)

Parte 1: Princìpi generali e primo assioma della Comunicazione

Parlare in pubblico. La comunicazione non verbale

LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE. d.ssa A. Giaquinta

Il rispetto e la relazione nella cura: interrogativi e riflessioni La comunicazione e il rispetto nella relazione di cura e assistenza

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

Corso Integrato Scienze Umane - Medical Humanities

Approccio al paziente e misura del dolore

La pragmatica della Comunicazione

PRONTI A RIPARTIRE. formazione breve per disoccupati e cassaintegrati PRESENTARSI

Il Potere delle parole

Arbitraggio & Comunicazione. L assertività come stile comunicativo efficace

CROCE ROSSA ITALIANA GALLARATE AREA 1 TRASPORTO SANITARIO

IL MANAGMENT DEL CLIENTE E LA CREAZIONE DEL FOLLOW UP (IV MODULO)

LINGUA SPAGNOLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA

LA COMUNICAZIONE: CARATTERISTICHE E ABILITÀ

COMUNICAZIONE E RELAZIONE

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CSEN Corso Istruttori I Livello 16 Dicembre Comunicazione Efficace Gestione di un aula Cueing e Tecniche di Segnalazione

Obiettivi di apprendimento

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA

IL «VENDITORE DI SUCCESSO» COSA FA PER ESSERE UN VENDITORE DI SUCCESSO?

CAMPO DI ESPERIENZA : I DISCORSI E LE PAROLE CURRICOLO: ITALIANO. Anno Scolastico: 2016/2017

Come rendere facile la comunicazione? Seminario ADR Roma, 8 giugno 2016

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA

Curricolo Inglese a.s

PROGRAMMAZIONE DI LINGUA INGLESE DI CLASSE PRIMA Ia. s. 2007/2008

Unità di apprendimento n 4

29/10/2015. A cura del dott. Giuseppe Fattori. Indagine sull indice di gradimento su 32 servizi presi in considerazione ottobre 2008

ELEMENTI FONDAMENTALI DI UN PROCESSO COMUNICATIVO

CURRICOLO INGLESE - CLASSE QUINTA -

I segnali del linguaggio paraverbale e non verbale

La comunicazione Medico-paziente

Cos è la Comunicazione e come comunichiamo. Lezione n Definizioni - I linguaggi della comunicazione - processo comunicativo

CLASSE PRIMA LINGUA INGLESE COMPETENZA CHIAVE (Racc. UE 18/12/2006) LA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

PER. Public Speaking efficace Verona 13 Maggio Granchi & Partners

SCUOLA PRIMARIA MUSICA. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

Competenze base: listening

BAMBINI DI TRE ANNI IL SE E L ALTRO

La comunicazione interpersonale. Pagina 1

COMUNICAZIONE. Nell ambito del sistema salute si tende. sempre di più a seguire modelli di. tipo olistico

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Accoglienza, Ascolto e Dialogo

Italiano Lingua Seconda III classe Scuola primaria

Curricolo di Lingua Inglese. Programmazione di Classe Prima. TEMPI D ATTUAZIONE DELL INTERVENTO: Interventi di un ora, una volta settimanali.

PRINCIPI DELLA COMUNICAZIONE

I DISCORSI E LE PAROLE 3 ANNI. I diversi linguaggi verbali e non. I diversi codici di comunicazione

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

COMUNICAZIONE EFFICACE e PUBLIC SPEAKING. L ascolto attivo

COMPETENZE DI BASE IN LINGUA FRANCESE

Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

lyondellbasell.com Comunicazione efficace

19/11/2010 II. Alfabetizzazione emotiva

SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI INGLESE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I

Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

Curricolo di Lingua Inglese Programmazione di Classe Prima

Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON DELIRIUM RICOVERATO IN UTIC. Katia Nucci

Dott.ssa Ombretta Franco

Per comunicare è necessario ascoltare Senza ascolto non c è comunicazione

IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA DI PARKINSON

Potenziamento dell'area pragmatica Dott.ssa Roberta Nencioli Logopedista IRCCS Fondazione Stella Maris Calambrone (Pisa) Con la partecipazione di:

Relazione fra adolescente e famiglia

DALLA COMUNICAZIONE ALLA RELAZIONE. (Tugnoli, 2015)

IL SUPPORTO ALLA POPOLAZIONE

La comunicazione positiva

L importanza della comunicazione

28 Congresso Nazionale Aniarti 2009

Il feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012

NON VOGLIAMO FARTI ASSOMIGLIARE ALLA TELEVISIONE VOGLIAMO UNA TELEVISIONE CHE ASSOMIGLI A TE

La Comunicazione sempre più processo fondamentale per istituzioni, organizzazioni, realtà private, ecc.

RISPOSTA. Ciao! Quando ho iniziato il corso di lingua italiana. Data. Livello del corso di lingua italiana e dell esame CELI

LA COMUNICAZIONE (Attività creativa)

Abilità relazionali e Consapevolezza della prassi comunicativa

Gli Psichiatri ed. i loro pazienti : una consapevole empatia come supporto alle terapie Psicofarmacologiche e Riabilitative ( 2 )

CURRICOLO DI FRANCESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Obiettivi di apprendimento CLASSI PRIME - INGLESE

Imparare ad ascoltare

ISTITUTO COMPRENSIVO MOLASSANA A.S.2014/2015 PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA INGLESE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA

I.C. Francesco Cilea via Cilea 269 Roma

Creare e Gestire una ASD vincente

Italiano Lingua Seconda II classe scuola primaria

PNL per la Vendita. Presentazione IFOAP

LABORATORIO Gestione di corsi in rete A cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia

Scuola Primaria. Scuola Secondaria di Primo Grado. L I N G U A T E D E S C A Scuola dell Infanzia. Primo anno Secondo anno Terzo anno

PERCORSI FORMATIVI PER ADULTI. II/ Self Marketing. Associazione di volontariato RaccontarsiRaccontando

Italiano Lingua Seconda III classe scuola primaria

Curricolo di LINGUE STRANIERE

COME COMUNICARE IN MODO EFFICIENTE? Comunicazione e dinamiche relazionali

L importanza della comunicazione tra gli operatori ed il ruolo del coordinatore infermieristico. Dott. P. Sanvito

PER ASCOLTARE SETTIMANA

abbinare alcuni semplici vocaboli di base a immagini e oggetto comprendere alcune semplici domande di base

Psicologia della comunicazione Fondamenti. Psicologia della comunicazione I. Riccioni 1

Giovanna Colli, Tecniche di comunicazione dei servizi commerciali Clitt

CORSO di Laurea Magistrale Professioni sanitarie D.M.270 I ANNO II semestre - A.A. 2015/2016 METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE. Docente: Stefano Tugnoli

Ascoltare significa sospendere il proprio giudizio ASCOLTO ATTIVO

Transcript:

Collegio IPASVI BOLOGNA Corso ECM LE TECNICHE NON FARMACOLOGICHE PER IL DOLORE DEL BAMBINO ASPETTI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE IN TERAPIA DEL DOLORE e L INFORMAZIONE AL BAMBINO dott.ssa Simona Caprilli Psicologa Psicoterapeuta 1 1

..porre particolare attenzione alla RELAZIONE fra gli operatori sanitari ed i bambini e i loro genitori 2 2

Il bambino e la famiglia ci accorderanno fiducia tanto più noi saremo credibili e in grado di proporre cose che risultino comprensibili ed accettabili 3 3

RELAZIONE DI AIUTO: EFFICACE Scopo: consolare, provvedere ai bisogni altrui, essere di sostegno. MASSIMA ATTENZIONE ALLA COMUNICAZIONE PER LA TERAPIA NON FARMACOLOGICA DEL DOLORE Comunicare = interagire, mettere in comune, mettere in relazione, scambiare 4 4

PRIMO ASSIOMA: NON SI PUO NON COMUNICARE 5 5

Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione Il processo comunicativo si distingue nel contenuto cosa si dice e nella relazione come lo si dice. L'aspetto di relazione viene veicolato principalmente dal linguaggio non verbale, l'aspetto di contenuto invece dal linguaggio verbale. CONTENUTO la notizia, il dato, l informazione RELAZIONE il modo soggettivo di interpretare il contenuto in base ai rapporti con e tra interlocutori 6 6

Lo chiediamo a una bambina e ci risponde: Bene bene Questa è la bambina: Cosa pensate?? 7 7

Comunicazione verbale Comunicazione non verbale In caso di incoerenza prevalgono i segnali non verbali 8 8

il contenuto dei messaggi deve essere chiaro modulare il linguaggi la scelta delle parole, in modo che risultino comprensibili a chi abbiamo davanti contenuto espresso in forma sintetica, senza incisi, aperture e chiusure di parentesi, digressioni e divagazioni 9 9

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE: GLI ELEMENTI tono: riguarda la sonorità delle espressioni dell'individuo e quindi l'intonazione, il ritmo, ma anche il sospiro o il silenzio mimica: tutto quello che si può osservare sul viso di una persona atteggiamento: la postura dell'individuo ed anche i movimenti che la modificano (spostarsi di lato, incrociare le braccia ) distanza: quella che ci separa dagli altri o i movimenti per regolarla (per es. indietreggiare) gestualità: tutti i gesti delle braccia ed alcune azioni riconoscibili come "gesti" : grattarsi la testa, schiacciarsi la punta del naso 10 10

La relazione dovrà essere di AIUTO e non una comunicazione i spontanea In una comunicazione spontanea si rischia di: Non dire quello che avremmo voluto o dire quello che non avremmo voluto Non ascoltare abbastanza Rompere la relazione Cercare un obiettivo personale (per es. di avere ragione o di non fare brutta figura) 11 11

Non tutto tt quello che viene comunicato arriva al ricevente. Anzi, di solito: il soggetto vuole dire 100 in realtà dice 80 il ricevente sente 50 (a causa dei disturbi dell'ambiente) capisce 30 ricorda 20 12 12

L'ASCOLTO il buon comunicatore è colui che sa ascoltare la natura ha dato a ciascuno di noi 2 orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare (Zenone di Cizio 300 A.C.) Fase essenziale della comunicazione Permette di comprendere il proprio interlocutore Adeguamento del proprio p stile relazionale, modalità della comunicazione. 13 13

ASCOLTARE E DIFFICILE 14 14

LA PREPARAZIONE DEL BAMBINO: INFORMAZIONE L informazione è un diritto del bambino e un dovere dei genitori e dei curanti Le spiegazioni ai bambini vanno date con tempi giusti, con linguaggio gg semplice e adatto all età Simona Caprilli s.caprilli@meyer.it Troppo spesso si pensa tanto è piccolo non capisce 15

Simona Caprilli s.caprilli@meyer.it 16

Anche se prima dei 6-7 anni il bambino non comprende fino in fondo malattia e cura Dobbiamo comunque dare spiegazioni e rispondere alle loro domande Spiegazioni i i + brevi, dobbiamo essere fermi, tolleranti razionali e con un po di magia 17

Maggiore concretezza nelle informazioni Usare esempi pratici Ricorrere alla fantasia Usare giocattoli/ pupazzi, libri Dare le minime informazioni necessarie e solo su quello che vedono Rispondere sempre alle domande (spesso inaspettate!!) 18