IMPRESA = SISTEMA. Che collaborano sulla base degli obiettivi e degli indirizzi preordinati dal soggetto economico. SISTEMA : diverso da AGGREGATO
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- Dionisia Carella
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1 IMPRESA = SISTEMA È formata da un insieme coordinato di elementi Elemento Umano (l attività dell uomo) Elemento Materiale (capitale monetario e altri fattori di produzione) Assetti organizzativi Che collaborano sulla base degli obiettivi e degli indirizzi preordinati dal soggetto economico. SISTEMA : diverso da AGGREGATO
2 L IMPRESA E UN SISTEMA: SOCIALE perché vive ed opera in rapporto all attività umana TELEOLOGICO perché non ha uno scopo proprio, ma assume le finalità decise dall uomo APERTO perché è profondamente inserita in un AMBIENTE con cui scambia costantemente diversi INPUT e OUTPUT DINAMICO perché nel suo rapporto con l
3 ambiente ricerca sempre nuove condizioni di equilibrio ARTICOLATO in vari sub-sistemi Il sistema azienda ha propri meccanismi di controllo (FEEDBACKS). Tende a garantire condizioni di EQUILIBRIO DINAMICO Nell utilizzo dei fattori produttivi Tra i comportamenti dei vari soggetti Tra gli aspetti economici e finanziari collegati con i processi economici Tende a perseguire obiettivi di: - Sopravvivenza - Sviluppo Unità nella molteplicità
4 Permanenza nella mutabilità EQUIFINALITA = si possono attivare comportamenti diversi per realizzare i programmi previsti. Il sistema aziendale, come detto, è articolato in sub-sistemi, analizzabili secondo DUE concezioni. 1) Concezione di GINO ZAPPA Analisi dei PROCESSI, cioè insiemi ordinati di operazioni della medesima specie e con medesimo oggetto. Tre momenti fondamentali: GESTIONE ORGANIZZAZIONE RILEVAZIONE
5 GESTIONE (aspetto OGGETTIVO) Approvvigionamento dei fattori Trasformazione fisico/economica Cessione dei beni o servizi ORGANIZZAZIONE (aspetto SOGGETTIVO) Organi Funzioni RILEVAZIONE (aspetto COGNITIVO) Informazione Controllo (preventivo, concomitante, successivo)
6 2) Concezione di GIOVANNI FERRERO L analisi del sistema-impresa può essere svolta per AREE FUNZIONALI di management. Considerando le rispettive ATTIVITA, le aree funzionali vengono divise in: a) Aree funzionali CARATTERISTICHE Ricerca e Sviluppo (R & S)
7 Marketing (MKTG) Produzione e logistica b) Aree funzionali INTEGRATIVE Organizzazione e Personale Finanza c) Aree di CONTROLLO e INFORMAZIONE Pianificazione, programmazione e controllo Sistema informativo MARKETING Marketing: insieme di attività con cui un organizzazione mira a soddisfare le esigenze di persone o di altre organizzazioni
8 - Rendendo loro disponibili prodotti o servizi - Sostenendo idee - Affermando valori nella società Evoluzione del concetto di marketing attraversa 4 fasi: 1) L obiettivo è produrre 2) L obiettivo è vendere 3) Le esigenze del consumatore 4) Responsabilità sociali Marketing mix insieme delle variabili che l impresa può controllare: Prodotto Prezzo Distribuzione
9 Promozione
10 PRODUZIONE E LOGISTICA Funzione produttiva: insieme di attività svolte per trasformare le materie in prodotti. Per far ciò, si impiegano risorse - Tecniche - Umane - Informative Organizzate e coordinate tra loro. Caratteristiche principali della funzione di produzione: - È responsabile della realizzazione del prodotto, con risorse stabilmente collegate all azienda e con fattori esterni; - Deve predisporre la necessaria capacità produttiva (su piani di sviluppo noti); - In particolare, la funzione logistica cura la gestione dei flussi dei materiali (obiettivo: buon servizio con bassi livelli di giacenza)
11 RICERCA & SVILUPPO È finalizzata alla produzione della conoscenza (nuovi processi o prodotti) Non tutte le imprese hanno una individuata funzione di R & S: ciò dipende dall atteggiamento dell impresa verso l ambiente: Passivo Anticipativo Attivo No R & S R & S da sola oppure inserita nelle varie funzioni aziendali specifica funzione di R & S Processo innovativo: insieme di fasi che trasformano le nuove idee in prodotti realizzabili. Innovazione e attuazione imprenditore (Schumpeter) Si può distinguere un innovazione: - Amministrativa (+ efficienza, efficacia, ecc.) - Tecnologica (nuovi prodotti e/o processi)
12 ORGANIZZAZIONE E PERSONALE Organizzazione: decide come dividere i compiti e coordinare gli organi. Gestione del personale: decide come acquisire il personale, selezionarlo, formarlo, retribuirlo, ecc. È un area che svolge funzioni strumentali rispetto alle altre. Variabili organizzative: a) struttura organizzativa b) meccanismi operativi c) stili di direzione d) cultura aziendale. Devono essere reciprocamente compatibili e finalizzate ad un obiettivo comune. La struttura organizzativa dipende, tra l altro, da: - dimensione e tipo di attività - esperienza e professionalità dei soggetti aziendali - stili di direzione - clima aziendale.
13 Si distinguono: - strutture organizzative plurifunzionali (basate sulle aree funzionali) - strutture organizzative multidivisionali: direzione generale linee strategiche (con il supporto di organi di staff, ossia di consulenza senza potere decisionale) divisioni = organi di line compiti decisionali ed operativi articolate sulle aree d affari, prodotti o mercati dell impresa.
14 FINANZA: - reperisce e gestisce le fonti di finanziamento, scegliendo le più adeguate rispetto agli investimenti in corso - svolge la gestione di tesoreria (liquidità giornaliera). In collaborazione con le altre funzioni, gestisce: - i crediti - la pianificazione e programmazione finanziaria - l analisi finanziaria degli investimenti.
15 PIANIFICAZIONE STRATEGICA È una funzione unificante, che mira a: formulare espliciti obiettivi di lungo termine formulare le scelte strategiche formulare i piani d azione necessari. Pianificazione processo cosciente rivolto al lungo termine strettamente correlato con il controllo di gestione. SCELTE strategiche di fondo (ad es. quale tipo di clientela?) operative subordinate alle scelte strategiche (ad es. quale prezzo di vendita? ) Piani strategici normalmente su un arco temporale di 3-5 anni.
16 FASI DELLA PIANIFICAZIONE STRATEGICA a) Analisi situazione di partenza e prevedibile evoluzione futura b) Determinazione obiettivi di fondo della gestione c) Definizione regole di comportamento verso i vari STAKEHOLDERS (portatori di interessi) d) Definizione dei business ed analisi del loro profilo competitivo e) Scelta della missione (percorso strategico) di ciascun business f) Definizione strategie di portafoglio di ciascun business (armonica combinazione) g) Pianificazione operativa
17 Da piano strategico a Budget annuale - budget economico - budget finanziario - budget patrimoniale
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19 AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO Ha finalità di: - acquisire - elaborare INFORMAZIONI - distribuire a supporto di: - informazione esterna - processi decisionali e gestionali Si occupa del sistema delle rilevazioni amministrative di contabilità generale e fornisce i dati elementari per il controllo di gestione (si integra perciò con tutte le altre aree funzionali)
20 ULTERIORI ARTICOLAZIONI DEL SISTEMA AZIENDALE ASA = aree strategiche d affari SBU = strategic business unit Sottosistemi aziendali che si sovrappongono alle aree funzionali, con specifiche problematiche di gestione, tecnologia e rapporti con il mercato di riferimento Alta direzione: - sviluppa le linee generali d indirizzo - definisce la struttura organizzativa - coordina l attività delle varie aree d affari A livello di alta direzione (corporate) vengono gestite: - finanza - programmazione e controllo A livello delle singole ASA si gestiscono: - produzione - commercializzazione
21 MKTG e R & S sono spesso presenti sia a livello corporate che all interno delle ASA Processi = insiemi di attività finalizzate a fornire un prodotto/servizio per scambio di mercato o per sviluppare altre attività aziendali M. PORTER Catena del valore ATTIVITA primarie di supporto Attività primarie: - logistica in entrata - attività operative - logistica in uscita - mktg e vendita - servizi alla clientela
22 Attività di supporto: - approvvigionamento - sviluppo della tecnologia - gestione delle risorse umane - attività infrastrutturali Ogni attività costituisce un anello della catena del valore R & S Design Trasformazione Fisica Mktg Distribuzione Assistenza clienti
23 I GRUPPI E LE ALTRE AGGREGAZIONI AZIENDALI Intese con altre unità produttive tendono a limitare le pressioni della concorrenza. Distinguiamo: AGGREGAZIONI (di imprese che continuano ad operare autonomamente) GRUPPI (situazioni di DIPENDENZA) (Soggetto GIURIDICO autonomo, ma tutte le imprese del gruppo sono sotto lo stesso soggetto ECONOMICO) Principali forme di AGGREGAZIONI: Consorzi, cartelli, pools Gruppi d acquisto Franchising Joint-venture Venture-capital
24 CONSORZI più aziende autonome gestiscono congiuntamente alcune funzioni produttive (commercializzazione, ricerca, ecc.) ESEMPIO: Consorzio del Pecorino Romano GRUPPI DI ACQUISTO per acquistare congiuntamente beni (merci) a prezzi migliori Esempi: CONAD, SISA... FRANCHISING consentono a terzi di sfruttare prodotti o servizi dietro pagamento di diritti Esempio: negozi Benetton JOINT VENTURE associazioni temporanee di imprese per realizzare in comune un importante lavoro (esempio: grandi appalti in edilizia, ecc.) VENTURE CAPITAL intese tra società finanziarie e nuove imprese La finanziaria acquista quote di minoranza dell impresa sperando di rivenderle in seguito ad un prezzo più alto.
25 GRUPPI ECONOMICI: insieme di aziende giuridicamente distinte ma sotto uno stesso soggetto economico. AZIENDE DIVISE: unico soggetto giuridico ed economico, ma con più sedi, stabilimenti, filiali, ecc. Il GRUPPO può assumere diverse configurazioni, in base al grado di INTEGRAZIONE, che può essere: ORIZZONTALE (ad es. aziende mercantili, alberghiere, ecc.) economie di scala VERTICALE (a monte o a valle) CONGLOMERATI: collegamenti di tipo finanziario e manageriale tra aziende diverse. Impresa di gruppo: è tanto più dipendente quanto più forti sono i legami di gruppo rispetto a quelli con l esterno.
26 ASPETTI POSITIVI DEL GRUPPO Frazionamento del rischio aziendale Migliore controllo anche senza maggioranza delle quote Aumento dei volumi produttivi e migliore ripartizione dei costi fissi Abbattimento dei costi unitari fissi di prodotto Sinergie (economie di raggio d azione ) NETWORK: imprese autonome che collaborano con altre unità con: Ricerca in comune Franchising Licenze di fabbricazione Ecc. favorite dall uso di un comune linguaggio (informatico, telematico, ecc.) Consentono un miglior collegamento tra la produzione e il collocamento (meno costi, meno rischi).
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