Ragnatele 25
Luca Giambonino La foresta di Teutoburgo
Copyright MMXV ARACNE editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it www.narrativaracne.it info@aracneeditrice.it via Quarto Negroni, 15 00040 Ariccia (RM) (06) 93781065 isbn 978 88 548 8710 7 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell editore. I edizione: settembre 2015
Prefazione Luca Giambonino è uno scalpellino della parola: mai scontata, mai ovvia, nelle sue poesie la parola suona come un corpo solido a tutto tondo, ricco di luci ed ombre ottenute dal lavoro fisico di estrazione di un profilo perfetto a partire da una massa informe. Proprio come lo scultore già vede nel greve blocco di marmo l armoniosa figura che sarà, così il Nostro non fa altro che ripulire l esperienza del vivere da tutto il superfluo, rivelando la purezza cristallina della parola che lo sintetizza e lo racconta. Incisivo e rapido come un tweet, ma toccante ed evocativo come un epigrafe, il suo mondo si rivela al lettore accompagnandolo in una galleria dai diversi colori dove trovano posto i grandi interrogativi che abitano la nostra condizione di umani avidi e pavidi ad un tempo di percorrere i nostri giorni su questa terra. Impossibile non sentire che il buio di Andraste è lo sgomento del buio che ci por- 5
P r e fa z i o n e tiamo dentro, della nostre relazioni, delle nostre città; i clangori della foresta di Teutoburgo riaccendono i conflitti del nostro vivere quotidiano, dell eterno duello fra l apollineo e il dionisiaco che (forse vorremmo?) lascia dietro di sé il silenzio. Ma il variegato catalogo di componimenti trova spazio anche per diversi esercizi di stile, dietro cui occhieggiano non solo le dichiarate florescenze baudleriane, ma affiorano graziose atmosfere gozzaniane e non sfugge l evocazione di Ermione, vestita di diversa sensualità. Certo non è secondario il lato più problematico della ricerca sofferta e spesso dolente dell autore che si interroga sul senso del vivere, che constata la potenza del nientificare, che pare arrendersi alla incomparabile incomprensibilità dell essere. Meglio tacere, dice Luca Giambonino. Ma per nostra fortuna non tace, anzi dice forte per sè e per noi, rendendoci partecipi di un grande rito di appartenenza dove possiamo riscoprire la nostra dimensione di uomini fortificati da quello che è esattamente il compito della poesia: quando rivedo senza ricordare di avere già visto. Il commento di un lettore ignorante, ma non troppo 6
La critica poetica dice di me Colgo con gioia l opportunità di esporre il mio pensiero [...] Da molto tempo leggo le sue liriche, ne sono sempre stata affascinata. Vorrei che i giovani leggessero la profondità dei versi e l enorme simpatia che l autore trasmette. Versi brevi, fulminanti, profonda ricerca toccante di fede, il perché del nostro essere, scoprire la verità consolante del nostro esistere. Splendide liriche [...] Angiola Bottero Bodrero, poetessa e scrittrice, opinione per la raccolta Una Micro Raccolta di Poesie di Luca Giambonino, 2015 Un Universo circoscritto che della relativa sua circoscrizione fa il centro del mondo è un rigoroso universo poetico e quantomeno inattabile e fortificato al punto di vedere, guardare, esaminare, sognare, descrivere 7
L a critica poetica dice di me l esterno tutto con gli altri occhi ovvero con gli occhi dell Arte poetica. Incisivo lo stile dell Artista nei dettagli descrittivi, davvero suggestivi nella loro visiva corporeità. Dalla raccolta collettiva Settembre Andiamo, Accademia Minerva Italica, Firenze, 2000 Niente male. Da Storie «Rivista per la Scrittura», n. 41 - anno 2001, Sezione La recenseide 8
Introduzione Scrivere l introduzione di una raccolta di poesie è alquanto difficile. Esse raccolgono temi a me cari e racchiudono gli studi che io feci: temi storici, filosofici, biblici, letterari, etc. Non ci sono consigli, non ci sono verità apodittiche. Ci sono solo i miei pensieri sul mondo, sulla religione, sulla filosofia, sulla storia, sulla vita e sulla morte. Per citare me stesso: la sofferenza della incomparabile incomprensibilità dell esistere. La scoperta di Dio, la scoperta di se stessi e della propria filosofia di vita. Un libro che per me valeva la pena di essere scritto anche se so già che in generale non fregherà a nessuno come non frega un accidente a nessuno della poesia. Ho spaziato da Orazio sino ad Heidegger, dai Vangeli all Antico Testamento, dall Impero Romano sino al Medioevo, ho trovato me stesso nell esistenza armonica. 9
I n t r o d u z i o n e Non armoniosa, non autentica. Armonica. Sono ancora indeciso sul mio rapporto con il mondo, conflittuale, armonioso a volte, incomprensibile a me stesso in certi casi. Ma il fatto resta, questa raccolta, citando l abate Dinouart, andava scritta, anche se non verrà mai letta da nessuno. Anzi proprio per questo. Non sprecateci tempo, non sprecateci denaro, non sprecateci niente. La poesia non fa per voi. Dr Luca Giambonino, 2014 (rivista nel giugno 2015) 10