RAPPORTO SUI BILANCI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO BILANCI CONSUNTIVI 2013



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RAPPORTO SUI BILANCI DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI ASCOLI PICENO BILANCI CONSUNTIVI 2013 Febbraio 2015

IL CAMPIONE DI COMUNI Il presente rapporto è stato redatto prendendo a riferimento i bilanci consuntivi per il periodo 2011/2013 di 27 comuni della provincia di Ascoli Piceno (83% del totale provinciale); in essi risiedono complessivamente oltre 142mila persone, corrispondente al 67% della popolazione provinciale totale. I dati sono stati confrontati con le medie regionali e per la maggior parte degli indicatori è presente il dettaglio per classe demografica. PROVINCIA DI ASCOLI PICENO Classi demografiche < 1.000 1.000 / 3.000 / 5.000 / 10.000 / 20.000 / 3.000 5.000 10.000 20.0000 50.000 > 50.000 Comuni inclusi/comuni totali 3/5 10/13 7/7 5/5 1/2 / 1/1 Per entrare nella disponibilità dei bilanci si è ricorso all Osservatorio sui bilanci delle Autonomie Locali SPI CGIL che propone, per tutti i comuni italiani, i dati relativi ai bilanci preventivi e consuntivi 2003 2013 oltre a numerosi indicatori relativi alle principali voci di bilancio. Il sito dell Osservatorio è : www.iresluciamorosini.it/banche_dati_nazionali/bilanci/ Si ringrazia Francesco Montemurro per la collaborazione. Novella Lodolini IRES CGIL Marche 2

Introduzione I dati dei conti consuntivi 2013 sono fortemente segnati dal rispetto dei vincoli del patto di stabilità. I comuni sottoposti ad indagine presentano un avanzo in crescita rispetto al passato ed una situazione di parte corrente solida con le entrate che riescono a coprire più che adeguatamente le spese. Gli investimenti risultano in calo al pari del debito pro capite, della propensione all indebitamento e, di conseguenza, della spesa per gli interessi passivi. Tali dinamiche, unitamente ad una spesa per il personale che tende a contrarsi, determinano una rigidità di bilancio in diminuzione. Al pari delle entrate correnti, anche le spese correnti si consolidano sebbene le diverse funzioni mostrino dinamiche diverse. In particolare, solo la spesa per la gestione e la tutela dell ambiente mostra un incremento consistente, probabilmente in relazione alla gestione dei rifiuti; per le altre funzioni si osserva un calo di spesa o, al massimo, un lieve consolidamento. Tra le spese che si consolidano si trova la spesa sociale che cresce (di poco) nelle componenti ricoveri per anziani e servizi alla persona e che è composta in massima parte di prestazioni di servizi. L analisi mostra una certa difficoltà dei comuni a coprire le spese per i servizi sociali più importanti con le entrate derivanti dalle relative tariffe e ciò implica un maggiore impegno economico per gli enti stessi soprattutto a fronte di trasferimenti regionali ridotti ed in diminuzione. Il quadro delineato ritrae una situazione che consente una duplice lettura. Da un lato la finanza locale è in buone condizioni se queste sono intese nell ottica del rispetto del Patto di stabilità. Con l entrata in vigore dei nuovi principi di contabilità locale, a partire dal 2016, i comuni dovrebbero avere a disposizione ulteriori strumenti di risanamento delle loro finanze: i criteri di prossima applicazione, infatti, contribuiranno a far coincidere la gestione economica con quella finanziaria al fine di poter leggere in bilancio risorse certe e spese effettivamente sostenute. Assumendo una prospettiva diversa, più vicina al cittadino, la lettura della situazione sopra tratteggiata cambia notevolmente. I comuni non fanno investimenti, non impiegano risorse per migliorare le strutture locali. I tagli ai trasferimenti, soprattutto quelli regionali, inibiscono la spesa sociale, ormai ridotta al minimo indispensabile, se non apertamente insufficiente, e destinata ormai al contrasto delle emergenze. I trasferimenti statali, al contrario, risultano in aumento sul 2012 ma è solo a compensazione delle minori risorse che i Comuni hanno a disposizione per l abolizione dell ICI prima casa e che determina un alleggerimento della pressione tributaria, anche se solo nei comuni più grandi. Si tratta di una tregua : nei bilanci 2014 leggeremo gli effetti prodotti dall applicazione dell IMU e della TASI, il carico sulle famiglie risulterà di certo molto aumentato e sarà interessante vedere come queste nuove risorse in entrata nelle case comunali saranno utilizzate dalle Amministrazioni in città e territori in cui la crisi non ha concesso tregua e continua a creare enormi difficoltà. 3

La Corte dei Conti, nel Rapporto 2014 sul coordina mento della finanzia pubblica ha sottolineato che il risultato conseguito dalle amministrazioni locali nel 2013 è stato migliore delle attese in termini di contenimento della spesa. Allo stesso tempo,tuttavia, ha rilevato come tale risultato sia stato il frutto dell operare di semplici meccanismi di riduzione delle risorse più che di un disegno complessivo efficace ed adattabile alle varie esigenze e necessità. In particolare, la Corte evidenzia l assenza di misure volte a contenere l espansione della spesa corrente ed il prevalere di azioni che riducono no la spesa in conto capitale. Nel suo Rapporto, la Corte dei Conti auspicava la creazione di assetti più efficienti per gli enti locali (riorganizzazione, fusione di comuni, gestione degli acquisti più efficiente) in grado di contenere la spesa. Accanto a ciò si ribadisce la necessità di aumentare la responsabilizzazione dei territori per entrate e spese con possibilità di gestire il vincolo di bilancio. Infine, si definisce improrogabile la definizione di livelli standard per le capacità fiscali, i fabbisogni, i costi così da avere un riferimento il più possibile oggettivo ed univoco per tutti gli attori sociali. 4

1_ La dimensione dei bilanci comunali Le risorse transitate nei bilanci consuntivi 2013 ammontano a 168 milioni di euro: 126 milioni di euro attraverso la gestione corrente e 42 milioni di euro nel bilancio in conto capitale (tab. 1). Tra 2011 e 2013 le risorse correnti si consolidano mentre quelle in conto capitale si riducono in misura notevole. Tabella 1_ DIMENSIONE DEI BILANCI COMUNALI (valori in milioni di euro) Comuni in provincia di AP bilancio corrente 117 125 126 bilancio investimenti 50 46 42 Totale bilancio 167 171 168 A fine 2013 i comuni hanno realizzato un avanzo di amministrazione che risulta essere più consistente rispetto agli anni precedenti dati i vincoli di spesa cui sono sottoposti (tab. 2). Tali dinamiche sono la diretta conseguenza delle regole previste dal Patto di Stabilità: i pagamenti relativi alle spese finanziate con l applicazione dell avanzo devono avere ulteriore copertura con ulteriori riscossioni e ciò frena gli investimenti degli enti locali. Tabella 2_ AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PRO CAPITE PER ANNO (valori in euro) Media Provincia di AP 24,00 50,00 47,00 Media MARCHE 62,00 72,00 107,00 5

2_Il bilancio in conto capitale Le risorse transitate nei bilanci in conto capitale a fine 2013 sono state pari ad 42 milioni di euro. I comuni hanno mostrato una scarsa propensione all investimento (data dal rapporto tra la spesa in conto capitale e la spesa totale) dato che solo il 12,2% delle risorse complessive di bilancio sono state destinate a tal fine (tab. 3). I settori in cui si è investito di più sono l amministrazione (25,9%), la viabilità (25,8%), la cultura (12,9%), il territorio e l ambiente (9,8%). Per finanziare tali azioni gli enti hanno acceso pochi mutui e prestiti: le entrate derivanti da tali canali rappresentano appena il 6,9% delle spese in conto capitale complessivamente sostenute (entrate da mutui in rapporto alla spesa in conto capitale). Di conseguenza, gli interessi passivi da corrispondere sono di modesta entità e pesano per il 3,3% sulle entrate correnti totali. Tabella 3_ INDICATORI RELATIVI AGLI INVESTIMENTI BILANCIO CONSUNTIVO INVESTIM. DEBITO PRO PROPENSIONE RICORSO INCIDENZA RIGIDITA 2013 P. CAPITE ( ) CAPITE ( ) AD INVESTIRE AL DEBITO INT. PASSIVI DI BILANCIO Media prov. AP 154,00 854,00 12,2% 6,9% 3,3% 34,3% MARCHE 136,00 856,00 10,8% 8,8% 3,7% 34,0% < 1.000 ab. AP 376,00 1.126,00 24,5% 17,0% 2,1% 24,2% < 1.000 ab. Marche 408,00 1.394,00 28,1% 5,4% 5,4% 41,4% 1.000 3.000 AP 111,00 665,00 14,1% 21,5% 3,9% 34,3% 1.000 3.000 Marche 153,00 992,00 15,2% 6,8% 5,4% 36,0% 3.000 5.000 AP 136,00 658,00 9,6% / 4,0% 34,2% 3.000 5.000 Marche 162,00 900,00 11,4% 4,9% 4,9% 35,9% 5.000 10.000 AP 99,00 878,00 8,8% 25,6% 6,0% 34,2% 5.000 10.000 Marche 160,00 746,00 12,4% 16,4% 4,0% 33,9% 10.000 20.000 AP 183,00 261,00 15,9% 15,8% 1,3% 21,8% 10.000 20.000 Marche 109,00 758,00 11,5% 8,4% 4,0% 33,9% 20.000 50.000 AP / / / / / / 20.000 50.000 Marche 129,00 966,00 7,9% 17,2% 3,9% 34,1% Oltre 50.000 AP 204,00 1.144,00 12,8% / 2,0% 37,1% Oltre 50.000 Marche 108,00 750,00 9,0% / 2,2% 32,1% L andamento degli indicatori relativi agli investimenti evidenzia chiaramente l effetto depressivo che si è esplicato nel tempo sulla propensione ad investire e le conseguenze che ciò ha determinato in termini di investimenti pro capite, interessi passivi e rigidità di bilancio (tab. 4). 6

Tabella 4_ INDICATORI RELATIVI AGLI INVESTIMENTI PER ANNO AP 173,00 176,00 154,00 Investimenti pro capite Marche 176,00 162,00 136,00 Debito pro capite Propensione ad investire Ricorso al debito Incidenza interessi passivi Rigidità di bilancio AP 866,00 887,00 854,00 Marche 984,00 938,00 855,00 AP 14,1% 13,9% 12,2% Marche 14,4% 11,0% 10,7% AP 24,5% 34,4% 6,9% Marche 18% 15,2% 8,9% AP 4,1% 3,8% 3,3% Marche 4,8% 4,3% 3,7% AP 38,0% 35,2% 34,3% Marche 39,3% 36,6% 34,0% 7

3_Il bilancio di parte corrente Nel 2013 le risorse correnti a disposizione dei comuni ammontano a 126 milioni di euro per un valore pro capite di 884,30 euro (tab. 5): a fronte di una spesa corrente pro capite di 821,70 euro, i comuni sono in grado di garantire l equilibrio di parte corrente, ossia di coprire con le entrate le relative spese. Nel tempo, il bilancio di parte corrente ha aumentato la mole di risorse interessate. Tabella 5_ ENTRATE E SPESE CORRENTI PRO CAPITE (valori in euro) AP 826,10 879,50 884,30 Entrate correnti per abitante Marche 877,50 921,30 955,50 Spese correnti per abitante Equilibrio corrente AP 786,60 796,30 821,70 Marche 830,30 852,10 885,40 AP 100,4% 104,5% 101,6% Marche 99% 101,3% 101,6% 3.1_ Le entrate correnti: i trasferimenti correnti Sebbene le entrate correnti siano costituite per la maggio parte da entrate proprie (tributarie ed extra tributarie), rispetto al passato viene in evidenza come i trasferimenti statali acquistino un peso progressivamente crescente interrompendo il trend, ormai consolidato da anni, di risorse trasferite in calo (tab. 6). Ciò non si deve ad un inversione di rotta delle politiche economiche statali ma all attuazione delle disposizioni relative all ICI/IMU: a fronte dell abolizione dell ICI sulla prima casa lo Stato compensa i comuni della perdita di gettito con dei trasferimenti che, di conseguenza, deprimono l autonomia finanziaria dei comuni. Tabella 6_ ENTRATE PROPRIE E TRASFERIMENTI STATALI: INCIDENZA SU ENTRATE CORRENTI Comuni provincia AP MARCHE Autonomia finanziaria 88,6% 90,0% 87,5% Incidenza trasferimenti statali 2,5% 2,8% 5,8% Autonomia finanziaria 88,3% 89,6% 83,9% Incidenza trasferimenti statali 2,5% 2,1% 8,2% I trasferimenti regionali, a differenza di quelli statali, continuano a diminuire (tab. 7). Tabella 7_ TRASFERIMENTI REGIONALI PRO CAPITE (valori in euro) Comuni provincia AP MARCHE Trasferimenti correnti 44,60 42,00 41,30 Trasferimenti per funzioni delegate 11,30 10,00 9,90 Trasferimenti correnti 37,10 39,20 36,10 Trasferimenti per funzioni delegate 15,90 15,90 15,80 8

3.2_ Le entrate correnti: le entrate tributarie Il gettito fiscale 2013 è stato di 79 milioni di euro con una pressione tributaria risultante 1 di 437euro, inferiore alla media regionale che è di 456 euro (tabb. 8 e 9). Per IMU, TARSU ed addizionale IRPEF si paga meno che nel resto della regione. La pressione tributaria tende a consolidarsi rispetto al passato soprattutto nei comuni con meno di 5mila abitanti che nel 2013 hanno anche la pressione tributaria più alta della media provinciale. Tabella 8_ PRESSIONE TRIBUTARIA, IMU, TARSU, ADDIZIONALE IRPEF: BILANCIO CONSUNTIVO 2013 PRESS.TRIB. IMU TARSU ADD. IRPEF Pro capite ( ) Pro capite ( ) Velocità risc. Pro capite ( ) Velocità risc. Pro capite ( ) Media prov. AP 437,00 139,80 80,8% 113,00 72,8% 80,50 MARCHE 456,00 198,50 86,4% 129,60 77,8% 81,70 < 1.000 ab. AP 713,00 183,00 86,3% 110,60 43,6% 49,90 < 1.000 ab. Marche 661,00 190,90 84,4% 80,10 63,3% 55,90 1.000 3.000 AP 462,00 139,10 82,6% 78,80 54,1% 58,80 1.000 3.000 Marche 492,00 158,10 80,3% 74,60 52% 59,20 3.000 5.000 AP 483,00 143,90 71,3% 72,00 53,8% 70,80 3.000 5.000 Marche 493,00 205,10 74,9% 87,60 71,4% 67,10 5.000 10.000 AP 359,00 132,40 79,0% 89,10 78,4% 76,00 5.000 10.000 Marche 413,00 180,90 82,1% 85,10 64,3% 74,80 10.000 20.000 AP 333,00 140,30 63,1% 129,70 74,5% 44,40 10.000 20.000 Marche 427,00 210,80 83,8% 107,30 70,3% 70,80 20.000 50.000 AP / / / / / / 20.000 50.000 Marche 435,00 205,60 83,7% 156,00 63,5% 89,80 Oltre 50.000 AP 479,00 142,10 90,4% 159,10 78,3% 106,20 Oltre 50.000 Marche 483,00 209,70 86,4% 188,10 77,8% 101,00 1 La pressione tributaria (entrate tributarie / popolazione) è calcolata al netto del gettito TARSU, addizionale ex ECA e TOSAP, compartecipazione IRPEF. 9

Tabella 9_ PRESSIONE TRIBUTARIA PER ABITANTE (valori in euro) Media prov. AP 409,00 437,00 437,00 MARCHE 449,00 494,00 456,00 < 1.000 ab. AP 624,00 683,00 713,00 < 1.000 ab. Marche 563,00 603,00 661,00 1.000 3.000 AP 375,00 438,00 462,00 1.000 3.000 Marche 422,00 462,00 492,00 3.000 5.000 AP 378,00 410,00 483,00 3.000 5.000 Marche 422,00 465,00 486,00 5.000 10.000 AP 333,00 350,00 359,00 5.000 10.000 Marche 394,00 428,00 413,00 10.000 20.000 AP 335,00 334,00 333,00 10.000 20.000 Marche 382,00 427,00 427,00 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 468,00 526,00 435,00 Oltre 50.000 AP 503,00 531,00 479,00 Oltre 50.000 Marche 522,00 562,00 483,00 10

3.3_La spesa corrente La spesa necessaria alla gestione corrente tende complessivamente ad aumentare tra 2011 e 2013 in linea con quanto accade a livello regionale (tab. 10). Tabella 10_ SPESA CORRENTE PRO CAPITE (valori in euro) Media prov. AP 786,60 796,30 821,70 MARCHE 830,30 852,10 885,40 < 1.000 ab. AP 1516,10 1618,20 2103,50 < 1.000 ab. Marche 1.167,30 1.157,10 1.218,40 1.000 3.000 AP 650,70 678,50 718,40 1.000 3.000 Marche 813,90 834,90 851,20 3.000 5.000 AP 658,70 663,00 717,40 3.000 5.000 Marche 757,60 773,80 819,60 5.000 10.000 AP 579,00 665,50 665,50 5.000 10.000 Marche 699,90 728,20 767,00 10.000 20.000 AP 574,20 593,60 652,20 10.000 20.000 Marche 706,90 739,90 776,00 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 868,70 897,80 904,10 Oltre 50.000 AP 1079,70 1026,90 1034,20 Oltre 50.000 Marche 968,60 974,60 1.035,40 Le risorse sono convogliate quasi completamente in tre ambiti (tab. 11): l amministrazione dell ente, la gestione del territorio e dell ambiente ed il sociale. Pur mantenendo un peso rilevante, la spesa per amministrazione tende ad avere un incidenza inferiore rispetto al passato (36,4% nel 2011, 34,7% nel 2013) al pari della spesa sociale (13% nel 2011, 12,6% nel 2013), mentre si consolida la spesa per il territorio e l ambiente (16,4% nel 2011, 17,4% nel 2013). Tabella 11_ BILANCIO CONSUNTIVO 2013: COMPOSIZIONE SPESA CORRENTE AP MARCHE ITALIA CENTRO ITALIA Spesa per amministrazione 34,7% 27% 27,8% 27,2% Spesa per giustizia 0,2% 0,5% 0,5% 0,4% Spesa per polizia locale 3,8% 4,1% 5,4% 6,2% Spesa per istruzione pubblica 8,3% 9,4% 9,4% 9,4% Spesa per cultura 3,1% 3,4% 2,9% 3,3% Spesa per sport e tempo libero 1,4% 2,1% 1,3% 0,9% Spesa per turismo 0,9% 0,7% 0,5% 0,5% Spesa per viabilità e trasporti 10,6% 9,9% 11,1% 11,7% Spesa per ambiente e territorio 17,4% 21% 21,9% 22,5% Spesa sociale 12,6% 16,9% 15,3% 14% Spesa per sviluppo economico 0,4% 0,8% 0,8% 0,9% Spesa per servizi produttivi 6,1% 2% 0,9% 0,9% Spesa corrente totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 11

Una voce di spesa importante nei bilanci comunali è quella relativa al personale (tab. 12): i comuni in provincia di Ascoli Piceno nel 2013 hanno speso in media 226,50 euro per abitante al fine di remunerare i propri dipendenti; si tratta di una cifra inferiore a quanto speso nei due anni precedenti, fatta eccezione per i comuni con meno di mille abitanti, ed anche rispetto alla media dei comuni marchigiani. Parallelamente cala il peso della spesa per il personale sul totale delle spese correnti (tab. 13). Tabella 12_ SPESA PER PERSONALE PRO CAPITE (valori in euro) Media prov. AP 244,20 231,00 226,50 MARCHE 247,40 239,80 233,60 < 1.000 ab. AP 475,80 409,90 434,90 < 1.000 ab. Marche 422,80 395,00 392,10 1.000 3.000 AP 225,50 213,60 208,20 1.000 3.000 Marche 244,40 233,30 225,80 3.000 5.000 AP 191,80 183,60 174,40 3.000 5.000 Marche 220,10 212,40 205,40 5.000 10.000 AP 155,90 148,30 146,40 5.000 10.000 Marche 205,90 199,20 195,20 10.000 20.000 AP 133,40 126,50 122,60 10.000 20.000 Marche 216,90 208,80 202,10 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 235,20 230,40 226,00 Oltre 50.000 AP 361,40 341,20 338,00 Oltre 50.000 Marche 311,80 302,70 294,50 Tabella 13_ INCIDENZA SPESA PERSONALE SU SPESA CORRENTE TOTALE Media prov. AP 31,0% 29,0% 27,6% MARCHE 29,8% 28,1% 26,4% < 1.000 ab. AP 31,4% 25,3% 20,7% < 1.000 ab. Marche 36,2% 34,1% 32,2% 1.000 3.000 AP 34,7% 31,5% 29,0% 1.000 3.000 Marche 30,0% 27,9% 26,5% 3.000 5.000 AP 29,1% 27,7% 24,3% 3.000 5.000 Marche 29,0% 27,4% 25,1% 5.000 10.000 AP 26,9% 22,3% 22,0% 5.000 10.000 Marche 29,4% 27,3% 25,4% 10.000 20.000 AP 23,2% 21,3% 18,8% 10.000 20.000 Marche 30,7% 28,2% 26,0% 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 27,1% 25,7% 25,0% Oltre 50.000 AP 33,5% 33,2% 32,7% Oltre 50.000 Marche 32,2% 31,1% 28,4% 12

Alla contrazione della spesa per il personale fa da contraltare il tendenziale aumento della spesa sostenuta per pagare i servizi forniti da terzi (tabb. 14 e 15): dai 350 euro del 2011 ai 379 euro del 2013 in termini pro capite. Tabella 14_ SPESA PER SERVIZI DI TERZI (valori in euro) Media prov. AP 350,20 357,80 379,00 MARCHE 388,20 410,70 431,90 < 1.000 ab. AP 796,10 953,40 1169,10 < 1.000 ab. Marche 460,80 495,70 521,00 1.000 3.000 AP 266,20 285,70 311,50 1.000 3.000 Marche 331,60 354,90 361,60 3.000 5.000 AP 340,10 341,40 373,20 3.000 5.000 Marche 349,50 368,80 380,30 5.000 10.000 AP 224,50 252,50 245,60 5.000 10.000 Marche 296,20 314,20 342,50 10.000 20.000 AP 329,60 353,10 365,90 10.000 20.000 Marche 326,50 368,20 372,30 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 432,70 455,40 451,50 Oltre 50.000 AP 467,20 451,90 485,10 Oltre 50.000 Marche 473,10 487,00 553,40 Tabella 15_ INCIDENZA SPESA SERVIZI DI TERZI SU SPESA CORRENTE TOTALE Media prov. AP 44,5% 44,9% 45,1% MARCHE 46,8% 48,2% 48,8% < 1.000 ab. AP 52,5% 58,9% 55,6% < 1.000 ab. Marche 39,5% 42,8% 42,8% 1.000 3.000 AP 40,9% 42,1% 43,4% 1.000 3.000 Marche 40,7% 42,5% 42,5% 3.000 5.000 AP 51,6% 51,5% 52,0% 3.000 5.000 Marche 46,1% 47,7% 46,4% 5.000 10.000 AP 38,8% 37,9% 36,9% 5.000 10.000 Marche 42,3% 43,1% 44,7% 10.000 20.000 AP 57,4% 59,5% 56,1% 10.000 20.000 Marche 46,2% 49,8% 48,0% 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 49,8% 50,7% 49,9% Oltre 50.000 AP 43,3% 44,0% 46,9% Oltre 50.000 Marche 48,8% 50,0% 53,5% Oltre al personale le altre spese fisse che il comune deve sostenere sono quelle relative agli interessi passivi sui mutui contratti ed il rimborso delle quote capitale dei prestiti. Queste tre voci di spesa determinano il grado di rigidità del bilancio comunale che nel 2013 si è attestato al 34,3%, in calo rispetto agli anni passati (tab.16). 13

Tale riduzione si deve al progressivo contenimento della spesa per il personale e, soprattutto, alle politiche d indebitamento restrittive che hanno determinato la riduzione delle quote in conto capitale da restituire e gli interessi passivi da pagare. Tabella 16_ RIGIDITA DI BILANCIO Media prov. AP 38,0% 35,28% 34,3% MARCHE 39,3% 36,6% 34% < 1.000 ab. AP 37,1% 27,4% 24,2% < 1.000 ab. Marche 45,7% 43,3% 41,4% 1.000 3.000 AP 41,2% 37,8% 34,3% 1.000 3.000 Marche 39,5% 37,8% 35,9% 3.000 5.000 AP 38,5% 37,1% 34,2% 3.000 5.000 Marche 39,6% 37,5% 35,8% 5.000 10.000 AP 37,7% 32,6% 34,2% 5.000 10.000 Marche 38,9% 35,9% 33,9% 10.000 20.000 AP 25,5% 25,6% 21,8% 10.000 20.000 Marche 40,1% 36,8% 33,9% 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 38,5% 36,3% 34,1% Oltre 50.000 AP 39,1% 36,9% 37,1% Oltre 50.000 Marche 39,3% 35,9% 32,1% 14

La spesa per amministrazione_ La spesa media pro capite per amministrazione (tab. 17) si attesta a livelli superiori rispetto alla media regionale (rispettivamente, 285,20 euro contro 238,80 euro). Il dato medio è tuttavia influenzato da quanto risulta nei comuni con meno di mille abitanti e nel comune di Ascoli Piceno, l unico che supera i 50mila abitanti: in tali enti, infatti, a differenza di quelli di altra dimensione, la spesa amministrativa pro capite supera ampiamente la media regionale dei comuni omogenei per dimensione. I comuni con meno di 1000 abitanti sostengono una spesa amministrativa pro capite molto più elevata rispetto alle altre classi dimensionali. Non si tratta però di una particolarità della provincia dato che in tutti i comuni delle Marche ed italiani con meno di 1000 abitanti la spesa amministrativa media pro capite è più elevata rispetto ai comuni maggiori. I piccoli comuni in provincia di Ascoli Piceno risultano sostenere una spesa per amministrazione più elevata di quella dei comuni italiani omogenei per dimensione (602,70 euro per abitante contro 535,40 euro). Tabella 17_ SPESA PER AMMINISTRAZIONE PRO CAPITE (valori in euro) Media prov. AP 286,40 276,80 285,20 MARCHE 239,90 237,10 238,80 < 1.000 ab. AP 568,40 507,50 602,70 < 1.000 ab. Marche 476,00 441,20 464,30 1.000 3.000 AP 267,90 263,80 293,80 1.000 3.000 Marche 290,00 284,90 289,00 3.000 5.000 AP 239,20 230,30 256,10 3.000 5.000 Marche 245,40 241,80 258,90 5.000 10.000 AP 177,90 181,60 191,10 5.000 10.000 Marche 217,40 218,40 225,80 10.000 20.000 AP 154,60 153,00 201,90 10.000 20.000 Marche 197,40 189,00 206,70 20.000 50.000 AP / / / 20.000 50.000 Marche 215,40 215,10 212,90 Oltre 50.000 AP 418,80 397,10 378,00 Oltre 50.000 Marche 272,80 270,60 254,70 Osservando le voci che compongono la spesa per amministrazione emergono alcuni elementi interessanti che trovano conferma anche nel panorama regionale (tabb. 18 e 19). il servizio più rilevante in termini di incidenza sulla spesa amministrativa totale (23,5%) e di spesa pro capite (67,00 euro) è relativo alla segreteria generale, al personale ed all organizzazione. le spese della politica (organi istituzionali, partecipazione e decentramento) mostrano un peso marginale sul totale della spesa amministrativa, pari al 9,4%. sia la spesa della politica che quelle per la segreteria, il personale e l organizzazione hanno un andamento decrescente (per incidenza ed importo pro capite) tra 2011 e 2013. mostrano, al contrario, una tendenza a crescere (incidenza ed importo pro capite), le spese per la gestione dei servizi tecnici, ossia uffici tributari, controllo di gestione, programmazione, ecc. E plausibile ipotizzare che il blocco delle assunzioni unito alla necessità di utilizzare più risorse tecniche per risolvere i problemi e adempiere gli obblighi connessi al patto di stabilità abbia prodotto le dinamiche descritte. 15

Tabella 18_ Composizione percentuale della spesa per amministrazione Organi istituzionali, partecipazione e decentram. AP 10,5% 10,2% 9,4% Marche 8,2% 7,9% 7,3% Segreteria generale, personale e organizzazione AP 23,8% 24,3% 23,5% Marche 26,9% 26,2% 25,3% Gest.ec., finanz., programm., provv.e contr.di gest. AP 9,1% 9,2% 11,3% Marche 10,2% 11,0% 11,3% Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali AP 5,6% 6,6% 7,6% Marche 5,8% 6,1% 9,9% Gestione dei beni demaniali e patrimoniali AP 8,5% 8,8% 9,2% Marche 9,6% 10,3% 9,9% Ufficio tecnico AP 9,7% 9,2% 9,0% Marche 12,3% 12,4% 11,9% Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio stat. AP 7,1% 5,5% 5,4% Marche 6,9% 6,3% 6,1% Tabella 19_ Valore pro capite delle componenti la spesa di amministrazione (valori in euro) Organi istituzionali, partecipazione e decentram. AP 30,20 28,20 26,90 Marche 19,70 18,80 17,40 Segreteria generale, personale e organizzazione AP 68,30 67,30 67,00 Marche 64,50 62,10 60,40 Gest.ec., finanz., programm., provv.e contr.di gest. AP 26,20 25,40 32,30 Marche 24,40 26,00 26,90 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali AP 16,00 18,20 21,70 Marche 14,00 14,60 23,70 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali AP 24,30 24,20 26,10 Marche 23,10 24,30 23,60 Ufficio tecnico AP 27,90 25,50 25,60 Marche 29,60 29,30 28,30 Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio stat. AP 20,20 15,30 15,30 Marche 16,50 14,80 14,60 Tabella 20_ Incidenza spesa per organi istituzionali, partecipazione e decentramento su spesa amministrativa Meno di 1.000 ab. Tra 1.000 e 3.000 ab. Tra 3.000 e 5.000 ab. Tra 5.000 e 10.000 ab. Tra 10.000 e 20.000 ab. Tra 20.000 e 50.000 ab. Oltre 50.000 ab. AP 8,8% 8,5% 7,6% Marche 7,2% 7,2% 6,8% AP 7,3% 7,0% 6,2% Marche 6,7% 6,4% 6,8% AP 7,8% 8,6% 6,3% Marche 6,4% 6,3% 6,2% AP 9,4% 9,2% 8,0% Marche 8,4% 8,3% 7,5% AP 12,4% 10,2% 7,2% Marche 7,1% 6,8% 5,5% AP / / / Marche 8,6% 8,3% 6,6% AP 12,3% 11,8% 12,3% Marche 9,7% 9,3% 9,5% 16

Tabella 21_ Incidenza spesa per segreteria generale, personale e organizzazione su spesa amministrativa Meno di 1.000 ab. AP 33,2% 36,0% 37,8% Marche 40,8% 39% 37,3% Tra 1.000 e 3.000 ab. AP 37,4% 38,7% 38,9% Marche 37,1% 36,6% 35% Tra 3.000 e 5.000 ab. AP 31,8% 28,9% 23,5% Marche 32,9% 31,5% 28% Tra 5.000 e 10.000 ab. AP 31,9% 31,1% 29,0% Marche 29,8% 28,8% 28,4% Tra 10.000 e 20.000 ab. AP 14,2% 14,0% 10,3% Marche 28,2% 27,7% 23,3% Tra 20.000 e 50.000 ab. AP / / / Marche 24,2% 23,8% 24,2% Oltre 50.000 ab. AP 16,6% 18,0% 18,5% Marche 18,8% 18,4% 18,4% Tabella 22_ Incidenza spesa gestione economica, programmazione, controllo di gestione su spesa amministrativa Meno di 1.000 ab. AP 20,8% 20,2% 17,6% Marche 9,4% 9,4% 10,6% Tra 1.000 e 3.000 ab. AP 11,5% 12,0% 12,6% Marche 11,8% 12% 13,6% Tra 3.000 e 5.000 ab. AP 11,7% 13,1% 14,7% Marche 11% 12,2% 12,1% Tra 5.000 e 10.000 ab. AP 10,0% 8,9% 12,1% Marche 11,5% 11,7% 13,6% Tra 10.000 e 20.000 ab. AP 7,2% 7,4% 30,3% Marche 8,6% 9% 10,1% Tra 20.000 e 50.000 ab. AP / / / Marche 10,4% 10,2% 10,9% Oltre 50.000 ab. AP 7,4% 7,3% 6,7% Marche 8,9% 11,3% 9,4% Tabella 23_ Incidenza spesa per gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali su spesa amministrativa Meno di 1.000 ab. Tra 1.000 e 3.000 ab. Tra 3.000 e 5.000 ab. Tra 5.000 e 10.000 ab. Tra 10.000 e 20.000 ab. Tra 20.000 e 50.000 ab. Oltre 50.000 ab. AP 1,6% 3,0% 3,3% Marche 2,3% 2,9% 3,3% AP 5,8% 5,3% 8,8% Marche 3,5% 3,6% 5,2% AP 8,2% 8,2% 14,0% Marche 5,5% 5,4% 10,9% AP 2,7% 5,8% 6,9% Marche 4,5% 5,5% 7% AP 8,1% 7,9% 9,2% Marche 6,8% 7,6% 16,4% AP / / / Marche 8,4% 7,9% 14,2% AP 5,5% 6,6% 5,3% Marche 5,3% 5,9% 6,8% 17

5_La spesa per il welfare Tra 2011 e 2013 le risorse spese per il welfare in Italia sono diminuite: da 285 a 277 euro per abitante (tab. 24). Nelle regioni del centro la riduzione è stata anche più marcata (da 335 a 323 euro) e le Marche non fanno eccezione sebbene per i comuni della nostra regione il calo sia stato molto contenuto, solo un euro in meno nel 2013 (274 euro per abitante) rispetto al 2012. Nei comuni in provincia di Ascoli Piceno la spesa media pro capite per il welfare tra 2011 e 2013 si contrae al pari della sua incidenza sulla spesa corrente totale. Rispetto alla media regionale la spesa per il welfare è più contenuta sia come valore pro capite, sia come incidenza sulla spesa totale. In seno all aggregato welfare è la spesa sociale in senso stretto ad avere il peso preponderante, seguita da quella per l istruzione e per la cultura; marginale è l incidenza della spesa per lo sport. In termini di importi pro capite, rispetto alla media dei comuni marchigiani, i comuni della provincia di Ascoli Piceno impegnano cifre inferiori per tutte le componenti dell aggregato welfare. Tabella 24_ SPESA WELFARE: VALORE PRO CAPITE TOTALE E DELLE COMPONENTI 2 Spesa per istruzione pubblica Spesa per cultura Spesa per sport e tempo libero Spesa sociale WELFARE Valori pro capite ( ) Incidenza % 2012 2011 2013 AP 72,30 70,80 68,10 34,4% 34,3% 33,8% Marche 84,30 85,10 83,20 30,6% 30,9% 30,3% AP 30,90 26,30 25,60 14,7% 12,7% 12,7% Marche 32,10 31,40 29,80 11,7% 11,4% 10,9% AP 11,50 11,70 11,60 5,5% 5,7% 5,8% Marche 18,70 19,10 18,30 6,8% 6,9% 6,7% AP 95,30 97,60 96,10 45,4% 47,3% 47,7% Marche 140,30 139,90 142,90 50,9% 50,8% 52,1% AP 210,13 206,30 201,32 26,7% 25,9% 24,5% Marche 275,40 275,40 274,20 33,2% 32,3% 30,9% 2 Per la spesa per il welfare, l incidenza è calcolata sulla spesa corrente totale. Per le componenti della spesa per il welfare, l incidenza è calcolata su quest ultima 18

6_La spesa sociale Nel 2013 i comuni hanno sostenuto una spesa sociale di 96,10 euro per abitante, circa lo stesso livello degli anni precedenti (tab. 25). Tra i servizi che compongono la spesa sociale, l unico che mostra una spesa crescente è quello relativo alle residenze per anziani: da 1,20 euro nel 2011 a 5 euro nel 2013. Nel 2013 si osserva una perdita di peso dell aggregato in seno alla spesa corrente totale: 12,1% nel 2011, 12,3% nel 2012, 11,7% nel 2013. Tabella 25_ SPESA SOCIALE: VALORE PRO CAPITE TOTALE E DELLE COMPONENTI E INCIDENZA RELATIVA 3 Spesa per servizi all infanzia Spesa per prevenzione e riabilitazione Spesa per residenze e ricoveri anziani Spesa per servizi diversi alla persona SPESA SOCIALE TOTALE Valori pro capite ( ) Incidenza % AP 21,10 19,90 20,10 22,2% 20,4% 20,9% Marche 32,40 31,60 31,40 23,1% 22,6% 22% AP 5,90 6,30 6,00 6,2% 6,4% 6,2% Marche 11,80 10,90 10,90 8,4% 7,8% 7,6% AP 1,20 3,90 5,00 1,2% 4,0% 5,2% Marche 22,30 22,30 23,20 15,9% 15,9% 16,2% AP 67,10 67,60 65,00 70,4% 69,2% 67,6% Marche 73,70 75,10 77,40 52,5% 53,7% 54,2% AP 95,30 97,00 96,10 12,1% 12,3% 11,7% Marche 140,30 139,90 142,90 16,9% 16,4% 16,1% Per usufruire dei servizi sociali i cittadini pagano delle tariffe che assicurano entrate al comune e che riescono a coprire le spese di gestione ed erogazione dei servizi medesimi in misura diversa (tab. 26). La differenza tra entrate e spese è coperta sia da risorse a specifica destinazione che vengono trasferiti ai comuni (es. i trasferimenti regionali per i nidi), sia da risorse generali ed indistinte di bilancio. Date le percentuali di copertura attraverso le tariffe pagate dagli utenti, di anno in anno in diminuzione) e considerando il progressivo taglio dei trasferimenti regionali, è facile concludere che il costo dei servizi è finito per gravare in modo sempre più consistente sulle casse comunali. 3 Per la spesa sociale totale l incidenza è calcolata sulla spesa corrente totale di cui al Titolo 1. Per i servizi che compongono la spesa sociale l incidenza è calcolata sulla spesa sociale totale. 19

Tabella 26_ GRADO DI COPERTURA DELLE SPESE PER I SERVIZI SOCIALI CON I RELATIVI PROVENTI Spesa per servizi all infanzia AP 12,7% 14,3% 13,5% Marche 20,4% 20,2% 18,9% Spesa per prevenzione e riabilitazione AP 4,0% 3,5% 4,2% Marche 20,3% 12,1% 8,6% Spesa per residenze e ricoveri anziani AP nd nd nd Marche 65,6% 61,4% 60,1% Spesa per servizi diversi alla persona AP 1,0% 1,0% 1,1% Marche 1,4% 2,0% 1,4% Tabella 27_ ASILI NIDO: COPERTURA DEI COSTI CON PROVENTI E TRASFERIMENTI SPECIFICI AP 30,6% 33,2% 30,5% Spesa per asili nido Marche 35,0% 44,3% 36,5% 20