IMPEGNI, AZIONI, PROPOSTE PER L'AMBIENTE

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1 PROPOSTE PER L'AMBIENTE DIREZIONE DELLA COMUNICAZIONE CORPORATE NOVEMBRE

2 Contribuire a ridurre, sostenibilmente, l'impatto del trasporto stradale di merci sull'ambiente è una delle grandi sfide cui sono confrontati Renault Trucks e l'insieme degli attori di un settore, facente parte di correnti contraddittorie: devono rispondere al crescente bisogno di mobilità delle merci e prendere in considerazione la sensibilità esacerbata dell'opinione pubblica alle nocività occasionate. Un'impresa un po' folle, in una società in cui il cittadino rifiuta ciò che il consumatore esige. L'attività di Renault Trucks, fatta essenzialmente d'assemblaggio, è poco inquinante, per contro ciò che produce genera nocività: per ridurle, lungo tutto il ciclo di vita dei veicoli, Renault Trucks ricorre ad importanti mezzi umani e finanziari. L'industria camionistica ha ottenuto risultati straordinari sulla diminuzione dell'inquinamento locale. In Europa, l'applicazione delle norme Euro ha prodotto una spettacolare diminuzione delle emissioni, dovute al trasporto di merci su gomma, nonostante l'aumento del traffico. Dal 1990, quindi, e dall'introduzione della prima norma (Euro 0), i livelli delle emissioni sono calati drasticamente: di circa il 90% per gli ossidi d'azoto (NOx), gli idrocarburi incombusti (HC) e il monossido di carbonio (CO) e di quasi il 95% per il particolato (PT). Per un volume di veicoli/chilometro in aumento del 40% ~, in Europa, le emissioni sono state più che dimezzate! Infine, per la questione dei disordini climatici attribuiti alle emissioni antropiche di CO 2, Renault Trucks prosegue i suoi sforzi per presentare veicoli che consumino sempre meno carburante e trovare soluzioni di sostituzione al gasolio. L'Azienda sviluppa proposte concrete per il trasporto stradale di merci e si associa all'azione congiunta di tutte le parti in causa. Per contribuire all'avvento di soluzioni di trasporto efficaci e sostenibili, Renault Trucks mette in atto una politica ambientale, basata su impegni precisi e un sistema rigoroso di management. Per Renault Trucks la protezione dell'ambiente è un fattore di progresso. PAG. 2/15

3 SOMMARIO Renault Trucks: impegni per l'ambiente pag. 4 Quattro assi strategici Agire e convincere Renault Trucks: azioni concrete pag. 7 Camion "puliti" in stabilimenti "puliti" Proteggere la qualità dell'aria: vinta la scommessa Contenere le emissioni di CO 2 Sviluppare le energie di sostituzione Renault Trucks: proposte pag. 12 Per una sostenibile mobilità delle merci, in città Optifuel Lab FIDEUS 10 numeri per cambiare opinione sul camion pag. 15 PAG. 3/15

4 IMPEGNI PER L'AMBIENTE Quattro assi strategici Renault Trucks mette in atto una politica ambientale, che si fonda su quattro assi strategici: La certificazione ISO del 100% dei siti industriali e terziari e dei fornitori. Lo sviluppo di tecnologie e prodotti nuovi per economizzare carburante ed avere un impatto minimo sull'ambiente. La riduzione delle nocività e la preservazione delle risorse naturali sui siti. La comunicazione, in tutta trasparenza, sulla politica ambientale e sui suoi risultati Agire e convincere Renault Trucks dispone, in ciascuna delle sue entità, di un sistema di management ambientale organizzato con la costante preoccupazione di mobilitare tutti i collaboratori e fare causa comune per la preservazione dell'ambiente. Riflessi individuali per una causa comune Per far capire le sfide ambientali, Renault Trucks attua un importante dispositivo d'informazione e sensibilizzazione dei suoi collaboratori (campagne di comunicazione, punti d'accoglienza "ambiente", affissioni nelle Unità Elementari di Produzione, ecc.). I dipendenti mettono in opera, sul loro posto di lavoro, buone pratiche quotidiane come spegnere le lampade quando la luce del giorno è sufficiente, adattare il riscaldamento alla temperatura, spegnere i computer alla fine del lavoro. L'organizzazione degli stabilimenti favorisce l'investimento personale nella protezione dell'ambiente: ogni sito dispone di una rete "Ambiente" con responsabili e mission ben definite (direttore del sito, manager, responsabile ambiente, animatore ambiente, corrispondente nelle U.E.P., ecc.). Il servizio "Ambiente" di Renault Trucks si preoccupa di divulgare le buone pratiche, nei siti, e di coinvolgere i lavoratori in un processo di continuo progresso. Il management ambientale, un motore di progresso Il Sistema di Management Ambientale di Renault Trucks impone una produzione industriale rispettosa dell'ambiente e del vicinato dei siti, inoltre il consumo dell'acqua e dell'energia è gestito con la massima precisione. Coordinato dalla Segreteria generale, il Sistema di Management Ambientale ha una sua organizzazione, il cui obiettivo è di rendere il più responsabile possibile ogni livello gerarchico. PAG. 4/15

5 Tutto un insieme di documenti ed azioni accompagna e divide il Sistema, fra cui: il Manuale Ambiente Impresa, che descrive il sistema di management ambientale dell'impresa; le Raccolte settoriali sull'ambiente, che trattano del contenuto per entità del suddetto Manuale; il Programma di management ambientale, che contiene le azioni di progresso che ogni entità deve eseguire; il monitoraggio normativo realizzato dal servizio Ambiente; il Sistema di documentazione sotto forma di procedure ed istruzioni operative; il Piano di Sorveglianza e Misure, che rileva i controlli normativi e di funzionamento; il Piano d'emergenza, che dà la capacità di reagire in situazioni d'emergenza e precisa come comportarsi; gli obiettivi, affissi in tutti i settori. Siti certificati ISO Ciascuno dei siti terziari e di produzione di Renault Trucks è certificato ISO 14001*, sistema di riferimento internazionale per la gestione ambientale. Tale certificazione è soggetta ad un audit di rinnovo, ogni 3 anni. Questo processo di continuo miglioramento al servizio dell'ambiente si svolge in quattro fasi: La pianificazione: vengono fissati degli obiettivi, sito per sito, dopo un'analisi dell'impatto ambientale dell'attività e la disamina delle obbligazioni normative, quindi viene stabilito un Programma di management ambientale. L'attuazione ed il funzionamento di tale programma portano le entità alla padronanza operativa delle loro azioni a favore dell'ambiente, permettono loro di prevedere le situazioni d'emergenza e di sapere come affrontarle efficacemente. Il controllo implica dei bilanci delle azioni in corso per trovare i difetti di conformità ed orientare, quindi, le verifiche. Dopo aver ottenuto la certificazione ISO 14001, ciascuna entità deve sottoporsi, ogni 3 anni, ad un audit per ottenerne il rinnovo, e ad accertamenti annuali, eseguiti da un organismo esterno abilitato. I correttivi: le differenze riscontrate durante i vari controlli sono oggetto di azioni specifiche di progresso per rispondere sostenibilmente alla normativa. * La norma internazionale ISO è stata redatta, in settembre 1996, sotto l'egida dell International Standard Organisation. Prescrive le esigenze, relative ad un sistema di management ambientale, consentendo ad un organismo di formulare una politica ed obiettivi che tengano conto delle leggi e delle informazioni sugli impatti ambientali significativi. PAG. 5/15

6 Lo stabilimento di Renault Trucks a Bourg-en-Bresse, insediato in un "sito verde", è stato il primo ad essere certificato ISO 14001, nel giugno Varie azioni hanno concorso a questo risultato: formazione dei dipendenti, cantieri pilota per la raccolta, alla fonte, di rifiuti industriali banali, vasche di ritenzione, armadi di sicurezza per lo stoccaggio di prodotti chimici, materiale antinquinamento, ecc. Ad oggi, il 94% dei rifiuti industriali banali viene valorizzato o riciclato. Il coinvolgimento della rete, dei fornitori e dei partner Renault Trucks presta molta attenzione anche al periodo di utilizzo dei camion. Manutenzione e riparazione sono attività che generano parecchi rifiuti: l impegno dell azienda è condiviso da tutti i suoi partner, che devono attenersi ad accurati standard ambientali (recupero degli oli, dei rifiuti, delle parti usate). Renault Trucks ha creato uno standard operativo in tutta la sua rete (1.500 punti vendita e service nel mondo, in oltre 100 paesi): include precisi criteri sulla raccolta dei rifiuti, sul consumo dell'energia e sulla prevenzione dei rischi ambientali. Renault Trucks chiede anche ai suoi fornitori di essere certificati ISO o di impegnarsi in azioni di continuo progresso. Il riciclaggio già contenuto nella progettazione dei veicoli La progettazione dei camion Renault Trucks prende, già, in considerazione il riciclaggio, alla fine del loro ciclo di vita. Si basa sulla selezione di materiali senza sostanze indesiderabili, scelte in funzione delle esistenti filiere di riciclaggio. Le parti sono chiaramente marcate, secondo la loro natura, e l'accesso ai componenti è studiato per facilitarne l'estrazione. Oggi, l'insieme delle gamme di veicoli è riciclabile a più del 90%. Renault Trucks cerca, anche, di sviluppare delle partnership per valorizzare, sempre di più e meglio, i veicoli in fin di vita. PAG. 6/15

7 AZIONI CONCRETE Veicoli "puliti" in stabilimenti "puliti" I siti industriali di Renault Trucks economizzano l'energia e le risorse naturali. Danno la caccia agli sprechi e smaltiscono gli scarichi liquidi o gassosi. Gli impianti di produzione ed i processi industriali sono stati studiati per fabbricare i veicoli in stabilimenti organizzati per ridurre la generazione di scarti. Renault Trucks ha raggiunto il 47% d'economia d'energia, per unità prodotta, tra il 2003 e il 2008, scegliendo tecniche più performanti (cambiamento di processo, illuminazione più oculata, nuove caldaie, maggior isolamento, nuovi accessi, doppi vetri, ecc.) e mettendo l'accento su azioni comportamentali (diminuzione del riscaldamento di notte, spegnimento di certi compressori durante il finesettimana, spegnimento delle apparecchiature in stand by, ecc.). L'Azienda si è anche impegnata nello sviluppo della produzione di energie rinnovabili come la creazione di centrali foto-voltaiche su certi edifici e un progetto di parcheggi ricoperti da pannelli solari, in alcuni siti. Renault Trucks ritiene, poi, molto importante preservare le risorse in acqua ed è passata da un consumo di 50m3 per unità prodotta a 14m3, tra il 2003 e il Nel 1996, lo stabilimento di Vénissieux ha adottato una soluzione per evitare l'incenerimento dei fluidi di taglio e dei detergenti: una prima in Europa. Limoges è l'unico sito europeo, in cui c'è un'attività di rigenerazione di parti di ricambio e il cui principio generale è "zero scarichi liquidi". Lo stabilimento di Blainville ha aperto, nel 2005, un nuovo impianto di cataforesi e stuccatura, che costituisce un notevole PAG. 7/15

8 passo avanti, in termini di trattamento di superficie e contenimento di scarichi. Sempre su questo sito, in cui vi è una riserva naturale, è stata inaugurata, nel 2009, una nuova unità di verniciatura. Dovrebbe consentire di ridurre gli scarichi gassosi, dovuti ai solventi, del 25%, il consumo di elettricità del 20% e di gas del 50%. Varie altre iniziative hanno permesso d'ottenere, nei diversi siti, risultati probanti sulla valorizzazione degli sfridi: riduzione dei volumi e raccolta sistematica fanno parte delle preoccupazioni quotidiane di tutti. Gli stabilimenti riciclano o valorizzano il 94% dei rifiuti industriali banali. È stata poi generalizzata l'utilizzazione di biotecnologie per il trattamento dei fanghi di verniciatura, il che ha portato a diminuirli del 40%. Nel 2010, Renault Trucks ha continuato le azioni per essere più efficace sul piano energetico, creando, nello stabilimento di Bourg-en-Bresse, una nuova officina dotata di pompe di calore, pannelli foto-voltaici e un'illuminazione naturale "intelligente". Proteggere la qualità dell'aria: vinta la scommessa Sono stati compiuti spettacolari progressi nella riduzione di emissioni inquinanti, dovute ai motori dei mezzi pesanti. In vigore dal 1990, le norme europee, dette "Euro", obbligano i costruttori ad abbassare regolarmente il livello di emissioni d'inquinanti atmosferici (ossidi d'azoto, particolato, idrocarburi incombusti, monossido di carbonio). Tutti i veicoli, prodotti dal primo ottobre 2009, sono conformi alla norma Euro V, ma le disposizioni si succedono molto rapidamente e Renault Trucks si sta già preparando per la futura Euro VI che entrerà in vigore nel Per effetto di questa regolamentazione, in 20 anni, le emissioni degli NOx sono state ridotte del 90% e quelle del particolato del 95%. Rispettare le normative esige molti sforzi finanziari e tecnici da parte degli industriali. Affinché i suoi motori siano conformi alle più recenti norme, Renault Trucks ha scelto la tecnologia SCR (Selective Catalyst Reduction). Questo sistema converte gli ossidi d'azoto in vapore acqueo e azoto (inoffensivi) tramite una soluzione d'urea polverizzata nella corrente calda dei gas di scarico. Grazie a questa tecnica, il motore conserva tutte le sue prerogative e consuma meno gasolio. Ancora più esigente della Euro V, la norma EEV (Enhanced Environmentally friendly Vehicle) è la più rigida in materia di emissioni inquinanti. Renault Trucks propone un'offerta EEV sulla quasi totalità della sua gamma. Soddisfa, in tal modo, i clienti che desiderano sviluppare la loro attività in zone dall'accesso riservato ai veicoli più "puliti" o semplicemente limitare al massimo il loro impatto ambientale. PAG. 8/15

9 Contenere le emissioni di CO 2 : la grande sfida Legate direttamente al consumo delle energie fossili, le emissioni di CO 2 contribuiscono all'effetto serra, artefice dei disordini climatici. Oggi, rappresentano la principale preoccupazione degli autotrasportatori, perché la sfida è duplice: ridurre il consumo, ossia migliorare il rendimento dell'energia e, quindi, limitare le emissioni di CO 2, e ricorrere meno agli idrocarburi per conservare le risorse. In linea di massima, il trasporto stradale di merci avviene già con emissioni di CO 2 ridotte, perché la gestione sana di un'impresa del settore richiede sempre meno consumo di gasolio. I costruttori migliorano costantemente la produttività dei mezzi, rendendoli meno "voraci", quindi, se osserviamo l'andamento dal 1960 ad oggi, possiamo vedere che: la velocità media dei camion è raddoppiata, la loro potenza è praticamente triplicata, il loro consumo medio è diminuito del 50%. Renault Trucks ha dotato le sue gamme di una nuova generazione di motori, particolarmente sobri e, per consentire agli autotrasportatori di maggiorare le economie, propone Optifuel Solutions, un insieme di prodotti e servizi, composti di un programma di formazione alla guida razionale (Optifuel Training) e un software di misura ed analisi dei dati di gestione del veicolo (Optifuel Infomax), che consente un monitoraggio preciso del suo utilizzo e del suo consumo di gasolio. Nel 2009, Renault Trucks ha fatto sensazione, lanciando sul mercato il modello Premium Optifuel: un trattore 4x2, Premium Strada Euro V, da 460 CV con tutti gli optional per risparmiare carburante + Optifuel Training e Optifuel Infomax. Test comparativi tra un veicolo standard guidato da autisti non formati e il Premium Optifuel guidato, invece, da persone che avevano seguito il programma Optifuel Training, hanno dimostrato una differenza di consumo di - 6,4%, risultato certificato dal TüV. Infine, nell'ambito delle sue attività di ricerca, Renault Trucks ha messo a punto il veicolo laboratorio Optifuel Lab: dimostra che sono possibili economie di carburante superiori al 10% tramite un lavoro approfondito sull'aerodinamica dell'insieme articolato trattore e semirimorchio. Sviluppare energie di sostituzione Renault Trucks propone e studia veicoli che utilizzano energie di sostituzione, li ha riuniti sotto il marchio Clean Tech, perché è convinta che una soluzione unica non esista. PAG. 9/15

10 L elettricità Da un punto di vista ecologico, si tratta di un'energia che non comporta emissioni inquinanti o di CO 2 e rende i veicoli silenziosi. Renault Trucks ha sviluppato, con il costruttore francese PVI, un'offerta di veicoli interamente elettrici sulla base di modelli di Renault Maxity. I loro punti forti sono: assenza di rumore, di emissioni inquinanti nell'atmosfera e di CO 2. Possono, quindi, essere, utilizzati di notte o nelle zone ad emissioni ridotte. Il Maxity Elettrico può raggiungere una velocità di circa 90 Km/h ed ha un'autonomia di 100 km; è dotato di un motore elettrico asincrono, di un cambio robotizzato e di una batteria di nuova generazione al Litio-Ion. La motorizzazione ibrida La catena cinematica ibrida comporta i vantaggi del motore diesel e di quello elettrico: l'energia prodotta durante le frenate o le decelerazioni viene immagazzinata e restituita durante partenze; si tratta di un procedimento particolarmente adatto ai veicoli, adibiti al trasporto in città o alla nettezza urbana (autobus, raccolta di rifiuti urbani, veicoli per la distribuzione). Le economie di carburante possono arrivare fino al 35% in funzione delle applicazioni e delle condizioni d'utilizzazione. Nel 2007, Renault Trucks ha presentato Hybrys, un concept vehicle urbano molto innovativo, dalla tecnologia ibrida "parallela" (un motore termico e uno elettrico forniscono la potenza alle ruote, secondo diversi scenari di ripartizione). PAG. 10/15

11 Da allora, diversi veicoli di dimostrazione, Renault Premium Distribuzione Hybrys-Tech, sono in esercizio presso dei clienti per sperimentazioni in condizioni reali: raccolta di rifiuti urbani (SITA) e trasporto di materiali ponderosi su cantieri (Gruppo Colas) del "Grand Lyon" (comunità urbana di Lione); consegna di bibite in Belgio (Coca-Cola). Il gas naturale per veicoli (G.N.V.) Il gas naturale per veicoli (G.N.V.) contiene in maggioranza metano. I motori a G.N.V. non producono particolato, emettono pochissimi NOx, più idrocarburi incombusti dei motori diesel, ma meno tossici. Il G.N.V. non genera quasi inquinanti tossici, rispetto al gasolio. Le emissioni di CO 2 dei veicoli a G.N.V. sono simili a quelle dei diesel, anzi meno elevate, a uguale potenza. I mezzi pesanti a gas naturale fanno meno rumore e non sono maleolenti; sono, quindi, particolarmente adatti ai trasporti urbani (trasporto di persone, consegne, nettezza urbana, raccolta di rifiuti). PAG. 11/15

12 PROPOSTE Per una mobilità urbana sostenibile delle merci Renault Trucks si dedica a trattare le nocività ambientali degli autocarri nell'ambito di una risposta più ampia alle sfide della mobilità di domani. A tal riguardo, le sue squadre di ricerca avanzata sviluppano rinomate competenze nel campo del trasporto merci urbano. Il mezzo giusto con l'energia giusta per un'utilizzazione giusta al posto giusto La crescente urbanizzazione, su scala mondiale, rende urgente la messa in atto di una mobilità sostenibile delle merci, in città. Renault Trucks ha sviluppato la sua visione di un sistema di trasporto rispettoso dell'ambiente, economo in termini di risorse energetiche e più integrato nel sistema urbano. Si basa sui seguenti principi: o massificazione (un maggior numero di camion di medio tonnellaggio ben riempiti, che effettuano giri di consegna regolari); o combinazione ed ottimizzazione delle tecnologie e delle energie disponibili (diesel, motorizzazione ibrida, gas naturale, elettricità); o integrazione dei veicoli in un sistema di trasporto "intelligente" (comunicazione tra i veicoli e veicolo-infrastrutture). In una visione ideale, le merci sono, anzi tutto, massivamente instradate verso piattaforme intermodali ai confini delle aree urbane. Per raggiungere le zone di smistamento delle merci, situate in periferia, il mezzo migliore resta un convoglio motrice + rimorchio, altamente produttivo, con consumo di gasolio ridotto. I lavori di ricerca di Renault Trucks, in particolare quelli sull aerodinamica dei convogli (Optifuel Lab), dimostrano che, con questo tipo di mezzo, è possibile risparmiare più del 10% in confronto ad un veicolo standard: si evitano, così, altrettante emissioni di CO 2. Da tali depositi periferici al centro città, devono intervenire dei veicoli da 12 a 26 tonnellate, azionati sia a gas naturale, sia da una motorizzazione ibrida (diesel / elettricità). Renault Trucks sperimenta sul campo dei mezzi ibridi (Renault Premium Hybrys-Tech), che, paragonati a dei veicoli classici, consentono di consumare il 20% in meno di gasolio con conseguente diminuzione delle emissioni di CO 2. Un solo veicolo di medio tonnellaggio ben carico può rimpiazzare vantaggiosamente diversi veicoli di capacità inferiore, con il risultato di un ingombro meno importante, meno rumore, minori emissioni di CO2 e di agenti inquinanti e un risparmio di energia. Privilegiare le consegne effettuate con dei giri regolari con tali camion è una garanzia di performance economica e ambientale. PAG. 12/15

13 Poiché il centro città non è sempre accessibile ai veicoli pesanti, piccoli camion ibridi o interamente elettrici (prototipi Renault Maxity), con una forte capacità di carico, sono perfettamente adeguati agli ultimi chilometri in aree strette o protette. Infine, Renault Trucks sa far comunicare i veicoli tra loro, con le loro basi e con le infrastrutture. Grazie alla telematica, i camion potranno essere impiegati nel modo migliore in un sistema di trasporto organizzato e cooperativo (guida, organizzazione dei giri, prenotazione di spazio per la consegna, adattamento delle performance ambientali, assistenza alla guida, sicurezza, ecc.). Optifuel Lab Convinta che il gasolio rimarrà ancora per anni il carburante di riferimento, Renault Trucks ha lanciato, nel 2007, il programma di ricerca Optifuel Lab, il cui principale obiettivo è la riduzione del consumo di carburante e di emissioni inquinanti di un convoglio stradale (trattore + rimorchio). Intende provare che è possibile ottenere un significativo calo dei consumi, rivedendo l'aerodinamica del complesso veicolare, ottimizzando la catena cinematica ed i pneumatici e proponendo specifici ausili alla guida. Oggi, dopo 4500 chilometri di test e misure su un circuito stradale di 2500 km, la prima fase del progetto ha consentito di risparmiare, in condizioni reali d'utilizzo, il 13% di carburante ossia 4,5 l/100 km, o anche circa 120 g di CO 2 / chilometro percorso, rispetto ad un attuale veicolo equivalente (Premium Strada DXi11 450CV). PAG. 13/15

14 Progetto FIDEUS ( ) Nel quadro del programma di ricerca europeo FIDEUS (Freight Innovative Delivery of goods in European Urban Spaces), Renault Trucks ha messo a punto il primo autocarro per la distribuzione urbana, che si adatta all'ambiente cittadino. Tutto il veicolo è stato concepito con l'idea di preservare la qualità di vita degli abitanti: meno rumore e meno inquinamento per limitarne l'impatto ambientale, maggiore efficacia per ridurre le fermate e più sicurezza per tutelare gli utenti delle strade cittadine e le merci Per attenuare, al massimo, le emissioni acustiche del motore prima fonte di rumore del veicolo i ricercatori di Renault Trucks hanno preparato un nuovo strumento di simulazione per definire e posizionare gli isolanti fonici, in modo ottimale, attorno al motore. La trasmissione, poi, è stata trattata in modo specifico, tramite una tecnica d'ammortizzamento strutturale in materiali compositi. Per la linea dello scarico, infine, i silenziatori sono stati rifatti completamente per guadagnare altri decibel. Grazie a tutte queste novità, il livello acustico della catena cinematica si abbassa di 3dB(A). Al di là delle soluzioni meccaniche, il Costruttore francese ha equipaggiato il prototipo FIDEUS con un sistema innovativo che adatta la mobilità del veicolo alle circostanze di utilizzo. Attraverso un semplice comando il conducente, all ingresso di un centro urbano, innesca un dispositivo elettronico di controllo delle prestazioni del veicolo, adattato a un utilizzo urbano, che genera, per conseguenza, una riduzione del volume d inquinamento acustico. Il risultato è ancora più significativo: il veicolo sviluppato da Renault Trucks, con un ulteriore guadagno di 3 db supplementari, è quattro volte meno rumoroso di un veicolo da distribuzione classico. Questo sistema, a termine, sarà perfettamente autonomo. Il veicolo, equipaggiato con un sistema di geo-localizzazione e di comunicazione integrato ad un computer palmare, riconoscerà le zone urbane e passerà automaticamente nelle condizioni di funzionamento che rispondono alle loro esigenze. Il veicolo utilizzato per il progetto FIDEUS è stato sviluppato sulla base di un Renault Midlum Euro IV, dotato della tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction). Renault Trucks ha sperimentato dei dispositivi complementari di controllo della mobilità in condizioni urbane. Questi dispositivi, come per le emissioni acustiche, sono destinati a riconoscere automaticamente le "Low Emission Zones" per far passare il veicolo nelle condizioni di funzionamento più adatte. Oltre a ciò, questo sistema consentirà di informare il centro di gestione del traffico urbano che controllerà a distanza la conformità del veicolo operante nella zona. PAG. 14/15

15 10 NUMERI PER CAMBIARE OPINIONE SUL CAMION Il trasporto su gomma rappresenta l'80% del trasporto di merci in Francia e il 77% in Europa. In Francia, la circolazione è costituita per il 6,5% dai camion (in veicoli x km) e per il 76% dalle autovetture. In 30 anni, la presenza di mezzi pesanti negli incidenti stradali è stata divisa per 9. Dal 1960, l impatto acustico dei camion è stato diviso per 12. Dal 1990, la circolazione dei mezzi pesanti in Europa è aumentata del 40% e le emissioni inquinanti sono diminuite del 50% (un calo che raggiungerà l'80%, nel 2013, con la piena implementazione delle norme Euro IV ed Euro V). In tutto il mondo, i camion generano il 5% delle emissioni antropiche totali di CO 2, contro il 10% per le autovetture. Un mezzo pesante consuma meno di 30l/100km per trasportare un carico equivalente a quello che trasporterebbero 40 autovetture. Dal 1960, per una potenza media triplicata, il consumo medio dei mezzi pesanti è stato dimezzato. Un mezzo pesante da 40 t consuma 3,5 l di gasolio per percorrere 10 km in pianura a velocità costante e 10 volte di più, cioè 35 l, con traffico congestionato e una fermata ogni 100 m. Il 75% degli autotrasporti di merci viene effettuato su distanze inferiori a 150 km, con un tragitto medio di 131 km. PAG. 15/15

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