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10 marzo 2015 View Fideuram Investimenti Indice Sintesi scenario 1 Macroeconomia 2 Mercati Azionari 3 Mercati Obbligazionari 4 Scenario macroeconomico Nel corso delle ultime settimane abbiamo rivisto al rialzo le nostre stime di crescita per l Area Euro, ridimensionando al tempo stesso in misura piuttosto significativa le previsioni per gli Stati Uniti (sui quali eravamo decisamente sopra consenso a inizio anno). Rimaniamo più positivi del consenso anche sulla crescita in Giappone, anche se il dato deludente dell ultimo trimestre dello scorso anno ci ha costretto a rivedere al ribasso le nostre stime di crescita per il 2015. A febbraio, infine, si è registrata per la prima volta da molto tempo una sorpresa al rialzo nella dinamica dell inflazione nell Area Euro che dovrebbe aver raggiunto un minimo ciclico a inizio anno. Mercati Azionari Il premio per il rischio ancora interessante e l abbondante liquidità presente nel sistema continuano a favorire il comparto azionario rispetto a quello obbligazionario. Il deprezzamento del cambio, la politica monetaria ed il calo del prezzo del petrolio dovrebbero continuare a favorire in particolare Area Euro e Giappone. Cosa ci aspettiamo Manteniamo una moderata preferenza per l investimento azionario rispetto a quello obbligazionario, in particolare per l Area Euro ed il Giappone rispetto agli Stati Uniti, mentre siamo più opportunistici nei confronti dei mercati emergenti. Mercati Obbligazionari Dopo la temporanea risoluzione della questione greca, il mercato è ora concentrato sull implementazione del Quantitative Easing da parte della BCE che dovrebbe continuare ad avere un impatto positivo sulla compressione dei premi al rischio dell Area Euro. Potremmo così assistere ad un ulteriore contrazione degli spread dei paesi periferici nei confronti della Germania. Cosa ci aspettiamo Rimaniamo neutrali in termini di duration sulla curva euro, mentre siamo costruttivi sul comparto corporate IG denominato in euro, e sulla componente High Yield europea. Siamo più cauti su High Yield globali e debito emergente in valuta locale.

Scenario macro economico Gli investimenti in trivellazione ed esplorazione nel settore petrolifero negli USA sono pesantemente calati dopo la correzione del prezzo del petrolio Eccezionale accelerazione delle vendite al dettaglio in Germania (ai massimi dal 1994) Quando in Turchia la Banca Centrale taglia i tassi spinta da pressioni politiche la lira si indebolisce e i tassi sul mercato restano comunque alti USA: Problemi di tempistica per la Fed Prospettive di crescita relativamente solide e soprattutto la forza del mercato del lavoro, confermata anche dai dati relativi al mese di febbraio, che hanno visto l occupazione aumentare di quasi 300 mila unità e il tasso di disoccupazione scendere al 5.5%, depongono a favore di un primo aumento dei tassi da parte della Fed in tempi relativamente brevi (ovvero nella riunione di metà giugno). D altro lato, l assenza di evidenze convincenti di un accelerazione della dinamica dei salari e il rischio di un ulteriore discesa dell inflazione core da livelli storicamente già piuttosto dimessi spingono nella direzione di un atteggiamento più cauto, con un primo rialzo nella riunione della Fed di settembre. Noi propendiamo al momento per questo secondo scenario, pur riconoscendo che la probabilità di una mossa già nella riunione di giugno è senz altro molto elevata. Area EURO: Yes, we can Pare proprio che la crescita dell Area Euro stia per accelerare su ritmi più decisi verso il 2% t/t ann. già a inizio anno, dall 1.3% del quarto trimestre. A gennaio infatti si è vista un altra forte accelerazione dei consumi privati (soprattutto in Germania), stimolati dal calo del prezzo del petrolio. La fiducia dei consumatori è tornata sui livelli pre-crisi e migliora gradualmente anche quella delle imprese, sebbene nel settore manifatturiero non ancora in modo convincente. In Germania la crescita del PIL potrebbe superare il 3% nel primo trimestre, mentre Francia e Italia stanno salendo verso l 1%. Non va dimenticato però che lo stimolo del petrolio è temporaneo e per sostenere la crescita è necessario un ritorno degli investimenti. La BCE sembra convinta che ciò sia possibile e nella riunione di marzo ha presentato uno scenario molto ottimista, con l inflazione che torna verso l obiettivo già a fine 2017. Il programma di QE è partito ufficialmente il 9 marzo, ma ha già esercitato importanti effetti espansivi sui mercati finanziari e continuerà a farlo. Infine in Grecia il governo di Tsipras è alla fine sceso a più miti consigli e avrà ora altri quattro mesi per concludere il programma in corso e avviarne uno nuovo. Emergenti: Quel che resta dei tassi Nel mondo del QE della BCE e della bassa inflazione, continua la tendenza nei paesi emergenti a tagliare i tassi e a preferire una valuta debole, magari insieme ad una politica fiscale più prudente nei confronti della spesa corrente, ma che non rinuncia ad ambiziosi progetti infrastrutturali. Nelle ultime settimane hanno ancora tagliato i tassi Turchia, Ungheria, India (quest ultima intra-meeting), Cina e a sorpresa si è aggiunta anche l Indonesia. La stessa Polonia, nonostante una crescita del PIL stabile al 3% e salari che viaggiano al 3.6%, ha tagliato i tassi portandoli ai minimi storici dell 1.5%. Lo spauracchio di un possibile imminente rialzo dei tassi USA a metà anno pare albergare solo nelle menti delle autorità di Messico e Sud Africa, dove la discesa dei prezzi delle materie prime ha suggerito finora maggiore cautela. In controtendenza (a parte il caso dell Ucraina) è ancora una volta il Brasile, dove i tassi sono stati alzati ancora a inizio marzo al 12.75%. Previsioni Fideuram Investimenti sul quadro macroeconomico Questo documento non costituisce o contiene offerte, inviti ad offrire, messaggi promozionali o sollecitazione all acquisto o alla vendita di strumenti finanziari rivolti al pubblico ed è destinato ad uso esclusivo interno dei soggetti incaricati del collocamento dei prodotti offerti da Banca Fideuram, ai quali è fatto divieto di farne uso diverso. Le scelte di investimento ed i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Fideuram Investimenti Sgr SpA si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le analisi e le informazioni ivi prodotte.

Nel corso del mese di gennaio, i mercati hanno chiuso tutti in territorio ampiamente positivo. Performance mensili mercati azionari al 27 febbraio 2015 Fonte: elaborazione interna Mercati Azionari Europa, se non ora quando? L annuncio del Quantitative Easing nell Area Euro sembra aver sospinto al rialzo i mercati azionari in modo generalizzato sullo sfondo di uno scenario macroeconomico che vede invece dall inizio dell anno l Europa sorprendere al rialzo e con gli USA, che, seppure su un sentiero di crescita più consolidato, nell ultimo bimestre hanno prodotto dati mediamente sotto le attese. Esistono elementi che continuano a supportare il mercato azionario rispetto all obbligazionario, nonostante siano passati sei anni dall inizio della ripresa dei listini con un trend di ascesa quasi costante. Il premio per il rischio offerto rispetto agli strumenti obbligazionari è ancora invitante e alcune tra le più importanti banche centrali mantengono un atteggiamento espansivo volto a sostenere il cammino delle rispettive economie. Nel dettaglio geografico del panorama azionario, invece, alcune forze in gioco hanno un impatto differente sui diversi listini, rendendo in questa fase particolarmente interessante la selezione delle diverse aree. Si pensi, ad esempio, alla forza del dollaro contro yen ed euro che, da una parte, avvantaggia Area Euro e Giappone e, dall altra, rende meno competitive le esportazioni statunitensi sfavorendo le società più esposte al canale estero. Così come il basso prezzo del petrolio che nell Area Euro è simile ad un taglio delle tasse che aumenta il reddito disponibile dei consumatori, mentre negli Stati Uniti potrebbe rivelarsi deleterio per la profittabilità del settore energetico ed i suoi investimenti in conto capitale. Continuiamo così a preferire Area Euro e Giappone agli Stati Uniti, dove il progresso degli utili appare stanco, il mercato appare caro ed in attesa del rialzo dei tassi da parte della Fed. In Europa, invece, un favorevole allineamento di alcuni elementi come il miglioramento delle condizioni finanziarie, il deciso intervento della banca centrale, il buon progresso degli utili ed il miglioramento significativo delle revisioni degli analisti fanno credere che, nonostante la corsa del listino da inizio anno, ci sia ancora spazio per un espansione dei multipli, un miglioramento della crescita degli utili ed un consolidamento del sistema bancario. Il quadro in Giappone assomiglia per molti aspetti a quello europeo. Abbiamo una politica monetaria espansiva, un indebolimento del tasso di cambio e metriche di valutazione probabilmente anche più interessanti. Siamo più opportunistici sui mercati emergenti dove molte banche centrali hanno tagliato i tassi in risposta alla contrazione dei prezzi delle materie prime nel tentativo di contrastare la debolezza delle economie, in ritardo rispetto a quelle sviluppate.

In questo avvio d anno i mercati sembrano guardare con favore al posizionamento che già da diversi mesi avevamo cominciato a sposare. Ci dobbiamo ora chiedere con quale forza i listini del Giappone e dell Area Euro riusciranno a dare sostenibilità al percorso di crescita in un ottica di medio periodo, ovvero con quale efficacia riusciranno a metabolizzare gli sforzi monetari e gli shock positivi contingenti e tramutarli in forza di trazione sostenibile nel medio periodo.

Performance mensili mercati obbligazionari al 27 febbraio 2015 Fonte: elaborazione interna Mercati Obbligazionari Al via il piano di acquisti della BCE Dopo la decisione presa dall Eurogruppo di prorogare il programma di assistenza alla Grecia (con la concessione al governo greco di altri quattro mesi per produrre, condividere e far approvare un piano di riforme adeguato), il mercato si è potuto concentrare sull implementazione del programma di Quantitative Easing (con l inizio degli acquisti il 9 marzo). L impatto sui tassi di interesse è stato evidente soprattutto sui mercati della periferia, mentre i tassi tedeschi sono rimasti sostanzialmente invariati. Negli Stati Uniti, invece, la tendenza è stata chiaramente al rialzo nel mese di febbraio. La Grecia ha tempo fino a giugno per proporre e condividere un nuovo piano con la Troika e farlo approvare dal parlamento. Nel frattempo la Grecia non riceverà finanziamenti e dovrà trovare il modo di ripagare le tranche dei prestiti in scadenza. Il mercato, comunque, sembra aver messo da parte, per ora, le preoccupazioni e si sta concentrando sull inizio delle operazioni di acquisto della BCE. Alcune perplessità sul programma riguardano la facilità con cui la BCE riuscirà a trovare venditori per un ammontare sufficiente a raggiungere la cifra mensile annunciata. Un gruppo di attori importante sarà quello rappresentato dagli investitori domiciliati al di fuori della zona euro e che possiede nei propri bilanci una fetta consistente delle obbligazioni sovrane (soprattutto dei paesi core). Alla pressione sui tassi esercitata dagli acquisti dovrebbe contrapporsi quella derivante dalle spinte reflazionistiche dovute alla congiunzione di molti effetti favorevoli che interessano l area. Su tutti il basso livello del prezzo del petrolio e del cambio. Riteniamo che sulla periferia possa prevalere la forza degli acquisti diretti della BCE e degli effetti indiretti che dovrebbero riguardare la riallocazione di portafoglio degli investitori domestici intenzionati a vendere alla BCE e spostarsi o su parti più lunghe della curva o verso asset più remunerativi. Dovremmo così assistere ad un movimento di ulteriore contrazione degli spread periferici contro la Germania, mentre su quest ultima l effetto potenziale appare meno chiaro. Negli USA il focus di mercato si sposta dal consolidamento della crescita e dal miglioramento del mercato del lavoro alla dinamica dell inflazione che sarà importante nel guidare soprattutto la parte a breve della curva. Il segmento a lunga, invece, potrebbe essere condizionato dal tono meno brillante delle attese dei dati macro.

Per quanto riguarda i differenziali tra tassi a lunga e breve scadenza, ci attendiamo nell Area Euro un progressivo appiattimento delle curve nei paesi periferici e sostanziale stabilità nei paesi core; negli Stati Uniti il movimento atteso è di riduzione che sarà funzione della dinamica dell inflazione e dei tempi di normalizzazione della politica monetaria. I settori dei titoli corporate IG e HY hanno chiuso il mese di febbraio con il segno positivo. Fonte: elaborazione interna Prodotti a spread Il comparto del debito emergente in valuta locale ha registrato, a fronte di un apprezzamento del dollaro nei confronti dell euro, la debolezza delle valute locali e il marginale aumento dei tassi, che hanno portato il bilancio del segmento in territorio negativo nel mese di febbraio. Migliore la performance del comparto legato al debito in valuta forte che ha beneficiato della riduzione degli spread. Il cambio euro-dollaro rimane un elemento importante nel definire le performance del comparto del debito in valuta locale. Poiché riteniamo che quest ultimo abbia completato, per il momento, buona parte del percorso di deprezzamento e considerando che la crescita economica e le valute dell area emergente possano rimanere deboli nel prossimo futuro, manteniamo un atteggiamento di cautela. Siamo, invece, più costruttivi sul comparto del debito esterno. Il comparto dei titoli corporate ha chiuso il periodo in territorio positivo grazie alla contrazione degli spread a fronte di tassi governativi di riferimento sostanzialmente invariati. Manteniamo la nostra positività nei confronti del segmento che dovrebbe beneficiare degli acquisti da parte della BCE, tali da portare ad un generalizzato restringimento dei premi per il rischio. La performance di febbraio per i titoli ad alto rendimento è stata buona. La compressione degli spread ha più che compensato l aumento dei tassi governativi statunitensi, grazie anche all andamento del comparto energetico. Sulle emissioni in euro dovrebbe continuare l impatto positivo indiretto sui premi per il rischio generato dalle operazioni di acquisto da parte della BCE. In generale, preferiamo il comparto Euro rispetto a quello globale.

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